1° Parte – Il film
Noah
La CATASTROFE del film
Un ”servitore a cavallo” vuole fare il regista
L’ultimo lavoro cinematografico dell’eclettico e creativo regista statunitense Darren Aronofsky è rappresentato da Noah, un kolossal di 138 minuti (costato ben 125 milioni di dollari) basato su alcuni capitoli della Genesi biblica in cui si narra lastoriadi Noè el’impresa dell’arca, unica speranza di salvezza per gli animali e l’umanità. Il film rielabora,purtroppoin versione fantasy,la storia del celebre patriarca biblico, ricoprendo l’arco di tempo che va da un breve episodio della sua infanzia fino al momento in cui, ritiratesi le acque del Diluvio,riprende il suo ruolo di capofamiglia sulla Terra. Grazie alle interpretazionidi Russell Crowe (Noè) e di Jennifer Connelly (Naameh, la moglie di Noè) unite all’uso di diversi effetti speciali, Noah riesce sorprendentemente ad essere un blockbuster, cioè un film di intrattenimento che ha un grosso impatto sul pubblicocon qualcosa da dire. Il problema è che questo qualcosa il film lo dice molto male.
MANCATA FEDELTÀ
ai FATTI della STORIA
Se l’incipit della pellicola potrebbe infatti far supporre un elevato grado di fedeltà al testo originale, il seguito non fa altrettanto, introducendo un gran numero di indebite variazioni e deviazioni rispetto al testo biblico. La domanda fondamentale che si pone è questa: trattandosi di un’opera basata sul racconto della Bibbia, il film Noah mostra un sostanziale rispetto per la parola di Dio, oppure si distingue proprio per la sua irriverenza verso il testo sacro e quindi per la sua mancanza di rispetto verso Dio? Per riuscire a rispondere a questa domanda è indispensabile possedere una buona cultura biblica e, soprattutto, aver capito cosa rappresenta la Bibbia per l’umanità. Infatti, se la Bibbia è solamente un testo seppur antico ma privo di valore oggettivo, in tal caso qualsiasi sua rappresentazione artistica o letteraria, pur essendo discutibile dal punto di vista strettamente letterario o artistico, può, fino a un certo punto, essere considerata lecita a seconda dell’interpretazione che le viene attribuita.
Tuttavia, se la Bibbia risulta essere effettivamente la parola di Dio, in tal caso chi pensa di usarla per ricavarne un’opera personale deve preoccuparsi di rispettarne il contenuto e di attenersi scrupolosamente al suo racconto. Qualsiasi deviazione o variazione rispetto al testo sacro costituisce infatti una grave ed ingiustificata manomissione e un’offesa personale al suo divino Autore. Ma andiamo per ordine e cominciamo il nostro esame con un breve riassunto del film Noah che ci permette di capire fino a che punto il regista Darren Aronofsky si è attenuto ad un corretto modo di usare la Bibbia e se il suo lavoro rappresenta un’opera di valore in quanto capace di dare pubblico un valido strumento per conoscere ed apprezzare uno dei racconti più straordinari della Bibbia: il diluvio dei giorni di Noè.
RIASSUNTO
FALSATO, INSULSO e INCOERENTE del FILM NOAH
Noah è un film del 2014 scritto, diretto e prodotto da Darren Aronofsky, con protagonista principale Russell Crowe nei panni del patriarca biblico Noè. Come vedremo, il film consiste in un adattamento cinematografico alquanto romanzato e deformato della storia di Noè e del diluvio narrata nel libro biblico di Genesi.La storia del film vorrebbe narrare la celebre impresa biblica compiuta dal patriarca Noè, ma di ciò che è stato fedelmente riportato nella Bibbia il regista Darren Aronofsky si è permesso di farne un polpettone insulso ed incoerente. La Genesi narra la costruzione di un'imponente arca allo scopo di salvare il destino di tutti gli uomini giusti dal diluvio universale progettato da Dio.
ADAMO, EVA E ALCUNI FIGLI
Il film contiene un brevissimo riassunto della nascita della Terra e di tutti gli esseri viventi. Il Creatore (come viene chiamato Dio in modo anonimo per l'intero film) dà vita ad Adamo ed Eva, una coppia di creature a sua immagine e somiglianza (gli uomini), e già qui si osserva una deformazione del regista che li presenta come esseri dal corpo luminoso e spiritualizzato, e li fa vivere nell'Eden al suo fianco. Ma questi, sviati dal serpente, dopo aver raccolto il frutto della tentazione, vengono sopraffatti dall'odio e vengono esiliati sulla Terra fuori dell’Eden, dove poi avranno tre figli: Caino, Abele e Set.
Dominato dall'odio, Caino arriva ad uccidere suo fratello Abele, per poi fuggire lontano e trovare rifugio da un gruppo di angeli caduti, chiamati Vigilanti.
Progressivamente i discendenti di Caino si espandono in tutta la Terra diffondendo odio e violenza ovunque. L'unica speranza è riposta nei pochi rimasti discendenti di Set.
SUCCESSIVE GENERAZIONI FINO A NOÈ
In seguito alla successione di dieci generazioni, Noah, protagonista del film, da ragazzo assiste impotente all'assassinio di suo padre Lamech per mano di Tubal-cain, dominatore degli allora discendenti di Caino. Poiché Lamech gli si oppone, egli lo uccide, desiderando eliminare la discendenza di Seth dalla faccia della Terra. Tubal-cain accusa il Creatore di aver condannato l’umanità alla fatica poiché aveva maledetto la terra. Gli uomini avevano cominciato a mangiare gli animali per fame e nella falsa credenza che nutrendosene sarebbero diventati più forti, ignorando che “la forza viene dal Creatore”. La Terra è desolata, senza vegetazione, perché è stata rovinata dagli uomini. Anni dopo, Noah genera tre figli, Sem, Cam e Jafet. (Vedi la seconda foto in alto tratta dal film dove sono raffigurati Noah, Sem, Cam e il piccolo Jafet in braccio alla madre)
Ad un certo punto Noah comincia ad avere dei sogni: è Dio che gli sta parlando? Noah crede di sì. Dio vuole distruggere il mondo e Noah non sa cosa fare. Una notte, egli vede in sogno una misteriosa inondazione e la montagna dove vive suo nonno Matusalemme. Allora Noah crede che si tratti di un messaggio divino, per cui decide di compiere un viaggio insieme ai suoi familiari per andare a trovare Matusalemme e ottenere da lui le risposte che il Creatore non gli ha dato in sogno. Mentre sono in cammino trovano una bambina di nome Ila ferita gravemente al ventre. Naamah, la moglie di Noah, la cura e la accoglie in famiglia, avvertendo suo marito che a causa della ferita ella non potrà mai avere figli.
Quindi incontrano un gruppo di Vigilanti, simili a mostruosi giganti di pietra, il cui capo, Samyaza, vuole la loro morte; tuttavia uno di loro, il Guardiano Og, si offre insperabilmente di accompagnarli a destinazione. Egli spiega loro che un tempo i Vigilanti erano angeli di luce che, vedendo i discendenti di Adamo e Eva in gravi difficoltà, disubbidirono all'ordine del Creatore e decisero di aiutare gli uomini venendo sulla Terra, e per punizione divina il fango e la terra coprirono i loro corpi gloriosi facendoli diventare mostri. (Vedi la terza foto in alto) Grazie alle loro superiori conoscenze, gli uomini della stirpe di Caino fecero notevole progresso materiale, tuttavia col tempo usarono queste conoscenze per realizzare strumenti di violenza e distruzione e schiavizzarono i Vigilanti.
SI COSTRUISCE L’ARCA
Ma un uomo venne in loro aiuto e quell'uomo era Matusalemme, un discendente di Set. (Vedi foto a lato) Arrivati alla montagna dove in una grotta abita Matusalemme, Noah porta Sem con sé da suo nonno che procura al patriarca uno stato di trance profetico dove finalmente scopre la sua missione: costruire un'arca dove mettere in salvo tutte le coppie di ogni specie di animale dal diluvio che il Creatore ha in progetto. A questo proposito Matusalemme fa al nipote un regalo straordinario: un seme proveniente dall'Eden. Quella sera stessa Noah pianta il seme nella terra.
Il giorno dopo Noah e i suoi cari scoprono che Og sta per essere portato via da Samyaza e dai Vigilanti Magog e Rameel, colpevole di aver aiutato Noah e la sua famiglia, ma il Creatore, inondando d'acqua il seme fa crescere miracolosamente una gigantesca foresta, permettendo di far capire a Samyaza che la missione che Lui ha dato a Noah è molto importante. Così i Vigilanti da oppositori diventano collaboratori di Noah che può subito dare inizio al suo progetto per costruire una gigantesca arca.
VICISSITUDINI INCOERENTI
Passano gli anni e la costruzione dell'arca volge quasi al termine. Nel frattempo, Sem si innamora di Ila, dalla quale è ricambiato, ma ella pensa che il suo amato abbia bisogno di una donna capace di procreare figli. Cam invece, al contrario del fratello, non ha moglie, né fidanzata, ma vorrebbe non essere più trattato come un bambino dal padre. Purtroppo, durante le ultimazioni dell'arca, vengono minacciati da una tribù di discendenti di Caino, comandati da Tubal-cain (vedi la seconda foto sopra), lo stesso spietato artefice dell'omicidio di Lamech.
Noah non lo riconosce come re e si rifiuta di dargli rifugio nell’arca. Tubal-cain avverte Noah che loro non intendono sottomettersi al Creatore nemmeno se avvenisse il miracolo del diluvio, poiché lui e la stirpe di Caino si ritengono superiori a tutti, anche al Creatore stesso. Cionondimeno Tubal-cain avverte che se mai il diluvio dovesse venire, loro salirebbero sull'arca con lui. A questo punto il pensiero di Noah sull’umanità subisce un mutamento ed egli giunge alla conclusione che anche i suoi familiari non sono diversi dagli uomini di Tubal-cain discendenti di Caino.
Noah pensa infatti che nessun uomo può sfuggire all'odio e alla violenza di Caino, per cui decide che al termine del diluvio nessun altro uomo dopo di loro dovrà mai vivere sulla Terra, proprio come vuole anche lo stesso Creatore. Tuttavia Cam vorrebbe avere sull'arca una donna per lui, proprio come Sem, ma a causa di questo, ha un brusco litigio col padre e si allontana. Naamah, convinta che la decisione di suo marito sia un grave errore, si reca da Matusalemme a chiedergli aiuto in quanto le piacerebbe che i loro figli vivessero felici con le proprie mogli e le proprie famiglie. Matusalemme si dirige quindi ai piedi della montagna in cerca di bacche, ma incontra Ila, che cercava Cam, la quale si fa dare la sua benedizione e con un miracolo diviene finalmente fertile, e quindi ha rapporti con Sem.
ALTRE GRAVI INCOERENZE
Cam intanto, trova in una fossa di cadaveri uccisi da Tubal-cain una ragazza di nome Na'el con la quale instaura subito un profondo legame. Il cielo si oscura e comincia a piovere. Noah si mostra confuso e chiede a Dio perché non gli si rivolge più. Il diluvio ha inizio e Noah è costretto a far salire i suoi figli sull'arca. Come previsto Tubal-cain e i suoi uomini attaccano Noah, ma Noah viene aiutato dai Vigilanti, i quali, per via del loro gesto, vengono infine perdonati dal Creatore e riaccolti in cielo. Durante l'imbarcazione, Cam vorrebbe portare Na'el con sé, ma mentre i due raggiungono l'arca, la ragazza cade in una tagliola. Noah accorre in aiuto di suo figlio, che lo prega di salvare anche Na'el. Il patriarca, tuttavia, la abbandona al suo destino, e la ragazza muore travolta dagli uomini di Tubal-cain. Nel caos della battaglia, Tubal-cain riesce a salire nell'arca, ma rimane ferito. Alla fine l'acqua prende il sopravvento sulla Terra e tutti gli altri uomini muoiono annegati. Anche Matusalemme viene travolto dalle acque del diluvio e muore.
LE FANTASIE VIOLENTE
DEL REGISTA
Sull'arca intanto ha inizio un dramma epico. Cam scopre che Tubal-cain è nell’imbarcazione, ma decide di tenerlo nascosto al padre e di aiutarlo a guarire dalle ferite ricevute in battaglia. I piani di Noah vanno secondo previsto, ma ad un tratto avviene qualcosa che sconvolge la sua mente: Ila è rimasta incinta di Sem. Ciò turba Noah in quanto la nascita di un altro bambino porterebbe a nuove generazioni dell’umanità, fatto che era contrario alla volontà del Creatore.
A questo punto Noah decide che nel caso nascesse una femmina, sarebbe costretto ad ucciderla poiché in grado di procreare altri uomini. La moglie Naamah però lo avverte che se commettesse un atto così atroce, la famiglia lo abbandonerà e lui morirà da solo e dimenticato da tutti. Quando il diluvio termina, Sem e Ila decidono di fuggire su una zattera dall’intenzione omicida di Noah, ma questi la distrugge scatenando l'ira di Sem. Il parto di Ila è però prossimo, e la ragazza viene assistita da Naamah. Intanto Tubal-cain, guarito dalle ferite, decide di usare Cam come esca per uccidere finalmente Noah. I due ingaggiano quindi una lotta feroce, ma Cam infine prende le difese del padre e uccide Tubal-cain.
Ila intanto ha avuto due gemelle femmine. Noah è deciso ad eliminarle entrambe per volere di Dio, nonostante la disapprovazione dei suoi familiari. Quando però sta per compiere il duplice assassinio, si pente e desiste dall’impresa omicida. Finalmente le acque si ritirano, l’arca approda sull’asciutto e la Terra ricomincia a germogliare di vegetazione. Deluso, Noah si allontana dai suoi familiari consapevole di essere andato contro la volontà del Creatore. Ma Ila gli spiega che aver risparmiato le sue bambine è stato un gesto di amore e non di disobbedienza nei confronti del Creatore. Ad un certo punto Noah si ubriaca. Cam non ha riguardo per lui che vede nudo e completamente ubriaco sulla spiaggia, mentre Sem e Jafet lo coprono. Intanto Noah si era separato dalla sua famiglia perché era rimasto deluso. Anche Cam si allontana da loro, non riuscendo a perdonare il padre e desideroso di trovare finalmente un posto adatto a lui sulla Terra. Infine Noah si riavvicina ai suoi parenti e benedice le due piccole nipoti, dichiarando “siate fecondi e moltiplicatevi”.
ANALISI CRITICA e OBIETTIVA
del FILM NOAH
Nelle due ore abbondanti del film, il regista Darren Aronofsky si discosta notevolmente dal nucleo di partenza attraverso una serie di sue invenzioni che trascinano il film verso una penosa deriva fantasy, sia nel contenuto di ciò che viene messo in scena e sia nelle scelte registiche. In questo consiste il fallimento principale del film Noah. In sostanza il regista Aronofsky si è preso l’indebita libertà di interpretare la Genesi aggiungendo alla trama del suo Noah particolari completamente estranei nel testo biblico. È questa, senza dubbio, la critica principale da farsi a questo film. Un’occasione malamente sprecata da chi invece avrebbe potuto fare una rappresentazione fedele alla Bibbia del Diluvio Universale e della responsabilità, affidata a Noè, di portare in salvo tutte le specie animali trasferendole verso un nuovo inizio.
Triste a dirsi, ci si trova invece a che fare con personaggi e situazioni mai citati nella Bibbia che, se da una parte sono stati usati dal regista per infoltire il tessuto narrativo, dall’altra parte creano un ibrido che suscita indignazione in chi la Bibbia la conosce per davvero e confusione nella maggioranza che non la conosce. Essendosi allontanato dal racconto biblico il regista ha tentato di integrarlo con elementi estranei, arrogandosi inoltre l’arbitrio di deformare il testo biblico. Privandosi dell’indispensabile sostegno della cultura biblica il regista è naufragato in penoso tentativo di investigare la psicologia dei personaggi del suo film.
IL REGISTA FA APPARIRE NOÈ
come un FANATICO INTEGRALISTA RELIGIOSO
Questo è risultato ancora peggio, perché ha dato corpo, in particolar modo, ad una figura grottesca dell’eroe principale, Noah. Il patriarca biblico generato da Aronofsky ha mostrato d’essere un fanatico integralista religioso, votato alla volontà di un Dio incomprensibile e spietato. Per giustificare la scelta che Dio ha fatto di lui, Noah dice: “Non mi ha scelto perché sono buono. Mi ha scelto perché sapeva che avrei portato a termine ciò che mi ha chiesto”.
Indifferenti, a quanto pare, al vero messaggio racchiuso nel racconto della Genesi riguardante Noè e il diluvio, gli attori del cast hanno contribuito ulteriormente al fallimento del film. Per quanto riguarda Russel Crowe, abituato ai tempi de Il Gladiatore a essere il “guerriero” tutto d’un pezzo, il Noah di Aronofsky talvolta sembra l’alter ego del comandante Massimo. Per quanto riguarda Anthony Hopkins, che ha prestato il volto e il corpo a Matusalemme, l’attore britannico non è andato oltre la traccia di uno dei suoi personaggi precedenti.
Questi sono soltanto alcuni dei prestiti indebiti che il regista ha chiesto ai suoi colleghi d’arte. Possiamo aggiungere i Vigilanti (un’altra invenzione-deformazione rispetto agli angeli materializzati e ai loro giganteschi figli Nephilim menzionati nella Bibbia) e che assomigliano invece ai giganteschi Transformers cinematografici.
DIO, IL PERSONAGGIO PEGGIORE
SECONDO IL REGISTA
Il film Noah presenta un Noah fanatico e tormentato al punto di entrare in conflitto con Dio. Nel film di Aronofsky la figura peggiore risulta essere quella del misterioso Creatore, mai chiamato Dio né tanto meno col suo nome personale Geova, che ad un certo punto trasforma il diluvio in una soluzione finale per distruggere il genere umano e lasciare un pianeta abitato solo da animali. Questo significa che il Dio concepito dal regista Aronofsky è un dio minore, poiché ha fallito la creazione umana non essendo stato capace di preservarla dal male.
MA QUESTO
È IL PENSIERO DI SATANA
Chi conosce la cultura biblica è consapevole che questa idea è scaturita proprio dalla mente di Satana, l’angelo ribelle che si è eretto a rivale del vero Dio e che ha attentato alla sua divina sovranità. Un uomo dell’antichità che si è manifestato come un teologo, il temanita Elifaz, ha mostrato d’essere profondamente influenzato dal pensiero di Satana poiché ha presentato al servitore di Dio chiamato Giobbe un principio completamente falso riguardocome Dio considera la sua creazione intelligente, cioè gli angeli ed il genere umano. Nel libro biblico di Giobbe, infatti, Elifaz riporta una sua personale esperienza spiritica mediante cui ebbe una rivelazione (in realtà di natura demonica) e dice:
Chi conosce la cultura biblica è consapevole che questa idea è scaturita proprio dalla mente di Satana, l’angelo ribelle che si è eretto a rivale del vero Dio e che ha attentato alla sua divina sovranità. Un uomo dell’antichità che si è manifestato come un teologo, il temanita Elifaz, ha mostrato d’essere profondamente influenzato dal pensiero di Satana poiché ha presentato al servitore di Dio chiamato Giobbe un principio completamente falso riguardo come Dio considera la sua creazione intelligente, cioè gli angeli ed il genere umano. Nel libro biblico di Giobbe, infatti, Elifaz riporta una sua personale esperienza spiritica mediante cui ebbe una rivelazione (in realtà di natura demonica) e dice:
“Ho sentito una parola, l'ho percepita appena, come un bisbiglio. 13 Come un incubo notturno incombe su uno che dorme, 14 io fui preso dal terrore, cominciai a tremare, il gelo mi entrò nelle ossa, 15 un soffio leggero sfiorò la mia faccia, mi si drizzarono i capelli. 16 C'era qualcuno davanti ai miei occhi, ma non potevo vederlo bene. Una voce misteriosa sussurrò: 17 'Nessuno è giusto davanti a Dio, nessuno è puro davanti al suo creatore. 18 Dio non conta nemmeno sui suoi servitori celesti, trova difetti anche nei suoi angeli; 19 tanto più ne trova negli uomini che abitano in case d'argilla, con le fondamenta nella polvere. Questi vengono schiacciati come vermi, 20 polverizzati nel volgere di un giorno, periscono tra l'indifferenza di tutti. 21 Se il filo della loro vita viene spezzato, muoiono senza aver imparato niente di saggio'”. — Giobbe 4:12-21, TILC.
LA FANTASIA DEL REGISTA
NON HA LIMITI
Secondo la rivelazione demonica avuta da Elifaz, Dio ritiene che il genere umano non valga nulla e che quindi non meriti nulla da parte del suo creatore. Questo pensiero è contraddetto da una dichiarazione di Gesù in cui visse invece: “Dio ha tanto amato il mondo [del genere umano] che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque esercita fede in lui non sia distrutto ma abbia vita eterna”. — Giovanni 3:16, TNM.
Un Dio amorevole contro un Dio privo di amore. Il Dio presentato nel film Noah è un Creatore indifferente verso il genere umano, un Dio incapace di salvarlo dalla legge del peccato e perfino incapace di comunicare in modo razionale con il suo servitore Noah. Contrariamente a quando espresso nel film, nei capp. 6-8 del libro di Genesi si parla direttamente di una comunicazione tra Dio e Noè, che era un uomo di vera fede. Noè nutriva completa fiducia verso quel Dio che gli aveva chiaramente rivelato di voler salvare il genere umano attraverso la sua famiglia e con essa le principali specie animali.
Il regista fa bere a Noah bevande allucinogene per ricevere indicazioni da Dio. Per questo Noah visita il nonno, Matusalemme (Anthony Hopkins), che gli rivela che una catastrofe globale è in arrivo e gli serve una bevanda allucinogena per indurlo ad uno stato di trance e permettere a Dio di rivelare il suo piano a Noah. Ma, secondo la Genesi, Dio ha rivelato questo piano direttamente a Noè, senza la mediazione di Matusalemme e senza droghe.
ALTRA SCORRETEZZA
DEL REGISTA
Va poi notato che i figli di Noè erano adulti e sposati con rispettive mogli quando sono saliti sull’arca.Nella versione di Aronofsky solo uno dei figli di Noah, Sem, porta con sé sua moglie. Ma nel racconto della Genesi, Dio dice a Noè: "Entrate nell'arca, tu, i tuoi figli, tua moglie e le mogli dei tuoi figli con te". E soprattutto non c’era alcun clandestino sull’arca. Aronofsky pone invece sull’arca il malvagio signore della guerra Tubal-Cain, nascosto tra gli animali. L’intruso tenta poi di uccidere Noah con l'aiuto del figlio di Noah, Cam, ostile al padre perché non gli ha trovato una moglie prima che iniziasse il diluvio. Assurda, inoltre, l’invenzione che Noah si sia fatto aiutare da gigantesche creature di roccia (gli angeli decaduti) quando costruì l'arca.
LA MENTE CONTORTA
DEL REGISTA
Risulta che il regista Aronofsky abbia preso in prestito queste figure strane simili a Golem dalla mistica ebraica, che suggerisce che gli angeli di Dio scacciati dal cielo dopo la creazione fossero stati racchiusi nella roccia, e aiutassero gli esseri umani. Il Golem (in ebraico גולם) è una figura antropomorfa immaginaria della mitologia ebraica e del folklore medievale. Nel folklore ebraico, un golem è un essere antropomorfo animato, creato interamente dalla materia inanimata. (Vedi figura a lato) In ebraico moderno golem significa anche robot. Nel film i mostruosi giganti angelici abbattono alberi per costruire la gigantesca arca. Una trovata spettacolare per usare effetti digitali, ma la Bibbia sostiene che tali angeli ribelli si erano materializzati sulla Terra per uno scopo perverso, non per aiutare l’umanità in difficoltà, ma per avere rapporti sessuali con le femmine umane. Dio cacciò questi angeli ribelli nel tartaro (2 Pietro 2:4), che non è il tartaro della mitologia greca (un luogo sotterraneo), ma una condizione degradata dovuta alla loro indegnità.
LA MENTE DEL REGISTA
SCIVOLA PIÙ IN BASSO
Un altro fatto molto rilevante è che Noè non era affatto contrario che la sua famiglia proseguisse la specie umana. La seconda metà del film racconta invece di una ribellione di Noah, che diventa uno psicopatico criminale e minaccia di uccidere la cognata quando partorisce e successivamente le sue due gemelle. Il Noè biblico non avrebbe mai cercato di impedire il ripopolamento della Terra. Secondo la Bibbia, infatti, Noè era consapevole che lui e la sua famiglia erano stati incaricati di ripopolare la terra, come si legge: “E Dio proseguì, benedicendo Noè e i suoi figli e dicendo loro: “Siate fecondi e moltiplicatevi e riempite la terra". — Genesi 9:1, TNM.
Infine i discendenti di Adamonon si tramandavano la pelle dell’originale serpente come una reliquia di famiglia. In sostanza, perché il regista Aronofsky ha commesso tutti questi errori? Perché ha basato il suo film non sul racconto biblico ma sugli scritti gnostici. E secondo questi ultimi il Dio della Genesi era un falso Dio, e Satana era invece il signore del mondo. Ciò implicherebbe che Noah avesse bisogno dell’aiuto di Satana, non di quello di Dio.
Nella versione originale della Bibbia i tre figli di Noé si imbarcarono con le tre rispettive mogli e Dio non prevedeva affatto di dare fine alla generazione umana. Un Dio senza pietà, quindi, quello immaginato dal regista Aronofsky, un Creatore che ha rinunciato al suo originario proposito di avere una famiglia umana sulla terra e che ha cambiato messaggio: nella rinascita della Terra l’uomo non è previsto, poiché la sua parte malvagia continuerebbe a perpetuare l’errore, e il disegno divino della ricostruzione del paradiso vuole che la Terra sia popolata solo da animali, incapaci di guerre e ingiustizie.
Così il film Noah pur se visivamente spettacolare delude per colpa di una sceneggiatura che mette insieme un’accozzaglia di archetipi mitologici. Adamo ed Eva sono presentati come esseri umani spiritualizzati, che hanno preservato come una reliquia la pelle dell’originale serpente che ha condotto la tentazione a loro danno. Il male e la malvagità iniziano a dilagarenel mondo fuori dell’Eden. La malvagità nel mondo è tale che il creatore decide di annientare gli umani malvagi: tramite un sogno Noah viene avvertito dei progetti del creatore e viene da questi incaricato, in modo criptico e sempre con un inframezzo del misterioso serpente, di costruire un’arca e salvare la sua famiglia, gli animali e le piante. Noah eseguetutto ciò che il creatore gli ha rivelato in sogno. Intanto i discendenti di Caino sono diventati cattivi al punto di darsi al cannibalismo. Compare una ragazza, ne compare un’altra, i figli di Noah sono tentati dal peccato, il serpente ricompare e compaiono tanti effetti speciali.
Il “Diluvio Universale” del 1840 è considerato il capolavoro pittorico di Francis Danby. Il tema biblico è reso in modo altamente drammatico e con immagini dal forte impatto emotivo. Una rupe domina il centro della scena, unico lembo di terra ancora non sommerso dalla furia delle acque, e preso d’assalto da centinaia di persone disperate, alla vana ricerca della salvezza. Tutto intorno solo acqua e pioggia. Il primo piano è riservato alle scene più drammatiche: gente quasi inghiottita dal mare, un leone incastrato in un ramo ruggisce disperato, una donna con due bimbi legati alla schiena si aggrappa ad un’esile radice, un uomo tenta di salvarne un altro, di cui però ormai si vede solo il volto, probabilmente senza vita. E sulla destra un angelo, piange disperato la morte della sua compagna e del loro figlio gigante, un famigerato malvagio nephilim.
IL REGISTA TRASFORMA UN FATTO STORICO
IN UN FANTASY MITICO E APOCALITTICO
Per concludere, Aronofsky si è preso tutte le libertà possibili per trasformare un episodio che nella Bibbia è di poche pagine in un filmone fantasy dallo scenario apocalittico e da una vaga ispirazione spirituale. Il regista ha abbondato di inventiva personale nell'interpretare i sentimenti di Noah, nel trasformare i giganti (in realtà non angeli ma figli degli angeli ribelli citati in Genesi) in un esercito di pietra simili ai Transformers e nell'aggiungere personaggi femminili non menzionati nella Bibbia. La storia di Noè e del diluvio è entrata così nel mito, il posto che sembra competerle a partire dal desiderio del regista, ma che in realtà le è completamente estraneo, poiché 24 secoli dopo Gesù l’ha chiaramente identificata come storia vera, non un mito, con un significato altamente profetico:
“Poiché come furono i giorni di Noè, così sarà la presenza del Figlio dell’uomo. 38 Poiché come in quei giorni prima del diluvio mangiavano e bevevano, gli uomini si sposavano e le donne erano date in matrimonio, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca, 39 e non si avvidero di nulla finché venne il diluvio e li spazzò via tutti, così sarà la presenza del Figlio dell’uomo”.— Matteo 24:37-39, TNM.
Come i contemporanei di Noè furono tutti colti di sorpresa in quanto incuranti dell’avvertimento dato da Noè nel corso di decenni di predicazione (in 2 Pietro 2:5 si parla di Noè come di un “predicatore di giustizia”), allo stesso modo coloro che sarebbero vissuti durante l’invisibile “presenza” di Cristo, cioè a partire dal 1914 fino ad oggi, avrebbero manifestato un atteggiamento simile, completamente incuranti dell’avvertimento dato dai veri servitori di Dio, i Testimoni di Geova, e del tutto indifferenti riguardo alla loro opera di predicazione svolta in tutta la Terra abitata nel corso di lunghi decenni, secondo le istruzioni di Gesù riportate nel Vangelo:
“E questa buona notizia del regno sarà predicata in tutta la terra abitata, in testimonianza a tutte le nazioni; e allora verrà la fine”. — Matteo 24:14, TNM.
La GRAVE RESPONSABILITÀ
della FALSA RELIGIONE
Mentre la falsa religione continua a nascondere al popolo il significato spirituale racchiuso nei segni dei tempi dati da Gesù nel capitolo 24 di Matteo, nel capitolo 13 di Marco e nel capitolo 21 di Luca, non avvertendo le persone dell’incombente giudizio di Dio, coloro che sfruttano la Bibbia per scopi commerciali non si rendono conto di commettere un’azione condannata da Dio, come si legge chiaramente nell’ultimo capitolo del libro biblico di Apocalisse o Rivelazione:
“Io rendo testimonianza a chiunque ode le parole della profezia di questo rotolo: Se qualcuno fa un’aggiunta a queste cose, Dio gli aggiungerà le piaghe che sono scritte in questo rotolo; 19 e se qualcuno toglie qualcosa dalle parole del rotolo di questa profezia, Dio toglierà la sua parte dagli alberi della vita e dalla città santa, cose che sono scritte in questo rotolo”.— Rivelazione 22:18, 19, TNM.
Anche se queste parole si riferiscono specificamente al libro di Apocalisse o Rivelazione, per estensione si applicano all’intera Bibbia in quanto parola di Dio. L’avvertimento è chiaro: chiunque si permetta di alterare o manipolare a proprio piacimento e convenienza la parola di Dio è condannato e a suo tempo subirà l’avverso giudizio di Dio. A causa dell’ignoranza biblica prevalente nella cristianità per colpa della falsa religione, la maggioranza delle persone non si rende conto di quanto sia serio e grave non ascoltare il divino avvertimento dato dai servitori di Dio in questi tempi particolari predetti dalla parola profetica divina.
La società umana nel suo complesso ha subìto una drammatica accelerazione nel peggioramento delle condizioni fisiche, morali e spirituali. Nessun governo umano è in grado di far fronte alla crisi odierna che, come un effetto domino, si è estesa a tutta la terra abitata. Solo il Regno di Dio, cioè il celeste governo il cui leader mondiale è il glorificato Gesù Cristo, è in grado di risolvere tutti i problemi dell’umanità. Appropriatamente, nella serie dei prossimi congressi di zona e internazionali dei Testimoni di Geova in programma a partire da giugno e fino ad agosto 2014, il discorso pubblico di domenica mattina alle 11,20 dal tema Chi è idoneo per essere il nuovo governante della terra? (Isaia 42:1-4) parlerà del governo mondiale che sostituirà tutti gli attuali governi politici e permetterà al leader nominato Gesù Cristo di attuare il suo superlativo programma di vere e sostanziali riforme a beneficio dei suoi governati.
Ciò che invece
FARÀ il GOVERNO celeste di DIO
● Sosterrà la sovranità di Geova e porrà fine al dominio di Satana.
● Libererà la Terra dalla falsa religione e dai governanti oppressivi.
● Porterà il regno di Cristo, il ‘Principe della pace’.● Farà fiorire tutta la Terra come un glorioso paradiso
● Eliminerà ogni scarsità di alloggi, alimenti e lavoro.
● Stabilirà la società in base all’amore del prossimo.
● Controllerà le forze naturali della Terra, preverrà i disastri.
● Eliminerà stress, preoccupazioni, sofferenze, vecchiaia.
● Distruggerà la nemica morte, qualsiasi infermità e ogni afflizione.
● Risusciterà miliardi di morti, onde vivano per sempre su una terra paradisiaca.
2° Parte – La storia
17 FATTI SIGNIFICATIVI
che il FILM NON PRESENTA
Contrariamente al Dio immaginato dal regista Aronofsky, il divino Creatore non è muto, ma parla attraverso la sua parola scritta, la Bibbia, e comunica con la sua visibile organizzazione terrena. Anche se il film Noah potrà essere visto da milioni di persone, non sarà in grado di aiutare nessuno di loro ad avvicinarsi al Creatore il cui nome è Geova. Se la catastrofe del film Noah è stata inevitabile, il successo della parola profetica di Dio è ancor più inevitabile. Felici sono tutti coloro che, animati dal desiderio di conoscere Geova, sono e saranno disposti ad amarlo e a schierarsi dalla sua parte prima che sia troppo tardi.
VEDI LA PAGINA 2