ARTICOLI DI TUTTO IL NEGOZIO

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ARTICOLI DI TUTTO IL NEGOZIO (249)

RIFLESSOLOGIA - Tecnica manuali per il benessere e la salute

foto non disponibileGli Autori: BARBARA KUNZ - KEVIN KUNZ, Da oltre venticinque anni Kevin e Barbara Kunz sono all'avanguardia nel campo della riflessologia, per quanto attiene alla ricerca, all'insegnamento, alla pratica, alla normativa e alla documentazione. Autorità riconosciute in materia a livello internazionale, hanno viaggiato in tutto il mondo per promuovere la riflessologia, instaurando legami con associazioni di riflessologi in diversi Paesi. Sono inoltre codirettori dell'organizzazione Reflexology Research e della sua rivista, Reflexions (pubblicata da più di vent'anni). Kevin e Barbara praticano la riflessologia a Santa Fe, nel New Mexico, presso il proprio studio, oltre a gestire due siti Internet che complessivamente hanno avuto oltre 5 milioni di visitatori. A oggi hanno pubblicato diversi libri, tradotti in molte lingue e più volte ristampati, tra cui Complete Guide to Foot Reflexology, che è diventato un bestselìer: Hand and Foot Reflexology: a Self-help Guide; Hand Reflexology Workbooki The Practitioner's Guide to ReflexologYi The Complete Guide to Foot Reflexology [edizione riveduta]: Reflexology for Chi/dreni Medicai Applications of Reflexologyi My Reflexologist Says Feet Dont' Lie.


PREMESSA

La riflessologia è una tecnica manuale che consiste nell’applicare una pressione in specifici punti delle mani e dei piedi per stimolare la capacità di autoguarigione dell’organismo.Imparate anche voi a eseguire le diverse sequenze, per migliorare la vostra salute e contrastare gli effetti dello stress.

PRINCIPI DI RIFLESSOLOGIA

I “recettori di pressione” della mano e del piede sono infatti collegati a specifiche parti del corpo e le tecniche riflessogene, che sono in grado di stimolare tali recettori, permettono di inviare in tutto l’organismo onde che inducono il rilassamento. Che sia praticata presso uno studio professionale, da un amico o con le tecniche di autotrattamento, tutti possono trarre enormi benefici dalla riflessologia. Questo libro, scritto da due esperti riflessologi di fama mondiale, dimostra quanto essa sia utile per rilassarsi, per alleviare i sintomi dei disturbi più comuni e, in generale, per migliorare la qualità di vita. Imparate anche voi a eseguire le diverse sequenze, per migliorare la vostra salute e contrastare gli effetti dello stress.

INTRODUZIONE

Dopo oltre venticinque anni di carriera professionale in qualità di riflessologi, autori e insegnanti, desideriamo esporre ai lettori la storia e la teoria della riflessologia, i suoi effetti benefici, i risultati della ricerca, le tecniche e l'approccio ai problemi di salute. In questa introduzione incominciamo a parlare del motivo per cui la riflessologia è così importante per tante persone.
Un aspetto che ci ha sempre sorpreso è che la ragione che spinge a iniziare a lavorare con la riflessologia spesso è il desiderio di aiutare gli altri. Una volta abbiamo domandato ad alcuni riflessologi di ben undici Paesi diversi perché avessero deciso di intraprendere questa professione e la risposta è stata unanime: per rendersi utili.
Come ha osservato Barbara Dobbs nel suo brillante saggio "Alternative health approaches" (pubblicato in Nursing Mirror, voI. 160, n. 9, 27 febbraio 1985), "nel praticare la riflessologia ai malati oncologici il nostro scopo era alleviare il dolore, ma presto scoprimmo i suoi benefici sul morale dei pazienti e delle loro famiglie. Finalmente si faceva qualcosa per loro. I pazienti dichiaravano di sentirsi meno abbandonati a se stessi e le famiglie di essere contente che la persona amata potesse trarre giovamento da un metodo non invasivo. In tre casi abbiamo insegnato a un famigliare a praticare la riflessologia al malato, e il bilancio è stato positivo per entrambi. I commenti dei pazienti riguardo alla riflessologia sembrano dimostrare che si tratta di un modo per sentirsi aiutati e avere qualcuno accanto negli ultimi giorni di vita. Mentre il parente si sentiva utile al benessere del congiunto, il paziente sperimentava una prova tangibile dell'amore dell'altra persona".
A farci conoscere la riflessologia è stata la madre di un bambino parzialmente cieco in seguito a un infortunio: dopo essere riuscita a vincere l'artrite che la affliggeva, aveva applicato le stesse tecniche al figlio affinché mantenesse l'occhio cieco in posizione corretta. Alla figlia di una nostra amica, invece, era stato consigliato il ricovero in una struttura assistenziale dopo un incidente automobilistico, nella convinzione che non si sarebbe ripresa né sarebbe più stata in grado di vivere in modo autonomo. Grazie al trattamento di riflessologia eseguito dalla madre, la giovane ha potuto ricominciare a insegnare.

In un altro caso, un insegnante in pensione ha seguito i nostri corsi per accrescere la mobilità delle mani artritiche, anche se il suo scopo finale era praticare la riflessologia alla moglie. Quando abbiamo incontrato la signora, ci è stato chiaro perché l'uomo voleva aiutarla: era emiplegica a causa di un ictus e, oltre a dimostrarle il suo amore, era deciso a fare qualcosa per migliorare le sue condizioni fisiche.
La riflessologla può servire anche a voi ad aiutare una persona amata?
Leggendo il libro e imparando le tecniche rifiessogene, capirete in prima persona quanto siano efficaci per migliorare la vostra salute e quella dei vostri cari. Essere sani è un vantaggio anche per chi ci sta intorno e, come l'insegnante in pensione, sarete in grado di aiutare gli altri.

INDICE

6 Introduzione

9 Principi di riflessologia
La storia della riflessologia 10 • Come agisce la riflessologia 14 • Mappe di riflessologia piantare 16 • Mappe di riflessologia palmare 20

25 Benefici della riflessologia
Perché si pratica la riflessologia? 26 • Riflessologia per tutti 28 • La ricerca in riflessologia 31 • Riflessologia e medicina 32 • I successi riportati 34 • Una visita dal riflessologo 36

39 Prendersi cura di mani e piedi
Anatomia del piede e della mano 40 • Piedi e mani: istruzioni per l'uso 42 • I percorsi della salute 46 • Attrezzi per autotrattamento 50 • Esercizi di rilassamento 52

57 La seduta di riflessologia
Preparazione della seduta di riflessologia 58 • Tecniche 62 • Tecniche dolci per il piede 68 • Sequenza completa di riflessologia piantare 74 • Tecniche dolci per la mano 98 • Sequenza completa di riflessologia palmare 102 • Condizioni particolari 118 • Autotrattamento 124

131 Problemi di salute
L'uso della riflessologia per disturbi specifici • Stitichezza 134 • Mal di testa 136 • Dolori alla schiena e al collo 138 • Dolore 140 • Artrite e reumatismi 142 • Altri problemi di salute 144

154 Indirizzi utili
156 Indice analitico
160 Ringraziamenti
160 Gli autori

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RICONCILIAZIONE FRA DIO E L'UOMO - VOLUME V

charles-taze-russell-120 L'Autore Charles Taze Russell (Pittsburgh, 16 febbraio 1852 – Pampa, 31 ottobre 1916) è stato un predicatore statunitense, considerato il fondatore degli Studenti biblici, movimento che nel 1931 prese il nome di Testimoni di Geova e primo presidente della Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania.


CHI ERA CHARLES TAZE RUSSELL? -
Questa la sua storia!

"Riconciliazione fra Dio e L'uomo"
LA PREFAZIONE DELL'AUTORE

  

         La prima edizione di questo volume fu pubblicata nel 1899: ed ora puó considerarsi diffusa ad un gran numero dei componenti del popolo di Dio, nei vari linguaggi del mondo civile.

Il capitolo, dall’intestazione “Santo - Innocente -Immacolato” [concernente le relazioni umane, che Gesù ebbe, dalla Sua nascita a Betlehem] suscitó - e suscita - un’attenzione speciale, per cui molti Cristiani hanno dichiarato ch’esso riflesse e riflette una grande luce, su molti e vari soggetti Scritturali e scientifici.

Con un sistema teologico che riconosce la sua imperfezione e chiede e aspetta l’insegnamento e l’illuminazione divina fino alla fine del percorso della Chiesa, sembra rimarchevole che questo volume scritto 19 anni fa, abbia bisogno solo di poche correzioni per essere in armonia con il recente pensiero degli Studenti Biblici per ciò che riguarda l’insegnamento della Parola Divina.

            La principale peculiaritá del volume risiede nel capitolo concernente “il prezzo del riscatto”. Questo dottrina, dalla quale, apparentemente, ne derivano tutte le altre, connesse alla nostra salvezza é stata perduta di vista ed oscurata, sin dai tempi in cui gli Apostoli s’addormentarono, nel sonno della morte. E, sinora, permane in tale stato.

            Gli studenti della Bibbia, invece, hanno considerato, e considerano, il “riscatto” quale una chiave, atta ad aprire le menti a discernere ed intendere il contenuto dell’intera Bibbia, oltre a reperire ció che costituisce la Veritá e riconoscere gli errori.

            Le dichiarazioni della Bibbia, nei riguardi del “RISCATTO”, non sono state cambiate, in alcun modo. E noi riteniamo, fermamente che i soggetti, presentati da esse, sono e saranno infallibili. Ma, considerando la nostra fallibilitá, nell’esame delle Scritture, abbiamo sempre confidato - e confidiamo - d’ottenere il giusto intendimento, mediante la guida al giusto discernimento, dallo Spirito Santo, che ci fu promesso.

            Ed ora, alla fine dell’esame del “Riscatto”, il suo contenuto brilla nei nostri occhi, per la commozione, trasfusa nei nostri cuori, dalla vivida luce dello Spirito Santo. Noi non contente stiamo contro la rivelazione progressiva del il Piano divino, anzi ne gioiamo. Non abbiamo motivi per chiedere scusa. Il riscatto si concentra davanti a noi in modo glorioso con gaggi nuovi di luce divina.

            A questo punto, siamo in grado di riconoscere - ed, apprezzare - che Gesù, nostro Signore, rinunció al godimento della gloria celeste, per dedicarsi a compiere l’Opera del riscatto di Adamo e dei suoi discendenti. Rileviamo che il cambio della sua natura spirituale, in quella umana, fu necessario per abilitarlo a costituire il prezzo del riscatto, “dando sé stesso [uomo perfetto - dal greco ANTILUTRON - qual prezzo corrispondente], e ció, dal tempo della sua consacrazione, a trent’anni, in cui fu battezzato, nelle acque del Giordano, sino alla sua morte, sulla croce. Cosí, Egli perfezionó l’equivalenza del prezzo del Riscatto, per Adamo e la sua discendenza, aggiungendo, al sacrificio della sua vita, l’Opera d’Evangelizzazione, che espletó, sin quando chiuse il ciclo della Sua vita terrena, sulla croce, esclamando: “TUTTO É COMPIUTO!” Infatti, nulla di più aveva da compiere, oltre quello che gli era stato preordinato d’eseguire, per il compimento del Piano di Dio.

            Gesù, nostro Signore, fu risuscitato dai morti, dal Padre celeste, in un Essere spirituale e, cioé, alla natura divina. Cosí [come ci precisa l’Apostolo, agli Atti 5: 31] “Lo esaltó, ponendolo alla Sua destra, nei luoghi altissimi, e costituendolo Principe e Salvatore, per dare ravvedimento ad Israele, e remissione dei peccati”.

Gesù non ha usato il prezzo del riscatto quando fu sulla terra, ne potè portare i suoi discepoli in relazione di comunione con il Padre. Così Egli dichiarò: Ascenderò al Padre mio e al Padre vostro, al mio Dio e al vostro Dio”. Poi dichiarò: “ Se io non vado lo Spirito Santo non verrà”. Giov. 20:17. Giov:16:7.

            Circa i meravigliosi benefici, che Gesù concesse all’umanitá, mediante il Suo Riscatto, Egli disse ai suoi discepoli [apparendo loro su l’alto solaio, ove lo attendevano, secondo le istruzioni che aveva date loro, prima d’ascendere al cielo]: “Ecco, io manderó, su voi, quel che il Padre mio ha promesso [lo Spirito Santo]. Quanto a voi, rimanete in questa cittá, sin quando, dall’Alto sarete rivestiti di potenza [cioé dello Spirito] - Luca 24:49.

            Per i meriti del Riscatto, Gesù ottenne dal Padre celeste, la Risurrezione e la Restauzione, per il mondo intero; la prima           Risurrezione, per i Suoi fedeli seguaci, che “ebbero intendimento delle “cose profonde di Dio”e quindi, consacrandosi a Lui, “furono trasformati, mediante il rinnovamento della loro mente, onde conoscessero, per esperienza, qual fosse - ed è -la volontà di Dio, la buona, accettevole e perfetta volontá” - Romani 8:17. Di conseguenza, i fedeli seguaci di Cristo usufruiranno, al pari del loro Capo, dell’onore, della gloria e dell’immortalitá, appartenendo alla Chiesa, della quale Egli sará lo Sposo. Si consideri, anche, che il Riscatto dell’umanitá, concederá a tutte le genti, la restaurazione alla vita perfetta [quale fu goduta dai nostri progenitori, prima del peccato] ed in eterno, sulla terra, anch’essa restaurata, allo stato originale. S’intende che per godere queste benedizioni, occorrerá osservare strettamente le leggi di Dio.

            La ‘chiamata’ per la formazione della Chiesa, non costituí, né costituisce, ne aggiunge per arrotondare il prezzo del Riscatto, poiché il sacrificio di Gesù fu sufficiente. Essa fu progettata, affinché i seguaci del Maestro dimostrassero d’essere pervenuti ad acquisire lo stesso spirito e l’uguale disposizione, che ebbe il loro Signore e Maestro, nell’eseguire, ad ogni costo e, persino col sacrificio della vita, la Volontà del Padre celeste: onde essere accettati da Lui, quali membri del Regal Sacerdozio, del quale Gesù ne é il Sommo Sacerdote; nonché membri della Chiesa, della quale Cristo sará lo Sposo. Ai membri di questa classe, vien richiesto di servire Iddio, aderendo allo stesso Patto, al quale si sottopose Gesù. Infatti, Asaf [artista sovrano, pari ai grandi Profeti ] preannunció: “Dio dice, adunatemi i miei fedeli, che hanno fatto con me un Patto, mediante sacrificio.” Salmo 50: 5.

         Or, allorquando i componenti di questa classe saranno pervenuti a completare il numero prestabilito, ed innalzati alla natura divina, come il loro Capo, saremo nel tempo in cui essi [Cristo e la Sua Chiesa] inizieranno ad esplicare il loro Potere, erogando la Giustizia divina, acquisita per i meriti di Gesù, onde giustificare l’intera umanitá.

         Questo sacrificio - o prezzo di riscatto - sará presentato al Padre, quale corrispondente alla Giustizia divina, a favore dei peccatori [Adamo e la sua discendenza], alla fine di questa éra, ed al principio della Nuova, e costituirá la Giustificazione divina, ottenuta dal Redentore, per ogni creatura umana che va a Dio, tramite i meriti di Gesù, durante il Millennio, nel cui corso, Cristo e la Sua Chiesa erogheranno le benedizioni di vita, pace, e prosperitá che l’Eterno Iddio promise ad Abrahamo.

I membri della Chiesa in questo percorso di quasi 19 secoli non potevano essere sacrifici accette voli per Dio come fu per Gesù loro Redentore, perché solo Lui fu santo immacolato innocente – noi siamo imperfetti peccatori e Dio non può accettare dei sacrifici imperfetti con mancanze peccatrici.

Come si può fare per divenire sacrifici accette voli e permetterci di associarsi a Gesù sul piano spirituale? La cosa adeguata fu fatta - la giustizia divina accordò una attribuzione del merito di Gesù per tutti coloro che entreranno nel patto di sacrificio per il quale Gesù divenne l’avvocato o il garante. Questa attribuzione del Suo merito del sacrificio per la Chiesa, di Gesù, può assomigliare a una ipoteca o un debito, messa sul sacrificio di riscatto, che gli impedisce di applicare subito al mondo, fino a quando la sua applicazione per la Chiesa sarà terminata.

            Il Patto, steso da Dio, con la Chiesa contempla che tutti i componenti d’essa, per divenire Nuove Creature in Cristo e coeredi Suoi, nelle Alte sfere spirituali, dovranno sacrificare la loro vita terrena. É su tale base che le Chiesa ha rinunciato - e rinuncia - ad ogni diritto ed agio, fruiti dall’umanitá, sacrificandoli, al pari di Gesù, divenuto il loro Sommo Sacerdote ed Avvocato, presso il Padre suo. In tal modo, i componenti della Chiesa acquisiscono ed acquisiranno il privilegio d’essere rigenerati dallo Spirito Santo, per condividere l’Opera sacrificale, giubilarne, al pari dell’apostolo Paolo, che a tal riguardo, scrisse in questi termini, ai Colossesi (1: 14): “Io mi rallegro, nelle mie sofferenze, per voi; e quel che manca alle sofferenze di Cristo, lo compio nella mia carne, a favore del corpo di Lui, che é la Chiesa’! Negli stessi termini, l’Apostolo si rivolge ai Romani (8: 16-17), dicendo loro: “Lo Spirito Santo attesta, assieme col nostro spirito, che siamo figliuoli di Dio e, se siamo figliuoli, siamo anche eredi di Dio e coeredi di Cristo, se pur soffriamo con Lui, affinché siamo, anche, glorificati con Lui. Or ricordiamoci tutti che sol quando questi spiriti rigenerati passeranno al di lá del Velo, i meriti di Cristo, depositati presso il Trono di Giustizia, avranno effetto per l’adempimento del Nuovo Patto. Lo stesso, Paolo, scrivendo agli Ebrei (8: 13), ci spiega: “. . . dicendo un nuovo Patto, EGLI ha dichiarato antico il primo, Ora, quel che diventa antico ed invecchia, é vicino a morire.”

Se sarà di nuovo da riscrivere questo volume, faremo via via delle modificazioni delle espressioni, in armonia con quello che già abbiamo presentato qui. Chiediamo ai nostri lettori di considerare questo. Le modifiche non sono di tale natura al fine di permettere che l’espressioni del libro siano sbagliate – solo che – non sono così complete e chiare come se il libro fosse stato scritto adesso.

Per alcuni commenti aggiornati sul nuovo patto, chiediamo ai nostri lettori di considerare la Prefazione dell’autore su “Studi delle Scritture volume, 6”.

Il vostro servitore nel Signore,

CHARLES T. RUSSELL
Brooklyn, N.York
1 ottobre 1916

INDICE

STUDIO I

    LA REALTA’ E LA FILOSOFIA

STA ALLA BASE DELLA DOTTRINA CRISTIANA DAL PUNTO DI VISTA DELLA BIBBIA – TRE VEDUTE SU QUESTO SOGGETTO – “LA VEDUTA ORTODOSSA, LA VEDUTA ETERODOSSA”, LA VEDUTA DELLA BIBBIA CHE LI UNISCE E LI ARMONIZZA TUTTI E DUE – LA TEORIA DELL’ EVOLUZIONE ANTAGONISTA CON LA VERITA’ SU QUESTO SOGGETTO – LA RICONCILIAZIONE DELLA GIUSTIZIA DIVINA COMPIUTA – LA RICONCILIAZIONE DELLA CHIESA IN SVOLGIMENTO – LA RICONCILIAZIONE DEL MONDO IN FUTURO – I GRANDI RISULTATI FINALI, QUANDO IL REGNO FINIRA’ IL SUO RUOLO ...

STUDIO II

    L’AUTORE DELLA RICONCILIAZIONE

L’ONNIPOTENTE GEOVA – IL SALVATORE DEI PECCATORI, ATTRAVERSO CRISTO – “DEGNO E’ L’AGNELLO” – “COLUI CHE ESISTE IN SE” – QUELLO CHE “IO SONO” – UNA TRADIZIONE FALZA – FONDATA SULL’ERRORE –

L’UNITA’ DEL PADRE E DEL FIGLIO MOSTRATA NELLE SCRITTURE – L’USANZA SCRITTURALE DELLA PAROLA GEOVA E DEL TITOLO IL SIGNORE – LA PAROLA DIO NE VECCHIO TESTAMENTO – NEL NUOVO TESTAMENTO – LA TESTIMONIANZA ARMONIOSA DELLA BIBBIA – CHI HA VISTO ME, HA VISTO IL PADRE – LUI NON LA CONSIDERO’UNA COSA SEMPLICE ESSERE AL LIVELLO DEL PADRE – PER NOI C’E’ UN UNICO DIO PADRE ED UN UNICO SIGNORE GESU’ CRISTO - …..

STUDIO III

    IL MEDIATORE DELLA RICONCILIAZIONE L’UNICO GENERATO

CHI E’ LUI? – IL LOGOS, UN DIO – L’UNICO GENERATO DI GEOVA – LA TESTIMONIANZA DELLA BIBBIA – “COLUI CHE FU RICCO” – “PRIMA DI ABRAMO IO FUI” – “IL PRIMO E L’ULTIMO” – “IL LOGOS DIVENNE CARNE” – NON FU INCARNATO – LUI SI UMILIO’ – COLUI CHE FU RICCO, PER NOI DIVENNE POVERO – NON VI E’ NESSUNA IPOCRISIA IN QUESTA TESTIMONIANZA – LA CONDOTTA DEL NOSTRO SIGNORE NON FU FALZA – COLUI CHE FU SANTO INNOCENTE, SENZA MACCHIA E SEPARATO DAI PECCATORI. …

STUDIO IV

    IL MEDIATORE DELLA RICONCILIAZIONE, COLUI CHE FU SENZA MACCHIA

SCRITTURE CHE APPARENTEMENTE SI CONTRADDICONO, SONO MESSE IN ARMONIA – LA DOTTRINA ROMANO-CATTOLICA DELLA GENERAZIONE DELLA IMMACOLATA CONCEZIONE DI MARIA NON E’CONFERMATA – LA NASCITA DI GESU’ E’ DIVERSA DAI PECCATORI, ESSENZIALE PER IL PROGETTO DIVINO - ALTRIMENTI NON SAREBBE STATO POSSIBILE NESSUNA REDENZIONE – LE ULTIME CONCLUSIONI DELLA SCIENZA IN RELAZIONE ALL’UNIONE DELLA VITA CON IL PROTOPLASMA – IL LOGOS FU FATTO CARNE – NATO DALLA DONNA, MA SENZA MACCHIA - UNA MADRE IMPERFETTA LO FECE NASCERE SENZA MACCHIA – LO STESSO PRINCIPIO OPERA IN ALTRI ASPETTI DELPIANO DIVINO, SECONDO LE SCRITTURE.

STUDIO V

IL MEDIATORE DELLA RICONCILIAZIONE FU FATTO SIMILE AI SUOI FRATELLI.

CHI SONO I SUOI FRATELLI? – IN COSA STA LA SOMIGLIANZA – COME FU LUI TENTATO IN TUTTO COME NOI, MA LUI FU SENZA PECCATO – LE TENTAZIONI NEL DESERTO – L’ASSOMIGLIANZA DELLE SUE TENTAZIONI CON LE NOSTRE – ALCUNE TENTAZIONI POTRANNO IMBROGLIARE ANCHE GLI ELETTI – IN CHE SENSO FU FATTO PERFETTO IL NOSTRO SIGNORE ATTRAVERSO LE SOFFERENZE – ANCHE SE FU FIGLIO IMPARO’ AD UBBIDIRE – COME FU LUI FU FATTO SIMILE AI PECCATORI – SENZA MACCHIA – “LUI PRESE SU DI LUI TUTTE LE NOSTRE INFERMITA’ – COME EBBE MISERICORDIA

STUDIO VI

    IL MEDIATORE DELLA RICONCILIAZIONE E IL FIGLIO E IL SIGNORE DI DAVIDE.

COME E’ LUI FIGLIO DI DAVIDE? - LA GENEALOGIA DI GIUSEPPE ATTRAVERSO SALOMONE – LA GENEALOGIA DI MARIA ATTRAVERSO NATAN – ABBASSA QUELLI INNALZATI E INNALZA QUELLI ABBASSATI –

DA DOVE PRENDE IL TITOLO DI CRISTO, IL SIGNORE DI DAVIDE – COME FU LUI LA RADICE IL RAMO DI DAVIDE – IL SIGNIFICATO DEL TITOLO PADRE DELL’ETERNITA’ – COME FU ASSICURATO E COME SARA’ APPLICATO – CHI SONO I FIGLI DI CRISTO - LA CHIESA “I SUOI FRATELLI” – I FIGLI DI DIO E IL PADRE DEL NOSTRO SIGNORE GESU’’ CRISTO

STUDIO VII

    IL MEDIATORE DELLA RICONCILIAZIONE IL FIGLIO DELL’UOMO.

COSA NON SIGNIFICA QUESTO TITOLO – COSA SIGNIFICA - I SUOI ONORI SONO INCONTESTABILI, NON POSSONO ESSERE PRETESI DA NESSUNO – IL FIGLIO DELL’UOMO COSI’ COME E’ VISTO DAL MONDO – COME L’HA VISTO PILATO, ROUSSEAU, NAPOLEONE – IL SIGNIFICATO DELLA DICHIARAZIONE: “NON AVEVA BELLEZZA DA ATTIRARE GLI SGUARDI” – ERA DIVERSO DAGLI ALTRI – IL SUO ESSERE RIPIENO DI LUCE

STUDIO VIII

    LA VIA DELLA RICONCILIAZIONE LO SPIRITO SANTO DI DIO

L’OPERA DELLO SPIRITO SANTO – ADESSO E’ NEL MILLENNIO – DIVERSI NOMI CHE HA LO SPIRITO SANTO – IN CONTRASTO CON LO SPIRITO DELL’ERRORE – COME LO SPIRITO SI ADEGUA A DIFFERENTI PERSONE – IL SIGNIFICATO DELLA PAROLA SPIRITO – DIO E’ SPIRITO – LO SPIRITO SANTO NON C’ERA ANCORA – I DONI DELLO SPIRITO – LA POTENZA TRASFORMATRICE DELLO SPIRITO SANTO – SPIRITO CON MISURA E SENZA MISURA – LO SPIRITO DEL MONDO L’ANTICRISTO – LA LOTTA TRA QUESTO LO SPIRITO SANTO – LE LOTTE INTERNE ED ESTERNE DEI SANTI – LO SPIRITO CHE CI VUOLE CON GELOSIA - INSEGNATI DALLO SPIRITO – PARAKLETOS IL CONSOLATORE – LUI VI CONDURRA’ IN TUTTA LA VERITA’ – LA SORVEGLIANZA DELLO SPIRITO NON FU MINORE DA QUANDO CESSARONO I DONI MIRACOLOSI

STUDIO IX

    IL BATTESIMO LA TESTIMONIANZA ED IL SIGILLO DELLO SPIRITO SANTO DELLA RICONCILIAZIONE.

IL BATTESIMO DELLO SPIRITO – IN TRE PARTI – IL SIGNIFICATO DEL BATTESIMO – LE CHIAVI DEL REGNO DEI CIELI – ALTRO BATTESIMO DELLO SPIRITO PROMESSO SU OGNI CARNE – IL SUO SIGNIFICATO – LA PREGHIERA PER LO SPIRITO – LA TESTIMONIANZA DELLO SPIRITO – LA SUA IMPORTANZA – NESSUNA PACE CON DIO SENZA DI LUI – POCHI SANNO SE CE L’HANNO OPPURE NO – QUESTA E’ UNA COSA CHE DESIDERO CONOSCERE – COME RICONOSCERE LA TESTIMONIANZA DELLO SPIRITO – LE DIVERSITA’ DI AMMINISTRAZIONE – LA TESTIMONIANZA DELLO SPIRITO – SANTIFICATI ATTRAVERSO LO SPIRITO – PIENI DI SPIRITO – IL SIGILLO DELLO SPIRITO – LA PROMESSA CHE LO SIGILLA – PER IL GIORNO DELLA LIBERAZIONE – PIU’ ALTA REALIZZAZIONE DA RICERCARE – E MANTENERE.

STUDIO X

    LO SPIRITO DI UNA MENTE SANA.

LO SPIRITO DI DIO DEL SUO POPOLO MANDA FUORI LO SPIRITO DELLA PAURA – L’UMANITA’ IN GENERE E’ MALATA SIA FISICAMENTE CHE MENTALMENTE – IL SENSO NEL QUALE LO SPIRITO SANTO E’ LO SPIRITO DI UNA MENTE SANA - LE OPERAZIONI CHE PORTANO A QUESTO RISULTATO – LE TESTIMONIANZE DELLO SPIRITO DI UNA MENTE SANA..

STUDIO XI

    LO SPIRITO SANTO DELLA RICONCILIAZIONE.

L’ESAME DI ALCUNE SCRITTURE APPARENTEMENTE CONTRADDITTORIE – NON SPENGETE LO SPIRITO – NON RATTRISTATE LO SPIRITO DELLA VERITA’ – IL CONSOLATORE – PIENI DI SPIRITO SANTO – MENTIRE ALLO SPIRITO SANTO - TENTARE LO SPIRITO DEL SIGNORE – IL PECCATO CONTRO LO SPIRITO SANTO - LO SPIRITO HA DETTO – LO SPIRITO SANTO E’ CONTENTO - FERMATI DALLO SPIRITO SANTO – LO SPIRITO SANTO TESTIMONIA – LO SPIRITO SANTO VI HA MESSO SUPERVISORI – LO SPIRITO SANTO COME INSEGNANTE – L’UNZIONE D I COLUI CHE E’ SANTO – LO SPIRITO SANTO MEDIA CON SOSPIRI – COME CRITICA LO SPIRITO IL MONDO – COME SI CONOSCE LO SPIRITO DI DIO A DIFFERENZA DELLO SPIRITO DELL’ANTICRISTO.

STUDIO XII

    L’OGGETTO DELLA RICONCILIAZIONE : L’UOMO.

COSA E’ L’UOMO – LA RISPOSTA ORTODOSSA – LA RISPOSTA SCIENTIFICA – LA RISPOSTA DELLA BIBBIA – IL CORPO DELL’UOMO – LO SPIRITO DELL’UOMO – L’ANIMA UMANA – CONFUSIONE DALLE TRADUZIONI SBAGLIATE – MOLTIPLICAZIONE DELLE ANIME – COSA E’ LO SHEOL E L’ADES, DOVE VANNO TUTTE LE ANIME NELL’INTERVALLO TRA LA MORTE E LA RESURREZIONE – LE DICHIARAZIONI SCRITTURALI ANALIZZATE INDIVIDUALMENTE.

STUDIO XIII

    LE SPERANZE DELLA VITA PERPETUA E L’IMMORTALITA’ ASSICURATE ATTRAVERSO LA RICONCILIAZIONE.

LE ASPETTATIVE O SPERANZE DELLA CREAZIONE CHE GEME - NON CI SONO TESTIMONIANZE – LE PROMESSE ED I RISULTATI DELLA RICONCILIAZIONE – UNA DISTINZIONE ED UNA DIFFERENZA – L’ANIMA UMANA E’ IMMORTALE, O A SOLO LA SPERANZA DI DIVENIRE IMMORTALE – GLI ANGELI SONO IMMORTALI – E’ SATANA IMMORTALE – LA VITA E’ IMMORTALITA’ PORTATA ALLA LUCE ATTRAVERSO IL VANGELO – LE PAROLE GREGHE TRADOTTE IMMORTALE E IMMORTALITA’ NELLE SCRITTURE – ATTRAVERSO CHE COSA SI DISTINGUE LA SPERANZA DELLA CHIESA DALLA SPERANZA DEL MONDO SALVATO.

STUDIO XIV

LA NECESSITA’ DELLA RICONCILIAZIONE – L’ELIMINAZIONE DELLA MORTE.

LA CONDANNA UN MALE ATTUALE NON FUTURA – DOVE E PERCHE’ VIENE LA CONDANNA PER TUTTI – QUANDO CESSERA’ L’IRA DI DIO CONTRO IL PECCATO – SALVATI ADESSO E IN FUTURO – LA RICONCILIAZIONE E’ NECESSARIA SECONDO IL PIANO DI DIO – L’UOMO, UN ESEMPIO PER GLI ANGELI E PER ATRE CREATURE FUTURE.

STUDIO XV

    UN RISCATTO PER TUTTI UNICA BASE PER LA RICONCILIAZIONE.

LA RICONCILIAZIONE E’ IMPOSSIBILE SENZA UN RISCATTO – ASSICURATO MA NON IMPOSTO – ESSERE REDENTORE FU UN FAVORE – IL SIGNIFICATO DELLE PAROLE PREZZO DI RISCATTO E REDENZIONE – CHE PREZZO DI RISCATTO FU PAGATO PER L’UOMO – LA GIUSTIFICAZIONE ATTRAVERSO LA FEDE E’ COSI’ ASSICURATA – VOI SIETE STATI COMPRATI CON UN PREZZO – ATTRAVERSO CHI – DA CHI – CON QUALE SCOPO – COME HA COOPERATO L’AMORE CON LA GIUSTIZIA – IL RISCATTO E’ MESSO PER TUTTI, NON SARA’ RIPRESO INDIETRO – I DIRITTI DEL PRIMO ADAMO COMPRATI DAL SECONDO ADAMO – IL RISCATTO NON SIGNIFICA PERDONO – LA MORTE DELL’UOMO NON E’ UN RISCATTO – UN RAGIONAMENTO FALZO DELLE TEORIE UNIVERSALI - LA GIUSTIZIA NON FU OBBLIGATA DALLA REDENZIONE – UNICO NOME – IL METODO DEL MEDIATORE SIMBOLEGGIATO ATTRAVERSO MOSE’ – LA REDENZIONE, SOSTITUZIONE – ERA POSSIBILE UN ALTRO PIANO

STUDIO XV

    IL MINISTERO DELLA RICONCILIAZIONE.

QUESTO MINISTERO ERA AFFIDATO AL SACERDOZIO REALE – UNTI PER PREDICARE LA RICONCILIAZIONE – PERCHE’ NON E’ APPREZZATA LA NOTIZIA DI GIOIA – IL RISULTATI DI QUESTO MINISTERO – LA PERSECUZIONE E LA GLORIA – COME IN LEI SI PROVA LA FEDELTA’ – SOLO COLORO CHE SONO FEDELI POSSONO AVERE UNA PARTE NELL’OPERA DELLA RICONCILIAZIONE DEL FUTURO

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QUELLO CHE LA BIBBIA INSEGNA

Autore:

R. A. TORREY

Formato:

17 X 24

Pagine:

290

Anno:

2009

Editore:

CASA EDITRICE HILKIA INC.

Spedizione:

POSTALE: €. 1,28 < 2 Kg. | €. 3,95 < 5 Kg | €. 9,00 < 10 Kg. | €. 12,00 < 20 Kg. |

Negozio SHOP:

ISTRUZIONI per acquistare da: | ITALIA | ESTERO |

Come pagare:

1 Bollet. Poste | 2 Carta Credito | 3 Bonifico Banc.-Naz./Inter.| 4 Ricarica Poste|

 

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L'Autore
R. A. Torrey

INDICE 

Prefazione VIII 

SEZIONE 1 

QUELLO CHE LA BIBBIA INSEGNA RIGUARDO A DIO 

1. Dio Spirito 1
2. L’unità di Dio 7
3. L’eternità di Dio 11
4. L’onnipresenza di Dio 14
5. La personalità di Dio 17
6. L’onnipotenza di Dio 23
7. L’onniscienza di Dio 26
8. La santità di Dio 31
9. L’amore di Dio 38
10. La giustizia di Dio 45
11. La misericordia di Dio 51
12. La fedeltà di Dio 57 

SEZIONE 2 

QUELLO CHE LA BIBBIA INSEGNA RIGUARDO A GESÙ CRISTO

1. La divinità di Gesù Cristo 65
2. La subordinazione del Figlio al Padre 85
3. La natura umana di Gesù Cristo 89
4. Il carattere di Gesù Cristo 98
5. La morte di Gesù Cristo 150
6. La risurrezione di Gesù Cristo 175
7. L’ascensione di Gesù Cristo 198
8. Il ritorno di Gesù Cristo 205 

SEZIONE 3 

QUELLO CHE LA BIBBIA INSEGNA RIGUARDO ALLO SPIRITO SANTO

1. La personalità dello Spirito Santo 238
2. La divinità dello Spirito Santo 245
3. Distinzione fra lo Spirito Santo, il Padre e il Figlio Gesù Cristo 249
4. La subordinazione dello Spirito al Padre e al Figlio 251
5. I nomi dello Spirito Santo 253
6. L’opera dello Spirito Santo 261
7. Il battesimo dello Spirito Santo 287
8. L’opera dello Spirito Santo nei profeti e negli apostoli 301
9. L’opera dello Spirito Santo in Gesù Cristo 313 

SEZIONE 4 

QUELLO CHE LA BIBBIA INSEGNA RIGUARDO ALL’UOMO

1. La condizione originale dell’uomo 318
2. La caduta 321
3. La condizione dell’uomo non redento da Cristo di fronte a Dio 323
4. Il destino di chi respinge la redenzione in Gesù Cristo 329
5. La giustificazione 342
6. La nuova nascita 353
7. L’adozione 367
8. La santificazione 372
9. Il pentimento 385
10. La fede 396
11. L’amore per Dio 422
12. L’amore per Cristo 427
13. L’amore per l’uomo 433
14. La preghiera 451
15. La gratitudine 504
16. L’adorazione
17. La certezza di salvezza e di vita eterna del credente
18. Il destino dei credenti

SEZIONE 5  

QUELLO CHE LA BIBBIA INSEGNA RIGUARDO AGLI  ANGELI

1. Gli angeli: la loro natura, la loro posizione, il loro numero e la loro residenza

2. L’opera degli angeli

SEZIONE  6

QUELLO CHE LA BIBBIA INSEGNA RIGUARDO A SATANA Il diavolo:

1. La sua esistenza, la sua natura, la sua posizione e il suo carattere
2. Ezechiele 28

3. La dimora e l’opera di Satana
4. Il nostro dovere nei confronti del diavolo; e il suo destino

ALTRE OPERE PUBBLICATE DALLA CASA EDITRICE HILKIA INC.

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QUASI CERTAMENTE C'È UN DIO - La confutazione delle tesi esposte dallo scienziato ateo RICHARD DAWKINS nel bestseller L'illusione di Dio


RETROCOPERTINA

Un arguto e coinvolgente contributo al dibattito in corso tra atei e cristiani, scritto da un credente.
Lo scienziato ateo Richard Dawkins ha recentemente dichiarato che nessun teologo ha mai prodotto una risposta soddisfacente alle sue argomentazioni. Keith Ward, ben noto commentatore televisivo e autore, è uno dei più importanti filosofi e teologi della Gran Bretagna, e come tale e uso dare il benvenuto a tutti coloro che si avventurano nel mondo della filosofia con definizioni chiare, nitide esposizioni e conclusioni coerenti.
Dawkins, purtroppo, sconfinando in questo campo, si è lasciato guidare dalla passione, facendo largo uso di stereotipi e sfoderando l'arma del redicolo e della derisione. Nel raccoglierne la sfida, Ward dimostra non solo che gli argomenti dello scienziato sono inadeguati, ma anche sul piano razionale l'esistenza di Dio può essere dimostrata in maniera abbastanza soddisfacente.

PREFAZIONE

Nel 1991 vivevo felice la mia vita di docente di filosofia al Kings College dell'Università di Londra quando inaspettatamente ricevetti una lettera dall'ufficio del primo ministro, in una busta ufficiale astutamente celata all'interno di una busta normale. La lettera mi diceva che la cattedra regia di teologia a Oxford era vacante e mi chiedeva se il primo ministro potesse comunicare il mio nome alla regina. Non avevo la più pallida idea di che cosa volesse dire tutto questo e dovetti telefonare a Downing Street per chiedere quanti nomi fossero stati comunicati alla regina e che cosa quest'ultima ne intendesse fare. Venne fuori che mi stavano offrendo quell'incarico, ed era un'offerta che non potevo rifiutare.
Così mi presentai a Oxford, trasformato, per opera di Sua Maestà, da filosofo giudicato sorprendente per il fatto di avere qualche credenza religiosa a teologo da cui ci si aspettava, nell' ambito del suo incarico professionale, la difesa di tutto un insieme di credenze religiose. Era un mutamento davvero inatteso.
Quando ero filosofo e difendevo la fede in Dio, tutti dicevano: «Interessante! È un'opinione assai insolita e originale». Ma quando divenni teologo e continuai a difendere la medesima fede in Dio, tutti dicevano: «Che noia! Ti pagano per questo, per cui devi essere qualche sorta di prezzolato lacchè della Chiesa».
Mutò notevolmente il modo in cui venivo percepito dagli altri. Per alcuni, essere titolare della cattedra regia a Oxford (tecnicamente, il docente di più alto grado in quell'università) era grandioso. Invece per altri era decisamente uno scivolone in basso nella scala della rispettabilità accademica. Lungi dall'essere un filosofo radicale e libero pensatore, all'improvviso, da qualche parte lungo la strada fra Londra e Oxford, mi era venuta quella che Richard Dawkins chiama «mentalità teologica». Il che, a suo parere, è più o meno come contrarre qualche sorta di malattia mentale.
Il mio arrivo a Oxford fu preannunciato da una lettera di Richard Dawkins a un quotidiano in cui chiedeva le mie dimissioni, per il motivo che non esisteva una disciplina chiamata teologia e che comunque io ero un esemplare di teologo particolarmente stupido.
La ragione della sua collera era una breve lettera che io avevo scritto allo stesso giornale in seguito a una discussione sulla storia del Natale pubblicata dal quotidiano. Avevo scritto, in quella che era intesa come una battuta, di sapere che i Re Magi erano davvero esistiti perché ne avevo visto la tomba nel duomo di Colonia. Ammetto che non fosse una battuta molto riuscita. Ma si rivelò eccessiva per Richard Dawkins, il quale la prese per il genere di prove su cui si basano i teologi e per quanto di meglio io potessi offrire in fatto di argomentazioni teologiche.
Da quel momento in poi ci siamo presi a pugni. Pur vivendo e lavorando in un'università con una delle più grandi e competenti facoltà di teologia in Gran Bretagna, Dawkins si ostina a rifiutarsi di ammettere l'esistenza di una disciplina chiamata teologia.
Nonostante io e lui avessimo avuto contatti personali del tutto amichevoli e razionali (così come Dawkins li aveva con Richard Harries, ex vescovo di Oxford, col vicario della chiesa universitaria di Oxford e col cappellano del suo college), Dawkins ha continuato a proclamare che tutti i credenti sono stupidi, illusi e pericolosi. Malgrado molti scienziati di Oxford siano cristiani e in questa università vi sia perfino una cattedra di scienza e religione, Dawkins continua a dire che scienza e religione sono incompatibili dal punto di vista intellettivo. E benché diversi di noi abbiano criticato più volte pubblicamente le sue opinioni, Dawkins continua a dire che i teologi non hanno mai risposto alle sue argomentazioni.
In effetti negli ultimi anni vi è stata a Oxford tutta una serie di dibattiti pubblici, e io non ritengo sia ovvio che Dawkins abbia prevalso. Tali dibattiti hanno coinvolto, da un lato, Richard Dawkins e il suo collega ateo ancora più ingiurioso Peter Atkins e, dall'altro lato, il sottoscritto, Alister McGrath, Richard Harries e Arthur Peacocke.
Negli ultimi anni, Alister McGrath, teologo con un dottorato in biologia molecolare, e John Lennox, docente incaricato di matematica a Oxford, hanno scritto ottimi libri rispondendo alle argomentazioni di Dawkins. Adesso tocca a me replicare nell'ambito del- l' oxfordiano dibattito su Dio. In un certo senso il professor Dawkins l'ha avuta vinta: io mi sono dimesso dalla cattedra regia di teologia. Ma l'ho fatto solamente perché ho raggiunto l'età della pensione, e sono lieto di dire che a subentrarmi è stata un'eminente esperta di filosofia medievale, Marilyn McCord Adams. Pur essendomi dimesso, non mi si è smorzato lo spirito bellicoso, e sono contento di entrare in lizza in un confronto filosofico diretto. Sono ancora più contento di sapere che sono destinato a vincere, poiché quando Dawkins discorre di teologia parla, per sua stessa ammissione, di una disciplina che non esiste. Una tradizionale definizione degli studiosi di Oxford è che sanno tutto di nulla (mentre gli studiosi di Cambridge non sanno nulla di tutto). Così il professor Dawkins si inserisce in una valida tradizione oxfordiana. Ma se una disciplina non esiste nemmeno, non vi è nulla da sapere in proposito.
Presumo pertanto che il professor Dawkins in effetti non sappia nulla di teologia. Questo mi concede un vantaggio. Perciò concludo la mia carriera a Oxford così come l'ho cominciata, con una battuta poco riuscita. Ma che non sia forse vera?

INDICE

Prefazione

PRIMA PARTE - IL CAPITOLO II DE L'ILLUSIONE DI DIO

Capitolo 1 - L'ipotesi di Dio
Laccettazione di una sfida filosofica
La varietà di opinioni filosofiche sulla realtà
Perché il materialismo è dubbio
Il problema della coscienza
L'ipotesi di Dio
La recente ascesa del materialismo
Spiegazioni personali
Una spiegazione personale definitiva dell'universo
L'esistenza di Dio è un'ipotesi scientifica?
Possiamo stabilire mediante la scienza che Dio esiste?

SECONDA PARTE - IL CAPITOLO IV DE L'ILLUSIONE DI DIO

Capitolo 2 - I grandi aeroplani e Dio
L'espediente del Boeing 747
Evoluzione e creazione intelligente
Il programma Evoluzione
Il nuovo argomento del progetto
La ricerca di una spiegazione più profonda
Il semplice è più probabile del complesso?

Tre sensi in cui Dio è semplice e in cui I'ipotesì di Dio è raffinata, economica ed esauriente

Capitolo 3 - Come spiegare Dio
L'ora delle tartarughe
Tartarughe necessarie

Come sterminare le tartarughe superflue col rasoio di Occam
Le leggi di natura sono semplici?
Introdurre Dio significa rinunciare alla scienza?
Interludio su come cambino e si sviluppino le idee riguardo a Dio

Capitolo 4 - Dio e il multiverso
Tre teorie del multiverso
L'ipotesi inflazionaria

Fuoco vitale nelle equazioni
I problemi del multiverso estremo
Perché Dio è meglio del multiverso
Di nuovo le tartarughe
La priorità della mente

Capitolo 5 - Obiezioni e repliche

Può esistere una coscienza pura?
Il necessario può produrre il contingente?
Esistono forme oggettive e universali di bene?
Perché esiste il male?
Questo universo è buono?
L'illusione del materialismo
Il crollo dell' espediente del Boeing 747

TERZA PARTE - IL CAPITOLO III DI L'ILLUSIONE DI DIO

Capitolo 6 - Le cinque vie
Le cinque vie di Tommaso d'Aquino
La prima e la seconda via per dimostrare l'esistenza di Dio
La terza via
Interludio sul presunto paradosso di Dawkins
La quarta via
La quinta via
L'argomento ontologico

Capitolo 7 - L'argomento dell'esperienza personale
Prima parte: visioni e voci
Seconda parte: il senso dell'infinito
Terza parte: il percorso della trascendenza di sé

QUARTA PARTE - L'ESPERIENZA CRISTIANA DI CRISTO E DELLO SPIRITO

Capitolo 8 - Perché Dio esiste
Perché è quasi certo che Dio esiste
Della certezza
Credere in Dio per buone ragioni
Note
Bibliografìa

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QUANDO NEL COMA PROFONDO È "LECITO STACCARE LA SPINA?" - Nel cuore dell'intelligenza, la morte dell'evoluzione!

RETROCOPERTINA

Armando Amari come giornalista scientifico, tra gli anni 2003/2008 decide di prendere in considerazione una tematica di grande attualità: quella del coma profondo e del diritto alla vita.

Nell’opera prende in esame l’intero contesto del menoma D.N.A. e derivati, e dà particolare rilievo alla sensibilità umana nel contesto appunto del coma. L’autore esplora l’incredibile mondo dell’invisibile con tutti i misteri che questa dimensione riserva, non ultimo quello legato al cervello umano.

In questo libro
, volto a confutare teorie insegnate come fatti, non ho preso nessuna posizione di parte. Ho considerato l’evidenza al di là delle ideologie religiose, politiche o filosofiche. Mi sono attenuto a quello che è la realtà incontestabile dei fatti, la dove l’antico stregone rappresenta quella parte dell’umanità formante il semplice ceto sociale la cui conoscenza rientra nella media istruttiva.

Per contro, il moderno Biologo impersona scienziati ed in generale, tutte quelle persone scibilmente altolocate e, insegnan­ti essi stessi dei misteri insoluti della vita.

Il tema corrente del presente testo è, in definitiva, la logica e la coerenza dei fatti esaminati cattedralmente, senza alcuna influen­za di natura esoterica, filosofica, evoluzionistica e religiosa.

L'esame della microscopica cellula, fino all' enorme massa delle galassie con i loro misteriosi "Buchi Neri", la concezione dei Silenzi Genetici, e l'incredibi­le Dimensione Tempo, sono fatti incontestabili perché essi stessi sono alla base dell' esistenza. Dimostrazione questa, di un'Intelli­genza Creativa che agisce liberalmente!

... Sì! Oltre il Miracolo della Vita ... !

Ciò dimostra innegabilmente una fondamentale verità. Nel "cuore" dell'intelligenza ... vi è la Morte dell'Evoluzione ... !
Amari Armando

INDICE

Premessa

CAPITOLO I - Una breve considerazione

CAPITOLO II - Il Radar e lo stregone

CAPITOLO III - L'incredibile galassia del Genoma D.N.A

CAPITOLO IV - L'istinto, primo baluardo. I Geni e i Silenzi Genetici

CAPITOLO V - L'Istinto dell'immunodeficienza acquisita Il virus dell'H.LV.

CAPITOLO VI - Il giusto parametro. Oltre la materia

CAPITOLO VII - Infiniti miracoli

CAPITOLO VIII - Il pensiero, mistero cosmico e, la Calibrazione Universale

CAPITOLO IX - Evoluzione e struttura atomica L'incredibile paradosso

CAPITOLO X - Genoma D.N.A. e, Tavola Periodica

CAPITOLO XI - La dimensione tempo, il confine dell'impossibile

CAPITOLO XII - Svelato il mistero dei sogni e, della "Mente Bis"

CAPITOLO XIII - Quando, nel Coma Profondo, è lecito "staccare la spina?"

CAPITOLO XIV - La scintilla della vita

CAPITOLO XV - Il Genoma D.N.A. controlla il tempo

CAPITOLO XVI - Visione e, intelligenza genetica

CAPITOLO XVII - Riflessioni

CAPITOLO XVIII - Una conclusione più che mai logica

CAPITOLO XIX - Conclusione

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QUANDO GLI UOMINI MORIVANO - Come stanno vivendo ora coloro che invece vivranno per miliardi di anni

Mentre la SCIENZA, per quanto si affanni,
non le sarà permesso di offrirla

Osservate questo video

L'AZZURRA7 EDITRICE prende lo spunto da quasta intervista e offre ai suoi lettori questa nuova e autorevole opera che spiega dove e a chi rivolgersi per ricevere, fra breve, con assoluta certezza l'immortalità sulla terra!

LA RICERCA INFRUTTUOSA DELLA SCIENZA

"Chi di voi può, essendo ansioso, aggiungere un cubito1
alla durata della sua vita?"
dice Gesù Cristo!
Quanto sono vere queste parole!

Lo storico inglese Arnold Toynbee ha osservato: “Dal momento della nascita c’è la costante possibilità che un essere umano muoia in qualsiasi momento; e inevitabilmente questa possibilità diventerà un fatto compiuto”. Abbiamo un numero finito di giorni per vivere e sappiamo che prima o poi finiranno e sopraggiungerà la morte.

Se la religione tradizionale si è rassegnata all’idea della morte, la scienza no ed insegue l’utopia dell’immortalità. Ma è credibile oppure illusorio confidare nella scienza? Questo libro — Quando gli uomini morivano – La fine di una millenaria tragedia — sconfessa le fantasie fantascientifiche per rivolgere l’attenzione verso ciò che è invece assolutamente credibile e reale.

In esso l’autore mostra che tutti gli sforzi che la scienza sta compiendo sono futili e inutili, per il semplice fatto che la morte è stata impiantata nell'uomo a livello genetico proprio a causa del peccato geneticamente ereditato e nessuna scienza umana potrà mai e poi mai eliminarlo, ma soltanto Colui che ha progettato l’uomo per farlo vivere per sempre. Solo chi prende coscienza e assume responsabilità verso la super-intelligenza del divino Creatore può sperare di eliminare la sua morte!

L’alternativa non è l’immortalità offerta dalla scienza umana in una società in rovina e neppure l’immortalità nell’aldilà offerta dalla falsa religione, ma la morte eterna. Ognuno può scegliere tra la morte eterna o la vita eterna qui sulla Terra dove è nato con la prospettiva di poterci vivere eternamente.


1. Misura lineare che corrisponde all’incirca alla distanza fra il gomito e la punta del dito medio. (De 3:11) Sembra che gli israeliti usassero comunemente un cubito di circa 44,5 cm, e così viene calcolato in questa pubblicazione. L’iscrizione di Siloam, per esempio, indica che la galleria per l’acqua costruita dal re Ezechia era lunga 1.200 cubiti. Secondo le misurazioni attuali, questa galleria è lunga 533m. In base a questo calcolo un cubito corrisponderebbe a 44,4 cm. Inoltre numerosi edifici e recinti portati alla luce dagli scavi compiuti in Palestina possono essere misurati in multipli interi di quest’unità di misura, fornendo un’ulteriore ragione per calcolare il cubito a circa 44,5cm.

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RETROCOPERTINA

Nella copertina si può notare lo scenario di un millenario dramma esistenziale, che vede l'uomo scendere e scomparire per sempre nel baratro della tomba. Su tale scenario si staglia il titolo del libro Quando gli uomini morivano - La fine di una millenaria tragedia. Sono millenni che l'uomo si interroga sul mistero della vita e su quello della morte. Ma la morte è un fatto meramente naturale che cancella per sempre l'essere vivente, oppure una porta d'accessso o stargate per l'aldilà, oppure una nuova occasione per il ciclo delle rinascite o che altro ancora? È stata trovata la risposta definitiva? Religioni e filosofie hanno tentato e presentato varie soluzioni. Di recente la scienza ha intrapreso un nuovo persorso che prevede lo studio e la cura della morte. Nel suo saggio sulla morte, il filosofo, politico e giurista inglese Francesco Bacone (Francis Bacon, 1561-1626) ha scritto: “Gli uomini temono la morte come i bambini temono il buio; e, come la naturale paura dei bambini aumenta con le favole, così pure quell'altra”.

Possiamo continuare a illuderci e a spaventarci con le “favole” o dovremmo cercare di conoscere i fatti? Poichè si attiene fedelmente alla realtà dei fatti, quest'opera permette al lettore di compiere un viaggio nel futuro, per centinaia, migliaia e centinaia di migliaia di anni, portandoci a conoscere quale sarà la condizione della vita sulla Terra. Questa analisi del futuro prossimo venturo ed anche più lontano è compiuta alla luce di un'antica previsione, che ha avuto nella comparsa di un personaggio che ha diviso la storia del mondo Gesù Cristo, orientandolo dalla morte eterna ad una speranza di vita eterna, il suo punto focale. La presenza storica di questo “Figlio d'uomo” (Gesu Cristo), tutt'altro che casuale, è la chiave di accesso per vivere sotto una nuova governance o governanza, i cui obiettivi saranno realizzati da una nuova classe dirigente. Tale nuova governance o nuovo modo di governo, nuova conduzione, gestione e direzione, garantirà le legittime aspirazioni della vita umana su questo pianeta. Tutto il resto è destinato a sparire.

C'è un fatto importante che il lettore dovrebbe riconoscere prima di leggere questo libro: la classe religiosa e politica che duemila anni fa ha udito il messaggio di Cristo non lo ha compreso. Ancora oggi la storia si ripete col risultato che religione e politica continuano a non capire la vera speranza cristiana. Semplicemente tale messaggio non è alla portata né dei capi religiosi né dei leaders politici. Il libro ne spiega le ragioni. Dopo averlo letto, il lettore potrà comprendere cos'è la millenaria tragedia che deve finire e come potrà finire. Con la lettura di quest'opera, la visione dell'oggi non sarà più la stessa, negativa, delusa, disperata, rabbiosa e senza speranza, ma sarà cambiata incredibilmente in meglio, in una visione ottimistica e realistica di ciò che sta per accadere tra breve, dello straordinario cambiamento in meglio che trasformerà la vita umana sulla Terra in una vita significativa.

Un'OPERA rivolta a tutti coloro che sono
"giustamente disposti per la vita eterna"
sulla Terra!

INDICE

Quando gli uomini morivano — La fine di una millenaria tragedia

Indice dei capitoli

Presentazione del libro

Prefazione

L’angolo della riflessione prima di leggere il libro

Parte I - Oltre l’orgoglio e il pregiudizio

Parte II - Oltre il fenomeno dell’apateismo

INTRODUZIONE
Verso il futuro

Capitolo 1
Un dolce risveglio alla vita

Appendice al capitolo 1
Il significato della vita

Capitolo 2
Una tragedia si abbatte sull’umanità

Capitolo 3
Un mese dopo Har-Maghedon

Capitolo 4
Cento anni dopo Har-Maghedon

Capitolo 5
Seicento anni dopo Har-Maghedon

Capitolo 6
Mille anni dopo Har-Maghedon

Capitolo 7
Centomila anni dopo l’eliminazione del male

Capitolo 8
Un milione di anni dopo l’eliminazione del male e verso l’infinito

Capitolo 9
Capire l’eternità

Appendice al capitolo 9
Un uomo morente capisce il senso della vita

Indice analitico degli autori citati, delle opere e dei soggetti trattati

Indice delle illustrazioni e loro fonti



Non rimmarrai deluso!
La tua esistenza avrà finalmente significato

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QUANDO GESÙ DIVENNE DIO? - La grande controversia sulla divinità di Cristo negli ultimi giorni dell'impero romano


L'OPERA

Quanti comprendono questa affermazione di Gesù: "Il Padre [YHWH] è la vita: io sono stato mandato da Lui e ho vita grazie a Lui" [Giov. 6:57, Parola del Signore]


Quando Gesù divenne Dio 430

Una delle MIGLIORI opere del XXI sec.
scritta in lingua inglese.
In questa lingua, l'opera è un Best Seller!

e ora, finalmente, è tradotta in lingua italiana!


Avrete modo di leggere come “per mezzo
dell’inganno degli uomini per mezzo dell’astuzia nell’artifico dell’errore”, hanno escogitato il modo di annullare “il solo vero Dio”, che Gesù riconosceva, YHWH. -
[Ef. 4:14 - Giov. 17:3]


RETROCOPERTINA

Nel 324, dopo tre secoli di persecuzioni, il cristianesimo entra in un'epoca di pace e Costantino il Grande diventa il primo imperatore cristiano. Ma appena riconosciuta ufficialmente la Chiesa deve affrontare una delle controversie più violente della sua storia.

All'inizio del IV secolo lo statuto teologico di Gesù, il Figlio di Dio, non era stato ancora definito. Gesù era uguale a suo Padre condividendone la stessa essenza divina, come proclamava il vescovo di Alessandria Atanasio, oppure era una creatura, certo di rango elevato, ma subordinato al suo creatore, come sosteneva Ario, un semplice prete? Questa controversia nascondeva una considerevole posta in gioco: l'unità dell'Impero e quella della Chiesa, ma anche la condizione stessa dell'uomo e il suo possibile accesso alla divinità.

Rubenstein ci racconta la storia appassionata di questa controversia che per circa un secolo agiterà il mondo romano, restituendoci il clima dei complotti politico-teologici sullo sfondo dei concili e delle rivolte popolari in cui si diedero battaglia, senza esclusione di colpi, i partigiani di Ario e quelli di Atanasio. Ci rivela anche come la controversia ariana in realtà mostrava le profonde differenze culturali esistenti tra l'oriente greco e l'occidente latino.

INTRODUZIONE

Questo libro è stato pensato in circostanze del tutto particolari.

Era il 1976. Con la mia famiglia ero arrivato da poco tempo ad Aix-en-Provence dove dovevo passare un anno sabbatico come insegnante all’università. Avevamo affittato la casa di Michel Vovelle, eminente storico francese, anche lui beneficiario di un anno sabbatico e che stava facendo le valigie per Princeton. Il prezzo era ragionevole, ma una clausola del contratto segnalava che, se avessi voluto aver accesso alla biblioteca privata del professor Vovelle, avrei dovuto pagare un piccolo supplemento. Dopo aver fatto conoscenza, Michel Vovelle era un uomo con il quale ci si sentiva subito a proprio agio, gli domandai di vedere questa famosa biblioteca.
Era una stanza rettangolare arredata molto semplicemente, in stile provenzale, che occupava tutta la lunghezza della casa. Degli alti scaffali incastrati in una lunga parete si piegavano sotto il peso dei volumi. Il muro di fronte era aperto da larghe finestre che restavano aperte per lasciar entrare il gradevole calore del mese di settembre. Dall’ ufficio del professor Vovelle si poteva contemplare un giardino ornato di arbusti e di un olivo. In fondo al giardino un ruscello mormorava e gorgogliava come se stesse facendo un’audizione per ottenere un ruolo in un dramma bucolico. Mia moglie, di solito piuttosto sobria, appena data un’occhiata alla stanza mi sussurrò: “prendiamola in affitto!”.
Firmammo il contratto e, quello stesso pomeriggio, cominciai ad esplorare il contenuto degli scaffali. C’erano serie di libri su dozzine di soggetti differenti che riflettevano la vasta curiosità intellettuale del proprietario, ma un gran numero di questi erano trattati di teologia e di storia della chiesa. Mi ricordai che Michel Vovelle era noto per il suo lavoro sulla decristianizzazione della Francia alla vigilia della Rivoluzione. Il suo approccio, che metteva assieme la storia sociale con quella religiosa, aveva contribuito a ridefinire il campo della ricerca storica. Un certo numero di titoli stuzzicarono la mia curiosità e, quando Michel Vovelle entrò nella stanza per recuperare gli ultimi bagagli, mi trovavo dietro la scrivania intento a sfogliare una mezza dozzina di volumi.
“Allora, già a studiare?”, osservò cordialmente.
“Si, sono molto felice di aver accesso alla sua biblioteca. A proposito, cosa sapete sulla controversia ariana?
Stavo leggendo qualcosa sull’argomento”.
“Ah, ‘l’affaire Arius’”, rispose. “Dovrebbe assolutamente studiarlo. Gesù Cristo era letteralmente Dio in terra o qualcosa d’altro? Tre secoli dopo la Crocifissione i cristiani non erano ancora arrivati a prendere una decisione. La controversia ariana è il dibattito più interessante dell’Occidente fino a quello che oppose Stalin e Trotsky”.
Fui conquistato. Quell’anno stesso lessi la maggior parte dei libri che Vovelle possedeva su ‘l’affaire Arius’ e, nel corso degli anni, malgrado le interruzioni dovute ad altri progetti e alle traversie della vita, continuai a indagare su questa storia affascinante. Le fonti erano abbondanti, ma la maggior parte di libri ed articoli erano destinati ad un’élite di ricercatori interessati alla storia della teologia cattolica. Quasi tutto quello che volevo leggere era scritto in inglese o in francese, lingue che comprendevo; in quanto ai termini greci, che sono cruciali per affrontare quest’argomento, le numerose discussioni avute con specialisti di questa lingua mi permisero di afferrarne meglio il senso. Storici della Chiesa, teologi ed ecclesiastici, così come studiosi della tarda antichità, furono felici di rispondere alla mie domande.
Cominciai diverse volte a scrivere il libro che avevo già intitolato Quando Gesù divenne Dio, ma c’era sempre qualcosa che mi impediva di continuare. Il problema non erano altri impegni, ma i miei dubbi personali. Che diritto aveva un ebreo americano di scrivere sulla divinità di Gesù Cristo? Come potevo osare di immischiarmi in questioni tanto delicate e che riguardavano una fede che non era la mia? E, dietro queste domande, ne sorgeva una alla quale era ancora più difficile rispondere: cosa mi attirava tanto nell’esplorare il tema dell’identità e della missione di Gesù?
Fu in occasione di un secondo anno sabbatico che la risposta cominciò ad emergere, questa volta sull’isola di Malta, una nazione di circa 350.000 abitanti di cui più di 300.000 cattolici romani. Il direttore del dipartimento di sociologia dell’Università di Malta, dove tenevo dei corsi sulla risoluzione dei conflitti, era un saggio, amabile ed energico prete cattolico che si chiama Joe Inguanez. Padre Joe mi guardò un po’ stupito quando gli chiesi di aiutarmi a trovare delle opere sull’arianesimo nella biblioteca universitaria. La biblioteca possedeva effettivamente una bellissima collezione di opere sulla storia della Chiesa antica, mi disse, ma perché ero intenzionato a studiare proprio questa eresia?
La spiegazione che diedi era precisa ma impersonale. Avevo dedicato la maggior parte della mia vita professionale a scrivere sui conflitti sociali violenti. Per un analista dei conflitti l’intensità del conflitto religioso resta ancora un grande mistero. Nessuno dei miei colleghi aveva saputo prevedere il riemergere delle attuali violente controversie dottrinali nel mondo. La guerra civile in Algeria, i conflitti tra ultraortodossi e laici in Israele e le stesse polemiche sull’aborto o sull’omosessualità in Occidente, a molti osservatori sembravano come strane reminiscenze di un’era primitiva. Questi fenomeni sono spesso ricondotti alla idea di “fanatismo religioso”, come se una tale formula potesse spiegare perché vi siano degli individui che in certi paesi o in una certe epoche (ma non in altre) siano pronti ad uccidersi per delle divergenze religiose.
Dissi a Padre Joe che mi interessava esplorare le origini dei conflitti religiosi ed i metodi usati dalla gente per risolverli. Volevo esaminare una controversia famigliare al pubblico occidentale così da coinvolgerlo, ma abbastanza lontana da permettere qualche valutazione distaccata. La controversia ariana, che probabilmente fu il più serio conflitto tra cristiani fino alla Riforma Protestante, sembrava rispondere perfettamente a quest’obiettivo.
Joe annuì, ma sapeva che la mia spiegazione era incompleta.
“E poi?”
“Poi c’è un’altra cosa”, risposi con un po’ di esitazione. “Io sono un ebreo nato e cresciuto in un paese cristiano. Gesù ha fatto da sempre parte del mio universo mentale, almeno dall’età della ragione. Da una parte ho sempre trovato la sua figura straordinariamente attraente e stimolante, ma dall’altra…”
Joe mi guardò interrogativamente.
“Quando ero bambino crebbi in un quartiere ebreocattolico, la maggior parte dei miei compagni di giochi erano ragazzi italoamericani. Eravamo buoni amici, ma imparai a restare a casa il Venerdì Santo, specialmente perché qualcuno di loro, dopo aver ascoltato la predica alla chiesa di St. Joseph, cercò di prendermi per punirmi dell’omicidio di Cristo. Una volta mi trovarono per strada e cominciarono a picchiarmi. ‘Ma Gesù era ebreo!’ trovai la forza di gridare tra le lacrime.
Quest’idea, che essi non avevano mai contemplato, li fece infuriare ancora di più e mi costò una razione supplementare di calci e pugni”.
Joe aveva l’aria così costernata che mi affrettai a spiegare: “Questo è solo un aspetto della questione. Qualche volta sembra che per noi ebrei Gesù non abbia significato altro che guai. Ma d’altra parte non lo possiamo ignorare. Io non venero Gesù, che – mi dispiace, Joe – io credo sia solo un essere umano, non il Figlio di Dio. Ma che uomo! Io penso che se i suoi seguaci non ci avessero causato cosi tanti problemi lo avremmo considerato, almeno, uno tzaddik, un grande saggio. Forse persino un profeta”.
“Si”, disse Joe dopo una pausa. “Difficile amare Gesù quando si è sistematicamente ingiuriati nel Suo nome”.
“Indubbiamente. Una ragione per cui mi interessa la controversia ariana”, osservai “è che prima della sua risoluzione ebrei e cristiani potevano parlare e discutere tra di loro di problemi cruciali come la divinità di Gesù, il significato della salvezza, i principi fondamentali della morale… di qualunque cosa. Potevano essere in violento contrasto su molte cose, ma tra di loro c’era ancora vicinanza. Partecipavamo allo stesso universo morale. Quando la controversia si concluse, quando Gesù divenne Dio, questa vicinanza scomparve. Il Dio cristiano divenne una Trinità, l’eresia un crimine, il giudaismo una forma di infedeltà. Gli ebrei che vivevano nei paesi cristiani cessarono così di considerare il messaggio e la personalità di Gesù un tema, degno della loro riflessione”.
Joe mi ascoltava in silenzio e con aria comprensiva, quindi osservò: “Ma la dottrina della Santa Trinità non è la causa di tutti questi problemi”.
“No” replicai, “ma li riflette e li ingloba. Io voglio scrivere su questa controversia perché ci rivela molte cose sul mondo da cui veniamo e su quello che ci divide. Forse ci può anche aiutare a capire come un giorno le violente divisioni potranno essere superate. E, in qualche modo, io credo che la figura di Gesù giocherà un ruolo importante in questo processo. Penso che la sua vita ci insegni quello che significa veramente essere membri della stessa famiglia umana”.
Joe ed io restammo in piedi in silenzio ancora per qualche minuto. “Più tardi”, disse prendendo un messale dal suo zainetto,“vi mostrerò la collezione di opere sulle eresie in possesso della nostra biblioteca. Per il momento, se permette, penso che mi dedicherò alla preghiera”.
Ed è quello che fece.

INDICE

Prefazione di Stefano Pizzorni
Introduzione
Ringraziamenti

1. Un incidente ad Alessandria
2. Il silenzio di Apollo
3. Zizzania nella casa del Signore
4. Il grande e santo concilio
5. Peccati del corpo, passioni dello spirito
6. Il calice infranto
7. Morte a Costantinopoli
8. Oriente contro Occidente
9. L’Impero ariano
10. Vecchi e nuovi dei
11. Quando Gesù divenne Dio

Bibliografia essenziale

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QUALE MARIA? - Che cosa hanno in comune la fanciulla di Nazaret e la Madonna dei dogmi?


RETROCOPERTINA

Le poche notizie contenute nei vangeli su Maria di Nazaret, borgo della Galilea, ci aiutano a guardarla come una «sorella» della chiesa primitiva, umile credente, fidanzata e poi moglie di Giuseppe, il carpentiere.
La sua vita è stata prima turbata poi illuminata dalla presenza del Signore. Maria della tradizione è diventata una madre generosa e attenta, una creatura umana sì, ma beatissima e santissima, una «regina del cielo» da venerare e pregare.
Queste due donne sono la stessa persona o due figure distinte? Quale Maria merita la nostra particolare attenzione? Le critiche protestanti alla mariologia cattolica sono note, tuttavia la sfida si gioca su un piano più grande. Non si tratta di avere ragione nella teoria ma di trovare nella Scrittura una risposta convincente e gratificante sul rapporto tra l'uomo e Dio, senza dover ricorrere alla devozione mariana per scoprire una divinità amica.

PREFAZIONE

La mariologia diviene spesso il luogo di verifica della qualità della fede. Da parte cattolica costituisce il punto d'arrivo di un complesso sistema di mediazione nel rapporto del credente con Dio; da parte protestante costituisce uno dei principali motivi di critica al culto cattolico, ritenuto superstizioso e idolatrico.
Notata la fondamentale distanza fra la Maria dei testi evangelici e la Madonna del culto cattolico - ciò che Giuseppe Marrazzo documenta ampiamente - ci si può chiedere quali motivazioni e quali fattori hanno incrementato lo sviluppo della mariologia cattolica.
Probabilmente, all'origine troviamo il dato antropologico della ricerca di certezze e gratificazioni che rendono rassicurante il rapporto dell'uomo con la divinità. Lo stesso Israele, perfino dopo essere stato guidato da Dio nell'uscita dall'Egitto e dopo aver ricevuto i comandamenti, non riuscì a sopportare l'assenza della mediazione visibile di Mosè, del quale non si sapeva «che fine avesse fatto» e, costruito il vitello d'oro, credette di aver trovato in esso la propria sicurezza. «Questo è il tuo dio che ti ha fatto uscire dal paese d'Egitto!» (Es 32:4). Anche in seguito, nonostante la perentorietà del primo edel secondo comandamento, Israele cercò più volte un rapporto con la divinità mediato da simulacri fatti «dalla mano dell'uomo» (Sal 115:4).
La volontà di tradurre in esperienza concreta il rapporto con la divinità si ripete a più riprese sia nella Bibbia sia nella storia delle religioni. Sia Tommaso che credette solo «dopo aver veduto», sia i cultori dei Misteri dell' antichità che cercavano di superare i limiti della loro umanità attraverso l'immedesimazione nelle vicende e nella gesta mitologiche degli dei, esprimevano lo stesso desiderio di riduzione del rapporto con una divinità trascendente, e più in generale con il mistero.
La rivelazione biblica, al contrario, propone un cammino inverso: non il rapporto con Dio come risultato di una ricerca umana, ma l'obbedienza al Dio che viene incontro all'uomo, gli propone un progetto di salvezza e chiede la sua ubbidienza. Yahweh si rivela nella sua trascendenza e nella sua totale diversità dall'ambito dell'esperienza umana: all'uomo non è dato né di pronunciare il suo nome né di vedere il suo volto. Più si manifesta e più appare come un mistero per l'uomo.
Fin dai tempi molto antichi, la predicazione cristiana ha dovuto fare i conti con la difficoltà dell'umanità a entrare in contatto con il Dio trascendente e con la sua ricerca di mediazioni e di certezze.
Nella Roma ormai cristiana dell'anno 609, il papa Bonifacio IV dedicò il Pantheon non a Yahweh, al Dio rivelatosi a Mosè come il Dio geloso che non sopporta altri dèi nel suo cospetto, ma a Maria e a tutti i martiri, lasciando in tal modo uno spazio di continuità tra il pantheon pagano e il culto che nasceva dall'evangelo di Gesù Cristo. Maria e i martiri venivano a costituire un nuovo pantheon di mediatori e di intercessori tra l'umanità e la cultura greco-romana e il Dio d'Israele e di Gesù Cristo.
La mariologia poi si è sviluppata nei secoli, ma aveva già in quella vicenda una sua prima, potente affermazione. I dogmi, le affermazioni teologiche e le prassi pastorali susseguitesi nei secoli non sono altro che suoi sviluppi conseguenti.
Fra le componenti di tali sviluppi è da segnalare il trasferimento sulla figura di Maria dei significati antropologici di alcune divinità pagane, il cui culto era diffuso soprattutto nelle popolazioni rurali del- l'antichità. Ne abbiamo degli esempi in numerosi santuari mariani collocati in zone di campagna, in particolare in regioni montuose, che fra l'altro sono i luoghi più frequentati dall'affluenza spontanea delle popolazioni. In essi la Maria evangelica ha rivestito i panni e il ruolo delle divinità femminili pagane, in particolare delle dee della fecondità. Fra i numerosi esempi possibili, voglio citare due santuari, distanti fra loro oltre mille chilometri, il cui sviluppo storico, molto simile nei contenuti, si è svolto in maniera totalmente indipendente l'uno dall'altro: la Madonna del Pettoruto di San Sosti (Cosenza) e la Madonna di Oropa (Biella).
Ambedue i santuari sono posti in un contesto di sosta dei greggi in occasione della transumanza dal basso all'alto e viceversa. Entrambi si trovano inuna conca riparata con a ridosso una grande montagna e dotata di una notevole disponibilità di acqua corrente per l'abbeveramento del bestiame. Nel corso dei secoli in entrambe le località si sono sviluppate ampie strutture per l'ospitalità dei greggi e dei pastori. Inoltre, i due santuari celebrano la loro festa annuale l'8 settembre, verso la fine dell'estate, quando i greggi discendono dall'alto verso le località dove trascorreranno il resto dell'anno.
Oropa e il Pettoruto, nel contesto della civiltà pastorizia, rappresentavano certamente luoghi di incontro fra le famiglie dei pastori e i momenti favorevoli per l'intreccio anche dei rapporti amorosi tra i giovani, oltre che la fecondazione delle pecore. Avevano cioè tutte le caratteristiche dei luoghi di culto delle divinità protettrici della pastorizia e della fecondità. La loro trasformazione in santuari mariani ha sicuramente comportato una loro mutazione di significato simbolico, senza però rappresentare una radicale trasformazione nell'ambito della pratica cultuale rispetto alla precedente vita pastorale, improntata al paganesimo popolare.
Marrazzo presenta gli sviluppi teologici della mariologia cattolica e rileva con chiarezza come essi siano in contraddizione con ciò che la Bibbia afferma sul rapporto dell'uomo con Dio e sul rapporto che Maria di Nazaret ha avuto con Dio. Da parte protestante molte volte si è intervenuti in modo critico nei confronti della mariologia cattolica, e l'autore riporta le prese di posizione più notevoli in tal senso. lo credo comunque che il contributo migliore che egli offre consista nella ricchezza che, al termine della lettura, può avere comunicato a ogni persona che faccia proprie le riflessioni di questo testo. il punto di arrivo di queste riflessioni è infatti un' esperienza di fede che non lascia le persone nella necessità di cercare sicurezza e gratificazione nel rapporto con Maria e con i santi protettori, perché ha scoperto la dimensione gratificante del rapporto diretto con Dio: un rapporto familiare, paterno e materno insieme, che nello Spirito induce il credente a rivolgersi a lui con confidenza, chiamandolo "Papà» (Abbà).
Le critiche protestanti alla mariologia cattolica sono note. Meno conosciuta è la qualità della vita cristiana testimoniata dalla fede protestante. Ma è proprio qui che si gioca la sfida più grande: non tanto nell'aver ragione sul piano teorico quanto sulla capacità di una risposta convincente nell'ambito della fede vissuta, perché la mariologia ha a che fare più con la qualità della fede che con la teologia sistematica.
Ma la domanda cruciale che si apre per le chiese evangeliche è proprio questa: saranno capaci di testimoniare una fede e un rapporto con Dio talmente gratificanti da vincere sul piano della vita vissuta, prima ancora che nel dibattito teologico, la complessa realtà della mariologia e del sistema delle mediazioni che la Chiesa cattolica ha frapposto nel rapporto dell'uomo con Dio?

Cesare Milaneschi
Teologo e pastore valdese della comunità di Ferentino FR

INTRODUZIONE

Maria di Nazaret è una donna di fede che ha creduto alla Parola di Dio senza bisogno di prove e di dimostrazioni. Con piena disponibilità, ha accettato di lasciarsi sconvolgere l'esistenza da un fatto incredibile: portare nel grembo il Figlio di Dio concepito per lo Spirito Santo.
Maria si definisce la serva di Dio (Le 1:38), «l'ancella del Signore». Forse altre persone al suo posto avrebbero trovato un motivo per inorgoglirsi ... Dare alla luce il Figlio di Dio, che privilegio! È già un privilegio generare un bambino normale! Eppure Maria ha detto semplicemente: «Sono la serva del Signore». Si può essere servi solo quando si è veramente liberi e la libertà di Maria è la libertà della grazia. Quella grazia che è con lei proprio nel momento in cui un angelo le è accanto.
Maria, la donna che crede, la serva di Dio, custodisce nel suo cuore tutte le cose, come Giacobbe custodiva le cose relative a suo figlio Giuseppe (Gn 37:11). Tutti quei fatti straordinari la convincevano sempre di più che quel bambino, simile a qualsiasi altro bambino, aveva in sé qualcosa di speciale: la visita dei pastori alla grotta di Betlemme, la visita dei magi provenienti dall'oriente ... «Maria serbava in sé tutte queste cose, meditandole in cuor suo» (Lc 2:19).
Maria è vissuta in un' epoca in cui la memoria era molto sviluppata. Oggi coniamo il rischio di atrofizzarla perché ci affidiamo ai mezzi tecnologici. Al tempo di Maria anche chi non aveva la possibilità di leggere o scrivere poteva, ascoltando, memorizzare intere porzioni della Parola di Dio. Maria non atrofizza, anzi, sviluppa la sua memoria facendo bene attenzione ai fatti e custodendoli nel suo cuore.
Anche oggi, Maria dei vangeli contiene un messaggio di attualità e di urgenza. Se fosse ristudiata
a partire dalla rivelazione, ne potrebbero scaturire grandi lezioni per tutta la cristianità, ma temo che le tradizioni degli uomini aggiungeranno sempre più incrostazioni su questa figura da imitare, non certo da venerare, e anziché essere un motivo di riflessione spesso diventa un'occasione per polemizzare e allargare ulteriormente il fossato della separazione tra le chiese cristiane. Con la Maria di Nazaret non abbiamo difficoltà, per contro con la Maria di Roma e della tradizione, ne abbiamo, eccome! Le due figure sono irriconoscibili, opposte e contrastanti.
Maria di Nazaret ha custodito Gesù nel suo cuore; infatti non è sufficiente ascoltare la Parola di Dio, credere a quello che il Signore ci ha detto, ma occorre custodire Gesù Cristo nel cuore. Occorre che Gesù viva dentro di noi senza cancellare la nostra personalità, che trasformi le nostre abitudini, che capovolga la nostra esistenza. Non si tratta di restaurare, di migliorare, ma di ricostruire con lo Spirito Santo un uomo nuovo, una nuova creatura. Maria sa che questa è la prerogativa del Messia, per questo lo custodisce come un «deposito» prezioso: ella non può operare nessuna trasformazione perché è una creatura come tutte le altre. Ma che cosa le è successo? Chi è diventata?

L'altra Maria
Il culto mariano occupa un posto fondamentale nella sensibilità e nella spiritualità cattolica. Da oltre un secolo il più grande promotore della venerazione mariana è il pontefice romano. La Maria «papalina» è una prova concreta del potere infallibile che il papato ha attribuito a se stesso. Un culto totalmente assente nelle Scritture e che si regge solo su Dichiarazioni ecclesiastiche e su Costituzioni dogmatiche.
Con la prepotenza del dominus mundi, il papa, in chiusura dell'anno santo del 2000, circondato dalla coreografica compagnia di 1.500 vescovi e tramite il magico e potente mezzo mediatico, ha affidato il mondo al cuore immacolato della Madonna, senza neppure consultare gli abitanti. Come reagirebbe se il Dalai Lama affidasse il mondo a Buddha?
La chiesa vuole offrire al mondo lo spettacolo di una comunità compatta, forte e unita intorno alla figura del «capo della cristianità» (anche se per gli ortodossi è solo «il vescovo di Roma» e per i protestanti è «il segretario generale» della chiesa cattolica romana). Forse sarebbe stato più comprensibile per il mondo se i vescovi si fossero raccolti intorno alla Parola di Dio per trarre da essa il nutrimento per la loro fede e per il loro ministero. Ma non è stato così!

Per Mariam ad Christum
Le gerarchie cattoliche giustificano la devozione verso Maria perché credono che Maria conduca a Cristo. È piuttosto vero il contrario! Purtroppo Cristo porta a Maria, la quale ormai «brilla di luce propria, dice Paolo Ricca, nel firmamento cattolico».
Da ottobre 2002 a ottobre 2003 è stato l'anno del Rosario, la preghiera mariocentrica per eccellenza: 150 Ave Maria intercalate da 15 Pater Noster. li papa ha constatato che il popolo dei fedeli si allontana sempre di più da una preghiera di scarso spessore spirituale, visto il suo carattere monotono e ripetitivo, e allora è corso ai ripari. Nella sua lettera apostolica Rosarium Virginis Mariae ha chiesto ai cattolici di rivalutare la pratica del Rosario per esaltare nel modo dovuto la figura di Maria santissima e in conclusione del suo scritto ha raccomandato: «Che questo mio appello non cada inascoltato!».

Come pastore avventista mi sento così lontano da questa pietà, anche se ricca di sentimenti, che mi diventa difficile comprenderla alla luce della Parola del Signore. Pur mantenendo fede alle mie radici protestanti ho, però, cercato di comprendere i documenti ufficiali e le opere postconciliari. Pur animato dal desiderio di profondo rispetto per coloro che compiono percorsi di fede diversi dal mio, sono giunto alla conclusione che si può andare a Gesù senza la mediazione di Maria e della chiesa. Anzi qualche volta ho sentito che il peso della tradizione dei padri, dei dottori della chiesa, diventa una zavorra insopportabile quando ci si confronta direttamente con i testi della Scrittura.
Come non cattolico, mi verrebbe la voglia di dire che la mariologia è una «dottrina» che oscura completamente la verità rivelata: è un'eresia! (come diceva Karl Barth). Un'appendice inutile che appesantisce senza alcun bisogno la riflessione biblica.
E allora freno la mia passione ...
Mi affido al lettore e spero di essere stato capace di mostrare le due carte d'identità per poter discernere Quale Maria? merita la nostra particolare attenzione.
Firenze, 15 settembre 2003

Giuseppe Marrazzo

INDICE

Prefazione di C. Milaneschi

Introduzione

Cap 1 Maria nel Nuovo Testamento

Cap 2 Maria, che cosa ti è successo?

Cap 3 Maria e la pietà popolare

Cap 4 Abbiamo veramente bisogno di Maria?

Conclusione

Bibliografia

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PUOI GUARIRE la TUA VITA - Pensare positivo per ritrovare il benessere fisico e la serenità interiore

RETROCOPERTINA

Un giorno a Louise Hay viene diagnosticato un cancro. Il responso dei medici è unanime: non le rimangono che pochi mesi di vita. Messa di fronte a questa tragica realtà, l'autrice ripercorre con il pensiero le tappe principali della sua vita e giunge alla conclusione che la malattia è il risultato di esperienze negative, a rabbie represse, angosce non esternate. Da qui la convinzione che c'è un unico modo per sconfiggere il cancro che la sta minando e questo consiste nelle rivoluzionare il proprio stile di vita, nell'adottare uno spirito ottimistico, nel vivere all'insegna dell'amore, nel imporsi la volontà di guarire, e nei servirsi di tali atteggiamenti positivi come armi efficaci con le quali combattere le malattie e dell'inquietudine interiore.
Questa filosofia, apparentemente semplicistica, è stata alla base della completa guarigione di Louise Hay, la quale, oggi, sana e ormai è sicuro dalla recidiva della malattia, dedica la propria vita all'assistenza del prossimo e aiuta chi ci rivolge a lei a scoprire e a utilizzare le infinite potenzialità della mente.

RINGRAZIAMENTI

Ringrazio con gioia e piacere i miei numerosi studenti e pazienti che mi hanno insegnato tanto e mi hanno incoraggiato a trasferire le mie idee sulla carta.
Julie Webster, per avermi accudito e incitato nelle prime fasi della stesura del libro.
Dave Braun, .da cui ho imparato tanto durante la fase di revisione.
Charlie Gehrke, per essere stato così utile nella realizzazione del nostro New Center e per avermi fornito l'appoggio e il tempo necessario per realizzare questo lavoro creativo.

PREFAZIONE

Se venissi abbandonato su un'isola deserta e potessi avere un unico libro, sceglierei senz' altro questo, di Louise L. Hay, Puoi guarire la tua vita (You Can Heal Your Li/e).
Non si tratta solo dell'essenza di una grande insegnante, ma anche dell' affermazione, molto personale, di una grande Lady.
Louise condivide il cammino svolto e il processo di crescita in cui è coinvolta in questo nuovo, meraviglioso libro.
Sono colmo di ammirazione e tenerezza nel rievocare la sua storia, che qui è appena accennata, e che forse costituirebbe materiale per un altro libro.
Credo che ogni cosa sia contenuta in questo libro: tutto quello che è necessario conoscere della vita, le sue lezioni e come dovete utilizzare le potenzialità della mente, è in queste pagine. E questo include una guida di riferimento ai probabili schemi mentali che sono all' origine delle malattie. Questo è, secondo la mia esperienza, un elenco unico e di notevole interesse. Una persona, su un'isola deserta, che ricevesse questo manoscritto in una bottiglia, potrebbe imparare il necessario per rendere la propria vita piena e felice.
Isola deserta o no, se voi siete riusciti a trovare il punto di contatto con Louise Hay, anche se per puro caso, significa che siete sulla strada giusta. I libri di Louise, le sue registrazioni di grande efficacia terapeutica e il lavoro ispirato all'interno dei suoi gruppi, sono doni meravigliosi in questo mondo pieno di guai.
Il mio profondo coinvolgimento nel lavoro con persone affette da AIDS mi ha portato a incontrare Louise e a utilizzare i concetti della sua opera terapeutica.
Ogni malato di AIDS che su mio suggerimento ascolta il nastro dal titolo: Un approccio positivo all'AIDS, riesce a cogliere il messaggio di Louise fin dall'inizio, e molti hanno inserito l'ascolto della cassetta nei loro rituali quotidiani di terapia. Un uomo, Andrew, un giorno mi disse: «Mi addormento con Louise, e ogni giorno mi sveglio grazie a lei! ».
Il mio rispetto e amore per lei crescono nell' osservare i miei amati pazienti di AIDS superare i più duri momenti della malattia con un senso di arricchimento, di pace e integrità, più colmi di amore e di perdono per se stessi e gli altri, da quando Louise è entrata nella loro vita, e con un profondo rispetto nei suoi confronti per aver offerto loro il modo di vivere, in quella particolare esperienza. Ho avuto la fortuna di incontrare molti grandi insegnanti nella mia vita, alcuni addirittura dei santi e, so di sicuro, anche illuminati. E stimo Louise una grande maestra con cui trovarsi e discutere, grazie alla sua enorme capacità di ascoltare e di amare incondizionatamente. Louise insegna con esempi pratici e concretizza la sua dottrina nella vita di ogni giorno.
Sono profondamente onorato di invitarvi a fare di questo libro una componente vitale della vostra esperienza. E sia voi, sia il libro, lo meritate!
Dave Braun
VENTURES IN SELF-FULFILMENT
DAMA POINT, CALIFORNIA
settembre 1984

PARTE I
INTRODUZIONE

Suggerimenti ai lettori
Ho scritto questo libro per condividere con voi, miei cari lettori, ciò che conosco e insegno. li mio libretto azzurro Guarisci il tuo corpo (Heal your Body) è stato ampiamente accettato come testo autorevole sugli schemi mentali che provocano l'insorgenza di malattie fisiche, e ho ricevuto migliaia di lettere da lettori che mi chiedevano maggiori informazioni.
Molte persone che hanno lavorato con me come pazienti privati, e altre, presenti ai miei workshop negli Stati Uniti e all'estero, mi hanno chiesto di scrivere questo libro. L'ho impostato in modo da guidarvi attraverso una seduta, proprio come farei se veniste da me individualmente o partecipaste a uno dei miei gruppi.
Se seguirete gli esercizi progressivamente così come sono esposti nel libro, prima ancora di averlo terminato, avrete cominciato a cambiare la vostra vita.
Suggerisco di leggere il libro una volta interamente, quindi di rileggerlo lentamente, eseguendo ogni singolo esercizio in profondità. Se possibile, eseguiteli con un amico o con un membro della famiglia.
Ogni capitolo si apre con un' affermazione, ognuna delle quali è appropriata a quella specifica area della vostra vita su cui state lavorando. Dedicate due o tre giorni per studiare e impegnarvi su ogni capitolo, continuando a ripetere e a scrivere l'affermazione di apertura. I capitoli terminano con una cura, cioè un flusso di idee positive designate a modificare la coscienza. Rileggetela parecchie volte al giorno.
Ho terminato il libro raccontandovi la mia storia, per dimostrarvi che è possibile cambiare completamente la vita in meglio, senza che ciò dipenda da dove provenite, né da quanto modesta fosse la vostra situazione precedente. Sappiate che il mio sostegno affettuoso vi seguirà quando lavorerete su questi concetti.

Alcuni punti della mia filosofia

Ognuno di noi è responsabile al 100%
delle proprie esperienze.
Ogni pensiero che concepiamo crea il nostro futuro.
li punto di potere è sempre nel momento presente.
Ognuno prova sensi di colpa e odio verso se stesso.
Tutti giungono alla stessa conclusione:
«Non sono abbastanza bravo».
È solo un pensiero e un pensiero si può modificare.
Siamo noi a creare le cosiddette malattie nel nostro corpo.
Gli schemi mentali che ci danneggiano maggiormente
sono il risentimento, il giudizio e la colpa.
Abbandonare il risentimento dissolve persino il cancro.
Dobbiamo liberarci del passato e perdonare tutti.
Dobbiamo essere disponibili a imparare ad amare noi stessi.
L'approvazione e l'accettazione di sé
sono la chiave di cambiamenti positivi.
Quando amiamo realmente noi stessi,
ogni cosa nella nostra vita funziona.

INDICE

Ringraziamenti
Prefazione

PARTE I - INTRODUZIONE
1. Ciò in cui credo

PARTE II - UNA SEDUTA CON LOUISE
2. Qual è il problema?
3. Da dove viene?
4. È vero?
5. Cosa facciamo ora?
6. Resistenza al cambiamento
7. Come cambiare
8. Costruire il nuovo
9. Lavoro giornaliero

PARTE III - METTERE IN PRATICA QUESTE IDEE
10. Le relazioni
11. Il lavoro
12. Il successo
13. La prosperità
14. Il corpo
15. L'elenco
Nuovi schemi di pensiero

PARTE IV - CONCLUSIONE
16. La mia storia

Appendice

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