LA PAROLA SI MOLTIPLICAVA
L'Autore GIUSEPPE BARBAGLIO, presso le EDB, cura due collane di argomento biblico: «La Bibbia nella storia» e «Scritti delle origini cristiane» (con Romano Penna); ha curato Schede bibliche pastorali (8 voll.), Spiritualità del Nuovo Testamento e l'edizione greco-italiano del MERK; è autore di La Prima Lettera ai Corinzi. Introduzione, versione, commento (22005), La teologia di Paolo. Abbozzi in forma epistola re (22001), Gesù ebreo di Galilea. Indagine storica (52005); Davanti a Dio. "cammino spirituale di Mosè, di Elia e di Gesù (22001), insieme a Piero Stefani; Canti d'amore nell'antico Israele. Traduzione poetica del Cantico dei Cantici (22004), insieme a Luigi Commissari. Ha inoltre pubblicato: I Vangeli, Cittadella, Assisi 1978, di cui ha curato la traduzione e il commento insieme a Rinaldo Fabris e Bruno Maggioni; Paolo di Tarso e le origini cristiane, Cittadella, Assisi 32002; Le lettere di Paolo, 2 voll., Boria, Roma 21990; Dio violento? Lettura delle scritture ebraiche e cristiane, Cittadella, Assisi 1991; SAN PAOLO, Lettere, 2 volI., Biblioteca Universale Rizzoli, Milano 1997, di cui ha curato l'introduzione e la traduzione.
RETROCOPERTINA
Con la sua passione per la Bibbia, Giuseppe Barbaglio è stato al centro di una rete di gruppi, parrocchie e associazioni; ha collaborato a periodici e riviste. Oltre ai volumi pubblicati, ha prodotto una quantità impressionante di materiali, che restano a documentare la risposta che egli ha cercato di dare alla domanda viva presente nella comunità credente. Con questo volume iniziamo a raccogliere gli scritti che egli ha disseminato in varie pubblicazioni sotto forma di articoli o ha presentato a gruppi diversi in tutta Italia (da Porto Torres a Pallanza, da Voghera a Thiene, da Roma a Milano ... ) e ai missionari in America latina e in Asia. Ricostruire questa rete attraverso i testi e il ricordo (spesso le conferenze sono annotate di data e di riferimenti alle persone e all'ambiente che lo invitavano) crea un diretto parallelo con i versetti degli Atti degli apostoli che presentano la Parola come una cosa viva, personificandola sulle strade: «Cosl la parola del Signore cresceva e si raffcrzava» (At 19,20), versetti che lanciano sprazzi di luce su comunità raccolte attorno alla Parola: «la parola di Dio si diffondeva e si moltiplicava grandemente il numero dei dlscepoìì» (At 6,7).
PRESENTAZIONE
Avevamo presentato un suo libro alla Chiesa valdese-metodista di Bologna e tornavamo per le stradette del centro verso via Nosadella. Come sempre in questi casi, si parlava della serata: com'era andata, gli appunti sull'uno o sull'altro relatore, la gente presente e le sue reazioni e, ovviamente, l'ambiente ecumenico, con pubblico cattolico e non cattolico, di vicini e di non vicini. E di fronte alle diversità emerse, sia tra i relatori che tra il pubblico, Barbaglio uscì con un' osservazione che gli ho poi sentito ripetere anche in altri contesti: «In fondo le diversità di reazione non sono la cosa più importante. L'importante è che la Parola giri, perché il testo biblico è di tutti. Una volta detta e pubblicata, la parola ha una vita sua, autonoma perfino rispetto a chi l'ha pronunciata; attraverso l'ascolto produce reazioni ed effetti per la sua forza interna; direi per "contaminazione" se il termine non avesse un connotato negativo, ma, del resto, l'impollinazione non è contaminazione e fecondazione assieme? li nostro compito, il mio di studioso e di divulgatore, il tuo di editore, è quello di moltiplicare la forza di questo testo autonomo che corre sulle strade del mondo. È nostro nel senso che è di tutti». Queste parole sono ricche di senso autobiografico, perché la vita di Giuseppe Barbaglio è stata scandita da un calendario fitto di incontri e di pubblicazioni sulla Parola. Con la sua passione per la Bibbia, egli è stato al centro di una rete di gruppi, di parrocchie e associazioni; ha collaborato a periodici e riviste. Oltre ai volumi pubblicati, ha prodotto una quantità impressionante di materiali, che restano a documentare la risposta che egli ha cercato di dare alla domanda viva presente nella comunità credente.
Mettere mano agli archivi che egli ha lasciato, sia su supporto elettronico che cartaceo, significa ridelineare un vissuto fatto di persone, di viaggi e di amicizie, di giornate di studio in cornice religiosa o scientifica, di dibattiti spirituali e culturali. A chi è stato vicino a Giuseppe Barbaglio, a sua moglie Carla anzitutto, è sembrato un dovere di amore e di amicizia far continuare la sua voce e la sua presenza. Con questo volume iniziamo a raccogliere i materiali che egli ha disseminato in pubblicazioni diverse sotto forma di articoli o ha presentato a gruppi diversi in tutta Italia (da Porto Torres a Pallanza, da Voghera a Thiene, da Roma a Milano, da Bergamo a Noto, da Palermo alla Svizzera ... ) e ai missionari italiani in America Latina, in Asia e in Africa, dai quali riportava ricordi nitidi di simpatia e di quotidianità. Ricostruire con il pensiero e con il ricordo questa rete di luoghi, di testi e di persone (spesso le conferenze sono annotate di data e di riferimenti a persone e a luoghi che lo invitavano) crea un diretto parallelo con i versetti degli Atti che presentano la Parola come una cosa viva, personificandola sulle strade: «Così la parola del Signore cresceva e si rafforzava» (At 19,20), versetti che lanciano sprazzi di luce su comunità raccolte attorno alla Parola: «la Parola di Dio si diffondeva e si moltiplicava grandemente il numero dei discepoli» (At 6,7).
I 20 capitoli di questo volume sono nati per la maggior parte come contributi per il semestrale di lettura spirituale della Bibbia, Parola Spirito e Vita (EDB, Bologna), alcuni per il bimensile Credere Oggi (Messaggero, Padova), uno è la ripresa di una conferenza per l'«Associazione Ore Undici» (Roma). La loro origine esprime in modo evidente che si tratta di una esegesi e di una cultura biblica messa al servizio dell'intelligenza che crede e della fede che pensa. L'indice dei brani del Nuovo Testamento presi in considerazione è posto alla fine del volume, così da permettere un utilizzo più diretto e immediato di questo commento.
Alfio Filippi
direttore EDB
INDICE
PRESENTAZIONE
1 - IL NUOVO TESTAMENTO: IMMAGINI DI DIO
1. Le immagini di Dio presenti in Gesù di Nazaret
1.1. Ilimmagine regale di Dio
1.2. L'immagine paterna di Dio
2. «Colui che dà vita ai morti»: la «teologia» di Paolo
3. «Dio è amore»: la «teologia» di Giovanni
2 - Il NUOVO TESTAMENTO: L'UOMO «CREATURA NUOVA» IN CRISTO
1. Cristo, iniziatore di una nuova umanità
2. L'uomo nuovo in Cristo
3. Gesù di Nazaret, uomo nuovo
3 - LE SPIRITUALITÀ DELLE CHIESE PRIMITIVE
1. Alcune premesse
2. Che cosa si intende per spiritualità
3. Lo spirito e la carne
4. Spiritualità in Luca e Giovanni
5. La spiritualità di Matteo
6. Gesù è maestro di vita
7. L'obbedienza radicale
8. La spiritualità di Paolo
Conclusione
4 - IL DONO DELLO SPIRITO (At 2)
La promessa di Gioele ai suoi contemporanei del IV secolo
La citazione e i riferimenti in At 2
Le linee ermeneutiche dell' autore di Atti
3.1. La direttrice pneumatologica
3.2. La direttrice ecclesiologica
3.3. Il motivo soteriologico
5 - Lo SPIRITO SANTO IN LUCA, PAOLO, GIOVANNI FONTE DI PROFEZIA, DI VITA NUOVA, DI. VERITÀ
Lo Spirito di missione profetica (Luca)
Spirito di vita nuova (Paolo)
Lo Spirito di verità (Giovanni)
6 - IL BATTESIMO DI GESÙ: L'IDENTITÀ SVELATA
Il ricordo storico
L'interpretazione della Chiesa primitiva
Le redazioni evangeliche
3.1. Il racconto di Marco
3.2. Le caratteristiche della narrazione matteana
3.3. 1.: accentuazione di Luca
3.4. La prospettiva di Giovanni
7 - EUCARISTIA: DAL CENACOLO ALLA COMUNITÀ CRISTIANA
(Me 14,22-25; lCor 11,23-24 e par.)
Storicità dell'ultima cena
1.1. Dai racconti neotestamentari alla cena di Gesù
1.2. Tradizione antichissima dell'ultima cena
Prassi liturgica delle comunità cristiane
Indice generale
L'ultima cena nel racconto della passione e nella parenesi
3.1. Nel quadro del racconto e dei racconti della passione
3.2. Nel contesto della parenesi paolina
8 - EUCARISTIA: SOLIDALI CON CRISTO E CON I FRATELLI (l Cor 11,17-34)
li pasto
La liturgia eucaristica a Corinto
Le esortazioni conclusive (w. 27-34)
9 - LA COMUNITÀ E CRISTO: L'ALLEGORIA SPONSALE IN 2Cor 11,2
Analisi del testo
Approfondimento dell'allegoria sponsale
2.1. I precedenti veterotestamentari e giudaico-rabbinici
2.2. L'originalità di Paolo
2.3. Gli sviluppi successivi
10. «AMATE COME CRISTO HA AMATO» L'AMORE SPONSALE IN Ef 5,25-27
1.1. L'espressione dell' amore di Cristo per la Chiesa
1.2. La Chiesa amata da Cristo
Amore creativo
Amore esemplare
3.1. Le precomprensioni culturali del!' autore sacro
3.2. Parità di amore
11 - L'UOMO NON SEPARI CIÒ CHE DIO HA UNITO
Le testimonianze del Nuovo Testamento
Il pronunciamento di Gesù di Nazaret
2.1. La liceità del divorzio nel giudaismo
2.2. La reazione di Gesù
Le applicazioni della Chiesa delle origini
3.1. Libertà d'interpretazione di Paolo
3.2. La ricezione propria di Marco
3.3. La prospettiva del Vangelo di Matteo
3.4. La versione di Luca
12 - LA GENEALOGIA DI GESÙ: IDENTITÀ E UNIVERSALISMO (Mt 1)
«Figlio di Abramo»
La presenza di donne nella genealogia matteana
13 - «SIETE DIVENTATI I VICINI»: GESÙ E I NON EBREI (Me 7,24-30)
Analisi di Mc 7,24-30
1.1. Racconto particolare di guarigione
1.2. Il quadro narrativo
1.3. Le battute del dialogo
1.4. Annotazione conclusiva (v. 30)
Contesto letterario del testo marciano
14 - «DIO NON È PARZIALE CON LE PERSONE». PURO E IMPURO IN At 10-11
Leggere un testo di ieri con gli occhi puntati sull'oggi
li codice tabuistico e il suo superarnento nel racconto di Atti
15 - LA «VIA CRUCIS» DI PAOLO
Un tesoro custodito in vasi d'argilla (2Cor 4,7-15)
Le sue originali credenziali (2Cor 6,4-10)
Un auto elogio originalissimo (2Cor 11,22-12,10)
A immagine del Crocifisso
16 - LE PAROLE VIOLENTE SULLA BOCCA DI GESÙ
I dati
Interpretazione
Indice generale
17 - REALTÀ FINITE E VALORI ASSOLUTI «C'È UNA QUANTITÀ DI DÈI E SIGNORI, MA PER NOI...»
(1Cor 8,5-6)
Ambientazione e significato del passo paolino
Nella prospettiva dell'apostolo
18 - L'ATTEGGIAMENTO VERSO I BENI E LA REGOLA D'ORO (Mt 6,19-7,12)
Tesori sulla terra e tesori in cielo (Mt 6,19-21)
Dio e mammona (Mt 6,24)
«Non affannatevi!» (Mt 6,25-34)
La regola d'oro (Mt 7,12)
19 - «UNA SPERANZA ATTIVA»: IL DISCORSO ESCATOLOGICO DI Mc 13
Analisi del testo
1.1. Articolazione del capitolo
1.2. Tempi al futuro e modi imperativi
1.3. Determinazioni cronologiche
Visione d'insieme
2.1. Parola di Cristo alla sua Chiesa
2.2. Parola rivelativa o apocalittica
2.3. Parola esortativa:
Parola per noi oggi
20 - «SIAMO RISORTI CON CRISTO!» IL PASSATO GETTATO ALLE SPALLE
Svolta epocale nella storia dei credenti
TI passato gettato alle spalle
Il presente: oscurità e povertà
Il futuro e la speranza:
Conclusione: lettura meditativa
INDICE DEI PASSI COMMENTATI DEL Nuovo TESTAMENTO .....
- ANDATE … E PREDICATE - Riflessioni bibliche sul ministerio rivolte ad ogni credente
- NOSTRA FIGLIA DESIREE - Una storia di vita e di fede
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