6 - PICCOLA ENCICLOPEDIA STORICA SUI TESTIMONI DI GEOVA - VOL. VI - 1940 ÷ 1942

6 - PICCOLA ENCICLOPEDIA STORICA SUI TESTIMONI DI GEOVA - VOL. VI - 1940 ÷ 1942

RETROCOPERTINA VI° VOLUME

Per comprendere fino a che punto sotto il regime fascista, le attività persecutorie nei confronti dei Testimoni di Geova si spinsero e raggiunsero il loro apice maggiore, occorre considerare da vicino cosa avvenne tra la fine del mese di gennaio e il mese di aprile 1940, quando si mise in moto la macchina “giudiziaria” del Tribunale Speciale per la difesa dello Stato, approntando un iter che si concluse con il processo dei fedeli della Denominazione e con il pronunciamento dell'ignobile sentenza n. 50, del 19 aprile.

Il VI volume affronta in modo approfondito gli eventi che si susseguirono durante questi mesi, dopo che l'Ovra n. 4 deferì i 26 fedeli al Tribunale Speciale e quello che avvenne successivamente, fino all'anno 1942.

Il 27 gennaio 1940 il Sostituto Procuratore Generale presso il Tribunale Speciale, trasmise gli atti processuali al Giudice Istruttore. Quest'ultimo il 2 febbraio compì un primo importantissimo atto e, successivamente, costituì la Commissione Istruttoria che, tra il 7 febbraio e il 9 marzo interrogò i 26 imputati, alcuni più volte.

Il 3 aprile il Giudice Istruttore a conclusione dell'iter, emise la sentenza istruttoria n. 25. Questa sentenza fu una brutta copia, della sentenza n. 50, che 17 giorni più tardi venne pronunciata dai giudici del Tribunale Speciale per la difesa dello Stato, nella seduta del 19 aprile. Mentre tra il 4 e il 6 aprile furono nominati dal Presidente del Tribunale Speciale i difensori di fiducia e i difensori d'ufficio degli imputati.

Il 19 aprile fu il giorno della celebrazione del processo per i 26 fedeli, processo che si svolse nella sola mattinata e che vide condannati tutti gli imputati a pene che variavano da 2 anni a 11 anni di reclusione, mentre per alcuni imputati, ci furono delle dure pene accessorie. Complessivamente le pene inflitte assommarono a 186 anni, mesi 1 e giorni 10 di reclusione.

Se il Tribunale Speciale inferse un durissimo colpo alla Denominazione colpendo maggiormente i fedeli responsabili dell'attività cultuale ed organizzativa, già alla fine di giugno 1940, per iniziativa della sede filiale WTS a Berna, si tentò con molta circospezione di riorganizzare quelle iniziative e riattivare l'opera clandestina, coordinate in questo periodo nella nazione dalla fedele Randa Anna Maria, moglie di Riet Narciso, residente nel paese di confine: Cernobbio. Interessante è conoscere i primi passi della riorganizzazione, in quello che definisco nello studio il primo periodo cernobbiese, che va dalla fine di giugno 1940 ad inizio febbraio 1942. Mentre per le vicende che interessano il secondo periodo cernobbiese, dal 1943 al 1944-1945, si rimanda al Volume VII.

Non si può non ricordare gli eventi accaduti oltreoceano, quando l'8 gennaio 1942 il secondo presidente della WTB&TS, Rutherford J. F., muore a San Diego, CA, e il 13 gennaio 1942 venne eletto alla carica di terzo presidente della WTB&TS, Knorr Nathan H., il quale negli anni svilupperà per la Denominazione una fede dalle esatte proporzioni che contraddistinse la formazione dottrinale dei Testimoni di Geova e il loro indiscusso successo numerico a livello mondiale.

A partire dalla fine dell'estate del 1943, con le scarcerazioni dei condannati dal Tribunale Speciale e la liberazione dei fedeli deportati al confino, l'opera evangelica e cultuale della Denominazione torna gradualmente a riattivarsi. In Italia inizialmente venne gestita da Cernobbio, poco dopo dalla città di Milano, in un crescendo positivo per adesioni alla dottrina, merito delle nuove iniziative e disposizioni volute ed attuate nel periodo knorriano.

PRESENTAZIONE VI° VOLUME

L’autore, con questo suo lavoro, “Piccola Enciclopedia Storica sui Testimoni di Geova in Italia” ha voluto tracciare essenzialmente un percorso orientato verso un’unica precisa meta: dare riscontro, ampiezza e profondità, ai fatti che la cultura dell’uomo conserva sotto l’appello dell’antropologico e del tradizionale.

Picc. Encicl.vol. 6 325Tutta una materia, da sempre, per la quale bisogna lottare per attestarne la giusta e adeguata significazione. Lottare ieri, come oggi. E non si consideri questo mio dire un’esagerazione. La storia dei Testimoni di Geova è anche lotta contro sistemi totalitari per la libertà di culto e di religione e triste a dirsi anche contro chi il cristianesimo avrebbe dovuto professarlo.

Alcune vicende, anche se poco note, sulla persecuzione dei Testimoni di Geova sotto il regime fascista, presenti nell’archivio centrale dello stato, assumono un aspetto che non sorprende e inquieta. Dimostrano come l’uso strumentale e spregiudicato della disinformazione ha avuto ieri ed ha oggi, l’interesse a creare confusione influenzando negativamente le Autorità e a generare nell’opinione pubblica discriminazione e razzismo.

La ricerca dell’autore, più interessante e sulfurea, ci dà la possibilità di seguire una riflessione antropologica costruita per offrire una lettura organica della storia di questo gruppo religioso e dell’organizzazione sociale su cui è cresciuto.

Sulla base dell’indagine e della ricerca scrupolosa, il Pace ci dà uno strumento di lettura della diversità, individuale, sociale e cultuale di un gruppo, in origine piccolissimo, che ha saputo crearsi uno spazio non soltanto dove altri avevano fallito ma anche in territori vergini, dove gli autoctoni per la prima volta hanno potuto beneficiare del riscatto del Cristo.

La documentazione raccolta evidenzia la discriminazione e la persecuzione verso un gruppo che con spirito di abnegazione, in lungo e in largo ha fatto opera di proselitismo come mai nessuno aveva fatto dai tempi dell’apostolo Paolo. Un’opera d’istruzione e insegnamento che ha dato, in assoluto, il più alto tasso di accrescimento.

Questa Enciclopedia Storica, che può essere considerata punto di riferimento per ulteriori conoscenze, tratteggia delle novità storiche perlopiù sconosciute alle fonti ufficiali. Materiale inedito che risulta, alla luce di attente ricerche, d’importanza storiografica.

Analizzarne la natura e la storia vuol dire affrontare il problema della sua influenza sull’opinione pubblica. L’iniziale opera dei Testimoni di Geova non è stata mera illusione, semmai è da considerarsi una “rivoluzione” del cristianesimo che boccheggiava notevolmente sotto l’influsso della religione di Stato, “professata” dalla stragrande maggioranza degli italiani.

La Chiesa Cattolica ha agito come gruppo di pressione tendente a influenzare i poteri dello Stato, come ben evidenziato da Sergio Lariccia, Dottore in diritto canonico e Avvocato della Sacra Romana Rota in un suo studio sul pluralismo confessionale. Questa pressione, in parte palese, è stata esercitata non solo a danno dei Testimoni di Geova ma contro tutti i “protestanti” accusati di minare le convinzioni della Chiesa Cattolica, convinta di essere l’unica vera chiesa per ordinazione divina.

Lo smarrimento della vecchia religione, avrebbe dovuto lasciare spazio al diritto inalienabile della professione religiosa dei gruppi minori, nel ricordo di un’uguaglianza cristiana abbandonata, senza disagio dagli studiosi, dai teologi e dai giuristi i quali venendo meno alle loro riflessioni etico-religiose, decisero restare muti e ciechi. La storia sarebbe stata diversa e non sarebbe sfociata nelle sue fragili posizioni che ancora oggi sopravvivono.

Pertanto, leggendo il primo volume si rivisitano gli albori di una confessione religiosa in una società complessa come quella italiana che presentava grandi stratificazioni socio-religiose e poco orientata ad aperture che si affacciavano dal “nuovo mondo”.

Purtroppo va detto che la nuova proposta, inizialmente, di fatto, era debole, nonostante le buone intenzioni. Nel 1891, Charles Taze Russell, che soprintendeva all’attività mondiale di predicazione degli Studenti Biblici, visitò per la prima volta alcune città italiane. Egli stesso dovette ammettere che i risultati non erano stati esaltanti, e disse: “Non abbiamo visto nulla che ci incoraggi a sperare in qualche raccolta in Italia”.

Un approccio critico quello di Russell. Gli esiti, nel complesso, ebbe a scrivere, si rivelarono deludenti.

Partendo proprio da questa constatazione, il libro evidenzia l’assenza di un processo d’interazione tra la religione di appartenenza e quella di accoglienza, col forte rischio di sparizione.

Le cose cambiarono dopo la seconda guerra mondiale. Alcuni missionari dedicarono la loro attenzione alla “terra di vitelli”.

Le alte gerarchie vaticane chiesero al governo dell’epoca che fossero espulsi, come risulta da un carteggio rinvenuto negli archivi statali. Salvo rare eccezioni, i missionari dovettero lasciare il paese.

Nonostante gli ostacoli però, gli Studenti Biblici si resero visibili, conformi a quell’immagine che il “potere” della tradizione religiosa italiana non era disposta a concedere, tant’è che si ponevano l’accento e le loro diversità in forme sempre più decontestualizzate.

Il Pace, sulla scorta dell’ordine cronologico che ha voluto favorire nell’offrire quest’opera, stralci di documenti considerati “rari e introvabili”. Non si tratta di semplici citazioni ma di varie annotazioni sempre più particolareggiate, sempre più esito di attente e appassionate ricerche e catalogazioni che hanno richiesto anni di studi e impegno.

Gli attenti lettori, probabilmente vi troveranno alcune inevitabili ripetizioni concettuali pur se espressi in contesti diversi ma sempre col taglio fenomenologico. Inoltre l’autore ha mantenuto il più possibile intatte le citazioni per salvaguardarne il valore storico per evitare strumentalizzazioni da parte di revisionisti senza scrupoli.

Un’opera affidabile per il materiale contenuto che anche allo studioso non lascia sbavature o sbiadite pagine di un passato senza storia.

È chiaro dunque per tutto questo che per Emanuele Pace, il suo lavoro non è un’avventura o un capriccio, ma la realizzazione di un progetto capace di parlare e di farsi ascoltare.

Non sarà “una voce nel deserto” ma sarà un documento d’inestimabile valore utile soprattutto alle generazioni a venire.

Una cosa è certa, l’autore non si pone sullo “scranno del giudice”, ma un giudice che intende valutare attentamente le fonti, prima di acquisirle a piene mani. Una riprova, questa, di un Pace studioso oltre il limite del ricercatore/raccoglitore.

Dott. Christian E. Maccarone
Presidente del Centro Studi Storico-Sociali Siciliani
Tourcoing (F) 24 settembre 2012

INDICE VI° VOLUME

CAPITOLO XXXVI
Tribunale Speciale per la Difesa dello Stato - Istruttoria processuale per i Testimoni di Geova (27 gennaio - 3 aprile 1940)

27 gennaio 1940 - Iter giudiziario: l’autodafè ha inizio!
2 febbaio 1940: mandato di cattura
7 febbraio - 9 marzo 1940: la Commissione Istruttoria
Interrogatori degli imputati, nella fase istruttoria

Pizzato Maria Maddalena - Martinelli Marcello - Paschetto Vittorio Giosuè - Protti Geltrude Albina - Di Cenzo Mariantonia - Di Marco Caterina - Doria Salvatore - D’Ettorre Domenico - Bello Francesco - Di Giampaolo Francesco - Taroni Domenico - Neviconi Giuseppe - Pizzoferrato Vincenzo - Ricci Tommaso - Costantini Guido - Stefanon Narciso - Di Felice Gerardo - Giardinelli Veronino - Giovannoli Michele - Ercolino Tobia - Cavalluzzo Michele - D’Angelo Guerino - Liberatore Francescopaolo - Zortea Francesco - Predebon Romano - Sbalchiero Girolamo

18 marzo 1940 – decreto fissazione dell’Udienza
3 aprile 1940 – Sentenza n. 25, della Commissione Istruttoria
Il Carcere – Trauma nei primi mesi
Ancora sulle abiure
Note

CAPITOLO XXXVII
Il Tribunale Speciale giudica e condanna la fede dei Testimoni di Geova (19 Aprile 1940)

Il Tribunale Speciale fascista per la difesa dello Stato - Breve cenno storico
1° aprile 1940 – Il P.M. rinvia a giudizio i 26 TdG
4 aprile 1940 - Notifica Sentenza n. 25, della Comm. Istr.ai 26 imputati in carcere
I capi d’accusa – I reati
4 aprile 1940 – Nomina difensori di fiducia
6 aprile 1940 – Nomina difensori d’ufficio
Testi dell’accusa
Testi a discolpa
16 aprile 1940 – Traduzione dei detenuti
19 aprile 1940 – Il processo
19 aprile 1940 – Ricordi di alcuni imputati
Le foto degli imputati-condannati
Sentenza del TS n. 50 del 19 aprile 1940
Leggenda semplificata delle condanne
I TdG condannati per regione di appartenenza
L’esecuzione della pena
La notizia della condanna
1943 - Le scarcerazioni dei condannati
Note

CAPITOLO XXXVIII
Notizie alla fratellanza modiale nella Stampa WTB&TS(Yearbook 1941)

Annuario inglese 1941 pagina 180-185
Note

CAPITOLO XXXIX
Cernobbio, una “riorganizzazione” nella clandestinità (maggio-dicembre 1940)

Cernobbio (CO) - Il “primo” periodo cernobbiese 1940-1942
Randa Anna Maria coniugata Riet - Cernobbio 21 giugno 1940
Fossati Agostino, Ginevra - 13 gennaio 1940
Fossati Agostino, Torino - fine gennaio 1940
Fossati Agostino, Torino - gennaio 1941
Note

CAPITOLO XL
Ultimi arresti di Testimoni di Geova (dicembre 1940-maggio 1942)

Arresti anno 1940
Arresto anno 1941
Arresti anno 1942
Conclusione
Note

CAPITOLO XLI
Il carcere per i Testimoni di Geova (1940-1943)

Il Carcere
TdG e il carcere
I numeri di matricola dei TdG in carcere
Il vitto in carcere
Controversie su fede-coscienza tra i TdG in carcere
Aiuti tra fedeli TdG
Istanza di grazia dei parenti
Istanze di grazia dei detenuti TdG - Lo scontro “ideologico”
Richiesta liberazione condizionale nelle decisioni del Giudice di Sorveglianza e del Consiglio di Disciplina
Condono residuo della pena - grazia sovrana - Circolare Ministero Interno n. 46643 del 27.7.1943; Circolare Ministero Internon. 49216 del 14.8.1943
Autorizzazioni a corrispondere
L’acquisto di una Bibbia - Libri e periodici
Malattie e trasferimenti
Le visite dei familiari al detenuto
Ricordi del carcere 1939-1944
Dalle Cartelle Biografiche
Le scarcerazioni
Note

CAPITOLO XLII
Rutherford Joseph Franklin (8.1.1942)

Una breve biografia
Gli anni della crisi 1917-1919
La condanna 21.06.1918
Centralità organizzativa
Il carattere di Rutherford
Dalla penna del Giudice Rutherford
Rutherford e l’Italia
Il terzo presidente: Knorr Nathan Homer
Note

CAPITOLO XLIII
La Stampa WTS-IBSA, in Italia (1940-1942)

APPENDICI

Appendici

Appendice al Capitolo XXXVI

N. 49: Memoria scritta al Presidente del TS della Pizzato M. Maddalena
N. 50: Memoria scritta al Presidente del TS da Martinelli Marcello
N. 51: Memoria scritta al Presidente del TS da Paschetto Vittorio Giosuè
N. 52: Memoria scritta al Presidente del TS da Protti Geltrude Albina
N. 53: Memoria scritta al Presidente del TS da Doria S.
N. 54: Memoria scritta al Presidente del TS da Pizzoferrato Vincenzo
N. 55: Memoria scritta al Presidente del TS da Ricci T.
N. 56: Lettera di rifiuto a prestare servizio militare di D’Angelo Guerino
N. 57: La difesa dei Testimoni di Geova quando sono portati in corte per avere predicato l’evangelo del Regno
N. 58: Memoria scritta al Presidente del TS da Predebon R.
N. 59: Lettara della filiale WTB&TS di Berna da Sbalchiero G.
N. 60: Memoria scritta al Presidente del TS da Sbalchiero G.

Appendice al Capitolo XXXVII

N. 61: Memoria scritta al Presidente del TS da Di Giampaolo F. 395
N. 62: “Esame di testimonio senza giuramento” dell’Ispettore Ovra n. 4, Andriani Pasquale
N. 63: Corte d’Appello L’Aquila – Revisione speciale della sentenza n. 50/19.4.1940

Appendice al Capitolo XLI

N. 64: Lettera 11.8.1943 di Doria Salvatore
N. 65: Discorso funebre (1939)

CRONOLOGIA

INDICE DEI NOMI

Ultima modifica il: Mar 18, 2018
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