TANTI OLOCAUSTI - La deportazione e l'internamento nei campi nazisti

TANTI OLOCAUSTI - La deportazione e l'internamento nei campi nazisti


RETROCOPERTINA

La distruzione degli ebrei dell'Europa è un evento storico sul quale l'attenzione collettiva è andata soffermandosi e affermandosi, soprattutto in questi ultimi vent'anni.
Non senza difficoltà la coscienza della catastrofe delle deportazioni e dei campi di concentramento tedeschi è divenuta patrimonio del nostro continente. Ma nei lager confluirono, concentrati e internati per i più svariati motivi, persone e categorie di individui deportatevi non solo per ragioni razziali ma anche politiche, religiose, etniche e cosìvia.
Una umanità varia, a tratti disperata, unita dal comune denominatore della violenza subita ma anche delle strategie di sopravvivenza quotidiana che, individualmente e collettivamente, pose in essere dentro i recinti della morte. Chi erano, da dove provenivano, quale fu il destino degli internati? Come funzionava il lager, in quanto istituzione criminale ma anche microuniverso so­ciale del Novecento?
Quali furono gli elementi di analogia e quelli di differenza tra l'internamento ebraico e quello dei non ebrei? Quali sono le parole chiave dell'esperienza della deportazione nazista? E quali i precedenti storici? Su queste ed altre domande Vercelli dipana con il rigore del saggio storico ma anche con la passione del narratore una riflessione ad ampio raggio, intesa a ricostruire origini, vicende, pratiche e destini dellager e di chi vi fu imprigionato.

INDICE

1. Di cosa parleremo. Le parole chiave
1.1 Stanchezza?
1.2 Memoria e storia
1.3 Il secolo dei campi?
1.4 Sul metodo

2. Comprendere l'universo concentrazionario nazista: il lager come istituzione del Novecento
2.1 I precedenti
2.2 Campi di concentramento e regime nazista
2.3 L'universo dei campi
2.4 Lo strumento giuridico e il braccio esecutivo: la custodia preventiva e la Gestapo
2.5 L'evoluzione storica
2.6 I lager in un'ottica si:stemica: i campi di sterminio
2.7 I campi di concentramento

3. Il senso della giornata di un deportato
3.1 L'arresto
3.2 Il viaggio
3.3 L'internamento
3.4 Il campo e il Block
3.5 Il risveglio
3.6 L'appello e l'Appellplatz
3.7 Il lavoro e l'Arbeitskommando
3.8 La fame e il pane
3.9 Il camino e i crematori
3.10 La lingua dei lager e la sua funzione
3.11 La violenza quotidiana e la sopraffazione
3.12 Il filo spinato
3.13 I neri e i verdi: le SS e i Kapos
3.14 La speranza, il desiderio, la disperazione e l'annichilimento
3.15 I "musulmani" e la morte
3.16 Uomini e donne
3.17 I cancelli e la liberazione
3.18 La strada del ritorno
3.19 Tra stupore e incredulità: il ricordo tra i perseguitati e la memoria dei persecutori
3.20 TI silenzio

4. La deportazione degli "altri"
4.1 I politici e i sindacalisti
4.2 I "devianti", gli asociali e gli outsider
4.3 Gli omosessuali
4.4 I testimoni di Geova
4.5 Gli zingari
4.6 I malati di mente e le vite "non degne d'essere vissute"
4.7 TI dramma della nazione polacca e il trattamento delle popolazioni slave
4.8 I religiosi e il clero
4.9 I prigionieri di guerra sovietici
4.10 Gli Internati militari italiani dopo 1'8 settembre
4.11 TI problema del numero delle vittime

5. In forma di appendice bibliografica e filmografica
5.1 Un consiglio e dieci testi per iniziare
5.2 Testi propedeutici e riassuntivi
5.3 Volumi di ricerca e di analisi dettagliata
5.4 Le deportazioni dei singoli gruppi
5.5 Dieci film per dieci diversi angoli visuali ed interpretativi


Ultima modifica il: Feb 28, 2018
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