CHI ERA JOSEPH FRANKLIN RUTHERFORD

CHI ERA JOSEPH FRANKLIN RUTHERFORD

Rutherford

J. F. RUTHERFORD
08.11.1869 - 08.01.1942

Una piccola parte della sua storia
al servizio di Y
eHoWaH 


Questo uomo coraggioso,
durante il periodo turbolento del "suono delle sette trombe", dal 1922 e.v. al 1928 e.v., YeHoWaH per mezzo di suo figlio Gesù Cristo, l'ha usato per svergognare la
"grande meretrice - Babilonia la Grande" e il sistema politico/sociale che Satana ha strutturato nei passati 6000 anni. Inoltre YeHoWaH gli ha infuso "potenza oltre ciò che è normale" per aiutare i suoi fratelli a fronteggiare l'attacco di Satana verso il neonato Regno di Dio, durante la seconda Guerra Mondiale.



Alcuni ricordi
di questo moderno
"IEU"


Rutherford fu un coraggioso combattente per la verità. Nacque da genitori battisti l’8 novembre 1869 a Morgan County, nel Missouri. Dalla sorella Ross, naturale sorella maggiore di Joseph Franklin Rutherford, A. D. Schroeder apprese questo: “Il loro padre era un devoto battista nel Missouri dove abitava la famiglia. Il suo fratello più giovane Joseph non poté mai accettare l’insegnamento battista dell’‘inferno di fuoco’. Questo diede luogo a molti accesi dibattiti nella famiglia prima ancora che udissero la verità. Suo fratello era sempre stato di ferme convinzioni con un profondo senso di giustizia. Da giovane voleva fare l’avvocato e il giudice. Il padre voleva che rimanesse nel podere anziché mandarlo a studiare legge all’università. Joseph dovette trovare un amico che gli prestasse il denaro, non solo per farsi sostituire nel podere di suo padre, ma anche per pagarsi gli studi di giurisprudenza”.
Joseph Rutherford si pagò la scuola da sé. Fra l’altro, divenne esperto stenografo, capacità molto utile in anni successivi per annotare rapidamente i suoi pensieri per articoli biblici e altro materiale. Mentre andava ancora a scuola, Joseph Rutherford divenne stenografo di corte. Questo gli permise di finir di pagare il suo corso e anche gli fece acquistare esperienza pratica. Dopo aver completato la sua istruzione accademica, Rutherford trascorse due anni sotto la tutela del giudice E. L. Edwards. A vent’anni, Joseph Rutherford fu nominato stenografo ufficiale per le corti della Quattordicesima Circoscrizione Giudiziaria del Missouri. Quando ebbe ventidue anni, fu ammesso al foro del Missouri. La sua autorizzazione a esercitare la professione legale in quello stato fu concessa il 5 maggio 1892, secondo l’archivio della Corte della Circoscrizione di Cooper. Rutherford cominciò a esercitare la professione legale a Boonville, nel Missouri, come avvocato difensore che dibatteva principalmente cause presso corti della giurisdizione originale per conto dello studio legale di Draffen e Wright.
J. F. Rutherford prestò servizio in seguito per quattro anni come pubblico ministero a Boonville, nel Missouri. Ancora più tardi divenne giudice speciale nello stesso Quattordicesimo Distretto Giudiziario del Missouri. In questo incarico, se il giudice regolare non era in grado di presiedere la corte, Rutherford ne prendeva il posto come giudice sostituto. Le registrazioni della corte confermano la sua nomina come giudice speciale in più di una occasione. Pertanto, divenne noto come il “giudice” Rutherford.
Hazelle ed Helen Krull ricordano di aver udito raccontare da J. F. Rutherford come in principio si interessò alla verità proclamata dai servitori di Geova. Esse ci narrano: “Durante una delle sue visite, il fratello Rutherford propose di fare una passeggiata in campagna al chiaro di luna. Mentre camminavamo, egli parlava, raccontando come aveva vissuto prima d’allora e come si interessò alla verità. Era stato allevato in un podere ma voleva studiare legge. Suo padre pensava di aver bisogno del suo aiuto nel podere ma infine acconsentì di lasciarlo andare se si pagava i propri studi e anche se pagava nel podere un aiutante che prendesse il suo posto. Durante le vacanze estive vendeva libri per mantenere il suo impegno. . . . Promise a se stesso che quando avrebbe esercitato la professione di avvocato, se qualcuno fosse mai venuto a vendere libri nel suo studio egli li avrebbe acquistati. Quel giorno giunse [nel 1894], ma alla persona che venne a far visita parlò il suo socio legale. Ella era una ‘colportrice’, la sorella Elizabeth Hettenbaugh, e presentava tre volumi dell’Aurora millenniale. Il suo socio non era interessato e mandò via lei [e la sua compagna colportrice, la sorella Beeler]. Il fratello Rutherford, affacciandosi dal suo studio privato, avendo sentito casualmente parlare di libri e ricordando la sua decisione, la richiamò, prese i libri e li mise a casa nella sua biblioteca e lì rimasero per un po’. Un giorno mentre era convalescente dopo una malattia aprì uno dei libri e cominciò a leggerlo. Quello fu il principio di un interesse che durò tutta la vita e di un’incessante devozione e servizio al suo Dio”.
Le adunanze degli studenti biblici non si tenevano nelle immediate vicinanze della casa di Rutherford. Comunque, Clarence B. Beaty dice: “Dal 1904 in poi, le adunanze si tenevano nella nostra casa. La sorella Rutherford e il giudice Rutherford vennero da Boonville, nel Missouri, per la Commemorazione [della morte di Cristo]. . . . Egli partecipò alla sua prima Commemorazione e fece agli amici il suo primo discorso da pellegrino nella nostra casa. Non avevano nessuno nella verità a Boonville eccetto se stessi”.
Ma come fu avviato J. F. Rutherford alla predicazione della buona notizia? Ebbene, A. H. Macmillan ne fu in gran parte responsabile. Macmillan conobbe Rutherford nel 1905 a Kansas City durante un viaggio con il fratello Russell attraverso gli Stati Uniti. Poco dopo il fratello Macmillan si fermò a visitare per un giorno o due il giudice Rutherford. Una conversazione fu tenuta fra loro in questo modo:
“Giudice, dovresti predicare qui la verità”.
“Io non sono un predicatore. Sono un avvocato”.
“Ecco, ora, giudice, ti mostrerò quello che puoi fare. Va e prendi una copia della Sacra Bibbia e trova un piccolo gruppo di persone, e insegna loro della vita, della morte e dell’aldilà. Mostra loro dove ricevemmo la vita, perché siamo venuti a trovarci nella condizione moritura e che cosa significa la morte. Prendi le Scritture come testimonianza, e quindi concludi dicendo: ‘Ho adempiuto tutto ciò che ho detto’, proprio come parleresti alla giuria in un processo, e concludi”.
“Questo non sembra molto difficile”.
Che cosa accadde dopo? Rutherford mise in pratica questo consiglio? Il fratello Macmillan riferì: “Un uomo di colore lavorava in un piccolo podere che stava accanto alla sua casa di città, presso la periferia urbana. C’erano circa quindici o venti persone di colore, ed egli vi andò per pronunciare loro un sermone su ‘La vita, la morte e l’aldilà’. Mentre egli parlava dicevano: ‘Sia lodato il Signore, giudice! Dove hai preso tutto questo?’ Egli ebbe molto successo. Quello fu il primo discorso biblico che tenne”.
Non molto tempo dopo, nel 1906, J. F. Rutherford simboleggiò la sua dedicazione a Geova Dio. Il fratello Macmillan scrisse: “Ebbi il privilegio di battezzarlo a Saint Paul, nel Minnesota. Fu una delle 144 persone che quel giorno battezzai personalmente in acqua. Quando egli divenne, dunque, presidente della Società, ne fui specialmente lieto”.
Nel 1907 Rutherford divenne consulente legale della Società Torre di Guardia, e prestò servizio nella sua sede principale di Pittsburgh. Ebbe il privilegio di interessarsi delle trattative quando, nel 1909, la Società trasferì la sua attività a Brooklyn, in New York. Per far questo, presentò domanda e fu ammesso al foro di New York, essendo riconosciuto come avvocato in quello stato. Il 24 maggio dello stesso anno, Rutherford fu ammesso a esercitare la professione forense dinanzi alla Corte Suprema degli Stati Uniti.
J. F. Rutherford pronunciò frequentemente discorsi come pellegrino, rappresentante viaggiante della Società Torre di Guardia. Fece estesamente viaggi come conferenziere biblico negli Stati Uniti, parlando su richiesta in molti college e università, e si rivolse inoltre a grandi uditori in tutta l’Europa. Rutherford visitò l’Egitto e la Palestina, e nel 1913, accompagnato da sua moglie, andò in Germania, dove parlò a uditori per un totale di 18.000 persone.

ASPETTI DEL SUO CARATTERE

Gesù Cristo disse che tutti i suoi seguaci sarebbero stati “fratelli” e che ‘il più grande fra loro doveva essere loro ministro’. (Matt. 23:8-12) Quindi, nessun vero cristiano attribuisce a qualche conservo credente indebita importanza. Tuttavia, la Bibbia rivela gli aspetti del carattere di vari servitori di Dio. Mosè, per esempio, fu noto per la mansuetudine; Giacomo e Giovanni, figli di Zebedeo, per il loro ardente entusiasmo. (Num. 12:3; Mar. 3:17; Luca 9:54) Poiché a Joseph F. Rutherford fu affidata nell’organizzazione terrestre di Dio molta responsabilità, è alquanto interessante notarne gli aspetti e le qualità.
“Rutherford aveva sempre manifestato profondo amore cristiano per i suoi associati”, disse A. H. Macmillan, “ed era molto di buon cuore; ma non era per natura della stessa disposizione gentile e calma di Russell. Era diretto ed esplicito e non nascondeva i suoi sentimenti. La sua schiettezza, anche quando parlava con benignità, era a volte mal compresa. Ma era presidente solo da poco tempo quando divenne evidente che il Signore aveva scelto per il lavoro da fare l’uomo che occorreva”.
Maggiore comprensione della personalità di Rutherford si ha apprendendo ciò che accadde nel vecchio Tabernacolo di Londra degli Studenti Biblici quando il 18 aprile 1924 vi pronunciò il suo discorso sulla Commemorazione. Su ciò, la sorella Heath, moglie del fratello William P. Heath, scrive: “Il Tabernacolo era una vecchia chiesa episcopaliana che la Società aveva acquistata a buon mercato, e veniva usato per le adunanze della domenica come usiamo oggi una Sala del Regno. . . . Il posto dell’oratore era in alto vicino al soffitto, a circa sei metri dal pavimento. Quando avrebbe parlato all’uditorio si sarebbe vista solo la testa. Forse per questa ragione il fratello Rutherford lo chiamò ‘abbeveratoio per cavalli’. Si rifiutò di parlare di lì. Infatti, sorprese i fratelli scendendo giù e tenendosi al loro livello”.
Quando il fratello Rutherford assunse in principio la presidenza della Società Torre di Guardia, c’era bisogno di coraggio, fedeltà e decisione. Egli manifestò tali qualità. Per esempio, Esther I. Morris ricorda un discorso che Rutherford fece come pellegrino davanti a un vasto uditorio in quello che allora era il più grande teatro di Boise, nell’Idaho. Ella afferma: “La sua denuncia contro la religione falsa suscitò l’ira di parecchi ecclesiastici locali, che cercarono di interromperlo e sfidarlo, ma il suo enfatico ‘Mettetevi a sedere! Io chiedo la protezione della legge!’ gli permise di continuare. Vennero studenti biblici delle città vicine e affittammo una sala e così tenemmo un piccolo congresso. Egli era molto enfatico nel far conoscere che questo messaggio e ministero non era una cosa piccola”.
Una riflessione piuttosto commovente sulla natura del fratello Rutherford è fatta da Anna Elsdon. Ricordando la sua giovinezza, ella scrive: “Facevamo molte conversazioni con il fratello Rutherford. In un’occasione parecchi di noi giovani ci radunammo e il fratello Rutherford venne da noi. Facemmo molte domande sulla scuola, sul saluto alla bandiera, ecc., ed egli ci parlò a lungo. Quando stava per dirci addio, strinse molto amorevolmente la mani di tutt’e cinque noi nelle sue due grosse mani e aveva le lagrime agli occhi. Egli era molto felice e commosso vedendo noi così giovani, che tuttavia parlavamo delle cose profonde della verità. Non l’ho mai dimenticato. Proprio come il fratello Russell era amorevole, così noi pure sentivamo l’amore di questo grande fratello Rutherford”.

AVANTI NELL’OPERA!

Il fratello Rutherford era deciso a proseguire l’opera di predicare il Regno. Per anni, sotto la guida dello spirito santo di Geova, gli studenti biblici avevano fatto una campagna rimarchevolmente estesa dichiarando la verità di Dio. Infatti, dal 1870 al 1913 avevano distribuito 228.255.719 trattati e opuscoli e 6.950.292 libri. Solo nel memorabile anno del 1914 i servitori di Geova pubblicarono 71.285.037 trattati e opuscoli e 992.845 libri. Gli anni 1915 e 1916 videro, comunque, una diminuzione nelle attività editoriali a causa dell’estendersi della prima guerra mondiale e della crisi nelle comunicazioni. Nel 1917, l’opera cominciò però a mostrare una tendenza ascendente. Perché?
Il nuovo presidente della Società riorganizzò prontamente l’ufficio della sede principale a Brooklyn. Per giunta, agì per ridare vita all’opera di campo. Questi cambiamenti, comunque, e i programmi che promosse erano quelli che erano stati iniziati da C. T. Russell. I rappresentanti pellegrini della Società furono aumentati da sessantanove a novantatré. Fu accelerata in occasionali domeniche la distribuzione di trattati gratuiti di fronte alle chiese e regolarmente di casa in casa. Fu pubblicato un nuovo trattato di quattro pagine, Il mensile degli studenti biblici, e nel solo 1917 se ne distribuirono 28.665.000 copie gratuite.
Fu anche affrettata una nuova attività che era stata iniziata prima della morte di C. T. Russell. Chiamata “opera pastorale”, essa precedette le visite ulteriori che ora sono fatte dai cristiani testimoni di Geova. Al tempo di Russell questa attività era limitata a circa 500 congregazioni che lo avevano volontariamente eletto come loro pastore. In una lettera a queste egli descrisse l’impresa come “un’importante opera di visite ulteriori possibile in relazione con gli indirizzi ricevuti alle adunanze pubbliche, alle proiezioni del DRAMMA, dagli elenchi dei colportori, ecc., persone che si suppone abbiano qualche interesse per gli argomenti religiosi e che sarebbero presumibilmente più o meno inclini a farsi condurre alla Verità”.
Nella congregazione le donne interessate a compiere quest’opera eleggevano una del loro numero perché prestasse servizio come tenente e un’altra come tesoriera-segretaria. Una città era divisa in sezioni di territorio, assegnate a singole sorelle che facevano visita a tutti quelli di cui erano stati forniti i nomi come di persone interessate. Quelle che facevano le visite davano in prestito i libri, che potevano essere letti e studiati da chi li prendeva a prestito. “Quindi nessuno aveva la scusa: ‘Non ho denaro’, poiché il prestito era gratuito”, osserva Esther I. Morris. A conclusione della visita si diceva al padrone di casa che nella zona si sarebbe presto fatto un discorso sulla carta del “Divin piano”, e quelli che manifestavano interesse erano incoraggiati ad assistere. In seguito si facevano visite ulteriori a quelli che avevano assistito nello sforzo di iniziare uno studio sul primo volume degli Studi sulle Scritture, intitolato “Il divin piano delle età”. Così il culmine del programma consisteva nel radunare le persone in “classi”, prima di udire i discorsi sulla carta e poi per divenire gruppi regolari chiamati “classi bereane”. — Atti 17:10, 11.
Altri passi furono compiuti dal nuovo presidente della Società, J. F. Rutherford, per ridare vita all’opera di predicazione. Il servizio di colportore fu esteso. Questo portò il totale da 373 a 461 colportori. Per assisterli, all’inizio del 1917 la Società cominciò a pubblicare un periodico chiamato “Bollettino”. Conteneva istruzioni periodiche sul servizio impartite dalla sede principale. Successivamente, dopo l’ottobre del 1922, il Bollettino fu disponibile mensilmente agli studenti biblici in genere. (Infine fu chiamato “Direttore”, quindi “Informatore” e in seguito “Ministero del Regno”). La sorella H. Gambill dice che, a suo tempo, “conteneva testimonianze preparate che noi chiamavamo ‘esposizioni’ e che eravamo incoraggiati a imparare a memoria per usarle nel servizio di campo. Mia cognata . . . mi seguiva dappertutto da una stanza all’altra cercando di apprendere esattamente ogni parola. Ella desiderava impararle proprio correttamente”. Riflettendo sul fatto che il Bollettino conteneva testimonianze preparate, Elizabeth Elrod dice: “Apprezzai questo, poiché non avevamo una disposizione, come l’abbiamo adesso, di una persona che ne accompagnasse un’altra per addestrarla e aiutarla a divenire un’efficace proclamatrice. Questo unificava il messaggio che si diffondeva”.
Mentre continuava la campagna di ringiovanimento, nel lontano 1917 furono compiuti altri passi dalla nuova amministrazione della Società. Per esempio, si tenne un certo numero di congressi regionali. Questi servivano a incoraggiare gli studenti biblici a proseguire la loro opera e a non stancarsi di fare il bene.
Proprio prima del 1914 C. T. Russell diede enfasi al programma dei discorsi pubblici. Ora era tempo di disporre che altri oratori qualificati rappresentassero dal podio pubblico la Società Torre di Guardia. Come si fece questo? Il programma seguiva la disposizione del V.D.M. Queste lettere erano al posto delle parole latine Verbi Dei Minister, che significano “Ministro della Parola di Dio”. Il programma consisteva di un questionario messo a disposizione sia degli uomini che delle donne associati con le congregazioni degli studenti biblici.
Ecco alcuni esempi di domande che si trovavano nel questionario del V.D.M. Potresti rispondere a esse correttamente? (1) Quale fu il primo atto creativo di Dio? (4) Qual è per i peccatori la divina pena del peccato? e chi sono i peccatori? (6) Di quale natura fu l’Uomo Cristo Gesù dall’infanzia alla morte? (7) Di quale natura è Gesù da quando risuscitò; e qual è la sua relazione ufficiale con Geova? (13) Quali saranno le ricompense o le benedizioni che saranno date al mondo del genere umano per essere stato ubbidiente al regno del Messia? (16) Ti sei convertito dal peccato per servire l’Iddio vivente? (17) Hai fatto una piena consacrazione della tua vita e di tutta la tua forza e del tuo talento al Signore e al suo servizio? (18) Hai simboleggiato questa consacrazione con l’immersione in acqua? (22) Credi di avere una sostanziale e permanente conoscenza della Bibbia che ti renderà più efficiente come servitore del Signore in tutto il resto della tua vita?
Quelli che sottoponevano le proprie risposte al reparto del V.D.M. della Società ricevevano una risposta che includeva “alcuni benevoli suggerimenti e accenni” rispetto alle loro risposte. Tra l’altro, si desiderava che alle domande gli individui rispondessero con le loro proprie parole.
Spiegando le cose un po’ di più, George E. Hannan scrive: “Queste domande dovevano servire come una guida per determinare quanto bene un individuo capiva le dottrine basilari della Bibbia. Ogni persona dedicata che otteneva un punteggio dell’85 per cento era considerata qualificata per insegnare. Tutti quei fratelli erano idonei per pronunciare discorsi pubblici e discorsi sulla carta. Queste domande incoraggiavano tutti quelli che erano associati con la Società a leggere i sei volumi degli Studi sulle Scritture, consultandone tutti i riferimenti scritturali”.
Avvenne così che, in qualità di nuovo presidente della Società Torre di Guardia, J. F. Rutherford compiva immediati passi per accelerare l’opera di predicare la buona notizia del regno di Dio. Ne seguirono benedizioni. L’anno 1917 vide un’accresciuta attività di campo alla lode di Geova Dio.

“NON SIATE PERPLESSI PER L’INCENDIO CHE VI È FRA VOI”

Comunque, entro l’organizzazione non tutti furono felici quando J. F. Rutherford venne eletto presidente. Infatti, a cominciare dall’inizio del 1917, parecchi individui cercarono ambiziosamente di afferrare il controllo amministrativo della Società. Non erano disposti a cooperare, e così cominciò un periodo di ardenti prove. Naturalmente, i cristiani si attendevano l’opposizione e la persecuzione da parte dei nemici mondani. Ma le prove che hanno origine entro la stessa organizzazione cristiana spesso non sono attese e sono più difficili da sopportare. Tuttavia, con l’aiuto divino tutte le difficoltà possono essere sopportate. Pietro disse ai conservi credenti: “Diletti, non siate perplessi per l’incendio che vi è fra voi, che vi accade per una prova, come se vi avvenisse una cosa strana. Al contrario, continuate a rallegrarvi, visto che siete partecipi delle sofferenze del Cristo”. — 1 Piet. 4:12, 13.
Geova e il suo “messaggero del patto”, Gesù Cristo, vennero nel 1918 E.V. a ispezionare il tempio spirituale. Il giudizio cominciò allora dalla “casa di Dio” ed ebbe inizio un periodo di raffinamento e purificazione. (Mal. 3:1-3; 1 Piet. 4:17) Accadde anche qualche altra cosa. Si presentarono uomini che manifestavano i segni di uno “schiavo malvagio” e cominciarono figurativamente a ‘battere’ i loro compagni di schiavitù. Gesù Cristo aveva predetto come tali individui sarebbero stati trattati. Nello stesso tempo mostrò che sarebbe stata evidente una classe dello “schiavo fedele e discreto”, che avrebbe dispensato cibo spirituale. — Matt. 24:45-51.
L’identità dello “schiavo fedele e discreto” o “servitore fedele e prudente” (Versione Riveduta), fu una questione che in quegli anni suscitò un bel po’ di preoccupazione. Molto tempo prima, nel 1881, C. T. Russell scrisse: “Crediamo che ogni membro di questo corpo di Cristo è impegnato, direttamente o indirettamente, nella benedetta opera di dare a suo tempo il vitto ai domestici della fede. ‘Qual è mai il servitore fedele e prudente che il padrone ha costituito sui domestici’ per dar loro il vitto a suo tempo? Non è quel ‘piccolo gregge’ di consacrati servitori che fedelmente adempiono i loro voti di consacrazione, il corpo di Cristo, e non dà l’intero corpo individualmente e collettivamente il vitto a suo tempo alla famiglia della fede, il grande gruppo dei credenti?”
Si comprese dunque che il “servitore” che Dio impiegava per dispensare cibo spirituale era una classe. Comunque, col passar del tempo, l’idea adottata da molti fu che C. T. Russell stesso fosse il “servitore fedele e prudente”. Questo portò alcuni nel laccio del culto della creatura. Ritennero che tutta la verità che Dio intendeva rivelare al suo popolo fosse stata presentata per mezzo del fratello Russell, che non potesse rivelarsi più nulla. Annie Poggensee scrive: “Questo fece fare una grande vagliatura di quelli che preferirono restare indietro con le opere di Russell”. Nel febbraio del 1927 questo pensiero erroneo che Russell stesso fosse il “servitore fedele e prudente” fu chiarito.
Poco dopo che il fratello Rutherford era divenuto presidente della Società Torre di Guardia, si formò una vera cospirazione. Fu piantato il seme della ribellione e la difficoltà quindi si sparse, come viene spiegato in seguito.
C. T. Russell aveva compreso il bisogno di mandare dalla sede principale qualcuno in Gran Bretagna per rafforzarvi gli studenti biblici dopo lo scoppio della prima guerra mondiale. Egli ebbe intenzione di mandare Paul S. L. Johnson, un Ebreo che aveva abbandonato il giudaismo ed era divenuto ministro luterano prima di acquistare conoscenza della verità di Dio. Johnson aveva prestato servizio come uno degli oratori viaggianti della Società ed era ben noto per la sua capacità. Per rispetto verso i desideri di Russell, il comitato esecutivo che prestò servizio per breve tempo prima dell’elezione a presidente di Rutherford mandò Johnson in Inghilterra, dandogli certi documenti che gli avrebbero facilitato l’ingresso in quel paese. Egli doveva apprendere tutto quello che era possibile sull’opera in Inghilterra e quindi fare alla Società un rapporto completo, ma non doveva fare nella sede britannica nessun cambiamento di personale. Comunque, sembrò che l’accoglienza che gli riservarono in Inghilterra nel novembre del 1916 alterasse il suo giudizio e da ultimo la sua ragione, “finché”, come dichiarò A. H. Macmillan, “giunse alla ridicola conclusione d’essere l’‘economo’ della parabola di Gesù sul denaro. In seguito pensò d’essere il sommo sacerdote del mondo”. Nei suoi discorsi agli studenti biblici in tutta l’Inghilterra, Johnson si rappresentò come il successore di Russell, sostenendo che il mantello del pastore Russell fosse caduto su di lui come il mantello (“veste ufficiale”) di Elia cadde su Eliseo. — 2 Re 2:11-14.
È evidente che le aspirazioni di Johnson si erano manifestate anche precedentemente, poiché Edythe Kessler ricorda: “Nel 1915 lasciai la Betel e, prima di partire per l’Arizona, visitai una coppia di vecchi amici che conoscevo da anni, e mentre ero lì accolsero un pellegrino chiamato P. S. L. Johnson. Satana mostrava già i suoi brutti metodi insidiosi per assumere il controllo, non importa in qual modo. Johnson disse: ‘Vorrei parlarti. Mettiamoci a sedere nella stanza di soggiorno’, il che facemmo. Egli cominciò dicendo: ‘Sorella, sappiamo che è possibile che il fratello Russell muoia da un momento all’altro, ma quando questo accade gli amici non devono aver timore. Io posso prenderne il posto e assumere subito la direttiva senza nessuna interruzione dell’opera’”.
Mentre era in Inghilterra, Johnson cercò di assumere il completo controllo dell’attività del campo britannico, tentando perfino, senza autorità, di mandar via certi componenti del personale della sede di Londra. Ne risultò una tale confusione che il sorvegliante di filiale si lamentò con il fratello Rutherford. A sua volta, Rutherford nominò a Londra una commissione di diversi fratelli che non erano componenti del personale della sede. Essi si riunirono, ascoltarono i fatti e li ponderarono e raccomandarono che Johnson fosse richiamato. Rutherford disse a Johnson di tornare. Invece di far questo, Johnson mandò lettere e cablogrammi accusando il comitato di pregiudizio, e cercando inoltre di giustificare la propria condotta. Cercando di rendere la sua presenza indispensabile in Gran Bretagna, egli si servì erratamente dei documenti che gli erano stati forniti dalla Società e ne confiscò i fondi depositati presso la banca di Londra. In seguito, per riprendere questo denaro, fu necessario adire le vie legali.
Infine Johnson tornò a New York, dove tentò persistentemente di persuadere J. F. Rutherford a rimandarlo in Inghilterra, ma senza risultato. Pensando che Rutherford non fosse l’uomo giusto per l’incarico, Johnson era certo di dover essere lui il presidente della Società. Cercò di esercitare influenza sul consiglio dei direttori. Facendo apparire che il fratello Rutherford non fosse idoneo come presidente, Johnson persuase quattro dei sette membri del consiglio a schierarsi dalla propria parte. I quattro si opposero al presidente, al vice-presidente e al segretario-tesoriere della Società, e i direttori dissidenti cercarono di privare il presidente del controllo amministrativo.
J. F. Rutherford tenne adunanze con gli oppositori e cercò di ragionare con loro. A. H. Macmillan dice che Rutherford “venne perfino da parecchi di noi e chiese: ‘Rassegnerò le dimissioni da presidente e lascerò che quegli oppositori assumano l’incarico?’ Tutti rispondemmo: ‘Fratello, il Signore ti ha messo dove sei, e rassegnare le dimissioni o smettere sarebbe una slealtà verso il Signore’. Per giunta, il personale dell’ufficio minacciò di andarsene se questi uomini avessero preso il controllo”.
In una prolungata sessione dell’adunanza annuale della Società del 1917, i quattro direttori dissidenti cercarono di presentare una risoluzione per emendare lo statuto della Società. Questo fu un disegno per porre l’autorità amministrativa nelle mani del consiglio dei direttori. Poiché questo era contrario sia alla disposizione dell’organizzazione in vigore durante la presidenza di Russell sia al desiderio degli azionisti, Rutherford dichiarò la mozione irregolare e il piano fu frustrato. In seguito l’opposizione si fece più ostinata, ma ci furono conseguenze che gli oppositori non si erano mai aspettate.

“IL MISTERO COMPIUTO”

Durante la sua intera amministrazione come presidente della Società, il fratello Russell, insieme al vicepresidente e al segretario-tesoriere, aveva preso decisioni riguardo a nuove pubblicazioni. Come gruppo, il consiglio dei direttori non era stato consultato. Rutherford seguì la stessa norma. Quindi, con l’andar del tempo, i tre dirigenti della Società presero una decisione di lunga portata.
Charles Taze Russell aveva scritto sei volumi dell’Aurora millenniale, o Studi sulle Scritture, ma spesso aveva dichiarato di scrivere un settimo volume. “Quando ne troverò la chiave”, aveva detto, “scriverò il Settimo Volume; e se il Signore darà la chiave a qualcun altro, potrà scriverlo”. I dirigenti della Società disposero di far compilare da due studenti biblici, Clayton J. Woodworth e George H. Fisher, un libro composto di commentari su Rivelazione, Il Cantico di Salomone ed Ezechiele. I coredattori raccolsero il materiale dagli scritti del fratello Russell e questo fu pubblicato col titolo “Il mistero compiuto” quale settimo volume degli Studi sulle Scritture. Poiché conteneva in gran parte il pensiero e i commenti di C. T. Russell, fu definito “opera postuma del pastore Russell”.
Verso la metà del 1917 venne il tempo di presentare il nuovo libro. Quel significativo giorno fu il 17 luglio. “Io ero di servizio nella sala da pranzo [della Betel di Brooklyn] quando squillò il telefono”, dice Martin O. Bowin. “Ci stavamo preparando per il pasto di mezzogiorno. Ero il più vicino al telefono, quindi risposi. All’altro capo della linea era il fratello Rutherford. ‘Chi c’è lì con te?’ chiese. Risposi: ‘Louis’. Disse di venire subito nel suo studio, e ‘non occorre bussare’. Ci venne data una pila di libri, con l’ordine di metterne uno a ciascun posto e di farlo prima che arrivasse la famiglia per il pasto di mezzogiorno”. Subito la sala da pranzo si riempì dei componenti della famiglia Betel.
“Come al solito”, continua il fratello Bowin, “furono rese le grazie a Dio. Quindi cominciò! . . . Capeggiata da . . . P. S. L. Johnson, . . . cominciò questa dimostrazione contro il caro fratello Rutherford. Lanciando perverse accuse ad alta voce, camminavano avanti e indietro, fermandosi solo alla tavola del fratello Rutherford per agitare contro di lui i pugni chiusi e rivolgergli ulteriori critiche. . . . Tutto questo durò circa cinque ore. Quindi tutti si alzarono dalla tavola, sopra la quale erano ancora tutti i piatti e molto cibo intatto, perché fosse sparecchiata da fratelli con poca energia per farlo”.
Questo incidente rivelò che alcuni componenti della famiglia Betel simpatizzavano con gli oppositori. Se tale opposizione fosse continuata, alla fine avrebbe disgregato l’intera attività della Betel. Così J. F. Rutherford agì per correggere la situazione. Pur conoscendo pienamente la struttura legale della Società, Rutherford aveva consultato un eminente avvocato di società di Filadelfia, in Pennsylvania, riguardo alla situazione legale del consiglio dei direttori della Società. L’opinione scritta che ricevette rivelò che i quattro dissidenti non erano membri legali del consiglio. Perché no?
C. T. Russell aveva designato quegli uomini come direttori, ma lo statuto della Società richiedeva che i direttori fossero eletti dal voto degli azionisti. Rutherford aveva detto a Russell che i designati dovevano essere confermati dal voto nella seguente adunanza annuale, ma Russell non aveva mai compiuto quel passo. Così, solo i dirigenti che erano stati eletti all’adunanza annuale di Pittsburgh erano debitamente costituiti membri del consiglio. I quattro designati per l’incarico non erano membri legali del consiglio. Rutherford aveva saputo questo in tutto il periodo della difficoltà, ma non lo aveva menzionato, sperando che questi membri del consiglio smettessero di fare opposizione. In ogni modo, la loro attitudine mostrò che non erano qualificati per essere direttori. Giustamente Rutherford li congedò e nominò quattro nuovi membri del consiglio la cui nomina poté essere confermata alla successiva adunanza generale della Società, all’inizio del 1918.
Il fratello Rutherford non congedò sommariamente dall’organizzazione cristiana i precedenti direttori. Invece, offrì loro incarichi come pellegrini. Essi rifiutarono, lasciarono volontariamente la Betel e cominciarono a diffondere la loro opposizione con un’estesa campagna di discorsi e corrispondenza in tutti gli Stati Uniti, il Canada e l’Europa. Di conseguenza, dopo l’estate del 1917, molte congregazioni di studenti biblici si componevano di due fazioni, di quelli leali all’organizzazione di Geova e di altri che erano divenuti spiritualmente sonnacchiosi ed erano caduti vittime dei discorsi insidiosi degli oppositori. Questi ultimi non furono più disposti a collaborare e non si vollero impegnare nell’opera di predicare la buona notizia del regno di Dio.

FUTILI SFORZI PER ASSUMERE IL CONTROLLO

Il gruppo di oppositori che aveva di recente lasciato la Betel pensava di poter assumere il controllo del congresso degli studenti biblici che doveva tenersi nell’agosto del 1917 a Boston, nel Massachusetts. Mary Hannan, che assisté a quell’assemblea, narra: “Il fratello Rutherford fu desto a quello sforzo da parte loro e non diede loro l’opportunità di salire sul palco in nessun momento delle sessioni. Fece sempre il presidente”. Il congresso fu un completo successo alla lode di Geova, e gli oppositori non poterono interromperlo.
J. F. Rutherford sapeva che il 5 gennaio 1918 l’adunanza annuale della Società avrebbe dato ai dissidenti un’altra occasione di assumere il controllo. Egli era ragionevolmente sicuro che gli studenti biblici in genere non approvavano tale tentativo. Tuttavia, non avrebbero avuto nessuna opportunità di esprimersi all’elezione, poiché era una questione che riguardava solo i membri della Società legalmente costituita, la Watch Tower Bible and Tract Society. Così, che cosa poteva fare Rutherford? Poteva dare a tutti i dedicati servitori di Geova l’opportunità di esprimersi. Conformemente, La Torre di Guardia del 1° novembre 1917 suggerì che ciascuna congregazione partecipasse a un referendum. Il 15 dicembre, 813 congregazioni inviarono i loro voti e il sondaggio indicò che 10.869 degli 11.421 voti erano a favore di J. F. Rutherford come presidente della Società. Tra l’altro, il voto del referendum mostrò pure che tutti i fedeli membri del consiglio dei direttori, come questo fu ricostituito nel luglio del 1917, erano preferiti agli individui ribelli che pretendevano d’essere membri del consiglio.
All’adunanza annuale degli azionisti tenuta il sabato 5 gennaio 1918 i sette individui che ricevettero il più alto numero di voti furono J. F. Rutherford, C. H. Anderson, W. E. Van Amburgh, A. H. Macmillan, W. E. Spill, J. A. Bohnet e George H. Fisher. Nessuno degli oppositori riuscì a introdursi nel consiglio. I dirigenti della Società furono quindi eletti dai membri del consiglio debitamente scelti, ricevendo J. F. Rutherford tutti i voti dati per il presidente, Charles H. Anderson tutti quelli per il vicepresidente e W. E. Van Amburgh tutti i voti per il segretario-tesoriere. Perciò questi uomini furono debitamente eletti come dirigenti della Società. Il tentativo degli oppositori di assumere il controllo era stato completamente sventato.
Fedeli e oppositori erano ora oltre la riconciliazione. Il gruppo in opposizione formò un’organizzazione interamente separata capeggiata da un “Comitato di sette”. La separazione per certo fu completa il 26 marzo 1918 quando gli oppositori celebrarono la Commemorazione della morte di Cristo separatamente dalle congregazioni fedeli del popolo di Dio. L’unità di quelli che formavano il gruppo di opposizione fu, comunque, di breve durata, poiché al loro congresso nell’estate del 1918 sorsero contrasti e vi fu una divisione. P. S. L. Johnson organizzò un gruppo con sede a Filadelfia, in Pennsylvania, dove pubblicò The Present Truth and Herald of Christ’s Epiphany. (La verità presente e araldo dell’epifania di Cristo). Ivi rimase, definendosi “grande sommo sacerdote della terra” finché morì. Ulteriore dissenso dal 1918 in poi causò divisione, finché l’originale gruppo dissidente che si era separato dalla Società Torre di Guardia si disgregò in diverse sette scismatiche.
Molti che negli anni successivi alla morte di C. T. Russell si erano ritirati non fecero attiva opposizione ai loro precedenti associati cristiani. Alcuni tornarono, si pentirono delle loro azioni e si associarono di nuovo con il popolo di Dio. Questo fu un tempo di severe prove, come indica Mabel P. M. Philbrick affermando: “Il mio dolore fu grande allorché capii che il mio proprio padre e la mia matrigna alla quale volevo molto bene, che avevano avuto la speranza celeste, si andavano allontanando. Si compirono molti sforzi e si versarono molte lagrime finché io determinai la condotta da seguire, poiché sapevo bene che chi perdeva la propria corona non poteva attendere di vivere in nessun altro luogo. Il pensiero che avrebbero subìto la seconda morte era insopportabile. Tuttavia, un giorno nella preghiera Geova mi diede molto conforto allorché cominciai pienamente a desiderare che si facesse la sua volontà. All’improvviso cominciai a capire che il suo amore e la sua giustizia erano di gran lunga più grandi dei miei e che se egli non li considerava degni della vita, nemmeno io potevo tenermi stretta a loro, poiché mio padre e mia madre non erano diversi dal padre e dalla madre di qualsiasi altro. Da quel momento in poi ebbi pace mentale”.
Quelli che in quei giorni si separarono dai fedeli servitori di Geova non solo si divisero in sette, ma, nella maggioranza dei casi, il loro numero scemò e le loro attività non ebbero seguito o cessarono del tutto. Di sicuro non adempiono il comando che Gesù diede ai suoi seguaci di predicare la buona notizia in tutta la terra e di far discepoli. — Matt. 24:14; 28:19, 20.
Quanti abbandonarono il vero cristianesimo durante i critici anni del 1917 e del 1918? Un rapporto incompleto inerente a tutta la terra mostra che alla Commemorazione della morte di Gesù Cristo del 5 aprile 1917 i presenti furono 21.274. (A causa delle difficoltà che nel 1918 esistevano sia dentro l’organizzazione che fuori, le cifre dei presenti quell’anno non furono raccolte). Alla celebrazione della Commemorazione del 13 aprile 1919 un rapporto parziale indicò 17.961 presenti. Sebbene incomplete, queste cifre mostrano chiaramente che assai meno di 4.000 avevano smesso di camminare nel servizio di Dio con i loro precedenti associati.

CRISTIANI NEL CROGIUOLO

Negli anni dal 1917 al 1919 gli studenti biblici furono pure oggetto di cospirazione internazionale fomentata in particolar modo dal clero della cristianità. Il mistero compiuto, settimo volume degli Studi sulle Scritture, suscitò la loro ira clericale. Entro sette mesi dall’iniziale presentazione questa pubblicazione ebbe una divulgazione senza paralleli. Gli stampatori esterni della Società furono occupati nell’edizione di 850.000 copie. Alla fine del 1917 il libro era disponibile anche in svedese e francese, ed era in corso la traduzione in altre lingue.
Il 30 dicembre 1917 cominciò una distribuzione in grandi proporzioni di 10.000.000 di copie di una nuova edizione del volantino di quattro pagine del formato di una rivista Il mensile degli studenti biblici (inglese). Intitolato “La caduta di Babilonia” e con i sottotitoli “L’antica Babilonia fu un tipo — La Babilonia mistica l’antitipo — Perché la cristianità ora deve soffrire; il risultato finale”, conteneva brani del Settimo Volume, con riferimenti molto appropriati al clero. Nell’ultima pagina era stampata una caricatura che mostrava un muro crollante. Alcune pietre avevano parole come “Protestantesimo”, “Teoria del tormento eterno”, “Dottrina della Trinità”, “Successione apostolica” e “Purgatorio”. In base alle Scritture il volantino mostrava che in grande maggioranza i membri del clero “sono stati uomini infedeli, sleali, ingiusti” che più di ogni altra classe sulla terra sono responsabili della guerra che allora infuriava e della grande afflizione che l’avrebbe seguita. Come parte della campagna di distribuzione del volantino, erano estesamente annunciate conferenze pubbliche sullo stesso soggetto che si pronunciavano quel medesimo giorno.
Vi sarebbe piaciuto distribuire un volantino come quello? C. B. Tvedt ammette che ‘non dimenticherà mai quel particolare giorno’, e afferma: “Era una giornata freddissima, ma il messaggio che dovevo distribuire era di sicuro scottante. . . . Avevo un migliaio di questi fogli da mettere sotto la porta degli appartamenti e a volte da dare direttamente alle persone che avrei incontrate. Non posso negare che preferivo metterli sotto le porte, poiché capivo che questo era un messaggio infuocato e avrebbe dato luogo a ripercussioni esplosive”.
Verso la fine del 1917 e il principio del 1918 Il mistero compiuto si distribuiva in numero crescente. Adirato, il clero asserì falsamente che certe dichiarazioni di questo libro fossero di natura sediziosa. Erano decisi a “colpire” la Società Torre di Guardia e, come i capi religiosi giudei quando Gesù fu sulla terra, essi volevano che a far questo per loro fosse lo stato. (Si paragoni Matteo 27:1, 2, 20). Gli ecclesiastici sia cattolici che protestanti rappresentarono falsamente gli studenti biblici come al servizio del governo tedesco. Per esempio, riferendosi all’opera dell’Associazione Internazionale degli Studenti Biblici, ente legale del popolo di Dio, il dott. Case della Scuola Teologica dell’Università di Chicago pubblicò questa dichiarazione: “Ogni settimana si spendono duemila dollari per divulgare la loro dottrina. Da dove venga il denaro non si sa; ma c’è un forte sospetto che provenga da fonti tedesche. A mio giudizio, i fondi sarebbero un profittevole campo di investigazione governativa”.
“Questo, rafforzato da accuse simili di altri ecclesiastici nominali, evidentemente influì sull’azione di agenti del servizio segreto dell’esercito che presero i registri del tesoriere della Società”, disse La Torre di Guardia (inglese) del 15 aprile 1918. Essa proseguì: “Senza dubbio le autorità hanno pensato di trovare qualche prova per confermare l’accusa che la nostra Società lavori per gli interessi del governo tedesco. Naturalmente, i registri non rivelano nulla del genere. Tutto il denaro usato dalla nostra Società è offerto da quelli che si interessano esclusivamente della predicazione del Vangelo di Gesù Cristo e del suo regno”. La pubblicità fatta dai giornali di tutta la nazione sul sequestro dei registri della Società tendeva a suscitare sospetti.
Il 12 febbraio 1918 fu una data segnata per il popolo di Dio nel Canada. La Società Torre di Guardia fu allora messa al bando in tutto quel paese. Un dispaccio della pubblica stampa dichiarò: “Il segretario di stato, secondo i regolamenti per la censura della stampa, ha emanato l’ordine che proibisce nel Canada il possesso di parecchie pubblicazioni, fra cui è il libro pubblicato dall’Associazione Internazionale degli Studenti Biblici intitolato ‘Studi sulle Scritture — Il mistero compiuto’, in genere noto come pubblicazione postuma del pastore Russell. È pure proibita nel Canada la divulgazione del ‘Mensile degli Studenti Biblici’, pure stampato da questa Associazione nella sua sede di Brooklyn, in New York. Il possesso di qualsiasi libro proibito espone il possessore a un’ammenda non superiore a 5.000 dollari e a cinque anni di prigione”.
Perché fu emesso il bando? Il Tribune di Winnipeg, nel Manitoba, fece luce su ciò, dicendo: “Si asserisce che le pubblicazioni messe al bando contengano dichiarazioni sediziose e contrarie alla guerra. Brani di uno dei più recenti numeri del ‘Mensile degli studenti biblici’ furono denunciati dal pulpito alcune settimane fa dal rev. Charles G. Paterson, pastore della chiesa di S. Stefano. Il procuratore generale Johnson mandò a chiedere in seguito al rev. Paterson una copia della pubblicazione. Si crede che il diretto risultato sia l’ordine del censore”.
Non molto tempo dopo il bando di ispirazione clericale del Canada, divenne evidente la natura internazionale della cospirazione. Nel febbraio del 1918 il servizio segreto dell’esercito degli Stati Uniti della città di New York cominciò a investigare sulla sede della Società Torre di Guardia. Non solo era stato falsamente dichiarato che la Società fosse in contatto col nemico tedesco; era stato anche menzogneramente detto al governo degli Stati Uniti che la sede principale della Società a Brooklyn fosse un centro per trasmettere messaggi al regime tedesco. Infine la stampa pubblica riferì che agenti governativi si erano impadroniti di un apparecchio radio installato nella casa Betel e pronto per l’uso. Ma quali erano i fatti?
Nel 1915 fu data a C. T. Russell una piccola radio ricevente. Personalmente egli non se ne interessò troppo, ma fu messa un’antenna sul tetto della casa Betel e ad alcuni fratelli più giovani fu data l’opportunità di imparare a far funzionare l’apparecchio. Tuttavia, non avevano molto successo nel captare le trasmissioni. Quando gli Stati Uniti stavano per entrare in guerra si richiese che tutti gli apparecchi radio fossero smontati. Quindi l’antenna fu tolta e l’asta fu segata e usata per altri scopi, mentre l’apparecchio stesso fu accuratamente imballato e messo via nello studio artistico della Società. Non era stato affatto usato per più di due anni quando in una conversazione con un componente della famiglia Betel fu detto a due uomini del servizio segreto che c’era l’apparecchio radio. Essi furono accompagnati sul tetto e fu mostrato loro dov’era in precedenza. Quindi fu mostrato loro l’apparecchio stesso, tutto imballato. Dietro consenso, questi uomini lo portarono via perché non c’era modo di usarlo alla Betel. L’apparecchio era solo una radio ricevente, non trasmittente. Nella Betel non ci fu mai un apparecchio per la diffusione di messaggi. Era quindi impossibile trasmettere notizie in qualsiasi luogo.
Opposizioni e pressioni continuarono ad aumentare contro il popolo di Geova. Il 24 febbraio 1918 J. F. Rutherford pronunciò a Los Angeles, in California, una conferenza pubblica a un uditorio di 3.500 persone. La mattina dopo il Tribune di Los Angeles stampò sulla conferenza un articolo di un’intera pagina. Questo suscitò l’indignazione degli ecclesiastici locali. Il lunedì mattina l’associazione dei ministri tenne una riunione e mandò il suo presidente ai direttori del giornale, richiedendo di spiegare perché avevano pubblicato tante notizie sulla conferenza. Il giovedì seguente il servizio segreto dell’esercito si impossessò della sede degli studenti biblici di Los Angeles e prese anche molte pubblicazioni della Società.
Il lunedì 4 marzo 1918 ci fu a Scranton, in Pennsylvania, l’arresto di Clayton J. Woodworth (uno dei compilatori del Mistero compiuto) e di parecchi altri fratelli. Essi furono falsamente accusati di cospirazione e sottoposti a cauzione in attesa di comparire in giudizio a maggio. Per giunta, mentre dall’esterno aumentava rapidamente la pressione contro la Società, più di venti studenti biblici furono detenuti in campi dell’esercito e in prigioni militari perché era stata loro negata l’esenzione militare. Alcuni di essi furono processati dalla corte marziale e condannati a lunghi periodi di detenzione. Il 14 marzo 1918 il Dipartimento della Giustizia degli Stati Uniti definì la distribuzione del Mistero compiuto una violazione della legge sullo spionaggio.
Una controffensiva da parte del popolo di Dio era necessaria. Si doveva smascherare l’opposizione fomentata dal clero contro l’opera cristiana degli studenti biblici. Quindi, il 15 marzo 1918 la Società Torre di Guardia presentò un volantino di due pagine del formato di una rivista, Notizie del Regno N. 1. Aveva l’intrepida intestazione “Intolleranza religiosa — I seguaci del pastore Russell perseguitati perché dicono la verità al popolo — Il trattamento degli studenti biblici sa di ‘Medio Evo’”. Questo volantino smascherava in effetti la persecuzione di ispirazione clericale contro i cristiani testimoni di Geova in Germania, Canada e Stati Uniti. Se ne distribuirono milioni di copie.
È interessante che questo volantino diceva: “Riconosciamo che il governo degli Stati Uniti, essendo un’istituzione politica ed economica, ha, secondo la sua legge fondamentale, il potere e l’autorità di dichiarare guerra e di fare la leva dei suoi cittadini per il servizio militare. Noi non abbiamo nessuna intenzione di interferire in nessun modo con la leva o la guerra. Il fatto che alcuni dei nostri membri hanno cercato di valersi della protezione della legge è stato usato come un altro mezzo di persecuzione”.
Il volantino Notizie del Regno N. 2 fu pubblicato il 15 aprile 1918. La sua rimarchevole intestazione diceva: “‘Il mistero compiuto’ e perché soppresso”. Al sottotitolo “C’è lo zampino degli ecclesiastici”, questo volantino mostrava che il clero incoraggiava gli uffici governativi ad angariare la Società, fare arresti, opporsi al Mistero compiuto ed esercitare pressione sugli studenti biblici perché tagliassero certe pagine (247-253) da quel volume. Inoltre, il volantino spiegava perché gli ecclesiastici si opponevano ai servitori di Geova, ed esso ne chiariva la posizione riguardo alla guerra e anche la credenza sulla vera chiesa.
Fu messa in circolazione una petizione inerente alla distribuzione di queste Notizie del Regno. Indirizzata al presidente degli Stati Uniti, Wilson, essa diceva: “Noi, sottoscritti Americani, sosteniamo che ogni interferenza del clero nell’indipendente studio della Bibbia è intollerante, antiamericana e anticristiana; e qualsiasi tentativo di unire la chiesa e lo stato è radicalmente errato. Nell’interesse della libertà e della libertà religiosa, protestiamo solennemente contro la soppressione del Mistero compiuto, e rivolgiamo al governo la petizione di annullare ogni restrizione relativa al suo uso, affinché sia permesso al popolo di acquistare, vendere, avere e leggere questa pubblicazione per lo studio della Bibbia senza interferenza o molestia”.
Il 1° maggio 1918, solo sei settimane dopo la presentazione delle prime Notizie del Regno, fu distribuito il volantino Notizie del Regno N. 3, recante l’intestazione “Infuriano due grandi battaglie, certa la caduta dell’autocrazia” e il sottotitolo “La strategia satanica condannata al fallimento”. Questo numero parlava del Seme della Promessa contro il seme di Satana il Diavolo. (Gen. 3:15) Tracciava lo sviluppo dell’anticristo dalla sua nascita alle opere attuali del clero cattolico e protestante. Intrepidamente questo volantino mostrava come il Diavolo impiegava tali agenti nello sforzo di distruggere sulla terra il rimanente degli unti seguaci di Gesù Cristo.
Per distribuire i numeri delle Notizie del Regno che allora si stampavano ci voleva coraggio. Alcuni studenti biblici furono arrestati. A volte le provviste delle Notizie del Regno erano temporaneamente confiscate. Benché si trovassero in un crogiuolo di opposizione e persecuzione, i servitori di Geova si mantennero fedeli a Dio e continuarono a compiere la loro opera cristiana.

COMMESSE ATROCITÀ

Mentre aumentava l’opposizione da parte del clero e dei laici, furono commesse atrocità contro i servitori di Geova. Facendo un rapporto parziale delle incredibili persecuzioni subìte dagli studenti biblici, una successiva pubblicazione della Società Torre di Guardia in parte diceva:
“Il 12 aprile 1918 a Medford, nell’Oregon, E. P. Taliaferro fu assalito dalla turba e cacciato dalla città per aver predicato il vangelo e George R. Maynard fu spogliato, coperto di vernice e cacciato dalla città per avere permesso nella sua casa uno studio biblico. . . .
“Il 17 aprile 1918 a Shawnee, nell’Oklahoma, G. N. Fenn, George M. Brown, L. S. Rogers, W. F. Glass, E. T. Grier e J. T. Tull furono messi in carcere. Durante la causa il pubblico ministero disse: ‘All’inferno la vostra Bibbia; dovreste essere all’inferno con la schiena spezzata; dovreste essere impiccati’. Quando G. F. Wilson, di Oklahoma City, tentò di agire come legale per la difesa, egli pure fu arrestato. A ciascuno fu inflitto il pagamento di un’ammenda di 55 dollari e delle spese; reato: distribuzione di letteratura protestante. Dopo il processo il giudice incoraggiò l’azione delle turbe, ma le turbe furono frustrate.
“Il 22 aprile 1918 a Kingsville, nel Texas, L. L. Davis e Daniel Toole furono inseguiti da una turba capeggiata dal sindaco e da un giudice della contea e in seguito presi e messi in carcere senza mandato di arresto. Davis fu costretto a lasciare il suo posto di lavoro. Nel maggio 1918 a Tecumseh, nell’Oklahoma, J. J. May fu preso e messo in carcere per tredici mesi in un istituto per malati di mente per ordine di un giudice, dopo essere stato minacciato e maltrattato. La sua famiglia non fu avvertita di ciò che gli era stato fatto. . . .
“Il 17 marzo 1918 a Grand Junction, nel Colorado, un’adunanza di studio biblico fu interrotta da una turba composta da sindaco, noti giornalisti e altri preminenti uomini d’affari. . . .
“Il 22 aprile 1918 a Wynnewood, nell’Oklahoma, Claud Watson fu prima messo in carcere e quindi deliberatamente ceduto a una turba composta da predicatori, uomini d’affari e alcuni altri che lo abbatterono, lo fecero frustare da un negro e, quando si fu in parte ripreso, lo fecero frustare di nuovo. Quindi gli versarono su tutto il corpo catrame e piume, strofinandogli il catrame sui capelli e sul cuoio capelluto. Il 29 aprile 1918 a Walnut Ridge, nell’Arkansas, W. B. Duncan, sessantunenne, Edward French, Charles Franke, il sig. Griffin e la sig.ra D. Van Hoesen furono messi in carcere. La turba irruppe nel carcere facendo uso del linguaggio più abietto e osceno, li frustarono, li coprirono di catrame e di piume e li cacciarono dalla città. Duncan fu costretto a camminare per quarantuno chilometri fino alla sua casa e si rimise a stento. Griffin fu praticamente accecato e alcuni mesi dopo morì come conseguenza dell’aggressione”.
Dopo tutti questi anni, T. H. Siebenlist ricorda bene ciò che accadde a suo padre a Shattuck, nell’Oklahoma. Egli scrive:
“Nel settembre del 1917 io cominciai a frequentare la scuola e tutto andò bene fin verso marzo quando si richiese che tutti gli scolari acquistassero uno spillo della Croce Rossa. Io portai la nota a mezzogiorno. Mio padre era al lavoro e mia madre a quel tempo sapeva leggere solo il tedesco. Comunque, il fratello Howlett, un fratello pellegrino, visitava la ‘classe’ e si occupò della questione. Non fu comprato nessuno spillo!
“Fu poco dopo ciò che gli agenti prelevarono mio padre dal lavoro e cercarono di fargli calpestare il libro Il mistero compiuto e salutare la bandiera, questo proprio nella via principale di Shattuck. Egli fu portato in carcere . . .
“Poco tempo dopo mio padre fu preso di nuovo e trattenuto per altri tre giorni. Questa volta gli diedero pochissimo da mangiare. Il suo rilascio fu questa volta un’altra storia. Verso mezzanotte tre uomini simularono un’‘irruzione’ nel carcere. Misero un sacco sulla testa di mio padre e lo fecero marciare a piedi nudi fino all’estremità ovest della città. Questo era un terreno scabroso e pieno di solani spinosi. Qui lo spogliarono fino alla cintola e lo frustarono con una frusta da calesse che aveva una punta metallica. Quindi gli misero addosso catrame caldo e piume e lo lasciarono per morto. Egli cercò di alzarsi e camminare e di trascinarsi intorno alla città verso sud-est. Quindi intendeva dirigersi a nord e verso casa. Ad ogni modo, un suo amico lo trovò e lo portò a casa. Quella notte io non lo vidi, ma per mia madre fu un colpo terribile, specialmente perché c’era un piccolo bambino in casa, e quando la nonna Siebenlist lo vide svenne. Mio fratello John era nato solo alcuni giorni prima che accadesse tutto questo. Comunque, mia madre sopportò molto bene tutta la tensione, non perdendo mai di vista il potere protettivo di Geova. . . .
“La nonna e la zia Katie, sorellastra di mio padre, cominciarono a curarlo per riportarlo in vita. Catrame e piume erano penetrati nella sua carne; usarono dunque grasso d’oca per guarire le ferite e gradualmente il catrame venne via. . . . Mio padre non vide mai le loro facce, ma riconobbe le loro voci e sapeva chi erano stati i suoi assalitori. Non lo disse mai loro. Infatti, a volte era difficile fargliene parlare. Tuttavia, si portò quelle cicatrici fino alla tomba”.

“CAUTI COME SERPENTI”

Il bando contro Il mistero compiuto e certe altre pubblicazioni cristiane pose i servitori di Geova in difficili circostanze. Dovevano tuttavia fare il lavoro che Dio aveva loro affidato ed essi lo compirono, mostrandosi “cauti come serpenti e innocenti come colombe”. (Matt. 10:16) Conformemente, a volte le pubblicazioni per lo studio biblico venivano nascoste in vari luoghi, forse in una soffitta, o in una fosse del carbone, sotto le tavole del pavimento o nei mobili.
Il fratello C. W. Miller ci narra questo: “Poiché in questo tempo la nostra casa era la locale sede degli studenti biblici, i fratelli venivano di notte in autocarro a portare letteratura e noi nascondevamo le scatole dei libri in un pollaio, mimetizzato con galline rosse di razza Rhode Island e foglie”.
Rammentando un incidente che avvenne in quei giorni, il fratello D. D. Reusch scrive: “A casa della famiglia Reed, i libri erano conservati fuori dalla vista, all’esterno nella parte posteriore della casa, e, mentre veniva la polizia, i Reed trattennero il fiato allorché si avvicinò al nascondiglio. Proprio allora cadde dal tetto una grande quantità di neve, coprendo completamente quel posto”.

“PROGETTA AFFANNO MEDIANTE DECRETO”

Secoli fa il salmista chiese: “Si alleerà con te il trono che causa avversità mentre progetta affanno mediante decreto?” (Sal. 94:20) I servitori di Geova ubbidiscono sempre a tutte le leggi delle nazioni che non sono in contrasto con le leggi di Dio. Ma, come ci sarebbe da attendere, quando c’è un conflitto tra le richieste dei semplici uomini e le leggi di Dio, i cristiani assumono l’atteggiamento apostolico di “ubbidire a Dio quale governante anziché agli uomini”. (Atti 5:29) A volte leggi buone sono applicate in modo errato nello sforzo di fermare la loro opera. In altri casi, i nemici riescono a far approvare decreti a danno del popolo di Dio.
La legge sul servizio militare obbligatorio fu approvata dal Congresso degli Stati Uniti il 15 giugno 1917. Imponeva la coscrizione degli uomini abili ma concedeva anche l’esenzione agli uomini che, a causa delle credenze religiose, non potevano prendere parte alla guerra. Da tutto il paese molti giovani scrissero alla Società Torre di Guardia chiedendo al giudice Rutherford quale condotta dovevano tenere. Riguardo a ciò egli in seguito disse: “Molti giovani del paese mi chiesero quale condotta dovevano tenere a questo riguardo. In ogni caso ai giovani che lo chiedevano davo consiglio in questo senso, cioè: ‘Se in coscienza non puoi prendere parte alla guerra, il Comma 3 della legge sul servizio militare obbligatorio stabilisce che tu presenti una domanda per l’esenzione. Ti dovresti far registrare e dovresti presentare una domanda di esenzione, spiegando la ragione, e il consiglio di leva trasmetterà la tua domanda’. Non diedi mai loro più che il consiglio di valersi della legge del Congresso. Insistei sempre che ogni cittadino doveva ubbidire alla legge del paese finché quella legge non era in contrasto con la legge di Dio”.
All’epoca della prima guerra mondiale venne alla luce una netta cospirazione contro i servitori di Geova. Per promuoverla, nel 1917 molti ecclesiastici tennero una conferenza a Filadelfia, in Pennsylvania. Lì nominarono un comitato perché andasse alla capitale della nazione, Washington, nel Distretto di Columbia, a insistere sulla revisione della legge sul servizio militare obbligatorio e della legge sullo spionaggio. Il comitato andò al Dipartimento della Giustizia. Su richiesta degli ecclesiastici, un membro del dipartimento, John Lord O’Brian, fu scelto per preparare un emendamento alla legge sullo spionaggio e farlo presentare al Senato degli Stati Uniti. Questo emendamento stabiliva che ogni reato commesso in violazione della legge sullo spionaggio doveva essere dibattuto da una corte militare e che ai colpevoli si doveva infliggere la pena di morte. Comunque, la proposta di legge non fu approvata.
Un provvedimento noto come “Emendamento France” fu presentato al tempo in cui il Congresso si accingeva a emendare la legge sullo spionaggio. Questo emendamento esentava dal provvedimento della legge qualsiasi persona che dichiarasse “ciò che è vero, con buoni motivi e per fini giustificabili”.
Comunque, il 4 maggio 1918 il senatore Overman fece inserire nel Congressional Record (4 maggio 1918, pagine 6052, 6053) un appunto del procuratore generale. In parte, esso dichiarava:
“L’opinione del servizio segreto dei militari è interamente contraria all’emendamento alla legge sullo spionaggio nel senso che il comma 3, I Titolo, non si applicherà a quelli che dichiareranno ‘ciò che è vero, con buoni motivi e per fini giustificabili’.
“L’esperienza insegna che un tale emendamento annullerebbe in notevole grado il valore della legge e farebbe di ogni processo un dibattito accademico su enigmi insolubili circa ciò che è vero. I motivi umani sono troppo complicati per essere discussi, e la parola ‘giustificabili’ è troppo elastica per essere di uso pratico. . . .
“Uno dei più pericolosi esempi di questa sorta di propaganda è il libro chiamato ‘Il mistero compiuto’, opera scritta con linguaggio estremamente religioso e distribuita in enorme numero. Il suo unico effetto è quello di indurre i soldati a screditare la nostra causa e a ispirare in patria un sentimento di resistenza alla leva.
“Le Notizie del Regno, di Brooklyn, stampano una petizione che chiede di abrogare le restrizioni sul ‘Mistero compiuto’ e su opere simili, ‘così che sia permesso al popolo di acquistare, vendere, avere e leggere questa pubblicazione per lo studio della Bibbia senza interferenza o molestia’. L’approvazione di questo emendamento riaprirebbe i nostri campi a questa velenosa influenza.
“L’Associazione Internazionale degli Studenti Biblici pretende di avere i motivi più religiosi, tuttavia abbiamo riscontrato che la sua sede principale è stata da molto tempo denunciata come il ritrovo di agenti tedeschi. . . .
“L’approvazione di questo emendamento indebolirebbe grandemente l’efficienza americana e non aiuterebbe altri che il nemico. In guerra contano i risultati, non i motivi, perciò la legge e i suoi esecutori dovrebbero preoccuparsi di procurare risultati desiderabili e impedire quelli pericolosi, lasciando i motivi alla misericordia dei giudici o alla prospettiva degli storici”.
Come conseguenza di questi sforzi del Dipartimento della Giustizia, l’emendata legge sullo spionaggio fu approvata il 16 maggio 1918 senza l’“Emendamento France”.

“SAPPIAMO COME PRENDERVI, E VI PRENDEREMO!”

Verso questo tempo, alcuni giovani associati agli studenti biblici ricevettero la chiamata per il servizio militare e, come obiettori di coscienza, furono mandati al Campo Upton di Long Island, in New York. Questo campo era al comando del generale James Franklin Bell. Egli visitò J. F. Rutherford nel suo ufficio e cercò di indurlo a dare istruzione a questi uomini perché facessero qualsiasi servizio Bell assegnasse loro, sia in marina che altrove. Rutherford si rifiutò. Il generale insisté e infine Rutherford scrisse una lettera che, in sostanza, diceva: “Ciascuno di voi deve decidere per proprio conto se desidera fare l’attivo servizio militare o no. Fate ciò che considerate sia vostro dovere e ciò che è giusto alla vista di Dio Onnipotente”. Questa lettera non soddisfece affatto Bell.
Alcuni giorni dopo, J. F. Rutherford e W. E. Van Amburgh visitarono il generale Bell nel Campo Upton. Bell, alla presenza del suo aiutante di campo e di Van Amburgh, parlò a Rutherford della conferenza degli ecclesiastici tenuta a Filadelfia. Menzionò la loro scelta di John Lord O’Brian per presentare la questione al Senato, perché si prendesse in considerazione una proposta di legge secondo cui tutti i casi contro la legge sullo spionaggio sarebbero stati dibattuti dinanzi a una corte militare, e la pena sarebbe stata la morte. Il generale Bell “mostrò considerevole ardore”, secondo Rutherford, che riferì: “Davanti a lui era sulla sua scrivania un mucchio di carte, e con l’indice egli batté su queste e, rivolgendosi a me, con vero risentimento disse: ‘Quella proposta di legge non è stata approvata, perché Wilson l’ha impedito; ma noi sappiamo come prendervi, e vi prenderemo!’ A questa dichiarazione io risposi: ‘Generale, saprà dove trovarmi’”.

COLPO MORTALE AI “DUE TESTIMONI”

Dopo i primi di ottobre del 1914, gli unti seguaci di Cristo proclamavano che i Tempi dei Gentili erano finiti e che le nazioni si avvicinavano alla loro distruzione in Armaghedon. (Luca 21:24; Riv. 16:14-16) Questi figurativi “due testimoni” dichiararono questo messaggio di cordoglio alle nazioni per 1.260 giorni, o per tre anni e mezzo (dal 4/5 ottobre 1914 al 26/27 marzo 1918). Quindi il bestiale sistema politico del Diavolo fece guerra contro i “due testimoni” di Dio, infine ‘uccidendoli’ in quanto alla loro tormentosa opera di profetizzare “vestiti di sacco”, con gran sollievo dei loro nemici religiosi, politici, militari e giudiziari. (Riv. 11:3-7; 13:1) Questa era la profezia, e fu adempiuta. Ma come?
Il 7 maggio 1918 la Corte Distrettuale degli Stati Uniti per il Distretto Orientale di New York emise un mandato di cattura per certi principali servitori della Società Torre di Guardia. Vi erano implicati il presidente J. F. Rutherford, il segretario-tesoriere W. E. Van Amburgh, Clayton J. Woodworth e George H. Fisher (i due compilatori del Mistero compiuto), F. H. Robison (componente del comitato di redazione de La Torre di Guardia), A. H. Macmillan, R. J. Martin e Giovanni DeCecca.
Proprio il giorno dopo, 8 maggio 1918, quelli di questo gruppo che erano alla Betel di Brooklyn furono arrestati. Infine furono tutti detenuti. Poco tempo dopo furono chiamati dinanzi alla Corte Federale sotto la presidenza del giudice Garvin. Tutti andavano incontro all’incriminazione precedentemente rinviata dal gran giurì, con l’accusa di “(1, 3) Reato di avere illegalmente, delittuosamente e volontariamente indotto e tentato di indurre all’insubordinazione, alla slealtà e al rifiuto del servizio nelle forze militari e navali degli Stati Uniti d’America, in, per mezzo e con personali sollecitazioni, lettere, discorsi pubblici, distribuzione e divulgazione pubblica in tutti gli Stati Uniti d’America di un certo libro chiamato ‘Settimo Volume — STUDI SULLE SCRITTURE — Il mistero compiuto’; e di aver distribuito e divulgato pubblicamente in tutti gli Stati Uniti certi articoli presentati in opuscoli chiamati ‘MENSILE DEGLI STUDENTI BIBLICI’, ‘LA TORRE DI GUARDIA’, ‘NOTIZIE DEL REGNO’ e altri opuscoli non nominati, eccetera; “(2, 4) Reato di avere illegalmente, delittuosamente e volontariamente ostacolato il reclutamento e l’iscrizione per il servizio di leva degli Stati Uniti quando gli Stati Uniti erano in guerra”.
Principalmente, l’incriminazione si basava su un paragrafo del Mistero compiuto. Esso diceva: “Nel Nuovo Testamento non si incoraggia in nessun luogo il patriottismo (un meschino odio contro altri popoli). In ogni luogo e sempre è proibito l’assassinio in ogni sua forma; eppure, sotto il manto del patriottismo i governi civili della terra esigono dagli uomini amanti della pace il sacrificio di se stessi e dei loro cari e il massacro dei loro simili, e lo acclamano come un compito richiesto dalle leggi del cielo”.

I fratelli Rutherford, Van Amburgh, Macmillan e Martin andarono incontro a una seconda incriminazione per traffico col nemico, in base all’asserzione che i dirigenti della Società avevano mandato 500 dollari al direttore della filiale svizzera della Società a Zurigo. Ciascun fratello accusato fu trattenuto fino al pagamento della cauzione di 2.500 dollari per ciascuna accusa. Essi furono rilasciati dietro pagamento della cauzione e si presentarono dinanzi alla corte il 15 maggio 1918. Il processo fu fissato per il 3 giugno 1918 nella Corte distrettuale degli Stati Uniti per il Distretto Orientale di New York. I fratelli si dichiararono “non colpevoli” di entrambe le incriminazioni e si considerarono completamente innocenti di tutte le accuse.
Dato il sentimento manifestato nelle udienze preliminari, gli imputati presentarono deposizioni scritte e giurate in cui mostravano perché ritenevano che il giudice Garvin aveva pregiudizi contro di loro. A suo tempo, il giudice distrettuale degli Stati Uniti Harland B. Howe fu chiamato a presiedere il processo. Secondo A. H. Macmillan, sebbene gli imputati fossero inconsapevoli delle vedute di Howe, il governo era al corrente che egli “aveva speciale pregiudizio a favore dell’osservanza della legge e contro gli imputati accusati di averla violata”. Macmillan pure affermò: “Ma non fummo lasciati a lungo all’oscuro. Dalla prima riunione degli avvocati nelle aule giudiziarie prima dell’inizio del processo fu manifesta la sua animosità, ed egli indicò: ‘Darò a questi imputati tutto quello che si meritano’. Comunque, ora era troppo tardi perché i nostri avvocati presentassero una deposizione scritta e giurata circa il pregiudizio da parte del giudice”.
Macmillan disse che l’incriminazione come fu in origine dichiarata accusava gli imputati di aver fatto parte di una cospirazione in qualche tempo fra il 6 aprile 1917, quando gli Stati Uniti dichiararono guerra, e il 6 maggio 1918. Su richiesta il governo specificò che la data del presunto reato era fra il 15 giugno 1917 e il 6 maggio 1918.

SCENE NELL’AULA DELLA CORTE

Gli Stati Uniti erano in guerra. Un processo degli Studenti Biblici con l’accusa di sedizione richiamò quindi grande attenzione. Che dire del sentimento del pubblico? Era a favore di qualsiasi cosa promuovesse lo sforzo bellico. Fuori dell’aula della corte le bande suonavano e i soldati marciavano in giro nelle vicinanze della Sede della Divisione amministrativa di Brooklyn. Dentro l’aula della corte il processo si protrasse per quindici giorni, facendo accumulare una vera e propria montagna di testimonianze. Perché non entrare e vedere quello che accade?
A. H. Macmillan, uno degli imputati, ci aiuta a capire l’ambiente, poiché in seguito scrisse: “Durante il processo il governo disse che se una persona stava all’angolo della via e ripeteva il Pater noster con l’intenzione di scoraggiare gli uomini dall’arruolarsi nell’esercito, poteva essere mandato al penitenziario. Potete dunque vedere com’era facile interpretare le intenzioni. Essi pensavano di poter dire ciò che un’altra persona pensava, e agirono dunque contro di noi su tale base nonostante che attestassimo di non avere mai in nessun tempo cospirato di fare alcuna cosa per influire sulla leva e di non avere mai incoraggiato nessuno a farle resistenza. Tutto fu inutile. Certi capi religiosi della cristianità e i loro capi politici avevano deciso di prenderci. La procedura legale, con il consenso del giudice Howe, mirava al verdetto di colpevolezza, insistendo che il nostro motivo era non pertinente e che l’intenzione doveva dedursi dalle nostre azioni. Io fui ritenuto colpevole solo in base al fatto che avevo controfirmato un assegno, il cui scopo non poté essere determinato, e che avevo firmato una dichiarazione di fatto che fu letta dal fratello Rutherford a un’adunanza del consiglio. Anche allora non poterono provare che era la mia firma. L’ingiustizia di ciò ci aiutò in seguito nel nostro appello”.
A un certo punto, fu fatto giurare un ex dirigente della Società. Dopo aver guardato un documento che portava due firme, egli disse di riconoscere una come quella di W. E. Van Amburgh. Qui la Copia del Verbale dice:
“D. Le mostro il documento 31 perché lo identifichi, e le domando di guardare le due firme o supposte firme, di MacMillan e Va[n] Amburgh, e le chiedo prima in quanto a Van Amburgh, se a suo giudizio questa è una copia ciclostilata della sua firma. R. Penso di sì. La riconosco come tale.
“D. Quella del sig. MacMillan? R. Quella del sig. MacMillan non è così riconoscibile, ma penso che sia la sua firma”.
Riguardo alla difesa presentata da quelli che erano sotto processo, il fratello Macmillan in seguito scrisse:
“Dopo che il governo ebbe finito la sua argomentazione noi presentammo la nostra difesa. In sostanza mostrammo che la Società è un’organizzazione interamente religiosa; che i componenti accettano come princìpi del loro credo la sacra Bibbia come era spiegata da Charles Taze Russell; che C. T. Russell durante la sua vita scrisse e pubblicò sei volumi, Studi sulle Scritture, e già dall’inizio del 1896 promise il settimo volume che avrebbe trattato Ezechiele e Rivelazione; che sul suo letto di morte dichiarò che qualcun altro avrebbe scritto il settimo volume; che poco dopo la sua morte il comitato esecutivo della Società autorizzò C. J. Woodworth e George H. Fisher a scrivere e presentare il manoscritto perché fosse considerato senza nessuna promessa circa la pubblicazione; che il manoscritto su Rivelazione fu completato prima che gli Stati Uniti entrassero in guerra e che tutto il manoscritto sul libro intero (eccetto un capitolo sul Tempio) era nelle mani dello stampatore prima della promulgazione della Legge sullo Spionaggio; quindi, era impossibile che si facesse una cospirazione del genere in violazione della legge come asseriva l’accusa.
“Testimoniammo che non avevamo mai in nessun tempo fatto un complotto, un accordo o una cospirazione per compiere alcuna cosa riguardo alla leva o per interferire con il governo nel proseguimento della guerra, né avevamo alcun pensiero di farlo; che non avevamo mai avuto nessuna intenzione di interferire in nessuna maniera con la guerra; che la nostra opera era interamente religiosa e in nessun modo politica; che non avevamo sollecitato i componenti e non avevamo mai consigliato o incoraggiato nessuno a resistere alla leva; che le lettere scritte erano indirizzate a quelli che sapevamo erano dedicati cristiani che secondo la legge avevano diritto ai consigli; che non eravamo contrari a che la nazione andasse in guerra, me che come dedicati cristiani non potevamo impegnarci in un combattimento mortale”.
Ma non tutto ciò che si disse e si fece in quel processo fu aperto e chiaro. Macmillan in seguito riferì: “Alcuni dei nostri che assistevano al processo in seguito mi dissero che uno degli avvocati del governo era uscito nel corridoio, dove parlò a bassa voce con alcuni di quelli che avevano condotto l’opposizione entro la Società. Essi dissero: ‘Non lasciate andare quell’individuo [Macmillan]; è il peggiore del gruppo. Farà continuare le cose se non lo prendete con gli altri’”. Ricordate che in questo tempo uomini ambiziosi avevano cercato di assumere il controllo della Società Torre di Guardia. Non c’è da meravigliarsi se Rutherford in seguito avvertì i fratelli che erano stati lasciati alla Betel in incarichi di responsabilità: “Ci è stato riferito che sette i quali si sono opposti alla Società e alla sua opera durante l’anno passato hanno assistito al processo e hanno aiutato i nostri accusatori. Vi avvertiamo, diletti, di guardarvi dagli insidiosi sforzi di alcuni di loro di adularvi ora nel tentativo di impossessarsi della Società”.
Infine, dopo il lungo processo, giunse l’atteso giorno della decisione. Il 20 giugno 1918, verso le ore 17, la causa passò alla giuria. J. F. Rutherford in seguito ricordò: “La giuria esitò a lungo prima di emettere il verdetto. Infine il giudice Howe mandò loro parola che dovevano emettere un verdetto di ‘colpevolezza’, come ci disse in seguito uno dei giurati”. Dopo circa quattro ore e mezzo di deliberazione, alle 21,40 la giuria tornò con il verdetto: “Colpevoli”.
La sentenza fu emessa il 21 giugno. L’aula della corte era piena. Quando fu chiesto se avevamo qualche cosa da dire, gli imputati non risposero. Quindi ci fu la sentenza del giudice Howe. Adiratamente egli disse: “La propaganda religiosa che viene svolta da questi uomini è più dannosa di una divisione di soldati tedeschi. Non solo hanno messo in dubbio i funzionari legislativi del governo e il servizio segreto dell’esercito ma hanno denunciato i ministri di tutte le chiese. La loro punizione dovrebbe essere severa”.
Lo fu. Sette degli imputati furono condannati a ottanta anni nel penitenziario (venti anni per ciascuno dei quattro capi d’accusa, da scontare simultaneamente). La sentenza per Giovanni DeCecca fu differita, ma infine egli ricevette quarant’anni, o dieci anni per ciascuno degli stessi quattro capi d’accusa. Gli imputati dovevano scontare le loro condanne nel penitenziario statunitense di Atlanta, in Georgia.
Il processo era durato quindici giorni. Le testimonianze scritte erano state voluminose e i procedimenti spesso ingiusti. Infatti, fu dimostrato in seguito che il processo conteneva oltre 125 errori. Solo alcuni di questi furono necessari alla Corte d’Appello per condannare infine l’intera procedura come ingiusta.
“Andai e soffrii per tutto il tempo con i fratelli mentre erano sottoposti a questa ingiusta prova”, commenta James Gwin Zea, che fu presente come osservatore. Egli continua: “Mi sembra ancora di vedere il giudice che rifiuta al fratello Rutherford l’opportunità di difendersi. ‘La Bibbia non c’entra in questa corte’, fu il suo commento. Quella sera stetti col fratello M. A. Howlett nella Betel e verso le ventidue giunse la notizia che erano stati condannati. La sentenza su di loro fu emessa il giorno dopo”.
Nonostante che fossero stati ingiustamente dichiarati colpevoli e che fossero state loro inflitte severe condanne, il fratello Rutherford e i suoi associati furono impavidi. È interessante che il Tribune di New York del 22 giugno 1918 riferì: “Joseph F. Rutherford e sei altri ‘Russelliani’, colpevoli di aver violato la Legge sullo Spionaggio, sono stati condannati ieri a 20 anni nel penitenziario di Atlanta dalla sentenza del giudice Howe. ‘Questo è il giorno più felice della mia vita’, disse il sig. Rutherford mentre usciva dal tribunale per andare nel carcere, ‘scontare la punizione terrena per amore della propria credenza religiosa è uno dei più grandi privilegi che un uomo possa avere’. Una delle più strane dimostrazioni che l’ufficio del maresciallo della Corte Federale di Brooklyn abbia mai vista fu fatta dalle famiglie e dagli intimi amici dei condannati subito dopo che i prigionieri erano stati condotti nella sala del Gran Giurì. L’intero gruppo fece risuonare nel vecchio edificio il motivo ‘Benedetto il legame che ci unisce’. ‘È tutta volontà di Dio’, si dissero l’un l’altro con facce quasi raggianti. ‘Qualche giorno il mondo saprà ciò che tutto questo significa. Frattanto mostriamo gratitudine per la grazia di Dio che ci ha sostenuti in tutte le nostre prove, e attendiamo il grande Giorno che deve venire’”.
Mentre la causa era in appello, due volte i fratelli cercarono di ottenere la libertà provvisoria su cauzione ma incontrarono l’opposizione, prima del giudice Howe e in seguito del giudice Martin T. Manton. Nel frattempo, furono dapprima tenuti nel carcere di Raymond Street in Brooklyn, “la più sudicia buca in cui io sia mai entrato”, secondo A. H. Macmillan. Clayton J. Woodworth giocosamente lo chiamò “Hotel de Raymondie”. Quella spiacevole permanenza di una settimana fu seguita da un’altra settimana trascorsa nella prigione della città di Long Island. Infine, il quattro luglio, giorno dell’indipendenza degli Stati Uniti, gli uomini ingiustamente condannati furono inviati in treno al penitenziario di Atlanta, in Georgia.

Annuario 1976 - pag . 79 a 107

Ultima modifica il: Nov 26, 2018
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