DIO ESISTE? - Hans Küng

DIO ESISTE? - Hans Küng


RETROCOPERTINA

Torna in libreria, dopo la storica edizione Mondadori del 1979, un classico imperdibile della teologia e della filosofia contemporanee, bestseller e insieme longseller a livello mondiale.

Nella nuova prefazione Hans Kung afferma che oggi «sia i rappresentanti di Dio in terra sia i loro oppositori hanno perso credibilità». La crisi della Chiesa e delle ideologie però non ha fatto cadere l'attenzione per la domanda sull'assoluto, semmai l'ha resa più intensa: Dio esiste? E se sì, chi è? Dov'è? Come lo possiamo conoscere? Kung ha la sua risposta ovviamente, ma questo saggio vibrante si sviluppa soprattutto attorno all'inquietudine, alla curiosità, al dubbio, come appare già dall'impressionante abbondanza di punti interrogativi, così insolita per un libro di teologia.

In queste celebri pagine si snoda un lungo viaggio alla ricerca del fondamento della fede. Si impara a conoscere che cosa pensavano di Dio i protagonisti del pensiero moderno, Descartes e Pascal, Spinoza e Kant, Hegel e Schopenhauer, Feuerbach e Marx, Nietzsche e Heidegger e molti altri. Il confronto si allarga agli esploratori della psiche come Freud, Jung, Adler, e a uomini di scienza come Darwin, Einstein, Heisenberg. L'obiettivo di Kung però non è riducibile a una disputa tra dotti: con lo stile fresco e coinvolgente che ha fatto di questo libro un successo mondiale, egli scandaglia nel passato per illuminare il presente e far emergere tutta l'urgenza delle eterne domande dell'uomo.

Dio esiste? La risposta di Kung è sì, Dio esiste, e anche gli uomini del XXI secolo possono credervi in modo razionale. Dal capolavoro del teologo dissidente, icona di una Chiesa non clericale e capace
di profezia, emerge una fede in grado di fare i conti con i dubbi della filosofia e i risultati della scienza, e per questo amica della ricerca razionale e generatrice di libertà.

PREFAZIONE ALLA NUOVA EDIZIONE ITALIANA

In questi tempi di vita frenetica, spesso i libri, a un solo anno dalla loro uscita, sono già troppo vecchi per il mercato e devono fare spazio a nuovi prodotti editoriali di tendenza. Ancor più difficile che scrivere un bestseller è scrivere un longseller. Il mio libro Dio esiste? è fortunatamente entrambe le cose. Per me in quanto autore, è una straordinaria soddisfazione che un volume pubblicato in tedesco nel 1978 e in Italia già nel 1979 veda oggi, nel 2012, una seconda edizione in lingua italiana.
Questo libro è scritto per il vasto pubblico. Non è scritto per i teologi, pur rivolgendosi anche a loro.
Come il saggio Essere cristiani, vuole aprire orizzonti del tutto nuovi per la teologia contemporanea. Il nuovo approccio inaugurato dal libro si potrebbe condensare nei seguenti dieci principi:
1 - Non deve esistere un sapere esoterico riservato a chi già crede, ma serve la comprensione dei non credenti.
2 - Nessun premio per la "pura" fede e nessuna difesa del sistema "ecclesiastico", ma sforzi scientifici rigorosi e privi di compromesso per il raggiungimento della verità.
3 - Gli avversari ideologici non devono essere ignorati, né stigmatizzati, né soppressi teologicamente, ma interpretati in buona coscienza, con la maggior apertura e tolleranza possibile, e allo stesso tempo messi alla prova mediante una corretta e imparziale discussione.
4 - L'interdisciplinarietà non è solo da invocare, ma da esercitare: il dialogo tra scienziati che lavorano in settori convergenti deve andare di pari passo al lavoro solitario nel proprio ambito di ricerca.
5 - Nessuna ostilità inconciliabile, ma anche nessun appiattimento pacifista, serve piuttosto un confronto dialogico, soprattutto tra filosofia e teologia, teologia e scienze naturali: la religione e la razionalità vanno di pari passo!
6 - Ad avere la priorità non devono essere i problemi del passato, ma i grandi e complessi problemi degli uomini e della società di oggi.
7 - La norma fondamentale della teologia cristiana, da cui originano tutte le altre norme, non può essere un'istituzione o una tradizione ecclesiastica o teologica. Deve essere invece il Vangelo, l'originario messaggio cristiano: vogliamo una teologia orientata in tutto e per tutto all'indagine storica e critica della Bibbia!
8 - Non si deve parlare il linguaggio arcaico della Bibbia, né quello dogmatico di stampo ellenistico-scolastico, né infine il gergo filosofico-teologico oggi in voga, ma la lingua comprensibile a tutti, quella dell'uomo moderno: non deve essere risparmiato nessuno sforzo in questa direzione!
9 - Teoria e praxis, dogmatica ed etica, devozione personale e riforma delle istituzioni non vanno viste come separate, ma nella loro inscindibile relazione.
10 - Non serve una mentalità confessionale da ghetto, ma un'apertura ecumenica, quella concepita dalle religioni universali e dalle ideologie moderne: la maggior tolleranza possibile verso chi è estraneo alla Chiesa, verso le persone di altre religioni e l'umano in generale, e, allo stesso tempo, l'individuazione di ciò che è specificamente cristiano.
Questo libro è scritto quindi per difendere, giustificare, spiegare e sfidare la fede in Dio in un' epoca in cui sia i rappresentanti di Dio in terra sia i loro oppositori hanno perso credibilità:
non per la propria, ma - come indicato nella dedica a Ignazio di Loyola e Giovanni Calvino - per la gloria di Dio, «ad maiorem Dei gloriam»! La fede non deve però essere declamata pateticamente, proclamata dogmaticamente o dichiarata dall' alto di una cattedra, ma fondata con modestia nella teologia: come e perché, anche un uomo dotato di spirito critico, può dar conto sinceramente, davanti a sé e agli altri, della sua fede in Dio? Ecco una risposta per oggi.

Ciò che questo libro si propone

Dio esiste? E inoltre: chi è Dio? Il libro si propone di dare una risposta a questi due interrogativi e, insieme, di giustificare la propria risposta. Esso intende analizzare seriamente il punto interrogativo, ma senza arrestarvisi. Sì a Dio? Una risposta da lungo tempo non più ovvia per molti credenti. Ma anche molti non credenti non trovano più naturale il loro no a Dio.
Sì o no? Molti sono perplessi tra la fede e l'incredulità, sono indecisi, scettici. Essi dubitano della loro fede, ma anche dei loro dubbi. Molti anzi sono addirittura orgogliosi di questi loro dubbi. Nondimeno rimane il desiderio della certezza. Certezza? Cattolici, protestanti, ortodossi, cristiani o ebrei, credenti in Dio o atei - oggi la discussione passa attraverso le vecchie confessioni e le nuove ideologie.
In realtà ci si può chiedere: il cristianesimo non è alla fine? Non si deve dire la stessa cosa della fede in Dio? La religione ha ancora un avvenire? La morale non è possibile anche senza la religione? Non basta la scienza? La religione non si è sviluppata dalla magia? Non è forse destinata a scomparire nel corso dell'evoluzione? Dio non è essenzialmente proiezione dell'uomo (Feuerbach), oppio del popolo (Marx), risentimento dei vinti (Nietzsche), illusione di gente rimasta allo stadio infantile (Freud)? L'ateismo non è dimostrato e il nichilismo non è inconfutabile? Non hanno forse finito anche i teologi per abbandonare le prove dell'esistenza di Dio? Oppure si deve credere senza ragioni? Semplicemente credere? Non si può dubitare di tutto, eccetto forse della matematica e di ciò che si può osservare, pesare e misurare? Non potrebbe essere la certezza matematica l'ideale - oppure non c'è nessuna base su cui fondare la certezza?
E se anche Dio esistesse: sarebbe personale o impersonale? La prima alternativa non sarebbe ingenua e la seconda astratta? O si dovrebbe forse preferire la sapienza dell'Oriente, il silenzio del buddhismo al cospetto dell' Assoluto senza nome? Le religioni non sono, in fondo, tutte uguali? Il Dio dei filosofi non sarebbe intellettualmente più onesto?
Perché infatti dovrebbe essere migliore il Dio della Bibbia? Dio come colui che crea e porta a compimento l'universo? Che cosa sappiamo delle origini e della fine? E magari del Dio cristiano: Padre, Figlio e Spirito Santo - Trinità? Che cosa pensare di tutto ciò?
Anzi, perché credere in Dio? Perché non accontentarsi di credere nell'uomo, nella società, nel mondo? Perché credere in Dio, e non semplicemente nei valori umani di libertà, fraternità, amore? Perché, oltre alla fiducia in se stessi, anche la fiducia in Dio, perché oltre al lavoro anche la preghiera, oltre alla politica anche la religione, oltre alla ragione anche la Bibbia, oltre all'al di qua anche all' di là? Che cosa significa in generale la fede in Dio?
Che cosa vuol dire credere in Dio, oggi?
Parliamoci chiaro: oggi come non mai l'ateismo chiede che si renda conto della fede in Dio. Trinceratasi sempre più sulla difensiva, nel corso dell'età moderna questa fede ha finito abbastanza spesso per perdere la propria voce, in ambiti da principio soltanto ristretti, ma poi presso un numero sempre più grande di persone. Come fenomeno di massa l'ateismo è certamente una caratteristica dell'epoca più recente, appunto della nostra. Urgono gli interrogativi: come si è giunti a questo punto? Quali ne sono le cause? Dove è iniziata la crisi?
Una problematica difficile, ma anche affascinante, nella quale svolgono un ruolo la Rivoluzione francese e la teoria della relatività, la scienza naturale e la politica, l'epistemologia e la psicoanalisi' la storia delle religioni e la critica della religione - che cosa non vi è coinvolto? Ma come dare una risposta a tutto ciò insieme, di fronte all'enorme materiale depositato dalla corrente dell'età moderna? Di fronte a tutti gli interrogativi e problemi, cui occorrerebbe rispondere contemporaneamente, se si vuol dare loro una risposta convincente? Ciò può spiegare anche la mole del presente libro.
Per trovare una risposta fondata abbiamo dovuto risalire all'inizio dell'età moderna: non per scrivere una storia della filosofia, in cui i filosofi generano filosofi e le idee partoriscono idee. Non intendiamo riferire di una storia delle idee, ma di uomini concreti in carne e ossa, con i loro dubbi, lotte e sofferenze, con la loro fede e incredulità, con tutti gli interrogativi, che ancora oggi ci stimolano. È meraviglioso vedere come ci si sia cimentati con il problema di Dio da Descartes, Pascal e Spinoza, attraverso Kant e Hegel, fino al Vaticano I e a Karl Barth, a WilliamJames, Teilhard de Chardin, Whitehead, Heidegger e Bloch. In questa storia Agostino e Tommaso entrano a pari diritto dei riformatori, del giansenismo e dell'illuminismo e più tardi di Comte e Schopenhauer, Darwin e Strauss, del positivismo e dell' esistenzialismo, e infine della filosofia fondata sull'analisi del linguaggio di Carnap e Wittgenstein, della Teoria critica dei francofortesi Adorno e Horkheimer e del razionalismo critico di Popper e Albert.
Se noi qui percorriamo continuamente il cammino della storia, non lo facciamo per elencare dei fatti, per celebrare i grandi spiriti, per raccontare storie, insomma: per amore del passato, ma piuttosto per acquistare un distacco, e insieme un nuovo tipo di vicinanza, nei confronti del presente. Riesaminiamo il passato per comprendere meglio il presente e noi stessi in tutte le nostre dimensioni: ragione e cuore, coscienza e subconscio, storia e società, scienza e cultura.
Dio esiste? Qui si deve giocare a carte scoperte. La risposta sarà: Sì, Dio esiste. E anche come uomini del XX secolo si può credere, in maniera del tutto ragionevole, in Dio e, persino, nel Dio cristiano. Forse oggi è più facile credere che non qualche decennio o addirittura qualche secolo fa. In effetti, dopo tante crisi, molte cose si sono sorprendentemente chiarite, e molte difficoltà che ostacolavano la fede in Dio sono state superate - anche se alcuni non sanno ancora che: non si deve necessariamente essere contro Dio, solo perché siamo per la centralità dei problemi della Terra e dell'uomo e per la teoria dell'evoluzione, la democrazia e la scienza, illiberalismo o il socialismo. Anzi, chi crede in Dio può essere addirittura fautore della vera libertà, uguaglianza e fraternità, dell'umanità, liberalità e giustizia sociale, della democrazia umana e del progresso scientifico controllato. Qualche tempo fa, alla domanda se credesse in Dio, un premio Nobel inglese rispose: «Oj course not, I am a scientist!». Questo libro è sostenuto dalla speranza che inizi una nuova era in cui la risposta sia invece: «Oj course, I am a scientist!», 'Naturalmente, sono uno scienziato!'.
La professione di fede, là dove ne è il caso, non viene evitata. Ma nulla viene vantato o imposto. Il lettore ha il diritto di essere, prima di tutto, informato e orientato sullo stato attuale della questione. Deve però ricevere anche delle risposte: chiare, ma non prefabbricate. Tali risposte hanno il compito di provocare la libera decisione, pro o contro: una decisione dunque verificata razionalmente, responsabile. E forse di provocare anche la revisione di una decisione.
Un'ultima cosa. I due libri Essere cristiani e Dio esiste? si richiamano e - come speriamo - si integrano a vicenda. Quando se n'è avvertita la necessità, in particolare naturalmente nell'ultima parte, non abbiamo temuto di ripeterei. Ogni libro deve anche poter essere letto e compreso interamente di per se stesso, in maniera autonoma. Era mia intenzione dare espressione, nel modo più coerente e trasparente possibile, alla totalità della fede in Dio, anche se in alcune questioni particolari, invece di offrire soluzioni rigidamente definite, si è preferito indicare delle linee di pensiero. Questa totalità offre tante possibilità di accesso - le quali peraltro conducono tutte al centro - che il lettore può fare quello che spesso fa lo stesso autore di fronte a libri del genere: incominciare da dove più gli aggrada.

A. Ragione o fede?

Oggi si dubita dell'esistenza di Dio. Ma non soltanto di essa. Non è infatti il caso di semplificare troppo le cose: da sempre, sia pure in modo diverso, si combatte anche contro l'insicurezza dell' esistenza umana e, dall' avvento dell'uomo moderno, razionale, si dibatte per così dire con accanimento il problema della certezza umana. Dove trovare - ci si chiede - una certezza salda e incrollabile, su cui fondare ogni certezza umana?

INDICE

Prefazione alla nuova edizione italiana

Ciò che questo libro si propone

A. Ragione o fede?

I. lo penso, dunque sono? René Descartes
1. L'ideale della certezza matematica, - Necessità del metodo esatto, - Lindioiduo certo di sé, - 2. La certezza fondamentale della ragione,- Tutto ciò su cui sipuò dubitare, - Il punto di Archimede, - 3. La ragione come base della fede?, - Dalla certezza di sé alla certezza di Dio, - Né libero pensiero né agostinismo, - Eredità tomistica, - Chiarezza come ideale della teologia, - 4. Unità infranta, - Realtà lacerata?, - La matematica come ideale di verità?, - Matematica esente da contraddizioni, - Prova conclusiva dell'esistenza di Dio?, - Piani? Tommaso d'Aquino e le conseguenze,

II. lo credo, dunque sono? Blaise Pascal
1. La relatività della certezza matematica, - Conoergenze e divergenze, - La logica del cuore, - 2. La certezza fondamentale della fede, - Grandezza e miseria dell'uomo, - Ciò di cui non si può dubitare, - 3. La fede come base della ragione, - Ragione razionale - Fede credibile?, - Né libero pensiero né tomismo, - Eredità agostiniana, - La fede come fondamento della teologia: Agostino e agostiniani, - Conflitto della fede con se stessa: il giansenismo, - 4. Sulle tracce dell'ateismo, - Domande della morale: ateismo umanistico?, - Domande della politica: ateismo politico?, - Domande della scienza: ateismo scientifico,

III. Contro il razionalismo e per la razionalità
1. La discussione epistemologica, - L'empirieo e il "mistico": Ludwig Wittgenstein, - Logica ed epistemologia contro la metafisica? Rudolf Carnap, - Pretesa universale del pensiero scientifico? Karl Popper, - Rivoluzioni scientifiche: Thomas S. Kuhn,- La teologia e le trasformazioni dell'immagine del mondo, - 2. Primo bilancio provvisorio: Tesi sulla razionalità moderna, - Cambiamento di rotta, - Scienza moderna, - Rapporto tra teologia e scienza naturale, - Scienza e problema di Dio, - Pluristratificazione e unità della realtà,

B. La nuova comprensione di Dio

I. Dio nel mondo: Georg Wilhelm Friedrich Hegel
1. Dal deismo al panenteismo,- Limiti dell'illuminismo, - Tutto in Dio: L'eredità di Spinoza, - 2. Ateismo?, - Fichte e l'Atheismusstreit, - Post-ateisticamente, - Il primato di Dio,

II. Dio nella storia
1. Fenomenologia dello Spirito, - L'Assoluto nella coscienza, - Dialettica in Dio stesso, - Il sistema nella storia, - La nuova sintesi, - La nuova filosofiadella storia, - La nuova filosofia della religione,

III. Un Dio mondano e storico
1. L'insopprirnibile diffirenza, - Identità difinito e Infinito, - Tutto razionale, - Tutto necessario, - 2. Dio nel divenire, - Progresso senza Dio? Auguste Comte, - Il Dio dell'evoluzione: Pierre Teilhard de Chardin, - Dio nel processo: Alfred N. Whitehead, - 3. Secondo bilancio provvisorio: Tesi sulla mondanità e storicità di Dio, - Cambiamento di rotta, - Mondanità di Dio, - Storicità di Dio,

C. La sfida dell'ateismo

I. Dio - una proiezione dell'uomo? Ludwig Feuerbach
1. L'ateismo antropologico, - Da teologo ad ateo, - Dibattito intorno a Hegel: conservazione o liquidazione della religione?,- Un precursore dell'ateismo in Germania: David Friedrich Straass, - Dio come immagine riflessa dell'uomo, - Il mistero della religione: ateismo, - 2. Feuerbach nella critica, - Orizzonte della critica antropologica della religione, - Infinità della coscienza umana?, - Fine del cristianesimo?, - Dio - desiderio o realtà?, - 3. Feuerbach - un punto di non ritorno, - Ateismo - una sfida permanente, - Che cosa rimane della critica della religione di Feuerbacbr,

II. Dio - una consolazione condizionata da interessi? Karl Marx
1. L'ateismo politico-sociale, - Da ebreo ad ateo, - Da ateo a socialista, - Il materialismo dialettico al posto dell'idealismo,- Un torrente difuoco che sfocia in Marx?, - Oppio del popolo, - Un ateismo fondato economicamente, - L'ateismo comevisione del mondo: da Engels a Lenin, - 2. Marx nella critica, - Orizzonte della critica politico-sociale della religione, - La religione è opera dell'uomo, - Futuro senza religione?,- Promessa senza compimento?, - 3. Marx - un punto di non ritorno, - Che cosa rimane della critica marxiana della religione?, - Cristianesimo e marxismo, - Verzfica nella prassi,

III. Dio - un'illusione infantile? Sigmund Freud
1. L'ateismo psicoanalitico, - Da naturalista ad ateo, - Dalla fisiologia alla psicologia, - Il regno dei desideri latenti, - Qual è l'origine della religione?,- Che cos'è la religione?, - Educazione alla raltà, - 2. Freud nella critica, - La religione in Adler e Jung, - Le discusse origini della religione, - La religione - soltanto proiezione di un desiderio?, - Fede nella scienza, - Religiosità rimossa?, - 3. Freud - un punto di non ritorno, - Che cosa rimane della critica [reudiana della religione, - Importanza della psico-terapia per la religione, p. 418 - Critica e Controcritica, - Importanza della religione per [ung, Fromm, Frankl, - 4. Terzo bilancio provvisorio: Tesi sull'ateismo, - Cambiamento di rotta, - Il problema della verità, - Contro una strategia teologica di ripiegamento, - Per una teologia seria, - Prendere sul serio -l'ateismo,

D. Il nichilismo - conseguenza dell'ateismo

I. L'origine del nichilismo: Friedrich Nietzscbe
1. Critica della cultura, - La teoria evoluzionista di Darwin, - L'«ottimismo da jilisteo» di Strauss, - Gli inizi di Nietzscbe, - Il pessimismo di Scbopenbauer, - La via propria di Nietzscbe,- 2. La contro-religione, - Contro l'ateismo senza conseguenze, - Il superuomo come controfigura, - Il più abissale dei pensieri, - 3. Che cos'è il nichilismo?, - Descartes, Pasca l ovvero il dibattito sulla certezza fondamentale, - Superamento della morale, -Avvento del nichilismo, - Nietzscbe era nichilista?,

II. Superamento del nichilismo?
1. Nietzsche nella critica, - Eterno Ritorno dell'Uguale, - Un ateismo fondato?, - 2. Quello che i cristiani possono imparare, - L'unico vero cristiano?, - Essere cristiani ed essere uomini?, - 3. Quello' che i non cristiani possono imparare, - Conseguenze del nichilismo privato, - Conseguenze del nichilismo sociale, - 4. Quarto bilancio provvisorio: Tesi sul nichilismo, - Cambiamento di rotta, - La realtà problematica, - Il nichilismo - possibile, irrefutabile, ma indimostrato,

E. Sì alla realtà - alternativa al nichilismo

I. L'atteggiamento di fondo
1. Chiarificazioni, - Quale io?, - Quale realtà?, - 2. Presa di posizione nei confronti della realtà, - Libertà limitata, - Libertà come esperienza, - I.: alternativa di fondo,

II. Fiducia o sfiducia di fondo?
1. Confronto, - Il no alla realtà, - Il si alla realtà, - Nessun pareggio, - Dono e compito, - 2. Concretizzazione, - L'origine della fiducia difondo nel bambino, - La fiducia difondo come compito di tutta la vita, - 3. Spiegazione, - La fiducia difondo come base della scienza, - La fiducia difondo come base dell'etica, - Fiducia difondo e fede religiosa, - I.:ineliminabile enigma di fondo della realtà,

F. Sì a Dio - alternativa all' ateismo

I. L'uomo a più dimensioni
1. Trascendenza?, - Uno sguardo retrospettivo e prospettico, - L'uomo trascendente: Ernst Bloch, - Trascendimento senza trascendenzar, - 2. L'altra dimensione, - Nostalgia del totalmente Altro: Max Horkheimer, - Il problema del- l'essere: Martin Heidegger, - Tacere davanti a Dio?, - Attendere Dio?, - «Dio» - una parola sensata: Ludwig Wittgenstein,

II. Discussioni teologiche
1. Via cattolica o evangelica?, - Conoscenza di Dio mediante la ragione: Vaticano I, - Conoscenza di Dio mediante la fede: Karl Barth, - 2. Dibattito sulla teologia naturale, 5 - Natura e sourannatura: «Nouvelle théologie», - Conoscenza di Dio dei non cristiani, - Correzione tacita: ancora Karl Barth,

III. Dimostrare Dio?
1. Argomenti pro e contro, - Argomenti pro, - Le difficoltà, - Il contenuto non dimostrabile, - 2. Qualcosa di più della ragion pura: Immanuel Kant, - Autocritica della ragione, - Dio come idea-guida, - Kant nella critica, - La condizione di possibilità della realtà, - Verzfica indiretta dell' esperienza,

IV. Dio esiste
1. Introduzione, - Nuova apertura, - Quasi-religiosità secolare, - Riscoperta della trascendenza, - L'avvenire della religione, - 2. Dio come ipotesi, - Che cosa muterebbe se, - Fondamento, sostegno e fine della realtà, - Fondamento, sostegno e fine dell' esistenza umana, - 3. Dio come realtà, - Possibilità del no e del si a Dio, - Dio una questione di fiducia, - La fede in Dio come fiducia difondo motivata, - Fede in Dio giustificata razionalmente, - Fede in Dio come dono, - 4. Conseguenze, - Per la dogmatica: teologia naturale, - Per l'etica: autonomia fondata teologicamente,

G. Sì al Dio cristiano

I. Il Dio delle religioni non cristiane
1. I molti nomi dell'unico Dio, - Il Dio dai molti nomi della religione cinese, - Conseguenze per il cristianesimo, - Il Dio senza nome della religione buddhista, - Sfida reciproca, - 2. I due tipi fondamentali di esperienza religiosa, - Religione mistica o profetica Z, - Tutto ugualmente vero?, - La verità - frutto di una decisione pragmatica?,

II. Il Dio della Bibbia
1. Il Dio vivente, - Storia di un errore?, - Il Dio uno e unico, - Il Dio della liberazione, - L'unico Dio con un nome, - La risposta dell'uomo, - L'unico Dio e i molti dèi, - 2. Dio e il suo mondo, - Dio gioca a dadi? Albert Einstein, - Dio è persona, - Cosa c'era all'iniziar, - Intervento di Dio?, - Miracoli?, - Cosa accadrà alla fine?, - Diritto divino e diritti umani, - Dio dei filosofi - Dio della Bibbia,

III Il Dio di Gesù Cristo
1.Dio in quanto Padre, - Un Dio tiranno?, - Un Dio - maschile, - Padre dei perduti, - 2. Dio mediante Gesù Cristo, - La morte - e poi?, - Il Figlio di Dio, - Lo specifico cristiano nel Dio cristiano, - Il criterio di un' etica cristiana, - Il Dio dell'amore, p. 930- 3. Dio nello Spirito, - Dio - uno e trina, - Dio esiste?,

Ringraziamenti

Note

Abbreviazioni

Ultima modifica il: Feb 28, 2018
condividi questo post