L'Autore - Josh McDowell (nato il 17 Agosto 1939) è un cristiano apologista, evangelista, e scrittore. È all'interno dell'enturage Evangelica tradizione protestante, ed è autore o co-autore di circa 115 libri. Il suo libro più noto "Prove che richiedono un verdetto", che si è classificato 13° in Christianity Today lista della maggior parte dei libri evangelici influenti pubblicati dopo la seconda guerra mondiale. Come praticante di apologetica cristiana, gli scritti di McDowell si sono concentrati su come affrontare le sfide alla fede, domande poste dai non cristiani, dubbi di fede, e le religioni non cristiane. McDowell tende a presentare argomenti positivi per raccomandare la fede in Gesù Cristo, sottolineando prove storiche e legali per stabilire l'autenticità dei testi biblici e la divinità di Cristo.
RETROCOPERTINA
La Bibbia è affidabile dal punto di vista storico?
Ci sono prove credibili che Gesù sia Dio?
Il cristianesimo resisterà agli attacchi dei critici del ventunesimo secolo?
I cristiani devono affrontare oggi delle sfide sempre maggiori per dimostrare che la loro fede è sia importante che credibile.
In "Nuove Evidenze: che richiedono un verdetto!" Josh McDowell unisce i due precedenti best-seller in un unico volume, conservando la loro difesa classica della fede ma rispondendo alle nuove domande che la cultura di oggi ci pone.
Il libro ci offre:
- Una nuova ricerca documentata dalle evidenze archeologiche degli ultimi vent'anni.
- Altri capitoli che mettono in luce la ricerca del Gesù storico ed espongono le principali debolezze del "Jesus Seminar".
- Una sezione interamente nuova che affronta temi come la natura della verità, le risposte al postmodernismo, allo scetticismo, all'agnosticismo, al misticismo, la certezza della visione cristiana del mondo e la conoscibilità della verità.
- Un'organizzazione efficiente per un'agevole consultazione.
- Un formato attraente con un'impaginazione che agevola il lettore, con tabelle, schemi, diagrammi e supplementi.
"Nuove Evidenze: che richiedono un verdetto!" ti fornirà una difesa efficace per questo decennio ed oltre.
Josh McDowell è un oratore di fama mondiale, uno scrittore ed un rappresentante itinerante di Campus Crusade for Christ.
Ha studiato al Wheaton College e al Talbot Theological Seminmy; ha scritto più di quarantacinque libri, compreso il classico A Ready Delense; è comparso in numerosi film, video e serie televisive. Josh e sua moglie Dottie hanno quattro figli.
PREFAZIONE
Il cristianesimo è credibile?
C'è un fondamento intellettuale per la fede in Gesù Cristo come Figlio di Dio?
Gli studiosi nel corso dei secoli, così come gli studenti e le persone adulte, possono rispondere a questa domanda con un altisonante "Sì!". È proprio di questo che tratta NUOVE Evidenze che richiedono un verdetto di Josh McDowell.
Josh ha lavorato come rappresentante itinerante di Campus Crusade dal 1964. Più di sette milioni di studenti e professori in più di settecento campi in ottantaquattro diversi paesi sono stati illuminati, incoraggiati, aiutati e sfidati dal suo insegnamento ispirato da Dio e dalla sua testimonianza. La sua esperienza nel parlare ad incontri fra studenti, a piccoli e grandi eventi, a lezioni tenute in aule e centinaia di sedute di consulenza e di dibattiti, insieme ad una laurea cum laude ottenuta presso il Talbot Theological Seminary e alla sua continua ricerca sulle evidenze storiche della fede cristiana, gli danno credito per parlare e scrivere con autorevolezza sulla credibilità del cristianesimo.
Una volta, un avvocato chiese a Gesù:
«Maestro, qual è, nella legge, il gran comandamento?' Gesù gli disse: 'Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. Questo è il grande e il primo comandamento'» (Matteo 22:37, 38).
Dio ci ha creato con la capacità di pensare, di acquisire conoscenza e di discernere la verità.
Dio vuole che usiamo le nostre menti.
L'apostolo Pietro ammonisce: «ma glorificate il Cristo come Signore nei vostri cuori. Siate sempre pronti a render conto della speranza che è in voi a tutti quelli che vi chiedono spiegazioni» (1 Pietro 3:15).
Per questo motivo, il ministero di Campus Crusade per Cristo pone l'enfasi sull'addestramento dei cristiani a sperimentare e condividere la vita abbondante ed emozionante offerta a tutti quelli che mettono la propria fede in Gesù Cristo. Il Leadership Training Institutes (Istituti per l'addestramento dei leaders), il Lay Institutes for Evangelism (Istituto laico per l' evangelizzazione), l'Institutes of Biblical Studies (l'Istituto per gli studi biblici), e altri programmi di addestramento hanno preparato centinaia di migliaia di persone a fornire motivazioni valide, convincenti, storiche e documentate della loro fede in Gesù Cristo.
Durante i quarantacinque anni della mia testimonianza della Buona Notizia del Salvatore, all'interno del mondo accademico, ho incontrato pochissime persone che hanno sinceramente considerato le evidenze e poi negato che Gesù Cristo è il Figlio di Dio e il Salvatore degli uomini. Per me la prova che conferma la deità del Signore Gesù Cristo è schiacciante e conclusiva per ogni persona che cerca in modo onesto la verità. Tuttavia, non tutti, nemmeno la maggior parte di coloro ai quali ho parlato, Lo hanno accettato come Salvatore e Signore.
Questo non perché non erano capaci di credere, semplicemente non volevano credere! Ad esempio, uno psichiatra brillante, ma confuso, venne ad Arrowhead Springs per una consulenza. Mi confessò sinceramente che nella sua vita non aveva mai preso in considerazione in modo onesto le affermazioni di Gesù per paura che ne sarebbe rimasto convinto e, di conseguenza, avrebbe dovuto cambiare la sua vita.
Altre persone celebri che si dichiaravano atee, inclusi Aldous Huxley e Bertrand Russel, hanno rifiutato di affrontare intellettualmente i fatti storici relativi alla nascita, alla vita, agli insegnamenti, ai miracoli, alla morte e alla resurrezione di Gesù di Nazareth. Quelli che lo hanno fatto, ad esempio C.S. Lewis, C.E.M. Joad e Malcolm Muggeridge, hanno trovato le evidenze così convincenti da accettare il verdetto che Gesù è davvero chi diceva di essere, il Figlio di Dio e il loro Salvatore e Signore.
Uno studio attento condotto in preghiera sul materiale contenuto in questo libro preparerà il lettore a fare una presentazione intelligente e convincente della Buona Notizia. Un'ultima parola di cautela, tuttavia: non dare per scontato che la persona comune abbia dubbi sulla deità di Gesù Cristo. La maggior parte delle persone, in molte culture, non hanno bisogno di essere convinte della Sua deità, né del loro bisogno di Lui come Salvatore; hanno, piuttosto, bisogno di riceverLo come Salvatore e seguirLo come Signore.
Quindi, sarà il cristiano stesso a trarre benefici dalla lettura di Nuove Evidenze che richiedono un verdetto. Infatti, questo libro rafforzerà la tua fede in Cristo e, allo stesso tempo, ti fornirà evidenze che ti renderanno capace di condividere la tua fede in maniera più efficace con gli altri.
«Poi disse a Tommaso: 'Porgi qua il dito e guarda le mie mani; porgi la mano e mettila nel costato; e non essere incredulo, ma credente'. Tommaso gli rispose: 'Signor mio e Dio mio!' Gesù gli disse: 'Perché mi hai visto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!'» (Giovanni 20: 27-29).
William R. Bright
Presidente e Fondatore
Campus Crusade for Christ International
Arrowhead Springs
San Bernardino, CA 92414
HA CAMBIATO LA MIA VITA
Tommaso D'Aquino scrisse: "In ogni anima c'è sete di felicità e significato."
Da adolescente ho semplificato quest'affermazione. Voglio essere felice e dare un significato alla mia vita. Volevo le risposte a tre domande basilari: chi sono? Perché sono qui? Dove andrò? Sono queste le domande più difficili della vita. Credo che il 90% delle persone di quarant'anni e più giovani non siano in grado di rispondere a queste domande. Ma io avevo sete di sapere che senso avesse la vita. Quando ero un giovane studente iniziai a cercare le risposte.
Nel posto in cui sono cresciuto sembrava che tutti fossero religiosi. Pensai di trovare le risposte diventando religioso, così iniziai a frequentare la chiesa. Mi ci dedicai al 150 %. Andavo in chiesa mattina, mezzogiorno e sera. Ma credo di aver sbagliato chiesa perché mi sentivo più vuoto quando ero lì dentro che quando ero fuori. Lunica cosa che guadagnai dalla religione furono settantacinque centesimi alla settimana: mettevo nell'offertorio quindici centesimi e prendevo un dollaro così da potermi comprare un frappè!
Fui allevato in una fattoria in Michigan, e la maggior parte dei contadini erano molto pratici. Mio padre che aveva una fattoria mi insegnò: "Se uno non lavora, taglia corto con lui."
Così tagliai corto con la religione.
Poi pensai che la cultura potesse essere la risposta alla mia ricerca di felicità e significato. Così mi iscrissi all'università. Che delusione! Sono stato forse in più università io nella mia vita di qualunque altra persona nella storia. Puoi trovare un sacco di cose in un'università, ma iscriverti lì per trovare felicità e significato nella vita è in pratica una causa persa. Sono sicuro che ero di gran lunga lo studente meno amato della facoltà della prima università che ho frequentato. Ero solito attaccare bottoni con i professori nei loro studi alla ricerca di risposte alla mie domande. Quando mi vedevano arrivare avrebbero voluto spegnere le luci, tirare giù le tapparelle e chiudere la porta a chiave così da evitare di parlare con me. Mi resi conto presto che l'università non mi avrebbe dato le risposte che stavo cercando. I membri della facoltà e i miei compagni di studio avevano gli stessi problemi, le stesse frustrazioni e le stesse domande insolute sulla vita che avevo io. Pochi anni fa vidi uno studente che camminava nel campus universitario con una scritta dietro la schiena: "Non seguitemi, sono perso!" Era così che mi sembravano tutti quelli dell'università.
La cultura non era la risposta!
Allora mi dissi che la via giusta doveva essere il prestigio. Mi sembrava giusto trovare una causa nobile, danni anima e corpo ad essa e diventare così famoso. Le persone con maggior prestigio all'interno dell'università, quelli che tenevano i cordoni della borsa, erano i capi degli studenti. Così mi candidai per diversi uffici di studenti e fui eletto. Era bello conoscere tutti all'interno del campus, prendere le decisioni importanti, e spendere il denaro dell'università come volevo. Ma ben presto quel brivido finì come tutte le cose che avevo già provato. Ogni lunedì mattina mi svegliavo con un mal di testa dovuto al modo in cui avevo passato la sera precedente. Il mio atteggiamento era: Rieccoci, altri cinque giorni noiosi davanti a me.
Tutta la mia felicità girava intorno a quelle tre sere di feste: Venerdì, Sabato e Domenica. E poi, il solito circolo di noia iniziava daccapo. Mi sentivo frustrato, a volte persino disperato. Il mio obiettivo era quello di trovare la mia identità e uno scopo nella vita. Ma qualsiasi tentativo mi lasciava vuoto e senza risposte.
In quel periodo notai un piccolo gruppo di persone all'interno del campus, otto studenti e due professori, che avevano qualcosa di diverso. Sembrava sapessero qual era la direzione della loro vita e avevano una qualità che ammiravo molto nelle persone: la convinzione. Mi piaceva molto stare insieme a persone convinte, anche se le loro convinzioni non erano anche le mie. C'è una certa dinamica nella vita delle persone che hanno convinzione e a me piace quella dinamica.
Ma c'era qualcos'altro in quel gruppo che catturò la mia attenzione: l'amore. Quegli studenti e professori non solo si volevano bene l'un l'altro, ma volevano bene e si prendevano cura delle persone fuori dal loro gruppo. Non solo parlavano dell'amore ma si impegnavano ad amare. Era qualcosa di completamente nuovo per me; e volevo averlo anch'io. Così decisi di fare amicizia con loro.
Dopo circa due settimane ero seduto attorno al tavolo dell'unione studentesca e parlavo con alcuni membri di quel gruppo. Ben presto l'argomento della conversazione divenne Dio. Mi sentivo abbastanza insicuro su questo argomento, così tirai fuori una grande arroganza per nascondere l'insicurezza. Ero stravaccato sulla sedia con l'aria di qualcuno a cui non poteva importarne di meno. "Il cristianesimo, ah!" esclamai. "Ma quella è roba per i deboli, non per gli intellettuali."
Nel profondo volevo davvero quello che avevano loro.
Ma, con il mio orgoglio e con la mia posizione all'interno dell'università, non volevo che sapessero che volevo quello che avevano loro. Così mi voltai verso una delle ragazze del gruppo e dissi: "Dimmi, cosa ha cambiato la tua vita? Perché sei tanto diversa dagli altri studenti ed insegnanti?"
Mi guardò dritto negli occhi e disse due parole che non mi sarei mai aspettato di sentire in una conversazione intelligente in un campus universitario: "Gesù Cristo."
Gesù Cristo?" scattai io. "Non mi parlare di queste sciocchezze. Sono stufo di religione, Bibbia e chiesa".
Lei subito replicò: "Signore, non ho detto religione, ho detto Gesù Cristo."
Colpito dal coraggio della ragazza e dalla sua convinzione, mi scusai per il mio atteggiamento. "Ma sono stufo e stanco della religione e della gente religiosa," aggiunsi. "Non voglio avere niente a che fare con loro. "
Allora i miei nuovi amici mi lanciarono una sfida a cui non potevo credere. Sfidarono me, uno studente di giurisprudenza ad esaminare dal punto di vista intellettuale le affermazioni che Gesù Cristo è il Figlio di Dio. Pensavo fosse uno scherzo. Quei cristiani erano proprio stupidi. Come poteva il cristianesimo, una cosa tanto inconsistente, porsi di fronte ad un'indagine intellettuale? Risi della loro sfida.
Ma essi non si arresero. Continuarono a sfidarmi giorno dopo giorno, e finalmente mi misero con le spalle al muro. Mi infastidì talmente tanto la loro insistenza che alla fine accettai la sfida, non per provare qualcosa ma per confutare ciò che essi sostenevano. Decisi di scrivere un libro che si prendesse gioco del cristianesimo. Lasciai l'università e iniziai a girare gli Stati Uniti e l'Europa per raccogliere evidenze che dimostrassero che il cristianesimo era un inganno.
Un giorno mentre ero seduto in una biblioteca a Londra, in Inghilterra, udii una voce dentro di me che mi diceva:
"Iosh, tu non hai nemmeno un bastone al quale appoggiarti."
La misi subito a tacere. Ma quasi ogni giorno iniziai a sentire quella voce interiore. Più cercavo, più sentivo quella voce. Tornai negli Stati Uniti e all'università, ma non potevo dormire la notte. Andavo a letto alle dieci e rimanevo sveglio fino alle quattro del mattino, lottando contro le evidenze schiaccianti che stavo raccogliendo che dimostravano che Gesù Cristo era il Figlio di Dio.
Mi resi conto che non ero onesto intellettualmente parlando. La mia mente mi diceva che le dichiarazioni di Cristo erano proprio vere, ma la mia volontà era spinta in un'altra direzione. Avevo messo tanta enfasi sulla ricerca della verità, ma non volevo seguirla ora che la vedevo. Iniziai a sentire la sfida personale che Cristo faceva a me in Apocalisse:
«Ecco io sto alla porta e busso: se qualcuno ascolta la mia voce e apre la porta, io entrerò da lui e cenerò con lui ed egli con me».
Ma il cristianesimo mi sembrava una negazione dell'ego, il modo più veloce per rovinarsi tutto il divertimento.
Sapevo di dover risolvere quel conflitto interiore perché mi stava portando alla pazzia. Mi ero sempre considerato una persona dalla mentalità aperta, così decisi di sottoporre le dichiarazioni di Cristo all'esame finale. Una notte nella mia casa di Union City, Michigan, alla fine del mio secondo anno di università, diventai un cristiano. Qualcuno potrebbe dire: "Come sai che sei diventato cristiano?" Ero lì! Mi trovai da solo con un amico credente e insieme pregammo quattro cose che stabilirono la mia relazione con Dio.
Per prima cosa dissi: "Signore Gesù, grazie per essere morto sulla croce per me." Mi resi conto che seppure fossi stato l'unica persona sulla faccia della terra, Cristo sarebbe comunque morto per me. Voi potreste pensare che fu l'irrefutabile evidenza intellettuale che mi portò a Cristo. No, l'evidenza fu solo il modo che Dio usò per varcare la porta della mia vita. Ciò che mi portò a Cristo fu la consapevolezza che Egli mi aveva amato talmente tanto da morire per me.
La seconda cosa che dissi in preghiera fu: "Confesso che sono un peccatore." Nessuno doveva dirmelo. Sapevo che c'erano cose nella mia vita che erano incompatibili con un Dio santo e giusto.
La Bibbia dice: «Se confessiamo i nostri peccati, Egli è fedele e giusto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità» (1 Giovanni 1:9). Così dissi: "Signore, perdonami."
Per terza cosa dissi: "In questo momento, nel modo più totale che conosco, apro la porta della mia vita e metto la mia fiducia in Te come Salvatore e Signore. Prendi il controllo della mia vita. Cambiami dall'interno verso l'esterno. Fa di me il tipo di persona che volevi fossi quando mi hai creato."
L'ultima cosa che dissi in preghiera fu: "Grazie per essere entrato nella mia vita."
Dopo che ebbi pregato, non accadde nulla. Non ci fu nessun fulmine. Non mi spuntarono le ali di un angelo. Anzi, se proprio accadde qualcosa fu che mi sentii peggio dopo quella preghiera, quasi un malore fisico. Avevo paura di aver preso una decisione emotiva di cui mi sarei pentito razionalmente. Ma più che questo, avevo paura di cosa avrebbero pensato i miei amici quando lo avrebbero scoperto. Mi sentivo veramente come se avessi perso la testa.
Ma nei diciotto mesi seguenti la mia intera vita fu trasformata. Uno dei maggiori cambiamenti avvenne nel modo in cui guardavo le persone.
A volte trovavo mia madre nel fienile, distesa nel letame dietro le mucche. Lì mio padre l'aveva picchiata con un tubo fino a che non riusciva più ad alzarsi. Bollivo di rabbia mentre giuravo a me stesso: "Quando sarò abbastanza forte, lo ucciderò."
Durante il periodo dell'università avevo fatto i piani per i successivi venticinque anni della mia vita. Il mio obiettivo maggiore era quello di diventare il governatore del Michigan. Avevo programmato di raggiungere il mio scopo usando le persone per ascendere la scala del successo politico, vedevo le persone come strumenti. Ma dopo che ebbi creduto in Cristo, il mio modo di pensare cambiò. Invece di usare gli altri per servire me stesso, volevo essere usato per servire gli altri. Concentrarmi sugli altri, invece che su me stesso, fu un cambiamento straordinario nella mia vita. Un'altra area che cominciò a cambiare fu il mio brutto temperamento. Andavo su tutte le furie facilmente, anche se qualcuno mi guardava solamente. Ho ancora le cicatrici per aver quasi ucciso un uomo durante il mio primo anno di università. Questo temperamento era talmente radicato che non cercavo coscientemente di cambiarlo. Ma un giorno, davanti ad una crisi che normalmente mi avrebbe fatto perdere le staffe, mi resi conto che il mio brutto temperamento non c'era più. Non sono perfetto in questo, ma quel cambiamento nella mia vita è stato forte e significativo.
Forse il cambiamento più significativo avvenne nel campo dell'odio e dell'amarezza. Ero cresciuto pieno di odio, soprattutto verso un uomo che odiavo più di ogni altra persona sulla faccia della terra. Disprezzavo tutto ciò che quest'uomo rappresentava. Mi ricordo come da piccolo stavo nel mio letto la notte e tramavo come uccidere quell'uomo senza essere preso dalla polizia.
Quell'uomo era mio padre.
Durante la mia infanzia e adolescenza mio padre era l'ubriaco del paese. Raramente l'ho visto sobrio. I miei amici a scuola scherzavano su come mio padre stava disteso sul marciapiede nel centro del paese, rendendosi ridicolo davanti a tutti. I loro scherzi mi ferivano profondamente, ma non lo feci mai sapere a nessuno. Ridevo con loro. Tenevo nascosto il mio dolore. A volte trovavo mia madre nel fienile, distesa nel letame dietro le mucche. Lì mio padre l'aveva picchiata con un tubo fino a che non riusciva più ad alzarsi. Bollivo di rabbia mentre giuravo a me stesso: "Quando sarò abbastanza forte, lo ucciderò." Quando papà era ubriaco e qualcuno veniva a farei visita, lo prendevo per il collo, lo trascinavo nel fienile e lo legavo. Poi parcheggiavo il suo furgone dietro al silo e dicevo a tutti che era andato ad una riunione, così non poteva mettere in imbarazzo la nostra famiglia. Mentre gli legavo le mani e i piedi, allentavo un pò la corda intorno al collo, sperando che nel tentativo di liberarsi si sarebbe strozzato.
Due mesi prima del mio diploma, rientrai a casa dopo esser uscito con una ragazza e sentii mia madre piangere. Corsi nella sua stanza e lei si sedette sul letto.
"Figlio mio, tuo padre mi ha spezzato il cuore", disse. Mi abbracciò e mi strinse a sé. "Ho perso la voglia di vivere. Tutto ciò che voglio è vivere fino al tuo diploma, poi voglio morire."
Due mesi dopo mi diplomai e il venerdì successivo mia madre morì. Credo che morì di crepacuore. Odiavo mio padre per quello. Se non fossi andato via da casa per l'università, dopo il funerale, avrei potuto ucciderlo.
Ma dopo aver deciso di mettere la mia fiducia in Gesù come Salvatore e Signore, l'amore di Dio inondò la mia vita. Egli prese l'odio per mio padre e lo capovolse. Cinque mesi dopo essere diventato cristiano, mi ritrovai a guardare mio padre dritto negli occhi e dire:
"Papà, ti voglio bene."
Non volevo amare quell'uomo, ma lo feci. L'amore di Dio aveva cambiato il mio cuore.
Dopo essermi trasferito all'università di Wheaton, fui vittima di un grave incidente stradale causato da un uomo ubriaco. Per la convalescenza dopo l'ospedale andai a casa e mio padre venne a trovarmi. Stranamente, era sobrio quel giorno. Sembrava a disagio, camminava avanti e indietro per la stanza.
Poi esplose: "Come puoi voler bene ad un padre come me?"
Dissi: "Papà, sei mesi fa ti odiavo, ti disprezzavo. Ma ora ho messo la mia fede in Gesù Cristo, ed Egli ha cambiato la mia vita. Non posso spiegare tutto, papà. Ma Dio ha portato via l'odio che avevo nei tuoi confronti e lo ha sostituito con l'amore."
Parlammo per circa un'ora, poi lui disse: "Figlio mio, se Dio può fare nella mia vita quello che Gli ho visto fare nella tua, allora voglio dargliene l'opportunità. " Pregò: "Dio, se Tu sei davvero Dio e se Gesù è morto sulla croce per perdonarmi per quello che ho fatto alla mia famiglia, ho bisogno di Te. Se Gesù può fare nella mia vita ciò che Gli ho visto fare nella vita di mio figlio, allora voglio credere in Lui come Salvatore e Signore." Udire mio padre fare questa preghiera fu una delle gioie più grandi della mia vita. Dopo aver creduto, ci vollero dai sei ai diciotto mesi perché la mia vita iniziasse a cambiare. Ma la vita di mio padre cambiò proprio davanti ai miei occhi. Era come se qualcuno lo avesse toccato e avesse acceso una luce in lui. Toccò l'alcool solo una volta dopo quel giorno. Portò il bicchiere solo vicino alle labbra e basta, dopo quarant'anni di alcolismo! Non ne aveva più bisogno. Quattordici mesi dopo, morì a causa delle conseguenze dell'alcolismo. Ma in quel periodo di quattordici mesi, più di cento persone nella zona intorno al mio piccolo paese diedero la loro vita a Gesù Cristo in seguito al cambiamento che videro nell'ubriaco del paese, mio padre.
Puoi ridere del cristianesimo. Puoi fartene scherno e riderei sopra. Ma funziona. Se credi in Gesù, comincia a guardare i tuoi atteggiamenti e le tue azioni, Gesù Cristo lavora per cambiare le vite. Il cristianesimo non è qualcosa che devi inghiottire per forza. Tu hai la tua vita e io ho la mia. Tutto ciò che posso fare è dirti quello che io ho imparato e sperimentato, dopo di che cosa farai con Cristo è una tua decisione.
Forse la preghiera che io ho fatto ti aiuterà: "Signor Gesù, ho bisogno di Te. Grazie perché sei morto sulla croce per me. Perdonami e purificami. Proprio in questo momento mi affido a Te come Salvatore e Signore. Fa di me la persona che volevi io fossi quando mi hai creato. Nel nome di Cristo. Amen."
JOSH McDOWELL
SOMMARIO
Sommario
Prefazione
Proemio
Guida all'uso
Spiegazione del formato generale
Ringraziamenti
Egli ha cambiato la mia vita
Come la relazione con Cristo ha trasformato la vita dell'autore
Introduzione
Una fede basata sui fatti. Una fede intelligente. Idee sbagliate sul cristianesimo. Opinioni generali celate dietro tali idee.
PARTE PRIMA: IL CASO BIBBIA
1 L'unicità della Bibbia
Una persona intelligente che cerca la verità di certo leggerà e prenderà in considerazione un libro con le qualifiche storiche della Bibbia.
Qualifiche uniche che pongono la Bibbia al di sopra di ogni altro libro mai scritto.
2 Come ci è arrivata la Bibbia
I materiali utilizzati. Le divisioni della Bibbia. Perché proprio trentanove libri nel Vecchio Testamento e ventisette nel Nuovo? Egli apocrifi? Perché non altri libri?
3 Il Nuovo Testamento è affidabile storicamente?
Le analisi effettuate su tutta la letteratura antica per determinarne l'affidabilità. Come si può confermare il Vecchio Testamento? Ritrovamenti archeologici che confermano il Nuovo Testamento.
4 Il Vecchio Testamento è affidabile storicamente?
Esame bibliografico. Esame di evidenza intrinseca. Evidenze archeologiche che dimostrano la veridicità del Vecchio Testamento.
PARTE SECONDA: Il CASO GESÙ
5 Gesù, figura storica
Documentazioni storiche extrabibliche su Gesù di Nazareth.
6 Se Gesù non è Dio, allora merita un oscar
Il carattere di Cristo e le Sue dichiarazioni di essere Dio. Enfasi su fonti secolari e giudaiche.
7 Significato della deità: il trìlemma- Signore, simulatore o squilibrato?
Se ciò che il Nuovo Testamento racconta di Gesù è preciso storicamente, ci restano solo tre scelte logiche sulla Sua identità.
8 Una colonna della deità: le profezie dell' Antico Testamento adempiute nella persona di Cristo
Illustrazione delle probabilità che tutte le profezie si potessero adempiere in un solo uomo in risposta a chi afferma criticamente: "Non è che una coincidenza". Enfasi sulle fonti giudaiche che sono una risposta alle accuse: "Questo è il modo in cui la vedono i cristiani, ma i giudei?"
9 Una colonna della deità: la resurrezione. scherzo o storia?
Questa parte sulla resurrezione di Cristo, ampiamente documentata, rifiuta le teorie che vogliono screditare il miracolo della resurrezione.
10 Una colonna della deità: La grande dichiarazione
L'ipotesi "se... come" applicata a Cristo: "Se Dio si fosse fatto uomo, come sarebbe stato?"
Citazioni e riflessioni di grandi cristiani e non cristiani sulla persona, il carattere, la vita e la morte di Gesù di Nazareth, e sul Suo grande impatto sul mondo da duernila anni:
PARTE TERZA: IL CASO CRISTIANESIMO
Sezione 1°. Introduzione
Questa sezione tratta l'ispirazione della Bibbia, l'anti-soprannaturalismo e l'archeologia. Tutti e tre gli argomenti si riferiscono all'ipotesi documentari sta e alla Critica delle forme. Di conseguenza, sono trattate all'inizio piuttosto che alla fine delle due sezioni seguenti.
11 La Bibbia viene da Dio?
La prima parte prima presenta la tesi in base alla quale la Bibbia è storicamente precisa. Si discute poi la tesi sull'affidabilità della Bibbia in quanto ispirata da un Dio perfetto.
12 Il presupposto dell'antì-soprannaturalismo
Una presentazione dei presupposti sia dei documentaristi che dei critici delle forme.
Spesso le conclusioni che pretendono di essere obiettive storicamente sono condizionate da visioni del mondo soggettive.
13 L'archeologia e la critica della Bibbia
Una discussione sui contributi e sulle influenze dell'archeologia alla critica.
Sezione 2°. Ipotesi documentarista
La materia della critica letteraria applicata al Pentateuco viene esaminata mettendo in evidenza Mosé quale autore degli scritti in esame.
14 Introduzione all'ipotesi documentarista
Qual è l'ipotesi documentarista? Cosa sono i documenti "JEDP"?
15 Introduzione alla critica della Bibbia
Definizione della critica biblica e spiegazione delle diverse scuole di critica.
16 Introduzione al Pentateuco
Lo scopo e l'importanza dei primi cinque libri.
17 Lo sviluppo dell'ipotesi documentarista
Una descrizione delle varie teorie documentariste e delle loro revisioni moderne.
18 Le regole fondamentali
L'ambientazione orientale antica fornisce vari principi da applicare all'Antico Testamento.
19 I presupposti dei documentaristi
Un'analisi dei quattro presupposti documentaristi basilari:
(1) La priorità dell'analisi delle fonti rispetto all'archeologia;
(2) una visione naturalista della storia e della religione di Israele;
(3) la teoria in base alla quale non esisteva la scrittura ai tempi di Mosè; e
(4) la visione mitologica della narrativa dei patriarchi.
20 Le conseguenze della critica radicale superiore
Una discussione sui risultati della visione della storia di Israele come non storica, fraudolenta e naturalistica.
21 L'evidenze della paternità mosaica
Le testimonianze intrinseche ed estrinseche della paternità mosaica del Pentateuco.
22 Il fenomeno dei nomi di Dio
I vari usi dei nomi di Dio (Elohim, Yahweh, ed altri) messi in prospettiva.
23 La ripetizione presunta di resoconti e contraddizioni
Si dice che certe storie nel Pentateuco siano ripetute, e che altre abbiano dettagli contraddittori
24 Incongruenze
La scrittura in terza persona e il racconto della morte di Mosè sono elementi incongruenti col fatto che Mosè è l'autore del Pentateuco.
25 La diversità intrinseca
Una discussione sulla diversità di contenuto, di stile e di lingua.
26 Conclusioni sull'ipotesi documentarista
Sezione III. La critica biblica e il Nuovo Testamento
Esame dei principi basilari della critica formale. Risposte pratiche ai presupposti basilari e alle conclusioni. La ricerca moderna del Gesù storico.
27 Introduzione alla Critica delle forme del Nuovo Testamento
Discussione sulla critica delle forme, il suo scopo e i suoi sostenitori.
28 Lo scetticismo storico
a Esame dell'attendibilità dei racconti sul Gesù storico.
29 Gesù otto il fuoco
Un esame delle ricerche storiche su Gesù e il traguardo del Jesus Seminar.
30 Conclusioni sulla critica delle forme
Uno sguardo al contributo e al limite dell'approccio della critica delle forme.
31 Teologia moderna e critica della Bibbia di C.S.Lewis
PARTE QUARTA: VERITÀ O CONSEGUENZE
Nota personale dell'autore
32 La natura della verità
33 La conoscibilità della verità
34 Risposte al postmodernismo
35 Risposte allo scetticismo
36 Risposte all'agnosticismo
37 Risposte al misticismo
38 Certezze e convinzioni
39 Un'apologia dei miracoli
40 La storia è conoscibile?
Bibliografia
Note biografiche di autori scelti
Indice degli autori
Indice argomenti
Le quattro leggi spirituali
Puoi conoscere Dio in modo personale e sperimentare la vita cristiana esuberante.