1 - PICCOLA ENCICLOPEDIA STORICA SUI TESTIMONI DI GEOVA - VOL. I - 1891 ÷ 1924
Autore: | PACE EMANUELE |
Formato: | 17 X 24 |
Pagine: | 426 |
Anno: | 2013 |
Editore: | AZZURRA7 EDITRICE |
Pace Emanuele |
1 - PICCOLA ENCICLOPEDIA STORICA SUI TESTIMONI DI GEOVA - VOL. I - 1891 ÷ 1924
RETROCOPERTINAI° VOLUME
E' una rara ed originale storia del movimento religioso i Testimoni di Geova, dalla loro primissima presenza in Italia, quali Studenti Biblici, fino all'inizio degli anni sessanta dell'immediato secondo dopoguerra, riproposto e raccolto in più volumi, nella Piccola Enciclopedia Storica sui Testimoni di Geova in Italia.
In questo primo volume si andrà a descrivere, dall'anno 1891 e fino all'anno 1924, con specifici dettagli ed inediti particolari, quella poco nota e troppo spesso confusa storia sui Testimoni di Geova in Italia, i quali, dal 1903, in circa un quarto di secolo, hanno tracciato con estrema fatica nella nazione.
Quello che maggiormente colpisce oggi l'osservatore, è il rapido sviluppo e il rilevante interesse che la fede dei Testimoni di Geova ha avuto per molte persone nel nostro paese. Tuttavia essi ignorano la vera e reale storia del movimento, nel contesto socio-culturale italiano.
Con questo primo volume, si inizia gradualmente a descrivere, tracciare e ripercorrere fatti storici, alcuni noti, altri completamente sconosciuti, che hanno animato la fede e la crescita numerica dei Testimoni di Geova nella nazione.
Nel successivo secondo volume, che abbraccerà un periodo di anni tra il 1925 e il 1932, si approfondirà la storia di umili credenti e di come, nella fase pastorale, si cercò di aiutarli nella dottrina.
Ma, si scriverà anche, del completo declino dell'opera di evangelizzazione, iniziata nel 1923 e conclusasi nel 1926, a motivo dell'inizio della forte avversione delle autorità del regime fascista verso i credenti di questo movimento, che sfociò in repressione della loro letteratura nel 1927-1928, per poi avviare nel 1929 il corso di una drammatica fase persecutoria.
Ricche saranno, nel secondo volume, le notizie sui fatti intercorsi tra il 1925-1932 e di come lo Stato totalitario, considerò sia la fede che il credente Testimone di Geova nella nazione.
I volumi presenteranno dei fatti reali e ben documentati, notizie che hanno carat-terizzato quell'impegno di fede dei primi Testimoni di Geova in Italia e per oltre 50 anni, circa i loro risultati in termini di raccolta che, solo successivamente, dopo il 1950, porterà all'affermazione numerica del gruppo religioso nella nazione, noto oggi come: Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova.
PRESENTAZIONE I° VOLUME
L’autore, con questo suo primo lavoro, “Piccola Enciclopedia Storica sui Testimoni di Geova in Italia” ha voluto tracciare essenzialmente un percorso orientato verso un’unica precisa meta: dare riscontro, ampiezza e profondità, ai fatti che la cultura dell’uomo conserva sotto l’appello dell’antropologico e del tradizionale.
Tutta una materia, da sempre, per la quale bisogna lottare per attestarne la giusta e adeguata significazione. Lottare ieri, come oggi. E non si consideri questo mio dire un’esagerazione. La storia dei Testimoni di Geova è anche lotta contro sistemi totalitari per la libertà di culto e di religione e triste a dirsi anche contro chi il cristianesimo avrebbe dovuto professarlo.
Alcune vicende, anche se poco note, sulla persecuzione dei Testimoni di Geova sotto il regime fascista, presenti nell’archivio centrale dello stato, assumono un aspetto che non sorprende e inquieta. Dimostrano come l’uso strumentale e spregiudicato della disinformazione ha avuto ieri ed ha oggi, l’interesse a creare confusione influenzando negativamente le Autorità e a generare nell’opinione pubblica discriminazione e razzismo.
La ricerca dell’autore, più interessante e sulfurea, ci dà la possibilità di seguire una riflessione antropologica costruita per offrire una lettura organica della storia di questo gruppo religioso e dell’organizzazione sociale su cui è cresciuto.
Sulla base dell’indagine e della ricerca scrupolosa, il Pace ci dà uno strumento di lettura della diversità, individuale, sociale e cultuale di un gruppo, in origine piccolissimo, che ha saputo crearsi uno spazio non soltanto dove altri avevano fallito ma anche in territori vergini, dove gli autoctoni per la prima volta hanno potuto beneficiare del riscatto del Cristo.
La documentazione raccolta evidenzia la discriminazione e la persecuzione verso un gruppo che con spirito di abnegazione, in lungo e in largo ha fatto opera di proselitismo come mai nessuno aveva fatto dai tempi dell’apostolo Paolo. Un’opera d’istruzione e insegnamento che ha dato, in assoluto, il più alto tasso di accrescimento.
Questa Enciclopedia Storica, che può essere considerata punto di riferimento per ulteriori conoscenze, tratteggia delle novità storiche perlopiù sconosciute alle fonti ufficiali. Materiale inedito che risulta, alla luce di attente ricerche, d’importanza storiografica.
Analizzarne la natura e la storia vuol dire affrontare il problema della sua influenza sull’opinione pubblica. L’iniziale opera dei Testimoni di Geova non è stata mera illusione, semmai è da considerarsi una “rivoluzione” del cristianesimo che boccheggiava notevolmente sotto l’influsso della religione di Stato, “professata” dalla stragrande maggioranza degli italiani.
La Chiesa Cattolica ha agito come gruppo di pressione tendente a influenzare i poteri dello Stato, come ben evidenziato da Sergio Lariccia, Dottore in diritto canonico e Avvocato della Sacra Romana Rota in un suo studio sul pluralismo confessionale. Questa pressione, in parte palese, è stata esercitata non solo a danno dei Testimoni di Geova ma contro tutti i “protestanti” accusati di minare le convinzioni della Chiesa Cattolica, convinta di essere l’unica vera chiesa per ordinazione divina.
Lo smarrimento della vecchia religione, avrebbe dovuto lasciare spazio al diritto inalienabile della professione religiosa dei gruppi minori, nel ricordo di un’uguaglianza cristiana abbandonata, senza disagio dagli studiosi, dai teologi e dai giuristi i quali venendo meno alle loro riflessioni etico-religiose, decisero restare muti e ciechi. La storia sarebbe stata diversa e non sarebbe sfociata nelle sue fragili posizioni che ancora oggi sopravvivono.
Pertanto, leggendo il primo volume si rivisitano gli albori di una confessione religiosa in una società complessa come quella italiana che presentava grandi stratificazioni socio-religiose e poco orientata ad aperture che si affacciavano dal “nuovo mondo”.
Purtroppo va detto che la nuova proposta, inizialmente, di fatto, era debole, nonostante le buone intenzioni. Nel 1891, Charles Taze Russell, che soprintendeva all’attività mondiale di predicazione degli Studenti Biblici, visitò per la prima volta alcune città italiane. Egli stesso dovette ammettere che i risultati non erano stati esaltanti, e disse: “Non abbiamo visto nulla che ci incoraggi a sperare in qualche raccolta in Italia”.
Un approccio critico quello di Russell. Gli esiti, nel complesso, ebbe a scrivere, si rivelarono deludenti.
Partendo proprio da questa constatazione, il libro evidenzia l’assenza di un processo d’interazione tra la religione di appartenenza e quella di accoglienza, col forte rischio di sparizione.
Le cose cambiarono dopo la seconda guerra mondiale. Alcuni missionari dedicarono la loro attenzione alla “terra di vitelli”.
Le alte gerarchie vaticane chiesero al governo dell’epoca che fossero espulsi, come risulta da un carteggio rinvenuto negli archivi statali. Salvo rare eccezioni, i missionari dovettero lasciare il paese.
Nonostante gli ostacoli però, gli Studenti Biblici si resero visibili, conformi a quell’immagine che il “potere” della tradizione religiosa italiana non era disposta a concedere, tant’è che si ponevano l’accento e le loro diversità in forme sempre più decontestualizzate.
Il Pace, sulla scorta dell’ordine cronologico che ha voluto favorire nell’offrire quest’opera, stralci di documenti considerati “rari e introvabili”. Non si tratta di semplici citazioni ma di varie annotazioni sempre più particolareggiate, sempre più esito di attente e appassionate ricerche e catalogazioni che hanno richiesto anni di studi e impegno.
Gli attenti lettori, probabilmente vi troveranno alcune inevitabili ripetizioni concettuali pur se espressi in contesti diversi ma sempre col taglio fenomenologico. Inoltre l’autore ha mantenuto il più possibile intatte le citazioni per salvaguardarne il valore storico per evitare strumentalizzazioni da parte di revisionisti senza scrupoli.
Un’opera affidabile per il materiale contenuto che anche allo studioso non lascia sbavature o sbiadite pagine di un passato senza storia.
È chiaro dunque per tutto questo che per Emanuele Pace, il suo lavoro non è un’avventura o un capriccio, ma la realizzazione di un progetto capace di parlare e di farsi ascoltare.
Non sarà “una voce nel deserto” ma sarà un documento d’inestimabile valore utile soprattutto alle generazioni a venire.
Una cosa è certa, l’autore non si pone sullo “scranno del giudice”, ma un giudice che intende valutare attentamente le fonti, prima di acquisirle a piene mani. Una riprova, questa, di un Pace studioso oltre il limite del ricercatore/raccoglitore.
Dott. Christian E. Maccarone
Presidente del Centro Studi Storico-Sociali Siciliani
Tourcoing (F) 24 settembre 2012
AI LETTORI
Senza mezzi termini, il docente definì il mio materiale pubblicato su