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LA VITA E IL RESPIRO E OGNI COSA - Termodinamica e abiogenesi

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Prezzo di vendita11,73 €
Descrizione
Autore: FERDINANDO CATALANO
Formato:  15 X 21
Pagine: 156
Anno: 2009
Editore: ARACNE EDITRICE

catalano-ferdinando-120L'Autore Ferdinando Catalano [Messina 1947] fisico e ricercatore nel campo dell'ottica oftalmica, insegna Optometria presso l'Università del Molise.

È autore di manuali universitari e di numerosi articoli scientifici di settore che spaziano dall'ottica oftalmica allo studio dei metodi di datazione radiometrica in paleoantropologia (materia su cui ha anche realizzato un saggio) e alle implicazioni tra fisica e teoria dell'evoluzione biologica.
È stato ordinario di fisica e dirigente scolastico e attualmente, oltre all'attività di insegnamento, e consulente scientifico presso un'importante azienda di apparecchiature scientifiche

LA VITA E IL RESPIRO E OGNI COSA - Termodinamica e abiogenesi


RETROCOPERTINA

Che cosa sappiamo all'inizio del terzo millennio e a 150 anni dalla pubblicazione de l'origine delle specie di Darwin, sull'origine della vita? Perché tutte le ipotesi fino ad oggi proposte sono miseramente naufragate al vaglio dell'evidenza sperimentale?
E ancora: perché al momento della pubblicazione di questo saggio esistono almeno tredici diverse e contrastanti teorie sull'origine della vita sul nostro pianeta? La verità è che i biologi brancolano nel buio su questo problema ma si guardano bene dal renderlo pubblico.
Le implicazioni di ordine generale sono evidenti: se l'origine della vita è il presupposto filosofico e scientifico della teoria dell'evoluzione, allora ci si deve chiedere se questa teoria non sia, in ultimo in ultima analisi, un colosso dai piedi di argilla.

Questo saggio intende affrontare l'argomento dell'origine della vita da un punto di vista termodinamico e della teoria dell'informazione.

PRESENTAZIONE

Agli inizi di settembre 2007 il mio caro amico Cristian mi informa che sta circolando in Italia il libro di Richard Dawkins, L'illusione di Dio, le ragioni per non credere, e mi confessa la sua preoccupazione. Dawkins, accademico di Oxford, è uno dei massimi biologi viventi ed è l'espo­nente di punta dell' ateismo fondamentalista. Circa un me­se e mezzo dopo, in una libreria di Isernia, mi imbatto in questo libro e non so cosa fare: non voglio vivere l'imba­razzo e il disagio di non saper rispondere alle sue obiezio­ni. Butto un'occhiata.
Il titolo è tutto un programma, come pure alcune frasi dell'autore: «Se questo libro avrà l'effet­to da me auspicato, i lettori religiosi che lo apriranno sa­ranno atei quando lo chiuderanno [ ... ]. Tra i più efficaci meccanismi immunitari dei bigotti c'è il fiero rifiuto anche solo di aprire un libro come questo, che è sicuramente o­pera di Satana. Ma credo esistano tante persone di più am­pie vedute [ ... ] abbastanza intelligenti da superare il con­dizionamento. Questi spiriti liberi hanno bisogno solo di un po'di incoraggiamento per liberarsi completamente del vizio della religione» (p. 18 dell'edizione italiana).
In un'altra parte del libro, l'autore ridicolizza quella che de­finisce la "presunta conversione al cristianesimo di Anthony Flew" l'ottantunenne esponente di spicco dell'ate­ismo filosofico, attribuendola a motivi di opportunismo. Poi, a fine libro, un "Piccolo elenco di indirizzi utili a chi­unque cerchi aiuto per liberarsi dalla religione" con tanto di indirizzo e numero verde per i maggiori paesi del mon­do. Dico a me stesso che, se sono sicuro delle mie convin­zioni, non avrei nulla da temere. Già, facile a dirsi. Mi prendo del bigotto da Dawkins e decido si soprassedere, per il momento. Non passa molto tempo, forse un paio di mesi, ed ecco che sempre lui, Cristian (che Dio lo benedi­ca!) mi comunica che c'è già chi ha risposto a Dawkins.
Si tratta di Alister McGrath, un biologo molecolare e teologo della Oxford University. Il titolo del suo saggio è quanto mai eloquente: L'illusione di Dawkins, il fondamentalismo ateo e la negazione del divino. Lo compro e lo divoro in treno. McGrath polverizza gli argomenti di Dawkins limi­tandosi agli aspetti filosofici, storici e teologici contenuti nel libro del suo collega di Oxford. Incoraggiato da questa lettura, decido di affrontare il saggio di Dawkins e, con mia grande sorpresa, scopro che una parte rilevante del li­bro è dedicata alla demolizione della religione sotto il pro­filo storico, antropologico, socio-politico. Certo, si parla anche di evoluzione biologica, ma le sue argomentazioni evitano (una distrazione?) di affrontare la madre di tutte le questioni: l'origine della vita.
Mi ha molto colpito un'affermazione del Dott. Eros Gambarini (Fondazione Serughetti, Bergamo) di cui ho letto un suo intervento sul tema "La scienza tra certezze e" limiti". Ad un certo punto, lui scrive: «Un creazionista furbo dovrebbe smetterla di attaccare la teoria dell'evolu­zione e concentrarsi sull'anello di gran lunga più difficile da spiegare nella catena evolutiva: l'origine della vita».
Ho ripensato a Dawkins e al suo libro. Ho controllato una seconda volta. È proprio così, silenzio assoluto sul problema dell'abiogenesi. Credo che abbia trattato la que­stione in un altro dei suoi scritti (ipotesi dell'autocatalisi in Il racconto dell'antenato. La grande storia dell'evoluzio­ne, 2004). Mi spiace per Dawkins (è solo un modo di dire) ma non sono diventato ateo e non mi sono liberato del vi­zio della religione, anzi le mie convinzioni si sono ulte­riormente rafforzate.
Mi viene in mente un pensiero pro­fondo del Dalai Lama che ho letto su un libro recentemen­te pubblicato sui rapporti tra buddismo e cristianesimo: quando la fede, che ha natura maggiormente emotiva, è sostenuta da una profonda convinzione raggiunta attraver­so la riflessione e l'analisi, allora diventa molto salda. Se invece la fede non è fondata sulla logica ma solo su una base affettiva, istintiva, non è solida e verrà scossa quando ci si imbatterà nelle prime difficoltà.
Come afferma un detto tibetano, «una persona la cui fede non è fondata sulla ragione è come un corso d'acqua che può essere deviato in qualunque direzione». Che dire? Grazie a Cristian, a McGrath ma, soprattutto, grazie a Dawkins.

INDICE

- Presentazione
- Introduzione
- La questione epistemologica
- Da Aristotele a Pasteur
- Panspermia
- Il brodo primordiale
- L’esperimento di Miller-Urey
- L’esperimento di Fox e altre ipotesi
- Le protocellule di Fox
- La vita negli abissi oceanici
- Prima l’uovo o la gallina? In principio era l’RNA
- Termodinamica e abiogenesi
- Primo principio della Termodinamica (PPT)
- Secondo principio della Termodinamica (SPT)
- Il diavoletto di Maxwell
- Reazioni chimiche spontanee, informazione e livelli di complessità

- Entropia e informazione
- La termodinamica degli organismi viventi
- Fenomeni a entropia negativa nella materia inorganica
- La vita secondo Schröedinger
- La teoria sintropica della vita
- L’equazione delle onde di D’Alembert e i potenziali anticipati
- Le caratteristiche dei fenomeni sintropici nel mondo biologico
- Boeing 747
- La scimmia instancabile
- Ancora non basta
- Come la lotteria Nazionale
- Rampe di complessità crescente

- Ma esiste veramente il caso?
- In conclusione: Dio, un’ipotesi ad excludendum?
- Piccolo glossario
- Bibliografia