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IL CREPUSCOLO DELLO SCIENTISMO

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Descrizione
Autore: GIUSEPPE SERMONTI
Formato:  17 X 24
Pagine: 210
Anno: 2002
Editore: NOVA SCRIPTA S.R.L.

giuseppe-sermonti-120L'Autore Giuseppe Sermonti (Roma, 1925) è uno scrittore e saggista italiano. Laureato in Scienze Agrarie all’Università di Pisa ed in Scienze Biologiche all’Università di Roma, ex professore di genetica. In collaborazione con Guido Pontecorvo ha scoperto la ricombinazione parasessuale di Penicillium chrysogenum Assieme a sua moglie Isabella ha scoperto la ricombinazione genetica degli Streptomyces.
Raggiunse la notorietà accademica grazie alla pubblicazione di uno dei primi articoli riguardanti la possibilità di applicare il ciclo parasessuale di Penicillium chrysogenum alla produzione industriale di Penicillina, egli è pertanto riconosciuto come uno dei primissimi esponenti delle biotecnologie, ovvero delle applicazioni tecnologiche industriali delle scoperte biologiche. Ha abbandonato la professione di ricercatore per dedicarsi alla carriera di scrittore.

IL CREPUSCOLO DELLO SCIENTISMO


RETROCOPERTINA

“Per nostra fortuna, Sermonti è anche uno scrittore ""non è solo un eminente scienziato e un autorevole cattedratico, ma anche uno scrittore vero”
IL GIORNALE D'ITALIA, M. Camillucci

“Giuseppe Sermonti e uno studioso che, attraverso un'autocritica non priva di felici intuizioni perviene a delle conclusioni libere dall'opprimente conformismo culturale oggi dominante,... in un linguaggio volutamente accessibile a ogni tipo di lettore.”
L'OSSERVATORE ROMANO, L. Saitta

“Il Sermonti chiede ad una scienza a misura dell'uomo, vivificata da un rapporto di simpatia con la natura, attenta a tutto ciò che è Tradizione.”
IL SECOLO D'ITALIA, M. Bernardi Guardi

“Sermonti ha perfettamente ragione nell'indicare un nuovo gusto per la sobrietà e la semplicità il miglior mezzo per tornare ad un modo di vivere normale.”
Roma, Julius Evola

“Nella realtà paradossale del giorno d'oggi ci mancava ancora un libro di uno scienziato che parla male della scienza... Gli interrogativi che Sermonti pone e le contraddizioni che denunzia sono proprio realtà viva del nostro tempo.”
GENTE, A. Plebe

“Tra gli autori, mistici o etnologi, filosofi o polemisti, che si propongono un recupero dell'umano Sermonti è uno dei più misurati ma in quanto scienziato forse il più lacerato.”
LA STAMPA, L. Storoni

“Sermonti svolge un discorso particolarmente originale con chiarezza e accessibilità di stile che è una testimonianza della sua giusta devi rivendicazioni affinché la scienza riprenda il contatto quasi smarrito con il mondo dell'uomo.”
IL TEMPO, F. Gianfranceschi


RISVOLTO COPERTINA

L'affermazione che la realtà si possa conoscere servendosi esclusivamente della scienza moderna, e che ogni problema umano si possa risolvere grazie ad essa ed alle sue applicazioni tecniche, è uno dei luoghi comuni e dei falsi miti più diffusi della nostra epoca.
In questa sua opera Sermonti non vuole assegnare limiti alla scienza nè sminuirla; ma la sua indagine critica è rivolta alla scienza moderna, alla sua presunzione di non avere limiti e di comprendere entro i propri confini tutto l'universo. È proprio in questa pretesa che la scienza diventa scientismo.
Giuseppe Sermonti, genetista di fama internazionale e brillante saggìsta, libero dall'opprimente conformismo culturale dominante, controbatte il pregiudizio scientista mediante una sorprendente autocritica e una approfondita analisi della "obiettività scientifica".
Il pensiero dell'Autore è di grande interesse poichè proviene proprio da uno scienziato militante che ha il coraggio e l'audacia intellettuale di contestare l'ideologia scientista moderna la quale considera come esistente solo quella realtà che è misurabile e quantificabile, nella convinzione che il vertiginoso progresso delle conoscenze scientifiche e tecnologiche possa liberare l'umanità dalle tenebre della metafisica conducendola verso un destino radioso. Per fare ciò, lo scientismo non si è accontentato di limitare la sua azione al campo specifico della ricerca scientifica, ma è riuscito ad estendere la sua influenza a tutta la realtà, dileggiando e combattendo tutto ciò che sfugge ai suoi strumenti di indagine e di misura. Ma i risultati ottenuti sono stati tutt'altro che confortanti. Se da un Iato ha riempito il nostro mondo di ogni tipo di macchine, impoverendo l'esistenza umana sino a degradarla e a relegarla a livello del puro soddisfacimento di bisogni fisiologici o indotti, dall'altro ha gettato via come scorie e rifiuti gli elementi che non interessavano i procedimenti scientifici.
Questo ha portato alla logica e drammatica conseguenza dell'inquinamento ambienta- le ed ha rivelato chiaramente la mancanza di ogni riguardo per la natura e il naturale, una predilezione per l'artificio e l'artificiale, al costo di dissipare colossali risorse naturali.
Lo scientismo ha così travisato il vero compito della scienza che doveva fornirei regole di comprensione della natura per una felice convivenza con essa. Questa ha invece aggredito la varietà in nome dell'unità, degradando la complessità in nome dell'elementare. Non ha insegnato a comprendere la natura, ma a sopraffarla; non ha insegnato a convivere con essa ma a soggiogarla, contaminarla e deturparla.
Soltanto sottoponendo lo scientismo moderno ad una severa e radicale critica si potrà arrestare l'attuale vertiginosa corsa del "progresso" verso l'annientamento della nostra specie.
"Noi abbiamo soltanto domandato alla scienza di restare scientifica, di non avvolgersi in una metafisica incosciente che si presenta allora agli ignoranti, o ai semidotti, sotto la maschera della scienza. Durante più di mezzo secolo questo scientismo ha ingombrato la strada della metafisica" (H. Bergson, Il pensiero e il movente, 1934).
Con le parole di Bergson il Professore Paolo Aldo Rossi, ordinario di Storia del Pensiero Scientifico della Università di Genova, inizia la prefazione al Crepuscolo dello scientismo, un libro che dopo trent'anni dalla sua prima edizione rivela con forza tutta la sua straordinaria attualità.

INDICE

Introduzione del Prof. Paolo Aldo Rossi

Prefazione alla prima edizione
Recensioni della prima edizione
Prefazione alla terza edizione
Nota alla terza edizione

CAPITOLO PRIMO
1. La biologia volta le spalle al mondo
Le «applicazioni» che hanno preceduto la scienza
Quando la scienza e la tecnica procedevano insieme
Il divorzio tra la biologia e le sue «applicazioni»
La biologia contro l'umano

CAPITOLO SECONDO
2. La vita nel cassetto
Il problema della generazione
Alla ricerca della vita minima
Alla ricerca delle origini della vita
La vita come assoluto
La scienza e il mondo-della-vita

CAPITOLO TERZO
3. La scienza si riversa sul mondo
Improprietà del concetto di «scienza applicata»
La trasmissione della conoscenza scientifica al mondo
Il trasferimento tecnologico
La scienza rifiuta il confronto con la realtà

CAPITOLO QUARTO
4. Profilo e limiti del metodo sperimentale
Le condizioni dell'esperimento
La scienza sperimentale contro l'irrazionale
La scienza sperimentale affronta le vie del mondo

CAPITOLO QUINTO
5. Analisi logica del progresso
La motivazione «razionale»
Mitologia della Ragione e del Progresso
Biologia del progresso
Elusività della tesi progressista
Il progresso nelle arti e nelle scienze
Sulla irreversibilità del progresso

CAPITOLO SESTO
6. Considerazioni sull'inquinamento ambientale
Le nostre offerte al cielo
L'inquinamento delle acque
La scienza ci rassicura
Le piccole cose del mondo
Semplicità, semplicità!
Sora nostra madre terra
Nota Biografica
Indice delle tavole
Indice Generale
Indice Analitico