RETROCOPERTINA
Dove alligna il potere domina la segretezza. Il Vaticano, simbolo del potere della Chiesa cattolica, è la più antica istituzione politico-religiosa della Terra; nessun'altra può vantare un numero così elevato di seguaci.
E da quasi duemila anni la Chiesa esercita un'influenza determinante sulla vita di milioni di persone in tutto il mondo: impossibile immaginare il passato, e il presente, senza di essa. Il Vaticano è anche il centro delle più grandi imprese umanitarie dell'uomo, oltre che il custode dei beni culturali più preziosi e una delle potenze economiche più importanti del globo.
Ma dove vi è luce vi sono anche ombre; la Chiesa cattolica e i suoi dignitari non sempre si sono comportati in maniera irreprensibile.
Al soglio di Pietro, infatti, si associano anche capitoli poco edificanti registrati puntualmente negli annali dello «stato di Dio»; roghi, intrighi, falsificazioni, omicidi, nepotismo e quant'altro.
L'autore, documentato e competente, presenta. in maniera divulgativa e avvincente, la complessa storia del Vaticano dalle origini ai giorni nostri in tutte le sue sfaccettature .
1. L'ETERNITÀ PASSA DI QUI: UNA PANORAMICA Il Vaticano: una miscela straordinariamente vitale di vita umana e architettura vivente, o più precisamente, l'unico luogo in cui si è costruito e ancora si costruisce con pietre, malta, potere, destini umani e politica mondiale. Voler comprendere il Vaticano significa percepirlo in tutti questi materiali diversi che lo compongono. Il Vaticano: una potenza mondiale. Mancanza di trasparenza e una storia movimentata hanno immerso questa potenza mondiale della fede in una cupa penombra. Cerchiamo di orientarci al suo interno, avventuriamoci in una spedizione nel luogo del mistero per eccellenza! Qui infatti si trovano realmente il Graal e Camelot, la vita eterna e l'eterno errore. Qui è il Golgota, il luogo in cui l'uomo deve accingersi a un compito in realtà troppo grande per lui: la sua croce significa potere. Il Vaticano: in altre parole il papa. Dal 1870 la Santa Sede, cioè il pontefice in persona, è soggetto di diritto internazionale, dunque uno stato nello stato. Quando parliamo del Vaticano, di solito vediamo due «stati» insieme, la Santa Sede e la Città del Vaticano. Talvolta un papa si è trovato di fronte un compito più grande di lui. Oggi, per esempio, molti sono del parere che Pio XII (1939-1958) fosse troppo modesto per la difficile impresa di reggere il timone della nave della Chiesa durante il dominio dell' Anticristo, nell' oceano insanguinato della dittatura hitleriana. C'è chi vede in questo rappresentante di Cristo un diplomatico che, con grande spirito di sacrificio, cercò di salvare il salvabile sopportando una responsabilità enorme. Per altri, invece, fu il «papa di Hitler», come lo etichetta il titolo di un libro di John Comwell (Il papa di Hitler: la storia segreta di Pio XII, Garzanti 2000). E a guardare meglio, dietro un briccone seduto sul soglio pontificio si vede un uomo che ha vissuto un dramma personale profondamente distruttivo, che lo tormentava e lo straziava. E tuttavia fu tutto inutile, semplicemente perché lui era troppo piccolo per il grande compito che gravava sulle sue deboli spalle: anche lo Spirito Santo non è infallibile nella sua scelta del personale. Non è troppo per una persona disporre di un potere divino? Oppure i sacerdoti costituiscono una sorta di tertium genus, un terzo sesso, non più esseri umani ma non ancora Dio? Il Vaticano: un termine che definisce uno stato minuscolo, un complesso edilizio nascosto dietro un alto muro e un territorio di quarantaquattro ettari il cui potere sembra essere inversamente proporzionale alla sua superficie e che dispone anche di una propria stazione radio: dal 1931, Radio Vaticana diffonde il lieto annuncio in tutto il mondo, oggi addirittura in quarantasette lingue. Qui vivono solamente novecento anime, delle quali circa cinquecento sono cittadini dello Stato dellaCittà del Vaticano. Qui viene scritta con forza la storia dell'umanità: quanto avviene in Vaticano ha nette ripercussioni anche sulla vita dei non cattolici. Nessuno nasce qui. La cittadinanza non si acquista per nascita, la si riceve. Così, persone provenienti dalle più diverse regioni del mondo si incontrano nel cuore di Roma. C'è chi cerca di trovare un posto in questo stato, altri vi vengono chiamati. Il genius loci, lo spirito del luogo che aleggia sul Vaticano, li accoglie tutti quanti, nonostante le differenze di età, provenienza, qualifica, il carattere e gli obiettivi personali. Alcuni vi giungono volontariamente, altri per senso del dovere, altri devono lottare per poter venire qui, altri cercano di non essere costretti a farlo. Ciò che portano con sé è l'esperienza, più o meno grande, della loro esistenza umana; ciò che li aspetta è uno stato fatto di una tela indissolubile di ieri e oggi, di storia e presente, di eternità e finitezza. Il Vaticano: l'anticamera del cielo e al tempo stesso un luogo prettamente umano. Qui la gente lavora, ama, spera come in tutto il resto del mondo. Molti hanno lasciato la loro impronta in Vaticano: il papa Borgia Alessandro VI (1492-1503), il cui gusto per la vita è leggendario, maitresse romane che a volte erano le vere pontefici, assassini prezzolati, mafiosi, figli illegittimi, martiri e criminali, l'Opus Dei e la massoneria, santi e diavoli. Persone che in tutti i tempi sono state in grado di compiere gesta grandiose ma anche abominevoli, brutali, subdole e prive di scrupoli, ma anche uomini che già sulla terra si sforzavano di raggiungere la vera santità nel senso più concreto del termine. È questo a rendere il Vaticano così affascinante, il fatto che sia un luogo dell'uomo, degli sforzi umani, un luogo in cui l'uomo agisce mirando al cielo. Secondo la visione cattolica, nell'ufficio del pontefice, e di conseguenza anche nel Vaticano, si uniscono il cielo e la terra, perché il papa ha ricevuto da Gesù Cristo, tramite Pietro, il pieno potere di sciogliere e legare e di rappresentarlo fino al suo ritorno, la Parusia. Ciò che il papa scioglie viene sciolto non solamente in terra ma anche in cielo, e tutto ciò che unisce sarà un giorno unito anche in cielo. E cielo significa la vita eterna. Per l'uomo mortale, la vita eterna è un miraggio. Il Vaticano dunque per non poche persone di questo mondo è il luogo dal quale si può guardare il cielo. Altri invece non riescono a scorgervi né santità né magia, né mistica né mistero, ma solamente scaltrezza, intrighi nonché sfrenati abusi di potere. Qui si trovano uomini avanti negli anni cui si attribuisce qualunque malvagità. Il Vaticano: l'amministrazione pontificia, il centro di una religione mondiale. Al termine della nostra spedizione non sarà più tanto un circolo di anziani cospiratori anonimi, oscuri e spaventosi, quanto piuttosto una burocrazia, talora assolutamente imperfetta, che vive in un singolare parallelismo con il proprio tempo. Gli uomini che vi lavorano si differenziano dalle altre persone in un aspetto solo, ma forse fondamentale, e cioè nel fatto che essi credono di lavorare in un luogo in cui si è un po' più vicini a Dio che non il resto dell'umanità. Questa fede rappresenta la grande seduzione cui gli uomini cedono ripetutamente. È il genius loci a trascinarli. Ad alcuni di loro si rivolse con il cuore il poeta russo Boris Pasternak quando chiese: «Ehi, là fuori, ma in che secolo siamo?». Secondo il nostro modo di vedere, il papa e il Vaticano sono inscindibili, nella vita come nella morte: a partire dal X secolo, di norma
|