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L'ISLAM E I CRISTIANI - Due teologie a confronto

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Descrizione
Autore: MARVIN OLASK
Formato:  15 X 21
Pagine: 30
Anno: 2002
Editore: EDIZIONI ALFA E OMEGA

L'Autore marvin-olasky-120Marvin Olaskyè nato a Boston, Massachusetts, Stati Uniti, il 12 giugno 1950 da una famiglia di ebrei russi. Si è laureato dalla Yale University nel 1971 con una laurea in Studi Americani. Nel 1976 ha conseguito il suo Ph.D. nella cultura americana presso la University of Michigan
È redattore capo della rivista MONDO, autore di oltre 20 libri, tra cui La tragedia della compassione americana, e Distinguished Chair in Giornalismo e Public Policy presso Patrick Henry Collegio. È sposato con la scrittrice e professoressa Susan Olasky, e hanno quattro figli.


RETROCOPERTINA

La religione islamica non riconosce la dottrina del peccato originale. Questo rigetto della dottrina della corruzione del genere umano produce nei mussulmani la tendenza a rispettare i leader forti che si presentano come modello di perfezione, mentre i cristiani, convinti che "tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio" (Romani 3:23), tendono a diffidare dell'uomo.

Il cristiano legge nella Bibbia racconti onesti relativi ad individui doppi e pieni di peccato, che Dio scelse non per la loro giustizia, ma in virtù del suo amore. Il mussulmano, invece, contempla una schiera di grandi eroi la cui immagine, nel corso dei secoli, sarebbe stata sfigurata da ebrei e cristiani.

Secondo la visione del mondo dell'Islàm siccome non c'è peccato non c'è bisogno di un redentore. Luomo è fondamentalmente buono, ma tende a sbagliare. I mussulmani che si pentono sinceramente e si sottomettono ad Allah tornano ad uno stato di assoluta purezza, senza alcun bisogno di un Cristo mediatore.

Quindi, anche se l'Islàm ha diversi lati positivi non ci vuole molto per comprendere che mussulmani e cristiani non adorano lo stesso Dio.