RETROCOPERTINA
“Questo libro che state per leggere è unico nel suo genere in quanto si focalizza in modo molto pratico, sulla proclamazione del vangelo della grazia ai musulmani arabizzati in Europa” Andrea Diprose docente dimaAntropologia Culturale Missionaria all'IBEI di Roma. “In un'epoca di tolleranza come la nostra, non è facile scrivere un librosu come proclamare la propria fede. Haines è riuscito nel delicato lavoro di associare la passione evangelica con un senso di profondo rispetto per le persone di cultura diversa. Questo è un testo di cultura e di pratica ma anche di marcata spiritualità” Prof. Marvin Oxenham (Ma Phil) Docente IBEI di Roma “Ringrazio Dio per questo libro e incoraggio tutti i Pastori e credenti di utilizzare qusta 'Borsa degli attrezzi' per acquistare una conoscenza di ciò che credono i Musulmani e come aiutarli a conoscere il vero Messia e Salvatore, il Signore Gesù Cristo. Paul Schafer per il gruppo Cristo e la Risposta “ Come fare a raggiungere i musulmani? Quali approcci usare? E poi: come seguire quelli che sono disposti al dialogo ed arrivare, per la grazia di Dio al integrarli nelle nostre chiese locali? Domande che oggi dobbiamo fare anche noi qui in Italia. E non solo, ma cercare per trovare risposte da mettere poi in pratica. Questo libro strategico evidenzia l'importanza di conoscere per comunicare, risorsa importante per chi ha il peso di raggiungere i musulmani con il Vangelo. Ci vengono presentati elementi spirituali, culturali ed apologetici, per capire davvero come svolgere un ministero incisivo ed efficace fra i musulmani, E' ora che la chiesa in Italia raccolga la sfida della missione che il Signore ci ha portato persino sulla porta di casa.” Jonathan Gilmore Presidente di FEMI !Solo un amore genuino può spingerci a fare i giusti passi per conquistare anime: il primo, come giustamente insegna questo olibro, è la preghiera, ma a questo primo passo e necessario aggiungere il nostro impegno, dobbiamo amare la persona che vogliamo raggiungere, al punto di studiare le sue idee religiose e come le vive, interessandoci a lui e ai suoi bisogni. L'islam intorno a te, è uno strumento indispensabile in questo cammino e ti aiuterà a vedere la salvezza dei tuoi amici musulmani.” Lino Covone Direttore di Porte Aperte Italia
PREFAZIONE
Circa 6 milioni di musulmani di cui gran parte arabi. I musulmani in Francia si trovano ad uno stadio di integrazione molto più avanzato rispetto ai musulmani in Italia, visto che molti dì loro sono ormai divenuti francesi da decine di anni.
In Francia, stando alle stime delle missioni impegnate giornalmente nella testimonianza fra gli islamici, sono centinaia e centinaia gli ex-musulmani divenuti credenti in Cristo. Questi fratelli arabi costituiscono una parte vibrante del corpo di Cristo, e sono diventati degli evangelisti efficaci nella comunità islamica, usati dal Signore con potenza.
Quale messaggio porteremo ad una nuova generazione di musulmani? Dovrà essere scrupolosamente biblico, ma anche adeguato alle loro esigenze e realtà?
I giovani musulmani in occidente vivono legami profondi coi coetanei. I legami culturali scaturiscono però dal vincolo coi familiari più stretti. Di conseguenza. è importante comprendere nel miglior modo possibile la struttura familiare da cui proviene il nostro amico musulmano.
Per quelli di seconda generazione i rapporti interpersonali al di fuori dell'ambito familiare :sono motto più elastici. Tra i loro amici si possono trovare sia coetanei occidentali sia musulmani. Per le donne, però, le amicizie sono più limitate, a dispetto della costante evoluzione dello status sociale delle più giovani. La prima generazione sta uscendo di scena, eppure la vita delle donne più giovani, in genere, è ancora influenzata dalla struttura familiare tradizionale, focalizzata sull'educazione dei bambini e sugli obblighi familiari in senso esteso.
La prima generazione di immigrati musulmani vive in un mondo dedito alla magia. Molti cercano nella magia la soluzione ai problemi di tutti i giorni (salute, matrimonio felice, lavoro, posizione sociale) e queste preoccupazioni possono dominare l'ambito spirituale delle loro vite. Per i musulmani di seconda generazione la situazione potrebbe apparire diversa, ma resta il fatto che i genitori sono più o meno coinvolti nella realtà quotidiana dei figli; un tale coinvolgimento è più rilevante per un musulmano che per un occidentale medio.
Molti giovani sono stati spinti da piccoli dai genitori a partecipare, involontariamente, a riti di stregoneria. Alcune di queste pratiche sataniche potrebbero averli segnati per sempre. Spesso, i giovani musulmani finiscono col fondere le pratiche islamiche con quelle della cultura del paese ospitante. Il distacco dalla terra e dalla cultura d'origine sta rendendo molti musulmani di seconda generazione più aperti al Vangelo "dell'Iddio immutabile" (Malachia 3:6).
Cerchiamo ora di allargare l'ottica di analisi. Lislam è un fenomeno di vasta portata. I musulmani sentono di far parte di un movimento mondiale, e questo è vero anche quando non sono affatto praticanti. Un nuovo credente in Cristo, proveniente da tale sfondo culturale, è avvantaggio dal fatto di esserne stato parte rispetto a chi non è mai appartenuto una comunità musulmana, per il quale permane un senso di estraneità e potrebbe quindi essere necessario molto tempo per addentrarsi in quella realtà. C'è da aggiungere che la seconda generazione ha una cultura a sé, che inizia dalla porta di casa; una volta varcata la soglia, ci si confronta con una realtà completamente sconosciuta nella quale non ci si sentirà mai pienamente a proprio agio. Dato che i convertiti dall'islam comprendono la propria cultura e religione d'origine, risulteranno di gran lunga più efficaci per portare un musulmano a Cristo.
In questo libro ci si sofferma in modo più rilevante sull'aspetto sociologico dell'integrazione di questi nuovi convertiti, verso i quali le chiese italiane devono già prepararsi in preghiera e in modo pratico al fine di integrarli nelle loro comunità. Se la mietitura scarseggia fra queste anime preziose, molto spesso ciò è dovuto anche alla scarsa conoscenza e preparazione che abbiamo, come credenti italiani, ad accoglierli e assimilarli nella Chiesa una volta divenuti fratelli in Cristo.
Spesso i credenti occidentali non si rendono conto di quanto i nuovi credenti che vengono chiamati dall'islam siano fragili ed esposti agli attacchi del maligno. La protezione da parte della comunità d'origine e il senso di sicurezza che ne derivava, defluiscono lentamente come acqua preziosa che si riversa, disperdendosi su un suolo arido. La chiesa locale è preparata a mobilitarsi e stringersi attorno al nuovo credente con amore e compassione? È disposta a prendersene cura, in tutte le aree, e divenire per lui una seconda famiglia?
Non dovremmo forse almeno conoscere le opere che Dio sta compiendo meravigliosamente, in modo tale che possiamo imparare gli uni dagli altri specialmente da coloro che prima di noi sono stati suscitati dallo Spirito Santo per divulgare il Vangelo? I credenti francesi non sono stati forse i primi ad avere sbagliato e pian piano imparato dai propri errori? Cristo non ci ha forse comandato di fare discepoli? Per farli, occorre che anche noi passiamo dai banchi di scuola del Signore.Questo libro ci suggerisce la realtà francese e come il Signore stia adoperando i nostri fratelli del laboratorio di Francia, che ormai da quasi quaranta anni hanno iniziato la loro testimonianza in modo marcato, responsabile e organizzato. Naturalmente la nostra realtà potrà essere anche diversa da quella francese, ma certe fasi sono un passaggio obbligato anche per noi e l'esperienza francese diviene così una chiave di lettura a noi utile.
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