IL GIORNO DELLA MEMORIA - Per non dimenticare
Autore: | GIORGIO GIANNINI |
Formato: | 15 X 21 |
Pagine: | 405 |
Anno: | 2005 |
Editore: | EDIZIONI ASSOCIATE |
L'Autore Il Prof. Giorgio Giannini , nato a Roma nel 1949, è docente di discipline giuridiche nelle Scuole Superiori di Roma. È autore di altri 8 libri e di un centinaio di articoli, essenzialmente a carattere storico, sulla obiezione di coscienza al servizio militare e sulla Resistenza popolare non armata, ha inteso dare un contributo concreto per la conservazione della Memoria delle tragedie compiute nel secolo scorso dal nazifascismo, affinchè non siano dimenticate e restino come monito per le nuove generazioni, come dispone la Legge 20 luglio 2000 n. 211, che ha istituito il Giorno della Memoria, celebrato il 27 gennaio di ogni anno, soprattutto nelle scuole. |
IL GIORNO DELLA MEMORIA - Per non dimenticare
RETROCOPERTINA
INTRODUZIONE
Perché il "Giorno della Memoria"
La Legge 20 luglio 2000 n. 211 (pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 177 del 31.7.2000) prevede la Istituzione del Giorno della Memoria in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei Campi nazisti, che si celebra il 27 gennaio di ogni anno.
In questo giorno, nel 1945, furono abbattuti i cancelli del Lager di Auschwitz, il più grande di quelli creati dai nazisti per la "soluzione finale" del problema ebraico1 , da parte dei soldati sovietici dell'Armata Rossa, che liberarono alcune migliaia di deportati, sopravvissuti allo sterminio
Lo scopo principale della Legge è quello di ricordare non solo la Shoah (lo sterminio del popolo ebraico nell'Europa occupata dai nazisti) e la discriminazione dei cittadini italiani di religione ebraica, dopo l'emanazione delle Leggi Razziali da parte del regime fascista nel 1938, e la loro deportazione nei Campi di sterminio, ma anche la deportazione nei Lager del Terzo Reich degli oppositori politici durante l'occupazione nazista del nostro Paese e dei soldati italiani catturati dopo l'Armistizio dell'8 settembre 1943. Inoltre si vuole ricordare «coloro che, anche in Campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati» (Art. 1).
A questo scopo, la Legge prevede che il 27 gennaio di ogni anno siano organizzati «cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione» (anche con protagonisti e testimoni di quelle tragiche vicende), «in modo particolare nelle scuole», allo scopo di «conservare nel futuro dell'Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese ed in Europa, affinché simili eventi non possano mai più accadere» (Art. 2).
Questa esigenza di ricordare e di riflettere è ancora più sentita oggigiorno sia perché cresce l'indifferenza della popolazione, soprattutto delle nuove generazioni, che tende a non voler ricordare quei tragici fatti sia perché si vanno diffondendo i tentativi di revisionisrno storico, tendenti addirittura a negare anche quei fatti ampiamente documentati, come la Shoah.
La discussione alla Camera dei Deputati
Il 10.2.1997 è presentata alla Camera dei Deputati una Mozione, firmata da 138 Deputati di Partiti diversi, con la quale si chiede al Governo di istituire un Giorno della Memoria per non dimenticare l'orrore dello sterminio razziale e per condannare le ragioni che hanno ispirato quei tragici eventi, affinché non si ripetano più. Si propone anche di ricordare quegli italiani, come Giorgio Perlasca, che si sono prodigati per cercare di salvare il maggior numero possibile di vittime, o Primo Levi, che invece si è attivato, con i sui scritti, per tramandarne il ricordo, soprattutto alle nuove generazioni.
Nella Mozione si indica come Giorno della Memoria il 16 ottobre, giorno in cui nel 1943 i nazisti attuarono la "razzia degli ebrei romani", poi deportati il 18 ottobre, con un treno merci partito dalla Stazione Tiburtina, al Lager di Auschwitz, dal quale solo in 15 ritornarono.
Il 20.1.2000 (XIII Legislatura) è presentata alla Camera dei Deputati (con il numero 6698 degli Atti Parlamentari) la Proposta di Legge per l'istituzione del Giorno della Memoria dagli On. Furio Colombo (primo firmatario, ex giornalista della RAI, corrispondente dagli USA), Palmizio, Gnaga, Acciarini e Voglino, appartenenti a Partiti di opposti schieramenti politici.
La Proposta ha un procedimento parlamentare rapido. Infatti, nel mese di febbraio 2000 è esaminata preliminarmente nella competente Commissione Cultura, che accoglie la proposta di promuovere le iniziative «nelle scuole di ogni ordine e grado»; poi riceve il parere favorevole delle Commissioni Bilancio (che accerta l'assenza di oneri a carico dello Stato) ed Affari Costituzionali. Quindi, il 23 marzo è presentata la Relazione da parte del Relatore, l'On. Diego Novelli.
La proposta è discussa in Aula nelle Sedute del 27 e del 28 marzo 2000, con gli interventi dell'On. Novelli, che illustra la sua Relazione, e di altri Deputati. In p arcicofare, il Rclatore, sottolinea che lo scopo della Legge è quello di rimuovere la «frequente e diffusa assenza di memoria storica tra i cittadini, soprattutto tra i giovani», riguardo ai tragici fatti della Shoah e della deportazione di milioni di persone nei Campi di sterminio, che si manifesta «in fatti brutali che avvengono anche nelle manifestazioni sportive e nel mondo della scuola». Infatti, le cronache riferiscono spesso di «efferati episodi di razzismo ... nei confronti di coloro che sono diversi da noi».
Il Relatore conclude facendo riferimento a quanto detto dal Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, pochi giorni prima, al sacrario delle Fosse Ardeatine, a Roma, durante la commemorazione delle 335 vittime, barbaramente trucidate dai nazisti il 24.3.1944 come rappresaglia per l'azione partigiana di Via Rasella: «La memoria dell' abisso, nel quale la superbia e l'odio hanno precipitato l'uomo, ci dia la forza e la fede di costruire la pace. Mai più Shoah, mai più eccidi».2
L'On. Palmizio afferma che «larghi strati della cittadinanza, specie giovani, non conoscono minimamente i fatti gravissimi accaduti anche in Italia a causa delle leggi razziali emanate nel 1938» e ricorda che anche il Papa Giovanni Paolo II, nel suo recente viaggio in Israele, ha visitato il Museo dell'Olocausto (Yad Yasbemi) ed ha infilato tra le pietre del Muro del Pianto (muro residuo del Tempio di Gerusalemme, fatto costruire dal mitico Re Salomone nel X sec. a.c.) una «richiesta di perdono per le sofferenze inflitte al popolo ebraico, vittima di un feroce pregiudizio anti-giudaico, che solo recentemente è stato superato». Afferma inoltre che «la deportazione degli ebrei e la loro eliminazione nelle camere a gas non sarebbero state possibili senza la complicità di molti». Infine ricorda che molte persone si sono opposte alle deportazioni ed allo sterminio degli ebrei e quindi meritano di essere ricordate.
L'On. Colombo (primo firmatario della Proposta di Legge) ricorda quando, dopo la promulgazione delle Leggi Razziali fasciste nel 1938, nelle classi delle scuole italiane veniva «l'ispettore della razza per misurare i volti, i crani ed i profili dei bambini», per individuare i tratti somatici degli appartenenti alla "razza ariana" ed alle "altre razze". Ricorda inoltre che "tanti" sono stati i complici dei nazisti e dei fascisti nelle operazioni dello sterminio. Infatti, «perché queste cose possano accadere ci vuole un mare di silenzio, di acquiescenza, di opportunismo e persino il tornaconto di coloro che si sono impossessati delle cattedre dei docenti ebrei che venivano eliminati dalle scuole, delle loro proprietà e della titolarità di uffici e funzioni a cuiforse non avrebbero mai avuto accesso sulla base dei loro meriti...». Ricorda inoltre che nella stessa aula parlamentare, nel 1938, quando furono approvate le Leggi Razziali, tutti i presenti, ben 351 Deputati, votarono a favore e l'esito della votazione fu accolto con un prolungato applauso. Pertanto, per cancellare quella vergogna, auspica che la Proposta di Legge sia approvata all'unanimità. Infine afferma l'opportunità di ricordare, nel Giorno della Memoria, i "giusti" che si sono prodigati per salvare gli ebrei e gli altri perseguitati.
A favore della Proposta si esprime il rappresentante del Governo, l'Ono Morgando, Sottosegretario di Stato per l'Industria, il Commercio e l'Artigianato.
Nella Seduta del giorno seguente, 28 marzo, si procede all'esame dei vari Ordini del giorno presentati sull'argomento.
Intervengono numerosi Deputati. In particolare, l'Ono Manzione ricorda l'angoscia di «non essere creduto», che assillava Primo Levi, come forse tutti i sopravvissuti alla deportazione ed alla Shoah. Sottolinea inoltre che «se non vi fosse stata la condiscendenza del popolo tedesco, l'Olocausto non sarebbe mai stato possibile o, per lo meno, non avrebbe avuto le dimensione che poi ha auuto". Allora «c'è da chiedersi cosa abbia portato questa gente comune ad indossare l'abito degli assassini, se non l'ignoranza, il pregiudizio, la non conoscenza della propria storia e della storia dell'altro».
L'On. Voglino (altro firmatario della Proposta) ricorda l'impegno di Nuto Revelli, espresso nei suoi scritti, per far ricordare la tragedia della guerra affinché «i giovani sapessero, capissero, aprissero gli occhi ... perché la libertà è un bene immenso: senza libertà non si vive, ma si vegeta».
Posta in votazione la Proposta di Legge è approvata all'unanimità, con 443 voti favorevoli e 4 astenuti.3
L'approvazione al Senato della Repubblica
La Proposta di Legge, nel testo approvato dalla Camera dei Deputati, è subito trasmessa al Senato della Repubblica e riceve il n. 4557 degli Atti Parlamentari. È discussa preliminarmente nella Prima Commissione Permanente" Affari Costituzionali" il5 aprile 2000, congiuntamente con i Disegni di Legge n. 2232 (presentato il 17.3.1997 da 48 Senatori, primo firmatario il Seno Athos De Luca.) e n. 4450 (presentato il 3.2.2000 da tre Senatori, primo firmatario il Seno Terracini), relativi entrambi alla Istituzione di una giornata nazionale dedicata a tutti i deportati nei Campi di concentramento nel corso della guerra del 1939-1945.
La Relatrice, Seno Bucciarelli, nella Seduta del 5 aprile, illustra brevemente il Disegno di legge n. 4557, che contiene il testo approvato dalla Camera il 28 marzo e propone che sia assunto dalla Commissione come testo base per la discussione.4
Il Seno Villone, Presidente della Prima Commissione, recependo la richiesta di alcuni Senatori, propone il trasferimento alla Sede Deliberante dell'esame dei tre Disegni di Legge n. 2232, n. 4450 e n. 4557 e di assumere come testo base per la discussione il Disegno di Legge n. 4557, proponendo un brevissimo termine (fino alle ore 14 dello stesso giorno) per la presentazione degli emendamenti. La sua proposta è accolta all'unanimità. L'esame congiunto dei tre Disegni di legge è rinviato al pomeriggio, quando il Presidente Villone decide, su richiesta di vari Senatori, di spostare la presentazione degli emendamenti al giorno 18 aprile.
Vengono così presentati numerosi emendamenti al Disegno di Legge n. 4557, assunto come testo base, la maggior parte dei quali chiedono, compreso quello presentato all'art. 1 del Disegno di Legge n. 4557 dalla Relatrice, Seno Bucciarelli, di ricordare, nel Giorno della Memoria, «tutte le violenze e le stragi perpetrate in nome di ideologie oppressive prima, durante e dopo la guerra 1939-1945 per motivi razziali, etnici, religiosi, politici».
Il 5 luglio 2000 riprende nella Prima Commissione la discussione congiunta dei tre Disegni di Legge e si procede all' esame del Disegno di Legge n. 4557 e degli emendamenti presentati, i quali però sono tutti ritirati dai rispettivi proponenti.
Intervengono alcuni Senatori. In particolare, il Sen. Besostri illustra il suo Ordine del Giorno con il quale si impegna il Governo ad attivarsi affinché nelle iniziative del Giorno della Memoria siano ricordate «le persecuzioni razziali in tutta Europa, le repressioni politiche, le vittime del lavoro forzato sotto le dittature di ogni genere e le stragi perpetrate in nome di ideologie oppressive per motivi etnici, religiosi o politici». Il Sottosegretario di Stato, On. Cananzi, in rappresentanza del Governo, accoglie l'Ordine del Giorno che pertanto non è posto in votazione. Quindi, il Presidente Villone, dopo aver formalmente accertato il ritiro di tutti gli emendamenti, pone in votazione, separatamente, i due articoli del Disegno di Legge n. 4557, che sono approvati senza modifiche nel testo trasmesso dalla Camera. Infine è approvato nel suo complesso il Disegno di Legge n. 4557, che è promulgato dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi il 20 luglio 2000 con il n. 211 ed è pubblicato il 31 luglio sulla Gazzetta Ufficiale n. 177.
Il Giorno della Memoria negli altri Paesi
Il Giorno della Memoria è stato istituito in altri Paesi europei:
- in Germania, Gran Bretagna e Svezia è il 27 gennaio;
- in Belgio è 1'8 maggio, giorno della fine della seconda guerra mondiale;
- in Danimarca ed Olanda è il4 maggio, giorno dell'invasione tedesca nel 1940;
- in Francia è il 16 luglio, giorno della deportazione, nel 1942, di circa 13.000 ebrei, catturati e rinchiusi nel Velodromo d'inverno a Parigi (cosiddetta razzia del "velodrome d'hiver");
- in Polonia è il 19 aprile, giorno dell'insurrezione nel 1943 degli abitanti nel ghetto di Varsavia, crudelmente repressa dalle truppe naziste.
NOTE
1. Nel Lager di Auschwitz, il più grande dei Campi di sterminio nazisti, furono trucidati nelle camere a gas e bruciati nei forni crematori oltre due milioni di persone (ebrei, prigionieri russi, oppositori politici, provenienti da tutti i Paesi europei occupati dai nazisti), la metà delle quali ebrei.
2. Gli interventi del Relatore e degli altri Deputati sono tratti dagli Atti Parlamentari della Camera dei Deputati, XIII Legislatura, Resoconto Stenografico delle Sedute dell' Aula del 27 e del 28 marzo 2000.
3. Le astensioni non inficiano l'unanimità. In verità vi è un voto contrario. Però l'Ono Giuseppe Giulietti, chiesta la parola, afferma di essersi sbagliato nel votare per cui il suo voto contrario è annullato.
4. Gli interventi della Relatrice e degli altri Senatori sono tratti dagli Atti Parlamentari del Senato della Repubblica, XIII Legislatura, Resoconto Stenografico delle Sedute della Prima Commissione (Affari Costituzionali) del 5 aprile 2000 (in Sede Referente ed in Sede deliberante) e del 5 luglio 2000 (in Sede Deliberante).
INDICE
Introduzione
- Perché il Giorno della Memoria
- L'approvazione della Legge n. 211 del 2000
La discussione alla Camera dei Deputati
L'approvazione al Senato della Repubblica
- Il Giorno della Memoria negli altri Paesi
Note
DOCUMENTI
La Legge 20 luglio 2000 n. 211
PARTE I
DALL' ANTISEMITISMO ALLA SHOAH
L'antisemitismo in Europa
- Le origini dell'antisemitismo
Le prime ostilità contro gli ebrei
L'antigiudaismo cristiano
- Le prime leggi discriminatorie contro gli ebrei
- La discriminazione degli ebrei nell'Impero Romano
- La discriminazione degli ebrei negli altri Paesi
- La discriminazione degli ebrei nel Medio Evo
- Le accuse infamanti contro gli ebrei
- L'espulsione degli ebrei dai Paesi europei
- I nuovi provvedimenti discriminatori
- L'emancipazione degli ebrei
- La diffusione dell'antisemitismo nel XIX secolo
- L'antisernitismo in Europa all'inizio del Novecento
L'antisemitismo nazista
- L'antisemitismo in Germania prima del nazismo
- La supremazia della razza ariana nell'ideologia nazista
- I nazisti conquistano il potere
- I Campi di rieducazione
- I primi provvedimenti contro gli ebrei
- L'eliminazione dei disabili e dei malati di mente
- Il "Lebensborn"
- Le Leggi di Norimberga
- L'emigrazione degli ebrei tedeschi
- La notte dei cristalli
- L'Operazione T4 per la "purificazione" del Reich
- La guerra e la costituzione dei ghetti ad Est
- La vita nei ghetti
- Il ghetto di Lodz
- Il ghetto di Varsavia
- Il Piano Madagascar
La Shoah
- Le uccisioni di massa degli Einsatzgruppen
- La deportazione degli ebrei nei ghetti dell'Est
- Verso la "soluzione finale del problema ebraico": La conferenza di Gross Wannsee
- Le deportazioni degli ebrei del Reich nei Campi di sterminio
- Le deportazioni degli ebrei degli altri Paesi europei
- I Campi di sterminio
Il Campo di Chelmo
Il Campo di Belzec
Il Campo di Sobibor
Il Campo di Treblinka
Il "Campo misto" di Auschwitz-Birkenau
Il Campo di Auschwitz I
Il Campo di Auschwitz II - Birkenau
Il Campo di Auschwitz IlI-Monowiz
Il Campo misto di Lublino-Maidanek
- La vita dei deportati
- Lo sfruttamento del lavoro dei deportati
- Gli esperimenti pseudoscientifici
- Le modalità del genocidio
- Le fughe e le rivolte nei Campi
- Lo sterminio: chi sapeva?
- Il Processo di Norimberga
- L'opposizione delle Chiese al N azismo
- La posizione della Chiesa Cattolica sulla Shoah
Note
Cronologia della Shoah
DOCUMENTI
- Mappa dei centri di sterminio
- Pianta dell' ex Campo di concentramento di Auschwitz I
- Il verbale della conferenza di Gross Wansee
- Il decreto "Notte e Nebbia"
PARTE II
IL GENOCIDIO DIMENTICATO DEI ROM
- Introduzione
- L'arrivo dei Rom in Europa
- La diffusione dei Rom in Europa
- Le cause delle migrazioni
- La persecuzione secolare dei Rom
- La persecuzione dei Rom all'inizio del Novecento
- La persecuzione da parte dei nazisti
- La normativa nazista contro gli zingari
- La soluzione finale della questione zingara
- L'internamento e lo sterminio dei Rom negli altri Paesi
- La politica fascista verso i Rom
- Le condizioni dei Rom dopo la guerra
Note
DOCUMENTI
PARTE III
LE VITTIME DIMENTICATE DEL REGIME NAZISTA
I testimoni di Geova
- Introduzione
- La repressione prima del nazismo
- La persecuzione da parte del nazismo
- Si intensifica la repressione
- La persecuzione dei testimoni di Geova durante il fascismo
Le origini e la diffusione del Movimento in Italia
Inizia la repressione
La distruzione del Movimento
Gli omosessuali
- Introduzione
- La persecuzione prima del nazismo
- La persecuzione durante il regime nazista
- L'internamento nei Lager
- La condizione degli omosessuali in Italia durante il fascismo
Note
PARTE IV
IL FASCISMO E LE LEGGI RAZZIALI
- La diffusione degli ebrei in Italia
- La discriminazione secolare degli ebrei
- li ghetto di Roma
- L'emancipazione degli ebrei
- L'antisemitismo prima del fascismo
- La prima normativa fascista antiebraica
- La campagna antisemita sulla stampa
- li "Manifesto della razza"
- La Rivista "La Difesa della Razza"
- L'espulsione degli ebrei dalle scuole
- I provvedimenti nei confronti degli ebrei stranieri
- La "Dichiarazione della razza"
- I nuovi provvedimenti antiebraici per la scuola e l'Università
- "I provvedimenti per la difesa della razza italiana"
- L'approvazione in Parlamento delle Leggi Razziali
- L'esclusione definitiva degli ebrei dalla società
- I Campi di concentramento per gli ebrei
- La posizione della Chiesa Cattolica
- La caduta del fascismo e l'occupazione nazista
- Inizia la deportazione degli ebrei italiani
La "razzia" degli ebrei romani
Continua la deportazione degli ebrei
- I Lager nazisti in Italia
Il Lager di Fossoli
Il Lager di Gries
La Risiera di S. Sabba
Conclusioni
Note
Cronologia dell'antisemitismo in Italia
DOCUMENTI
- Vignette antisemite
- Alcune tra le principali leggi "Per la difesa della razza italiana"
- Manifesto degli scienziati razzisti
- Pianta della Risiera di S. Sabba
PARTE V
GLI INTERNATI MILITARI ITALIANI IN GERMANIA
- Le disfatte militari
- La caduta del fascismo
- li Governo Badoglio
- Le trattative per l'Armistizio
- La firma dell' armistizio a Cassibile
- La proclamazione dell'Armistizio l'otto settembre 1943
- La fuga da Roma del Re e di Badoglio
- La dissoluzione dell'Esercito
- La resistenza dei reparti italiani contro i tedeschi
- La resa della Marina e dell'Aeronautica
- L'occupazione militare tedesca dell'Italia
- La costituzione della Repubblica Sociale Italiana
- L'internamento di militari italiani
I militari internati nei Lager
L'organizzazione dei Lager
Le modalità dell'internamento
Lo status di internato militare
Lo status di lavoratore civile
L'assistenza sanitaria
Il rifiuto di aderire alla RSI
La resistenza nei Lager
Note
DOCUMENTI
- Manifesti e volantini di propaganda nazifascista
- Gli inviti agli internati ad aderire alla RSI
Appendice
- Gli Schindler Italiani:
Giorgio Perlasca
Giovanni Palatucci
- I simboli antisemiti
- Gli emblemi etnici nazisti
- I simboli nazisti
- Le divise naziste
- Motti, inni e saluti nazisti
- I simboli fascisti
- Organizzazioni fasciste
- Le organizzazioni giovanili fasciste
- Le uniformi fasciste
- Le festività fasciste
Note
Bibliografia