5 - PICCOLA ENCICLOPEDIA STORICA SUI TESTIMONI DI GEOVA - VOL. V - 1939 ÷ 1940

5 - PICCOLA ENCICLOPEDIA STORICA SUI TESTIMONI DI GEOVA - VOL. V - 1939 ÷ 1940

RETROCOPERTINA V° VOLUME

Con l’invasione della Polonia da parte della Germania nazista il 1° settembre 1939, si decretò di fatto, l’inizio della seconda guerra mondiale. In Italia c’era piena consapevolezza della guerra incombente, perciò il 31 agosto quando il governo dichiarò in via precauzionale la non belligeranza dell’Italia la sorpresa fu generale, anche perché nel mese di agosto truppe di leva erano già state spostate verso il confine francese e il 30 vennero emanate direttive sull’oscuramento, la chiusura dei locali pubblici, la distribuzione di generi alimentari.

Fu in questo particolare periodo che il controllo delle autorità si inasprì molto sulle attività clandestine dei fedeli alla Denominazione, determinando alla metà del mese di settembre l’inizio dei primi generalizzati arresti nella nazione.

Tra il 18 settembre e il 6 ottobre 1939, ci furono arresti e provvedimenti di confino nei confronti di alcuni fedeli e simpatizzanti al Movimento, sia nel nord che nel centro della nazione, affiliati che in qualche modo destarono l’attenzione delle autorità le quali prontamente intervennero.

Tuttavia l’ondata generalizzata di fermi e di arresti, che colpì circa il 90% dei fedeli e simpatizzanti alla fede dei Testimoni di Geova allora in Italia, ci fu il 29 ottobre 1939, quando nel pomeriggio della domenica, alle ore 15:00, riuniti per il culto, 5 fedeli vennero arrestati a Montesilvano (PE) su espressa richiesta del Dirigente dell’Ispettorato Speciale della 4^ Zona dell’Ovra.

Fu quindi l’Ovra n. 4, con sede in Avezzano (AQ) che, su apposito incarico e mandato del Capo della Polizia, Arturo Bocchini, perseguì nella nazione tutte quelle persone che, in qualche modo, avevano a che fare con il Movimento religioso, sia fedeli (definiti: aderenti), sia simpatizzanti (definiti: gregari), verso i quali furono presi i provvedimenti più disparati.

Ad essere fermati e ad essere indagati, tra il 18 settembre ed il 26 dicembre 1939, furono 136 persone riconducibili a vario titolo alla Denominazione sia come “aderenti” sia come “gregari”.

Dei 136, sottoposti a vari provvedimenti di PS, il 12 gennaio 1940, 26 furono denunciati e deferiti dall’Ovra n. 4, al Tribunale Speciale per la Difesa dello Stato, anche se solo 25 di questi in realtà erano “aderenti” alla fede dei Testimoni di Geova, mentre uno d’essi era un fedele alla Chiesa Cristiana Libera dei Fratelli, confuso dall’Ovra n. 4, come effettivo affiliato al Movimento.

Il prossimo volume, il VI, descriverà in modo esaustivo l’istruttoria processuale, iniziata a fine gennaio 1940 e il dibattimento avvenuto il 19 aprile 1940, che portò alla pronuncia della sentenza da parte dei giudici del Tribunale Speciale, per la condanna ad oltre 180 anni, dei 26 imputati. Senza dubbio una durissima pena, che oggi assume per la storia una pagina ignominiosa, che rispecchiò il carattere politico del momento per il regime e per i loro accoliti.

Alla fine del mese di giugno 1940, la filiale Svizzera della WTB&TS tentò di riattivare in qualche modo, quell’attività clandestina, istituendo un “ufficio” a Cernobbio (CO) che in realtà a causa di altri sopraggiunti arresti di fedeli, non poté mai esplicare la propria attività, quindi ebbe vita breve.

PRESENTAZIONE V° VOLUME

L’autore, con questo suo lavoro, “Piccola Enciclopedia Storica sui Testimoni di Geova in Italia” ha voluto tracciare essenzialmente un percorso orientato verso un’unica precisa meta: dare riscontro, ampiezza e profondità, ai fatti che la cultura dell’uomo conserva sotto l’appello dell’antropologico e del tradizionale.

Picc. encicl. vol. 5 325Tutta una materia, da sempre, per la quale bisogna lottare per attestarne la giusta e adeguata significazione. Lottare ieri, come oggi. E non si consideri questo mio dire un’esagerazione. La storia dei Testimoni di Geova è anche lotta contro sistemi totalitari per la libertà di culto e di religione e triste a dirsi anche contro chi il cristianesimo avrebbe dovuto professarlo.

Alcune vicende, anche se poco note, sulla persecuzione dei Testimoni di Geova sotto il regime fascista, presenti nell’archivio centrale dello stato, assumono un aspetto che non sorprende e inquieta. Dimostrano come l’uso strumentale e spregiudicato della disinformazione ha avuto ieri ed ha oggi, l’interesse a creare confusione influenzando negativamente le Autorità e a generare nell’opinione pubblica discriminazione e razzismo.

La ricerca dell’autore, più interessante e sulfurea, ci dà la possibilità di seguire una riflessione antropologica costruita per offrire una lettura organica della storia di questo gruppo religioso e dell’organizzazione sociale su cui è cresciuto.

Sulla base dell’indagine e della ricerca scrupolosa, il Pace ci dà uno strumento di lettura della diversità, individuale, sociale e cultuale di un gruppo, in origine piccolissimo, che ha saputo crearsi uno spazio non soltanto dove altri avevano fallito ma anche in territori vergini, dove gli autoctoni per la prima volta hanno potuto beneficiare del riscatto del Cristo.

La documentazione raccolta evidenzia la discriminazione e la persecuzione verso un gruppo che con spirito di abnegazione, in lungo e in largo ha fatto opera di proselitismo come mai nessuno aveva fatto dai tempi dell’apostolo Paolo. Un’opera d’istruzione e insegnamento che ha dato, in assoluto, il più alto tasso di accrescimento.

Questa Enciclopedia Storica, che può essere considerata punto di riferimento per ulteriori conoscenze, tratteggia delle novità storiche perlopiù sconosciute alle fonti ufficiali. Materiale inedito che risulta, alla luce di attente ricerche, d’importanza storiografica.

Analizzarne la natura e la storia vuol dire affrontare il problema della sua influenza sull’opinione pubblica. L’iniziale opera dei Testimoni di Geova non è stata mera illusione, semmai è da considerarsi una “rivoluzione” del cristianesimo che boccheggiava notevolmente sotto l’influsso della religione di Stato, “professata” dalla stragrande maggioranza degli italiani.

La Chiesa Cattolica ha agito come gruppo di pressione tendente a influenzare i poteri dello Stato, come ben evidenziato da Sergio Lariccia, Dottore in diritto canonico e Avvocato della Sacra Romana Rota in un suo studio sul pluralismo confessionale. Questa pressione, in parte palese, è stata esercitata non solo a danno dei Testimoni di Geova ma contro tutti i “protestanti” accusati di minare le convinzioni della Chiesa Cattolica, convinta di essere l’unica vera chiesa per ordinazione divina.

Lo smarrimento della vecchia religione, avrebbe dovuto lasciare spazio al diritto inalienabile della professione religiosa dei gruppi minori, nel ricordo di un’uguaglianza cristiana abbandonata, senza disagio dagli studiosi, dai teologi e dai giuristi i quali venendo meno alle loro riflessioni etico-religiose, decisero restare muti e ciechi. La storia sarebbe stata diversa e non sarebbe sfociata nelle sue fragili posizioni che ancora oggi sopravvivono.

Pertanto, leggendo il primo volume si rivisitano gli albori di una confessione religiosa in una società complessa come quella italiana che presentava grandi stratificazioni socio-religiose e poco orientata ad aperture che si affacciavano dal “nuovo mondo”.

Purtroppo va detto che la nuova proposta, inizialmente, di fatto, era debole, nonostante le buone intenzioni. Nel 1891, Charles Taze Russell, che soprintendeva all’attività mondiale di predicazione degli Studenti Biblici, visitò per la prima volta alcune città italiane. Egli stesso dovette ammettere che i risultati non erano stati esaltanti, e disse: “Non abbiamo visto nulla che ci incoraggi a sperare in qualche raccolta in Italia”.

Un approccio critico quello di Russell. Gli esiti, nel complesso, ebbe a scrivere, si rivelarono deludenti.

Partendo proprio da questa constatazione, il libro evidenzia l’assenza di un processo d’interazione tra la religione di appartenenza e quella di accoglienza, col forte rischio di sparizione.

Le cose cambiarono dopo la seconda guerra mondiale. Alcuni missionari dedicarono la loro attenzione alla “terra di vitelli”.

Le alte gerarchie vaticane chiesero al governo dell’epoca che fossero espulsi, come risulta da un carteggio rinvenuto negli archivi statali. Salvo rare eccezioni, i missionari dovettero lasciare il paese.

Nonostante gli ostacoli però, gli Studenti Biblici si resero visibili, conformi a quell’immagine che il “potere” della tradizione religiosa italiana non era disposta a concedere, tant’è che si ponevano l’accento e le loro diversità in forme sempre più decontestualizzate.

Il Pace, sulla scorta dell’ordine cronologico che ha voluto favorire nell’offrire quest’opera, stralci di documenti considerati “rari e introvabili”. Non si tratta di semplici citazioni ma di varie annotazioni sempre più particolareggiate, sempre più esito di attente e appassionate ricerche e catalogazioni che hanno richiesto anni di studi e impegno.

Gli attenti lettori, probabilmente vi troveranno alcune inevitabili ripetizioni concettuali pur se espressi in contesti diversi ma sempre col taglio fenomenologico. Inoltre l’autore ha mantenuto il più possibile intatte le citazioni per salvaguardarne il valore storico per evitare strumentalizzazioni da parte di revisionisti senza scrupoli.

Un’opera affidabile per il materiale contenuto che anche allo studioso non lascia sbavature o sbiadite pagine di un passato senza storia.

È chiaro dunque per tutto questo che per Emanuele Pace, il suo lavoro non è un’avventura o un capriccio, ma la realizzazione di un progetto capace di parlare e di farsi ascoltare.

Non sarà “una voce nel deserto” ma sarà un documento d’inestimabile valore utile soprattutto alle generazioni a venire.

Una cosa è certa, l’autore non si pone sullo “scranno del giudice”, ma un giudice che intende valutare attentamente le fonti, prima di acquisirle a piene mani. Una riprova, questa, di un Pace studioso oltre il limite del ricercatore/raccoglitore.

Dott. Christian E. Maccarone
Presidente del Centro Studi Storico-Sociali Siciliani
Tourcoing (F) 24 settembre 2012

INDICEV° VOLUME

CAPITOLO XXVII Arresti nella provincia di Sondrio (18 settembre 1939) - Frontiera di Chiavenna (SO) - Arresti di TdG a Castione Andevenno e province limitrofe - Note

CAPITOLO XXVIII Arresti in Abruzzo (ottobre 1939) - Arresti nella provincia di Teramo - Arresti a Montesilvano (PE) durante un'adunanza religiosa - L’intervento dell’Ovra n. 4 - Note

CAPITOLO XXIX L’Ovra e i suoi capi - I capi dell’Ovra - L’oscuro impero dell’Ovra - L’Ispettorato Speciale Ovra n. 4 – Avezzano (AQ) - Note

CAPITOLO XXX I due rapporti dell’Ovra n. 4 sui Testimoni di Geova - Nota al primo rapporto - Ovra n. 4 - Nota al secondo rapporto - Ovra n. 4 - Affinata una “tecnica” investigativa Ovra: l’antimilitarismo - Note

CAPITOLO XXXI Statistica su 136 TdG e simpatizzanti fermati ed indagati tra settembre e dicembre 1939 - TdG – Uomini e Donne - Ripartizione di arresti in 14 regioni - Età media degli indagati - Le professioni degli indagati - L’istruzione dei 136 indagati - La condizione sociale dei 136 TdG - Conclusione - Note

CAPITOLO XXXII La “caccia” al Testimone di Geova in Italia - (29 Ottobre - 26 Dicembre 1939) - Fine ottobre – Una circolare WTB&TS da Berna - Arresto a Milano della “responsabile” italiana – Pizzato M.M - Novembre 1939 – arresti di TdG - Casi di “antimilitarismo” - Fermi ed interrogatori di TdG a Cerignola - Fermi ed interrogatori di TdG in Emilia Romagna - Fermi ed interrogatorio di TdG nella provincia di Brindisi - Fermi ed interrogatori di TdG in Sicilia - Fermo ed interrogatorio di un TdG in Sardegna - Fermi ed interrogatori di TdG ad Aosta - Fermo ed interrogatorio di un TdG nel Lazio - Fermo ed interrogatorio di un TdG in Basilicata - Fermi ed interrogatori di TdG nel Veneto - Fermo ed interrogatorio di un TdG in Abruzzo - Fermo ed interrogatorio di un TdG in Friuli Venezia Giulia - Fermo ed interrogatorio di un TdG nel Trentino - Fermo ed interrogatorio di un ex TdG nel Lazio - Fermi ed interrogatori di TdG in Campania - Ancora fermi ed interrogatori di TdG in Abruzzo - Ancora fermi ed interrogatori di TdG nel Trentino - Fermo ed interrogatorio di un TdG cittadino olandese - Altri TdG e simpatizzanti indagati e fermati a fine novembre - Fermi ed interrogatori di TdG nel mese di dicembre - Una Circolare dalla filiale WTB&TS di Berna nel dicembre 1939 - Note

CAPITOLO XXXIII “Setta” religiosa dei Testimoni di Geova (1° Gennaio - 18 Aprile 1940) - Rapporto Ovra n. 4, del 3 gennaio 1940 - Oggetto: Setta religiosa "Testimoni di Geova" - 9 gennaio 1940 - Due condanne del Tribunale Militare di Napoli - 12 gennaio 1940 - Denuncia di 26 TdG al Tribunale Speciale - Alcuni casi di “Abiura” nel gennaio 1940 - Fine gennaio 1940 – Inizio istruttoria presso il TS - Febbraio 1940 – Giro di vite della “censura postale” - Marzo 1940 – Circolare Ministero Interno n. 441/02977 - Setta religiosa dei Testimoni di Geova - Inibizione ingresso nel Regno d’Italia a TdG cittadini stranieri - Note

CAPITOLO XXXIV Sequestri operati dall’Ovra n. 4 ai TdG denunciati al TS - Bello Francesco - Cavalluzzo Michele - Costantini Guido - D’Angelo Guerino - D’Ettorre Domenico - Di Cenzo Mariantonia - Di Felice Gerardo - Di Giampaolo Francesco - Di Marco Caterina - Doria Salvatore - Ercolino Tobia - Giardinelli Veronino - Giovannoli Michele - Liberatore Francescopaolo - Martinelli Marcello - Neviconi Giuseppe - Paschetto Vittorio Giosuè - Pizzato Maria Maddalena - Pizzoferrato Vincenzo - Predebon Romano - Protti Geltrude Albina - Ricci Tommaso - Sbalchiero Girolamo - Taroni Domenico - Zortea Francesco - Note

CAPITOLO XXXV I disonorevoli, vergognosi aggettivi: - “geovita” - “geovista/i” – “geovismo” - Note

APPENDICI

Appendice al Capitolo XXVII
- N. 30: Verbali interrogatori Ovra n. 4 del 31.10.1939

Appendice al Capitolo XXX - N. 31: Rapporto Ovra n. 4 del 3.1.1940

Appendice al Capitolo XXXII - N. 32: Verbale interrogatorio Ovra n. 4 - Pizzato M. M. - N. 33: Verbale interrogatorio Ovra n. 1 – Protti G. A. - N. 34: Verbale interrogatorio Ovra n. 1 – Paschetto V. G. - N. 35: Verbale interrogatorio Ovra n. 1 – Fornerone A. - N. 36: Verbale interrogatorio Ovra n. 4 – Pizzoferrato V. - N. 37: Verbale interrogatorio Ovra n. 3 – Doria S. - N. 38: Verbale interrogatorio Ovra n. 2 – Taroni D. - N. 39: Verbale interrogatorio Ovra n. 2 – Artusi V. - N. 40: Verbale interrogatorio Ovra n. 6 – Salleo P. L. - N. 41: Verbale interrogatorio Ovra n. 1 – Predebon R. V. - N. 42: Verbale interrogatorio Ovra n. 1 – Sbalchiero G. - N. 43: Verbale interrogatorio Ovra n. 4 – Martinelli M. - N. 44: Verbale interrogatorio Ovra n. 3 – Zortea F. - N. 45: Verbale interrogatorio Ovra n. 3 – Stefanon N. - N. 46: Verbale interrogatorio Ovra n. 7 – Bello F.

Appendice al Capitolo XXXIII - N. 47: Tribunale Ter.le Militare - Sentenze Costantini Guido - N. 48: Tribunale Ter.le Militare - Sentenza Liberatore Franc.

CRONOLOGIA

INDICE DEI NOMI

Ultima modifica il: Mar 18, 2018
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