GALILEI - Divin uomo
RETROCOPERTINA
Raccontare la vita, le opere, le scoperte e le invenzioni di Galileo Galilei come nessuno ha mai fatto, fino a toccare le questioni più attuali di fisica, ecologia e biotecnologie: è lo scopo perseguito da Antonino Zichichi in questo libro provocatorio per il coraggio di spiegare verità taciute per secoli, volto a promuovere un nuovo modo di intendere il rapporto tra ricerca scientifica e spiritualità. Sfatando il mito dell'ateismo di Galilei, Zichichi dimostra come il "divin uomo", con la sua indagine rivoluzionaria sulla "Logica del Creato", debba essere considerato il padre della scienza.
Una figura di grandezza straordinaria che prende corpo in tutta la sua geniale modernità. Il suo insegnamento è alla base delle future conquiste della scienza, da Newton a Einstein, da Dirac e Fermi al Supermondo. Quell'Insegnamento, del resto, è anche la chiave interpretativa per un altro tema di ineludibile attualità: il ruolo della scienza oggi. Contestando chi sostiene che la scienza non abbia più nulla da scoprire, il fisico Antonino Zichichi ci mostra, con la chiarezza e il rigore espositivo che ne fanno uno dei massimi esponenti della cultura scientifica moderna, su quali cammini le applicazioni delle grandi scoperte scientifiche debbano essere indirizzate al fine di servire davvero l'uomo, il suo progresso civile e sociale.
SCOPO DEL LIBRO
Fu un uomo di Chiesa a definire Galileo Galilei "divin uomo". E ancora oggi è così: senza il suo atto di Fede nel Creatore non sarebbe stata scoperta la Scienza, che ci porta pian piano sulle tracce del "Grande Disegno" e della "Logica del Creato". Logica e "Grande Disegno" che Galilei identifica nella prova della potenza divina le cui impronte sono nelle pietre.
Se non fosse stata scoperta la Scienza, non sarebbero state possibili le applicazioni della Scienza a fin di bene. Come ha detto Giovanni Paolo II, l'uso della Scienza a fin di bene è testimonianza vivente di una straordinaria continuità, di un congiungimento costante con l'Opera della Creazione.
La cultura dominante atea ha fatto credere al grande pubblico che il pianeta "imbottito" di bombe H e l'industrializzazione selvaggia abbiano la Scienza come causa.
La cultura atea dimentica l'insegnamento di Giovanni Paolo II che dice: l'uso della Scienza non è più Scienza.
È necessario distinguere nettamente ciò che veramente fu l'opera di Galileo Galilei, cioè la scoperta delle impronte del Creatore, dall'uso che di quest'opera ne hanno fatto - e ne fanno tuttora - la violenza politica e quella economica.
L'uso della Scienza in difesa della vita e della dignità umana ha dato a tutti, credenti e non credenti, la prova che, se c'è buona volontà, è possibile affrontare e risolvere le Emergenze Planetarie che l'umanità ha ereditato dal secolo ventesimo, forse uno dei più tremendi periodi nella Storia del mondo. Se non fosse per quel "divin uomo", che per atto di Fede scoprì la Scienza, non sarebbe possibile immaginare l'esistenza dei mezzi necessari al fine di creare le condizioni di vita ideali per gli oltre sei miliardi di passeggeri, attualmente in viaggio, su questa splendida navicella spaziale che gira attorno al Sole. Passeggeri, il cui numero è previsto salire a otto miliardi e mezzo fra un quarto di secolo.
Quel "divin uomo" amava la Musica, l'Arte, la Poesia, la Vita. E aveva le idee chiare sulla Bibbia, che non poteva essere scritta in lingua matematica. Lingua, che invece doveva essere usata per la Logica del Creato. Logica, le cui impronte Galilei voleva cercare qui, sulla Terra; convinto che sarebbero state queste impronte a permettergli di scoprire le tracce della Logica di Colui che ha fatto il mondo. Egli dette alle pietre la stessa dignità culturale delle Stelle. Mai un uomo aveva saputo fare quanto lui ha saputo fare e ha fatto. Scopritore delle prime Leggi Fondamentali della Natura (impronte del Creatore). Padre dell' Astrofisica moderna, giustamente considerato anche padre della Meteorologia - un esempio di uso della Scienza a fin di bene - in quanto inventore dei due strumenti base delle previsioni meteorologiche: il termometro e il barometro. Amico di poeti e artisti, ha elaborato una teoria dell' Arte astratta in difesa della Pittura (che viene attribuita a Jacob Burckhardt, 1818-1897). Ha scoperto la prima proprietà fondamentale dell'Infinito (una parte è uguale al tutto) rifiutandone la paternità.
Su Galileo Galilei sono stati versati fiumi d'inchiostro. Insultato e vilipeso da coloro che - apparentemente - volevano perorare la causa della libertà della Scienza (Bertolt Brecht, 1898-1956). Abbandonato da quella cultura che avrebbe dovuto capire e diffondere il suo insegnamento, Galileo Galilei è un punto di svolta senza precedenti nella ricerca delle verità fondamentali che reggono il mondo. Ricerca che ha impegnato, nel corso di millenni e millenni, gli intelletti più eccelsi di tutte le civiltà.
Le nuove frontiere della Scienza e l'uso della Scienza a fini di bene e di prosperità rendono Galileo Galilei, ancora oggi, "divin uomo".
E vedremo che, anche nei secoli a venire, sarà così in quanto le sfide al nostro intelletto che vengono dalla Scienza galileiana di oggi sono la sorgente di una grande dignità culturale.
Essa è come una luce sempre accesa sugli orizzonti del nostro sapere.
Luce, che ci ricorda il privilegio unico di cui siamo depositari: la Ragione.
Ragione, che ci ha permesso di scoprire il Linguaggio, la Logica e la Scienza.
Scienza, che grazie al "dioin uomo" ci lega alla Fede e ci permette di capire che non siamo figli del caos e che quando il Sole si spegnerà, con esso non potrà finire la sfera tra- scendentale della nostra esistenza, in quanto essa non può obbedire alla stessa Logica della sfera immanentistica del Creato.
Fino a quando nessuno potrà più ignorare gli orizzonti nuovi del sapere scientifico, che l'umanità continuerà a scoprire e ad ammirare nei millenni a venire, fintantoché esisterà il Tempo, Galilei sarà nel mondo, per tutti, sempre "diuin uomo". Sarà, nei secoli dei secoli, ammirato e seguito da coloro i quali capiranno che a lui fa capo la più grande conquista dell'intelletto umano: la comunione che c'è tra Scienza e Fede.
Scopo del libro è dare al Lettore gli strumenti per conoscere e, volendo, anche diffondere queste sacrosante verità.
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