COME GESÙ DIVENNE DIO
RETROCOPERTINA
Come Gesù divenne Dio con il suo titolo mira volutamente ad attirare l'attenzione, ma non intende offendere nessuno. Esprime un doppio senso che coglie due momenti salienti: la straordinarietà della venerazione molto precoce e nei termini più esaltati di Gesù di Nazaret nel movimento religioso a lui devoto, quello che ora chiamiamo «cristianesimo», e il fatto che i primi cristiani giunsero a considerare Gesù divino e a venerarlo in quanto tale. In quali termini storici Gesù è stato considerato divino ed è stato trattato come dio nelle prime cerchie cristiane?
Lo studio di Larry Hurtado mostra come vi siano chiari indizi che la considerazione in cui fin da tempi remoti fu tenuto Gesù venne considerata equivalente a un «culto», e come ciò abbia suscitato lo sdegno e l'ostilità dei giudei correligionari dei primi cristiani. Una grande innovazione di questo tipo può trovare spiegazione in potenti esperienze religiose, che a coloro che le vissero si presentarono con la forza di nuove rivelazioni, ed è in simili esperienze religiose che si deve vedere un fattore primario dell'esplosione della venerazione di Gesù nel cristianesimo più antico.
PREMESSA
Nel marzo 2004 ho avuto l'onore di tenere le conferenze inaugurali della serie annuale di conferenze Deichmann all'Università Ben Gurion del Negev (Beer Sheva, Israele). I capitoli dall'1 al 4 di questo libro sono versioni rivedute di queste conferenze, ai quali ho aggiunto, accogliendo le richieste dei colleghi israeliani e con l'incoraggiamento della Eerdmans, alcuni saggi comparsi in origine come articoli di riviste (capitoli dal 5 all'8), strettamente attinenti ai temi trattati nelle Deichmann lectures.
Il ciclo di conferenze annuale all'Università Ben Gurion, che ho avuto il privilegio di inaugurare, fa parte del programma Deichmann per la letteratura giudaica e cristiana di età ellenistico-romana, che deve molto alla lungimiranza e alla generosità del dr. Heinz-Horst Deichmann. Sono lieto che questo libro possa riportare in appendice il suo discorso d'apertura della serie di conferenze. Uno dei suoi scopi principali è la promozione dello studio accademico del Nuovo Testamento in Israele come importante risorsa storica per lo studio della religione giudaica in età romana. Sono lieto d'essere stato invitato a prendere parte alle fasi di elaborazione del progetto e guarderò con molto interesse agli sviluppi ulteriori. Per mia moglie e per me uno dei piaceri supplementari del periodo trascorso a Beer Sheva è stata la conoscenza del signore e della signora Deichmann, che hanno onorato le conferenze con la loro costante presenza.
Le conferenze che costituiscono ora i capitoli dall'I al 4 di questo libro, in origine sono state pensate per un uditorio composto in gran parte da persone colte e interessate ma che potevano anche non avere grande dimestichezza con i primi testi cristiani o con le prospettive e le conclusioni degli studiosi che se ne occupano. Il mio uditorio di Beer Sheva era costituito quasi del tutto da israeliani dell'Università Ben Gurion e dalla loro comunità. In questa forma destinata alla pubblicazione ho cercato soprattutto di migliorare stilisticamente, di render più chiaro e di ampliare leggermente alcuni punti e di aggiungere qualche ulteriore indicazione nelle note a piè di pagina per chi volesse approfondire l'argomento. Confido dunque che questi capitoli possano risultare comprensibili e istruttivi per un pubblico abbastanza ampio. I capitoli dal 5 all'8 provengono da articoli di riviste, rivolti in origine a chi studia le origini cristiane, come si vede dalle molte note e dai rimandi ad altra letteratura primaria e secondaria.
Ho aggiunto questi studi poiché sono di particolare interesse per corroborare le posizioni che illustro nei capitoli dall'1 al 4 (soprattutto nei primi due). Mi sono limitato a piccoli cambiamenti stilistici per rendere anche questi saggi adatti al libro, ma spero che i lettori interessati non fatichino a seguire anche questi studi. Poiché i capitoli dal 5 all'8 costituiscono alcuni degli studi anteriori cui mi sono appoggiato nei capitoli che precedono, qualche ripetizione è inevitabile, anche se in generale i temi trattati piuttosto sommariamente nei primi capitoli sono sviluppati con maggior completezza nel successivi.
I nostri ospiti di Beer Sheva hanno accolto me e mia moglie con tanto calore da farci sentire membri di famiglia di ritorno a casa dopo un lungo tempo trascorso lontano, sebbene fosse la nostra prima visita all'Università Ben Gurion e chi ci dava il benvenuto non ci conoscesse. In particolare ringrazio la professoressa Zipporah Talshir (allora alla guida del Dipartimento di Studi Biblici e del Vicino Oriente) per aver provveduto sul posto a molte minuzie (e per il piacevole pranzo a casa sua in occasione della nostra visita). Ringrazio anche tutti coloro che hanno preso parte alle conferenze impegnandomi con domande e suggerimenti grazie ai quali ho potuto percepire di aver saputo parlare di questioni interessanti non solo per me ma anche per loro. La dottoressa Cana Werner e Dalia Amara (dottoranda del dipartimento) hanno approntato le traduzioni ebraiche delle mie conferenze, mettendole a disposizione dei presenti che ne facessero richiesta. Dopo le mie revisioni per la pubblicazione hanno rielaborato il loro lavoro e preparato le traduzioni dei quattro articoli di rivista affinché fossero editi in questo libro in ebraico a cura della Ben Gurion University Presso Ringrazio di cuore entrambe per il tempo e i talenti generosamente profusi nel ciclo di conferenze e nell'edizione ebraica di questo volume.
L'amico dr. Roland Deines (per parte sua importante studioso del Nuovo Testamento), nel maggio 2003 mi aveva proposto in via informale di tenere le conferenze inaugurali del ciclo annuale Deichmann. Nella nostra visita di una settimana in Israele, Roland aveva anche gentilmente guidato mia moglie e me in diversi siti storici del Negev, di Gerusalemme e della Galilea, facendoci godere della sua profonda conoscenza della problematica archeologica del giudaismo del secondo tempio e del primo cristianesimo. Tutto il tempo da noi trascorso in Israele è stato istruttivo, interessante e gradevole, soprattutto per la generosità con cui Roland ha messo a disposizione il suo tempo. Egli è stato anche di grande aiuto nella preparazione della traduzione delle conferenze e la pubblicazione dell'edizione ebraica di questo libro.
Ringrazio anche per aver avuto il permesso di presentare alcune del- le conferenze Deichmann in altre circostanze. Nel settembre 2004 ho presentato una versione del capitolo I come conferenza pubblica/universitaria all'Università di Lund, i capitoli I e 2 alle Broady Lectures di Stoccolma e il3 come una delle conferenze del Giorno dell'Esegesi all'incontro annuale della Uppsala Exegetical Society. Ringrazio Kari Syreni per aver organizzato quel programma, come anche Thomas Kazen a Stoccolma e Bengt Holmberg a Lund, che hanno contribuito all'organizzazione nelle rispettive città, e tutti i colleghi scandinavi per la calda accoglienza.
Ho poi illustrato i capitoli dall'1 al 3 come Paddock Lectures al General Theological Seminary di New York City nell'ottobre 2004, per le quali sono stato proposto dal dr. John Koenig. Per avermi eletto Paddock lecturer ringrazio anche i suoi colleghi, in particolare il dr. Robert Mullin per aver sovrinteso ai preparativi e per quanto ha reso comoda e piacevole la mia visita. È un onore essere stato invitato a unirmi a una fila prestigiosa di precedenti conferenzieri della serie Paddock, tra i quali William Temple e J.N.D. Kelly: mi rallegra molto l'interesse mostrato per le mie conferenze dal numero di presenti e dagli animati dibattiti che hanno seguito ognuna di esse.
Come già ho osservato, i capitoli dal 5 al'8 sono stati pubblicati in precedenza come articoli di riviste. Insieme a diverse pubblicazioni su temi particolari, questi rientrano in una linea di ricerca che ha condotto al mio recente e corposo Lord Jesus Christ. Devotion to Jesus in Earliest Christianity, Grand Rapids - Cambridge 2003 (tr. it. Signore Gesù Cristo. La venerazione di Gesù nel cristianesimo più amico, Brescia 2006-7). I dati bibliografici delle pubblicazioni originarie sono forniti in nota all'inizio di ognuno di questi capitoli. Sono molto grato alle diverse riviste in cui questi saggi sono comparsi per la prima volta (e ai loro editori) per avermi concesso di raccoglierli in questo libro. A questi articoli ho apportato cambiamenti soltanto di poco conto. Dal momento che in origine sono stati composti come studi separati, purtroppo alcuni punti vengono trattati più di una volta.
Tutti gli studi di questo libro mostrano l'enorme debito che ho contratto con molti altri studiosi del passato e di oggi, con alcuni dei quali non mi trovo d'accordo, mentre di altri trovo le opinioni più congeniali. Le molte note esprimono i sensi della mia riconoscenza e della mia gratitudine, pur nella convinzione di essere debitore molto più di quanto mi renda conto e sia stato in grado di riconoscere.
Dedico questo volume all'amico Alan Segai, che ha sostenuto e dimostrato con grande impegno che il Nuovo Testamento costituisce un corpus di fonti importanti per lo studio storico della tradizione giudaica del secondo tempio, come anche è nelle finalità principali del programma Deichmann.
Edinburgh, settembre 2005.
INDICE
7 Premessa
13 Introduzione
Parte prima
Problemi e orientamenti
25 1. Come poté accadere che Gesù diventasse dio?
44 2. Venerazione di Gesù e religiosità monoteistica giudaica nell'età del secondo tempio
70 3. Vivere e morire per Gesù
98 4. Un caso emblematico di venerazione antica di Gesù: Fil. 2,6-11
Parte seconda
Definizioni e precisazioni
127 5. Il monoteismo giudaico del primo secolo
151 6. Omaggio al Gesù storico e venerazione protocristiana
169 7. L'ostilità giudaica alla venerazione di Gesù
196 8. Esperienza religiosa e innovazione religiosa nel Nuovo Testamento
223 Epilogo
Appendici
Heinz-Horst Deichmann
227 1. Osservazioni preliminari alla prima serie annuale di conferenze Deichmann
Roland Deines
235 2. C'è qualche buon motivo per studiare la letteratura cristiana antica all'Università Ben Gurion?
237 Indice analitico
243 Indice dei passi citati
249 Indice degli autori moderni
253 Indice del volume
- ASCESA È AFFERMAZIONE DEL CRISTIANESIMO - Come un movimento oscuro e marginale è diventato in pochi secoli la religione dominante dell'Occidente
- BIBBIA E STORIA
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