STORIA DEL DOGMA - Un compendio
RETROCOPERTINA
Una riflessione sull'etica neotestarnentaria è sempre problematica, sia per l'impossibilità di trasferire semplicemente nei nostri tempi e nelle situazioni odierne i precetti etici contenuti nel Nuovo Testamento, sia oggi in particolare, in cui l'orizzonte etico tanto sociale quanto individuale è offuscato e incerto.
In questa che è stata definita «la migliore etica del Nuovo Testamento che oggi possediamo», Wolfgang Schrage non intende presentare un compendio né tanto meno una sintesi delle linee unitarie dell'etica neotestamentaria, bensì esaltare la libertà e pluralità dell'etica frammentaria e non sistematica del Nuovo Testamento, sulla base di principi ermeneutici chiaramente stabiliti.
Per W. Schrage un'etica del Nuovo Testamento deve essere prescrittiva e non descrittiva, ma non legalistica (più che di norme bisognerebbe parlare di modelli e criteri); deve sempre mirare a cogliere la coerenza interna della condotta cristiana in rapporto al kerygma.
Con questi presupposti l'esposizione di Schrage si attiene a uno schema evolutivo (che non implica alcun giudizio di valore) che dall'etica escatologica di Gesù e dagli sviluppi etici nelle prime comunità giunge all'ammonimento escatologico nell'Apocalisse di Giovanni passando per l'etica cristologica di Paolo e l'etica della responsabilità nelle deuteropaoline.
INTRODUZIONE
1. Il compendio di Storia del dogma nella biografia intellettuale di Adolf Harnack1
La professione di fede della chiesa cristiana è: in nessun altro nome c'è la salvezza che nel nome di Gesù Cristo, né è dato agli uomini nessun altro nome, in virtù del quale possiamo diventare beati2.
Con queste parole Adolf Hamack iniziava la sua conferenza Il cristianesimo e la storia, tenuta a Francoforte sul Meno nel 1894, appena un anno dopo la pubblicazione della seconda edizione del suo fortunato Grundriss der Dogmengeschichie3. Dopo vent'anni di carriera universitaria, egli stava per raggiungere le più alte vette della vita accademica e politica. Figlio d'arte4, Harnack consegue nel 1873 il dottorato con una dissertazione sulla critica delle fonti dello gnosticismo; nel 1876 è già professore straordinario a Lipsia. Nel corso dell'anno accademico 1877-78 Hamack, schierandosi apertamente a favore delle idee teologiche di Albert Ritschl (1822-1899), considerate liberali5, compie una svolta determinante per il suo percorso di ricerca. L'approccio di Harnack al patrimonio della fede cristiana rimane tuttavia prettamente storico, a differenza di Ritschl, influenzato nella sua teologia dalla filosofia kantiana.
Nel 1879 l'Università di Giessen, nota per la sua impostazione culturale progressista, gli affida la cattedra di Storia della chiesa. L'insegnamento a Giessen dura sette anni. Sono anni in cui Harnack fonda, in collaborazione con Emil Schùrer, la più nota rivista di segnalazioni bibliografiche, la "Thelogische Literaturzeitung" (1881). Nel 1882 Harnack inizia anche la pubblicazione di una collana di studi e ricerche di storia della letteratura cristiana antica: Texte und Untersuchungen zur Geschichte der altchristlichen Literaturo Nel 1886 si sposta all'Università di Marburgo, considerata la vera roccaforte del liberalismo teologico. Al tempo stesso un gruppo di amici e discepoli fonda la rivista "Christliche Welt", che gli darà un costante sostegno nel corso dei numerosi dibatti suscitati dalle sue opere. Sempre nel 1886 esce il primo volume del Lehrbuch der Dogmengeschichte (Manuale di storia del dogma). I volumi successivi saranno pubblicati nel 1889 e nel 1890. Sia l'approccio metodologico sia le tesi di Harnack hanno una portata rivoluzionaria e suscitano reazioni diverse nel mondo accademico: dall'incondizionato entusiasmo all' aperta ostilità. Quest'ultima reazione assume la forma di un vero e proprio osteggiamento quando, nel 1888, Hamack, per espresso volere del cancelliere del Reich Otto von Bismarck, è chiamato alla cattedra di Storia della chiesa a Berlino. Gli oppositori di Harnack accusano addirittura il governo di una violazione dell' autonomia accademica dell'Università di Berlino. Nonostante l'ostracismo di una parte dell'ambiente accademico tedesco, nel 1890 Harnack è accolto come membro dell' Accademia prussiana delle scienze. Nell' ambito dell' Accademia egli fonda nel 1891 la Commissione per lo studio dei Padri della chiesa, iniziando la pubblicazione dei testi degli scrittori cristiani greci anteriori al concilio di Nicea (321). A questo periodo risale anche la sua monumentale edizione critica della Didachè. L'anno successivo lo vede coinvolto in un acceso dibattito circa l'opportunità di conservare ancora in vigore, nelle cerimonie delle chiese evangeliche in Germania, il simbolo apostolico. Nel suo scritto divulgativo Das apostolische Glaubensbekenntnis (La professione di fede apostolica) Harnack cerca di mediare tra i due estremi della disputa: auspica il mantenimento del simbolo, mettendo tuttavia in risalto la sostanziale differenza tra questa formula teologica e i contenuti essenziali della fede cristiana. È a questo punto che si inserisce il compendio di Storia del dogma, che esce dalle stampe nel 1889 per assumere la sua forma definitiva nel 1891. Grazie alla sua compattezza il libro ottiene subito un notevole successo editoriale: l'edizione francese curata da Eugène Choisy, con la prefazione dello stesso Harnack, vedrà la luce già nel 1893.
Prima di ritornare alla nostra opera è necessario soffermarsi su alcune tappe successive del percorso intellettuale di Harnack. Nel 1893, seguendo il piano di ricerca dell'Accademia delle scienze, egli licenzia il primo dei due volumi dedicati alla storia della letteratura cristiana dei primi tre secoli, Geschichte der altchristlichen Literatur der ersten drei Jahrhunderte; il secondo volume, dedicato esclusivamente alla cronologia e alla datazione, uscirà nel 1897. È una ricognizione minuziosa e accurata dei testi noti, della storia della loro tradizione teologica, edizione, attendibilità, origine, datazione. L'originalità è costituita dal fatto che anche i libri canonici del Nuovo Testamento sono trattati in quest' opera alla stessa stregua degli altri documenti letterari. Benché aiutato da un gruppo di ricercatori e assistenti, è stato Harnack ad assumersi la parte più grave del lavoro e la responsabilità per l'intero progetto. Ancora oggi la ricchezza di risultati ne rende utile la consultazione. Una terza parte del progetto non è stata mai ultimata e ne esistono solo alcuni frammenti.
Le lezioni di Harnack sull'essenza del cristianesimo, tenute nel semestre invernale 1899-1900 e pubblicate nel 1901 sotto il titolo Das Wesen des Chrisieniums6, costituiscono indubbiamente lo scritto più conosciuto di Harnack; la sua pubblicazione innesca subito un ampio dibattito che travalica il mondo accademico tedesco, suscitando anche accesi dibattiti interconfessionali7. L'essenza del cristianesimo assume chiaramente i connotati di uno scritto programmatico, anche se la sua origine fa pensare a una destinazione diversa e prettamente accademica. Nell' opera emergono distintamente le tre convinzioni fondamentali del liberalismo teologico, che si intrecciano con una vera e propria professione di fede dell'autore8.
La prima si fonda sull'asserzione che è possibile, attraverso un'indagine storica accurata e criticamente responsabile, individuare e circoscrivere il nucleo originario di ogni fenomeno storico. Una volta individuato, esso costituisce la sua verità e conferisce certezza al sapere umano. L'essenza del cristianesimo è appunto il suo nucleo storico originario che, secondo Harnack, coincide con la predicazione di Gesù. Tre sono i suoi tratti essenziali: l'annuncio del regno di Dio e la possibilità di percepire oggettivamente la sua venuta; la fede in Dio padre, per il quale ogni anima umana ha un valore infinito; l'esigenza di una giustizia superiore, che sia cioè dettata dall' amore del prossimo e persino dei nemici.
La seconda convinzione del liberalismo teologico si riferisce alla coscienza religiosa di Gesù e al suo rapporto con Dio. Il cristianesimo significa in questa prospettiva la possibilità e la necessità di ripetere l'esperienza religiosa di Gesù, rivivere il suo rapporto filiale con Dio, essere afferrati non solo dalla forza delle parole di Gesù ma dal mistero della sua persona.
La terza convinzione espressa da Harnack vede nell'evangelo la forza di trasformazione sociale. Non si tratta di vedere in Gesù un riformatore sociale, ma di riconoscere che l'evangelo con la sua giustizia fondata sull'amore è un fermento di critica sociale e di ricostruzione dei rapporti collettivi nel segno di un' effettiva solidarietà e fraternità con i poveri.
Una particolare rivalutazione della teologia liberale, riassunta attraverso il pensiero di Hamack, è stata espressa da Dietrich Bonhoeffer in una lettera scritta nel carcere di Tegel il 3 agosto 1944 e indirizzata a Eberhard Bethge:
La Chiesa deve uscire dalla sua stagnazione. Dobbiamo tornare all' aria aperta del confronto spirituale col mondo. Dobbiamo rischiare di dire anche cose contestabili, se ciò permette di sollevare questioni di importanza vitale. Come teologo «moderno», che tuttavia porta in sé l'eredità della teologia liberale, io mi sento tenuto a mettere sul tappeto tali questioni. Tra i giovani non ce ne saranno molti che connettono in sé le due cose9.
Il successo dello scritto L'essenza del cristianesimo rischia di spostare in secondo piano l'unica opera di Hamack non dedicata alla storia del cristianesimo: Geschichte der preussischen Akademie der Wissenschaften (Storia dell'Accademia prussiana delle scienze), pubblicata nel 1900. È tuttavia proprio questo studio a porre Hamack in stretto contatto con la politica culturale dell'im- peratore Guglielmo II. Si intensifica così la presenza di Hamack ai più alti livelli decisionali dello stato prussiano; al tempo stesso il suo impegno personale lo porta a dirigere dal 1903 al 1911 il Congresso evangelico-sociale, organismo che coordina l'impegno dei cristiani nella sfera sociale.
L'impegno politico non impedisce a Hamack di continuare le sue ricerche. Nel 1902 appare un altro dei suoi saggi più celebri Vie Mission und Ausbreitung des Christentums (La missione e la diffusione del cristianesimo). È l'opera della piena maturità scientifica, la sintesi completa delle conoscenze storiche e filologiche dall'autore. Nel 1905 Hamack assume la direzione generale della Biblioteca nazionale. L'anno dopo inizia il suo lavoro di minuzioso studio storico dei vangeli, i Beitriige zur Einleitung in das Neue Testament (Contributi per l'introduzione al Nuovo Testamento), terminato nel 1916. Nel 1911 Hamack ispira la fondazione e assume la presidenza della Kaiser-Wilhelm-Gesellschaft zur Forderung der Wissenschaften, la massima istituzione tedesca per la ricerca scientifica10. A quell'epoca risale la sua amicizia con Friedrich Schmidt-Ott (1860-1956), ministro della cultura fino al 1920 e principale architetto della politica prussiana nel campo della formazione universitaria e della ricerca scientifica11,
In questa prospettiva segue la firma apposta da Harnack al manifesto dei 94 intellettuali a sostegno dell' entrata in guerra della Germania nel 1914. Nello stesso anno Harnack è elevato al rango di barone, e quindi al suo cognome si aggiunge la preposizione «von». Tuttavia, già nel 1916, egli si impegna pubblicamente a favore di una conclusione negoziata della pace e di una riforma della monarchia e dell' amministrazione statale.
Dal 1918 in poi la sua carriera politica entra in una fase di declino. Il governo della Repubblica di Weimar tende a limitare l'effettiva influenza di Harnack sulla vita culturale tedesca. Questo mutamento è anche legato a una forte reazione contro la teologia liberale e contro Harnack stesso che avrà in Karl Barth uno dei principali protagonisti. Nel 1919 Harnack pubblica uno scritto intitolato Fiinfzehn Fragen an die Veriichter der Wissenschaftlichen Theologie (Quindici domande a chi disprezza la teologia scientifica). Lo scritto evidenzia in maniera abbastanza palese la sostanziale inconciliabilità delle posizioni di Harnack e Karl Barth.
Nel 1921 Harnack lascia la direzione della Biblioteca Nazionale e limita l'attività di insegnamento. Nello stesso anno pubblica l'ultima delle sue opere maggiori dedicate al cristianesimo antico: Marcion, das Evangelium vom fremden Gott (Marcione, il vangelo del Dio straniero). È un'opera costruita con il consueto rigore scientifico, ma tra le righe si legge l'intenzione di mettere in guardia le chiese e le facoltà di teologia dai pericoli della teologia della trascendenza, della distanza, del rifiuto di quella sintesi tra cristianesimo e cultura che caratterizzava la teologia liberale. La pubblicazione nel 1923 del suo carteggio con Barth segna tuttavia una frattura anche tra i seguaci delliberalismo teologico: l'approccio storico-critico viene di fatto superato da quello esistenziale e kerygmatico. Harnack cerca di reagire trasformando la sua casa di Berlin-Dahlem in un circolo culturale, luogo di incontro e dibattito tra studiosi ancora fedeli all'impostazione della ricerca scientifica propria di Harnack. Questo impegno si concluderà solo nel 1930 con la sua morte.
Come si è detto, nell'imponente bibliografia degli scritti di Adolf Harnack l'opera più letta e citata è L'essenza del cristianesimo. Abbiamo evidenziato in precedenza le ragioni di tale considerazione. Bisogna tuttavia precisare che il compendio di Storia del dogma è il più importante documento dell'approccio metodologico di Harnack alla storia del pensiero cristiano. Tale approccio è stato ovviamente sviluppato e teorizzato nel Lehrbuch der Dogmengeschichte (Manuale di Storia del Dogma), pubblicato negli anni 1886-1890. Con particolare consapevolezza Hamack scelse tuttavia il compendio per divulgare e perfezionare sia le tesi della sua ricerca sia l'approccio metodologico stesso. (Continua...)
NOTE
1 Hamack (1851-1930) nacque a Dorpat (oggi Tartu) in Estonia. Studiò teologia a Dorpat e a Lipsia. Entrambe le facoltà erano considerate all'epoca piuttosto conservatrici. Hamack ottenne il titolo nobiliare nel 1914. Nel testo di questo saggio, tuttavia, scriveremo il suo cognome senza la preposizione «von», Nei riferimenti bibliografici useremo invece il cognome completo.
2 A. VON HARNACK, Cristianesimo, storia, società. Due conferenze, a cura di P. BOSCHINI, Pisa, Edizioni ETS, 2003, p. 37. Si tratta di un riferimento esplicito al testo di At. 4,12.
3 La prima edizione della Dogmengeschichte risale agli anni 1889-1891. Fu però solo la seconda edizione del 1893 che diede al libro la sua forma pressoché definitiva; si vedano più avanti in questo volume le introduzioni alle varie edizioni dell'opera.
4 Il padre di Adolf, Theodosius (1817-1889), cultore di Lutero, fu pastore e docente di teologia a Dorpat. L'influenza di Thedosius su Hamack si nota anche nelle pagine del compendio di Storia del dogma a proposito della valutazione di Lutero e della sua opera.
5 Sulla figura di Ritschl e sui dibattiti suscitati dal suo metodo teologico si veda H. BERKHOF, 200 anni di teologia e filosofia. Da Kant a Rahner, Torino, Claudiana, 1992, pp. 153-207.
6 È senz'altro l'opera di Hamack più tradotta in italiano. Nota come L'essenza del cristianesimo, la sua prima traduzione fu pubblicata a Torino già nel 1903. Cfr. G. SPINI, Italia liberale e protestanti, Torino, Claudiana, 2002, p. 273. Le successive edizioni risalgono al 1980 e il 1992, curate da G. BONOLA per i tipi della Queriniana di Brescia. Di recente è apparsa in Germania una nuova edizione critica dell'opera. A. VON HARNACK, Das Wesen des Christentums, a cura di C.-D. OsTHOVENER, Tubinga, Mohr, 2005; cfr. la recensione di F. FERRARIO, "Protestantesimo", 60, 3-2005, pp. 258-260.
7 Cfr. PC. BORI, Sviluppi e dibattiti, in: A. VON HARNACK, L'essenza del cristianesimo, Brescia, Queriniana, 19922,·pp. 35-62.
8 Cfr. P. RICCA, Le chiese protestanti, in: AA.VV, Storia del cristianesimo. L'età contemporanea, a cura di G. FILORAMO e D. MENOZZI, Roma-Bari, Laterza, 2001, p. 91.
9 D. BONHOEFFER, Resistenza e Resa. Lettere e scritti dal carcere, Cinisello Balsamo, San Paolo, 19962, p. 458. Bonhoeffer seguì alcuni seminari di storia del cristianesimo tenuti da Hamack all'Università di Berlino negli ultimi anni della sua vita. Si può affermare che l'influenza di Harnack sul pensiero di Bonhoeffer è stata tutt'altro che superficiale. Si veda lo studio di Ci-]. KALTENBORN, Adolfvon Harnack als Leherer Dietrich Bonhoeffers, Berlino, Evangelische Verlagsanstalt, 1973, pp. 106-146. li saggio di Kaltenbom è inoltre un'interessante introduzione al pensiero teologico di Hamack.
10 La Società è stata rifondata nel 1948 come Max-Planck-Gesellschaft zur Forderung der Wissenschaften.
11 Si veda la dedica con cui si apre il compendio.
INDICE
Introduzione di Pawel Gajewski
Abbreviazioni
Prefazioni
Prolegomeni alla disciplina della storia del dogma
I presupposti della storia del dogma
Parte prima
La genesi del dogma ecclesiastico
Libro primo
La preparazione
Libro secondo
La fondazione
Parte seconda
Lo sviluppo del dogma ecclesiastico
Libro primo
La storia dello sviluppo del dogma come dottrina del Dio-uomo sulla base della teologia naturale
Libro secondo
L'ampliamento e la tramutazione del dogma in dottrina del peccato, della grazia e dei mezzi di grazia sulla base della chiesa
Libro terzo
Il triplice esito della storia del dogma
Appendice
Bibliografia essenziale
Indice analitico
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