ARTICOLI DI TUTTO IL NEGOZIO

ARTICOLI DI TUTTO IL NEGOZIO

ARTICOLI DI TUTTO IL NEGOZIO (249)

L'ECONOMIA ALLO SBANDO - Quello che gli altri non dicono

DOVE SI ORIGINA LA CRISI - anno 2009

Un nuovo show finanziario del giovane economista che già da alcuni anni ha anticipato e profetizzato la bancarotta a livello mondiale e l'impatto che la crisi economica avrà nella vita sociale di tutti noi. Con la sua tagliente dialettica, Benetazzo rivela i segreti della crisi, che non è dovuta ai mutui subprime. I reali responsabili sono la Banca mondiale, il Wto, l'abbattimento delle barriere doganali e la cancellazione dei sussidi per l'agricoltura. L'autore accompagna la sua esposizione con l'ausilio di grafici, ma anche di geniali vignette, affrontando temi quali: il problema energetico, la crescita demografica, l'impoverimento delle risorse tra le quali l'acqua, probabile causa di prossime guerre e rivoluzioni. Quale, dunque in questo scenario, la ricetta possibile per la sopravvivenza? Questo DVD vi darà un'informazione senza censure e vi proporrà importanti suggerimenti di cambiamento.

"C'ERAVAMO TANTO AMATI"

Chi segue le mie indicazioni ed i miei ouclook macroeconomici si ricorderà molto bene di come dall'inizio del 2008 abbia sempre consigliato il posizionamento in titoli di stato tedeschi, preferendoli di gran lunga ai titoli di stato italiani. Chi avesse partecipato ai seminari finanziari di fine 2008 e di inizio 2009 o chi avesse recentemente letto il libro intervista Banca Rotta ha recepito di come il titolo di stato tedesco potesse essere considerato come il titolo di stato più sicuro da detenere in portafoglio per dormire sonni tranquilli. A distanza di oltre sei mesi mi sento di non avallare ancora questa ipotesi, in quanto ritengo, e non sono il solo, che anche il titolo tedesco (Bund a lO anni e Bobl a 5 anni) possa in futuro riservare qualche spiacevole sorpresa (non è molto probabile, tuttavia è possibile, soprattutto per quello che sto per raccontare tra poco).
Il detto di borsa che ha sempre condizionato ed orchestrato le mie scelte di allocazione patrimoniale rimane sempre lo stesso: preferisco essere troppo prudente che esserlo troppo poco. Questa mia considerazione si origina da mutate valutazioni che caratterizzano lo scenario macroeconomico e le potenzialità della locomotiva tedesca. Iniziamo con lo snocciolare alcuni dati tutt'altro che confortanti: dopo i primi cinque mesi del 2009, la Germania presenta un deficit di bilancio drammatico, senza precedenti dal dopoguerra ad oggi, oltre 80 miliardi di euro (oltre i14 % del PIL), esposizione che lascia presumere ad un consistente aumento della fiscalità diffusa al pari di quanto sta già avvenendo in Islanda, Irlanda e Regno Unito.
Il debito sul PIL è aumentato vertiginosamente, oltre 1'80 % entro il 2010, l'export tedesco ha subito una violenta contrazione di oltre il 25 %, mentre il debito pubblico tedesco diventa il terzo debito più grande del mondo dopo quello di Giappone ed USA (in termini quantitativi). Landamento della spesa pubblica ormai incontrollata (500 miliardi solo per tamponare le difficoltà del sistema bancario tedesco) inizia a far lievitare inquietanti preoccupazioni sul futuro del paese sassone, non è casuale infatti la corsa all' acquisto di lingotti d'oro da parte di piccoli risparmiatori tedeschi che hanno portato la Germania a diventare il primo compratore al mondo di lingotti d'oro nel primo trimestre dell'anno (davanti a Svizzera ed USA): l'opinione pubblica è molto sensibile all' argomento temendo un ritorno di ondate inflattive stile anni trenta.
Recentemente la cartellonistica stradale nelle grandi città tedesche è pervasa da una provocante propaganda del NSM (Neue Soziale Markrwirtschaft) che ostenta come in 50 anni il debito pubblico gravante su ogni bambino tedesco sia passato dai 188 euro del 1950 agli oltre 22.000 euro di oggi.
Sostanzialmente iniziano ad emergere istanze popolari che pretendono un sensibile ridimensionamento del welfare tedesco. Anche la Germania adesso fa i conti con il "turbo capitalismo" e con la strategia scellerata di abbracciare "sine ulla dubitatione" i processi di delocalizzazione industriale per aumentare la cornpetitività delle aziende tedesche: tutto questo invece a distanza di tempo si trasforma in un radicale cambiamento delle dinamiche produttive che mirano a distruggere e frantumare le potenzialità dei distretti industriali tedeschi a favore del ponte commerciale con la Cina.
Aumentano di settimana in settimana le richieste di aiuto dal mondo imprenditoriale che esige prestiti e garanzie sui prestiti per continuare a stare in piedi. In considerazione di quanto menzionato sino ad ora e vista la caduta vertiginosa dei tassi di interesse, non mi sentirei più tanto sereno nella detenzione di titoli di stato tedesco, visto il recente mutamento dello stato di salute della Germania. Infatti potrebbe essere poco prudente in questo momento di mercato, esporsi finanziariamente con un paese che si sta sgretolando molo velocemente e che soprattutto ha visto lievitare vistosamente in poco tempo il proprio debito pubblico. Per questo motivo consiglio più opportuno un posizionamento attraverso un fondo obbligazionario di area governativa oppure un fondo di liquidità che diversifichi al proprio interno con titoli di stato sia dal punto di vista geografico che temporale (quindi con scadenze di rimborso di varia lunghezza).
In molti lettori mi scrivono chiedendomi su come intenda investire il mio patrimonio visti i recenti rialzi di borsa e l'inconsistenza di rendimento odierno di una operazione pronti contro termine o di un BOT: la risposta non è univoca, ma varia con il mutare delle condizioni di mercato, ad esempio vi posso anticipare come verrà investito il patrimonio dell' arca di Noé finanziaria (una holding di investimento con figurata in società per azioni) che abbiamo costituito lo scorso anno assieme ad oltre 50 piccoli investitori, ognuno dei quali ha investito attraverso micro conferimenti di capitale: un terzo del patrimonio verrà utilizzato in una gestione flessibile curata tra tutti noi azionisti per l'ingresso sui mercati azionari ed obbligazionari, un terzo sarà allocato in un fondo di private equity che investirà in piccole e medie imprese del Trivento, ed infine l'ultimo terzo verrà utilizzato per l'acquisizione di un impianto fotovoltaico di recente realizzazione con 500 KW di potenza in Puglia.
Lo scopo è quello di essere il più diversificati possibile, non solo con investimenti mobiliari tradizionali, ma anche con investimenti in capitale di rischio legati ad attività imprenditoriali concrete e redditizie. Ormai il rischio di un evento Cigno Nero sul mercato (dal nome della teoria economica avanzata dal Prof Nassim Taleb, il quale definisce un evento Cigno Nero come un evento finanziario di portata planetaria che nessuno è in grado di ipotizzare) espone tutti noi a possibili fenomeni di polverizzazione della ricchezza, pertanto investimenti considerati fino a qualche mese fa da cassettista sicuro (come l'acquisto di un bund) dovrebbero essere completamente rivisitati sulla base di mutate condizioni di mercato dell'intero pianeta. Di certo chi era abituato a vivere con rendite di posizione dovrà iniziare a cambiare radicalmente le proprie abitudini ed aspettative di rendimento.

Leggi tutto...

L'AUTORITÀ DELLA BIBBIA


RETROCOPERTINA

Il Dodd è considerato lo studioso più autorevole in campo neotestamentario di tutto il mondo anglosassone. Numerose sono le università che si vantano di averlo avuto come conferenziere, sempre vivace e stimolante, o come titolare di qualche corso. Nel I950 gli venne affidata la direzione generale della nuova traduzione inglese della Bibbia (The New English Bible) il che, oltre che un riconoscimento della sua competenza scientifica, deve essere considerato anche come un omaggio alla sua indiscussa notorietà e superiorità.
Il volume Attualizà di San Paolo, è una delle opere più vivaci del Dodd: egli cerca di individuare il posto di Paolo nella storia del cristianesimo e di cogliere il significato perenne del pensiero dell'Apostolo in relazione agli interessi e ai problemi della nostra generazione. Pochi libri raggiungono l'alto grado di fascino e di pathos come questo del Dodd.
Il volume Le parabole del Regno è ormai un classico. Dalla prima edizione del I 935, il libro tra semplici ristampe e ristampe rivedute ha conosciuto ben 17 edizioni. La critica di tutto il mondo ha riconosciuto unanimamente l'eccezionale ricchezza del contenuto, la novità dell'indagine, il fascino del dettato.
L'Autorità della Bibbia è il libro affascinante (così il Sunday Times), forse uno dei più vivi tuttora.
Del Dodd la Casa Paideia ha in corso di pubblicazione pressoché l'intera produzione, comprese le due grosse opere sul Vangelo di Giovanni (The Interpretation 01 the Fourth Gospel e Historical Tradition in the Fourtb Gospel).

PREFAZIONE

Questo libro, pubblicato nel 1928, era destinato in origine alla collana Libbrary of Constructive Theology ('Biblioteca di teologia costruttiva'). Vorrei riassumere quì brevemente quanto dissi nella prefazione a quella prima edizione sui fini ed intenzioni. Ogni esame della natura e ambito dell'autorità in materia religiosa tocca, in un contesto cristiano, il problema particolare dell'autorità della Bibbia. lo ho cercato qui di trattarlo induttivamente piuttosto che a priori; mi sono messo cioè a studiare la Bibbia stesa così come ci sta dinanzi, ponendo in evidenza non tanto la parola quanto la vita che è dietro ad essa, e questa vita, in quanto parte di un contesto storico il cui significato ultimo è dato dal 'fatto di Cristo'. Un'impostazione del genere può, spero, essere proposta senza timore di essere smentita dalla critica razionalistica.
Questo diceva l'introduzione originaria. È logico aspettarsi, date queste premesse, una trattazione più storica che teologica. Per introdurre al libro nel suo insieme faremo ora alcune osservazioni che servano a giustificare il metodo che ci siamo prefissi.
Il cristianesimo poggia completamente sul concetto che Iddio rivela Se stesso nella storia e mediante la storia. È senz'altro paradossale affermare che la nostra conoscenza delle verità eterne e necessarie della religione dipenda dalle verità contingenti della storia; ma il cristianesimo accetta il paradosso. Il misticismo nelle sue forme più estreme respinge l'ordine storico come irrilevante; la cristianità non può farlo, poiché usa come simbolo della propria fede un credo che cita ciò che accadde 'sotto Ponzio Pilato' e include fra quanto è oggetto di fede una società storica, la Chiesa Cattolica.
Certe correnti del pensiero cristiano pensano che la dottrina della caduta dell'uomo implichi che la natura umana è divenuta così totalmente corrotta che la storia come tale - la storia degli storici come potremmo chiamarla - non sia in grado di cogliere la verità di Dio, essendo emanazione di una stirpe decaduta. Contro quest' opinione io solleverei varie obiezioni: I) essa fa violenza alla continuità entro cui sembrano collocarsi tutti gli eventi storici, compresi quelli menzionati nel Credo, giacché Ponzio Pilato appartiene tanto alla storia secolare dell'impero romano quanto alla storia sacra della Bibbia e del Credo; 2) essa non rende giustizia al fatto che concezioni originate in settori della storia estranei alla serie biblica (come ad esempio nella religione semitica primitiva e nel pensiero religioso dei Greci) sono stati assorbiti nel Cristianesimo, persino nel Nuovo Testamento: essi devono perciò in certo senso essere dello stesso 'genere' della rivelazione biblica;3) la nostra esistenza, compreso il nostro pensiero, è condizionata storicamente. Il pensiero di coloro cui per primi venne la rivelazione biblica era condizionato in modo simile, e perciò, se non v'è una certa manifestazione di un significato divino nella storia come tale, non si vede in che modo tale significato potrebbe mai cogliersi negli eventi storici straordinari.
È vero tuttavia che l'umanità è 'decaduta'. La presenza del male nella volontà umana e dell'errore nel pensiero dell'uomo rende inevitabile che in lunghi aspetti della storia umana il significato divino possa essere più o meno offuscato. Se tuttavia esiste nell'intimo dei processi storici un nucleo in cui è possibile mostrare come il male e l'errore siano affrontati efficacemente, siamo autorizzati a fondare su quello il significato divino di tutta la storia, anche di quella che noi stiamo facendo e che si attua mediante noi, o in altre parole, della nostra esperienza in quanto storicamente condizionata.
È questo nucleo interno della storia che è registrato, o riflesso, nella Bibbia. Possiamo chiamarla storia sacra in contrapposizione alla storia profana. Questa distinzione non implica una discontinuità tra le due, poiché gli stessi eventi possono appartenere ad entrambe; né vogliamo contrapporre la storia sacra a quella profana, sottintendendo che la prima si è conclusa con la venuta del Cristo, dato che questi è rappresentato come il 'compimento' del piano divino. Il mistero del Cristo infatti è costantemente rivissuto nella Chiesa nella proclamazione dell'Evangelo che ripropone i 'fatti salvifici' e nel sacramento dell'Eucarestia, in cui la storia dell'Evangelo è ricapitolata. La Chiesa, tuttavia, vive contemporaneamente nella corrente della storia profana, imprimendovi il sigillo evangelico e sacramentale; essa imprime sulle vite dei suoi membri, nelle loro situazioni storiche, il carattere che appartiene alla storia sacra con le sue tensioni ed i suoi conflitti, che trovano la loro risoluzione ultima nell'intervento di Dio che invierà il suo Figlio.
Ne consegue che come la nostra esperienza storica concreta fa parte della nostra comunione con Dio, così lo svolgersi concreto della storia biblica è parte costitutiva del processo di rivelazione. La storia biblica, perciò, benché occupi il posto che in altre religioni hanno i miti sacri - i quali rivestono di simboli le credenze religiose - non può essere trattata come un mito, per il quale non ha importanza l'aderenza ai fatti. L'Evangelo non è una verità narrata in forma di favola. L'avvenimento storico, così come il suo significato, è parte costitutiva della rivelazione.
È importante osservare che questi due elementi, avvenimento e significato, sono entrambi essenziali per la storia così com'essa è studiata dallo storico. Un evento suscettibile di venir considerato come storico comprende tanto l'avvenimento quanto il significato con cui l'avvenimento stesso è entrato nell'esperienza umana ed ha avuto delle ripercussioni negli altri avvenimenti conseguenti. Gli eventi registrati nella Bibbia sono ricchi di significato, e questo significato, si dichiara, non è nient'altro che la 'parola' del Dio eterno, Dio al tempo stesso trascendente la storia ed immanente in essa. La registrazione non cessa per questo d'essere storica, poiché gli eventi recavano quel significato all'atto di entrare nell'esperienza e di diventare storia; ma il significato ch'essi recano conduce ad un'interpretazione della storia secondo la quale gli eventi nella loro attualità dipendono da un fattore sovrastorico, la Parola di Dio. L'interpretazione cristiana della storia si diversifica dalle altre. Queste, infatti, considerano i fattori puramente infrastorici - biologici, economici, 'ideologici' e simili - non solo come parte delle componenti che animano il processo storico - e questo è anche il punto di vista biblico -, ma come i dati unici, perfettamente adeguati e validi, per la spiegazione della storia nella sua totalità. Il cristianesimo non nega il valore di questi fattori, né li relega nell'ambito della storia profana riservandosi il campo della storia sacra. Esso afferma che la storia non può venir compresa in ultima analisi se non è riportata nel contesto della storia sacra, la quale trova il suo compimento nella venuta di Cristo, nella sua morte e risurrezione.
Nello studiare la Bibbia, quindi, abbiamo a che fare con una storia reale, rivelante un significato che oltrepassa la storia, e non con un mito il cui contenuto di fatti è trascurabile. Se è così, la testimonianza biblica dev'essere studiata con i metodi critici e razionali che si applicano ad ogni resoconto storico come tale. Questo è il modo col quale ho cercato di avvicinare i documenti in quest'opera, convinto che, se il rapporto tra storia e parola di Dio è quello che il Cristianesimo afferma, gli scritti biblici debbono svelare anche con un trattamento strettamente storico il significato trascendente e religioso che rivestono gli avvenimenti. In questo studio, si presuppone l'accettazione del Canone biblico così come sta; questo presupposto implica un certo orientamento nella concezione della storia biblica. Ciò sembra costituire una limitazione alla stretta oggettività del metodo; ma il Canone non è stato fissato arbitrariamente. Esso fu determinato dagli avvenimenti stessi e la prospettiva che impone è inerente alla natura del processo di cui i documenti fanno testimonianza.
Le limitazioni del metodo storico sono manifeste. Esso solleva molte questioni che sconfinano nel campo della teologia o della filosofia, Un libro come questo può al massimo offrire nient'altro che un'introduzione ad una dottrina della rivelazione, con la quale è connessa tutta la questione dell'autorità in campo religioso.Vorrei ripetere qui il mio grato riconoscimento, già apparso nella prima edizione, agli amici che mi aiutarono leggendo quest'opera nel manoscritto o nelle bozze e rivolgendomi critiche e suggerimenti preziosi: lo scomparso Dr. H. Wheeler Robinson, il Dr. N. Micklem ed il Prof. L. W. Gransted.

L'opera fu riveduta per la seconda edizione nel 1938 ed è stata ulteriormente riveduta per quest'edizione; ma le modifiche e ritocchi apportati non hanno alterato sostanzialmente il suo carattere primitivo.

Oxford, gennaio 1960 C.H.D.


INDICE - SOMMARIO

Prefazione

Introduzione

I. Letteratura e autorità
Uso liturgico della Bibbia. - Le 'Lezioni' nella Chiesa. - Difficoltà della letteratura devota. - La Bibbia e la Riforma. - Il dogma dell'infallibilità della Bibbia. - Un pericolo per la religione e la morale. - Fondamento di credibilità dell'autorità. - La parola di Dio. - L'analogia della scienza. - Autorità primaria e secondaria. - Autorità degli esperti. - Scienza, arte e religione. - Genio religioso. - Gli autori della Bibbia. - Genio ed ispirazione.

PARTE PRIMA: L'autorità dell'ispirazione individuale

II Ispirazione e profezia
Ispirazione: La data della Bibbia. - Il 'numinoso'. - Il primitivo 'numinoso' nella Bibbia. - Comunione con Dio. - Mosè l'uomo di Dio. - Jehovah, il Potente Dio. - Profezia primitiva. - Samuele, Nathan, Michea ben Imlah. - Elia. - Eliseo.

III. Le forme dell'ispirazione profetica
Anormalità psichica dei profeti. - Geremia e Paolo. - Profezia e automatismo. - Profeta, poeta ed estatico. - Poesie di Ezechiele e Geremia. - Visione profetica. - Immaginazione profetica. - La forma della visione. - Visione predicente. - Dialogo immaginativo. - La visione e la parola. - «Così dice il Signore». - Ragione e immaginazione. - Ispirazione e subconscio.

IV. Il contenuto della profezia vetero-testamentaria
Rituale e tabù. - Amos e Bethel. - Santità e giustizia. - I profeti e il culto. - La virtù di intelligenza. - Il carattere di Dio. - La consistenza di Dio. - Collera di Dio. - La dottrina della ricompensa. - L'amore di Dio. - Giustizia e misericordia. - Il Dio tribale. - Criticismo profetico della religione nazionale. - Nazionalismo e universalismo. - Il popolo di Dio. - Monoteismo etico.

V. La religione personale dei profeti. La loro relatività storica
La vocazione profetica. - Vita interiore dei profeti. - Pietà profetico-evangelica. - Particolarità della profezia. - Relatività del tempo della profezia. - Verità e illusione.

PARTE SECONDA: L'autorità dell'esperienza corporativa

VI. La Bibbia come documento di religione nella vita quotidiana
Che cos'è' esperienza religiosa'. - Storia ed esperienza religiosa. - L'uomo comune nella Bibbia. - Religione primitiva. - Leggende di migrazioni. - L'Impero romano. - «Quidquid agunt homines». - Vita quotidiana nelle parabole. - L'eredità della storia.

VII. La religione dei profeti nella vita della comunità
Il canone dei profeti. - Deuteronomio. - Composizione del Pentateuco. - Il canone del Vecchio Testamento. - La religione del Psalterio. - I Salmi e la legge. - Letteratura sapienziale. Etica del Giudaismo.

VIII. L'incompiutezza della religione veterotestamentaria
Sacrificio e preghiera. - Nazionalismo e universalismo. - Trascendenza e immanenza. - Sapienza come mediazione. - Teodicea profetica (domande). - Scetticismo. - Origini dell'Apocalisse. - Valore dell' Apocalissi.

PARTE TERZA: L'autorità dell'incarnazione

IX. Il Nuovo Testamento come letteratura di un decisivo movimento religioso
Il Canone del Nuovo Testamento. - La civiltà ellenica. - Giudaismo ellenistico e cristianità. - Ellenismo nel Nuovo Testamento. - L'epoca nuova.

X. Il Nuovo Testamento come 'compimento' dell'Antico
Domande del Vecchio e risposte del N.T. - Nazionalismo e universalismo. - La società universale. - Giustizia e grazia. - Il problema della sofferenza. - Sofferenza e sacrificio. - Vita eterna. - Il problema della mediazione. - L'incarnazione e i sacramenti.

XI. Gesù Cristo e i Vangeli
Il Vangelo prima dei Vangeli. - Il Cristo dei Vangeli. - Sorgente critica dei Vangeli. - I Vangeli come documenti storici. - Cristo eterno e Gesù nella storia. - Relatività storica dei detti di Gesù. - Forme temporali di insegnamento di Gesù. - Il permanente nel temporaneo. - Autorità personale di Gesù.

PARTE QUARTA: L'autorità della storia

XII. Progresso nella religione
Continuità nella storia biblica. - Israele pagano. - Falso progresso sotto le monarchie. - Dai profeti al Giudaismo. - Dal Giudaismo al Cristianesimo. - Cristianesimo, una religione storica. - Le scritture come documenti storici. - Il popolo di Dio. - Un criterio di progresso. - La forma della storia dall'interno.

XIII. Rivelazione progressiva
Rivelazione e scoperta. - Stadi di rivelazione relativa alle facoltà umane. - Grazia e rivelazione. - Vecchio e nuovo nell'insegnamento di Cristo. - Rivelazione e incarnazione. - La signoria del Cristo. - Ricapitolare tutte le cose in Cristo.

CONCLUSIONE

XIV. La Bibbia come «La parola di Dio»
Come Gesù rivelò Dio. - Rivelazione per mezzo della Riconciliazione. - L'appello della Bibbia. - L'insegnamento della Bibbia. - Passato e futuro.



Leggi tutto...

L'ARPA DI DIO - Prove conclusive che milioni ora viventi non morranno mai


RETROCOPERTINA

C'è la necessità di un libro di testo per i principianti nello studio della Bibbia. Questo libro di testo per i principianti nello studio della Bibbia. Questo libro ha per oggetto di soddisfare tale necessità. La materia di cui tratta è regolata in modo progressivo e ordinatamente, e un elenco di domande segue ogni punto discusso, permettendo così all'insegnante di condurre la mente dello studente sul punto chiave in considerazione. Il numero che precede ogni domanda si riferisce al paragrafo dove si può trovare la risposta, motivo per cui ogni paragrafo è numerato in accordo con la domanda.
Ancor prima della fondazione del mondo Geova aveva un grande piano, senza cui nessuna cosa si sarebbe accostata a lui. Durante i primi quattromila anni di storia della razza umana, il Piano di Dio fu conservato in segreto. Circa millenovecento anni fa, Dio cominciò a rivelarlo, ma questo solo a quelli consacrati a fare la sua volontà. Dio fece la promessa che maggior luce avrebbe brillato nella parte finale dell'età, e questa promessa si è adempiuta. Ora noi ci troviamo in questo tempo, come è provato chiaramente dal contenuto di questo libro, che sottolinea gli elementi salienti del progressivo piano divino.
La gente in generale non è stata debitamente istruita sulla Bibbia. Anche quelli che hanno frequentato le Scuole Domenicali, hanno appreso solamente i testi, ma non i significati. A somiglianza dei profeti dell'antichità, hanno udito ma non hanno capito. La vera ragione di questo stato di cose è che il Piano di Dio non poteva essere compreso fino al tempo stabilito per essere rivelato. Questo tempo è arrivato.
A causa del cambio dispensazionale che si sta verificando, lo studio della Bibbia non è mai stato di tanta importanza come ora. Se è importante educare la nuova generazione nelle cose insegnate nello nostre scuole, a maggior ragione è importante educarla in ciò che concerne quello che viene ora rivelato del programma divino per la riabilitazione e benedizione dell'umanità.
Non abbiamo la disposizione, il desiderio né l'intenzione di indurre alcuna persona che una volta che abbia letto questo libro entri in una organizzazione, setta o denominazione. L'unico proposito del libro è di aiutare nei loro sforzi di comprendere la Bibbia quelli che sinceramente cercano la verità, permettendo loro di conoscere il significato della manifestazione del giorno, e preparandoli, almeno un poco, per ricevere le benedizioni che stanno per essere dispensate all'umanità
Se qualcuno pensava che stava per venire un cambiamento radicale nel governo, e che i suoi figli potevano avere una parte nei membri del nuovo governo, di sicuro è stato ansioso di far loro acquistare tutta la conoscenza possibile riguardo a questo nuovo sistema di cose. I cambiamenti più grandi delle età stanno ora per aver luogo. Tutto il mondo riconosce che questi cambiamenti cominciarono con la Guerra Mondiale e che continuano tuttora. Ma cosa significano? La risposta veritiera è che il vecchio mondo col suo ordine sociale e politico è finito, e sta scomparendo, e che è arrivato il tempo di un ordine nuovo e migliore, che starà tra breve stabilito. Ogni padre ha il dovere di istruire i propri figli nel miglior modo possibile riguardo a questo nuovo sistema di cose o governo. Il contenuto di questo libro lo indirizzerà nella giusta direzione.
Il tema di cui si tratta non si discute estesamente. Il lettore interessato lo indirizziamo alla serie degli STUDI SULLE SCRITTURE e soprattutto alle pubblicazioni della "Torre di Guardia" (Watch Tower Bible and Tract Society), in cui questi principi sono trattati più dettagliatamente. La Versione Moderna della Bibbia, in certi casi completando il testo con le note marginali, è stata usata nelle citazioni. Quando sono state citate altre versioni, è stato fatto notare. Con V. V. si deve intendere Versione Valera. IL lettore dovrebbe considerare ogni punto presentato qui, confrontarlo con le Scritture e provare ogni proposizione, e così, permettere alla convinzione di raggiungere la propria mente.
L'arpa è uno strumento che quando è toccato da un buon arpista è fonte di allegria e felicità per quelli che l'ascoltano. L'arpa di Dio, quando si ascolta e si maneggia correttamente, porta pace alla mente e gioia al cuore. Il titolo di questo libro suggerisce l'idea di buon animo e felicità. Il messaggio qui contenuto, che è ricavato dalla Parola di Dio, si pubblica con la speranza che possa essere una benedizione per molti; che faccia gioire alcuni che sono tristi; che sani certi cuori rotti; che consoli alcuni che gemono, dando a quelli che lo leggono un più profondo apprezzamento di Geova e del Salvatore del mondo.


Brooklyn, N.Y., 1 Ottobre, 1921.

INDICE

Prefazione

L'Arpa di Dio

La Creazione

Manifestazione della Giustizia

La Promessa Abraamica

La Nascita di Gesù

Il Riscatto

La Resurrezione

Il Mistero Rivelato

Il ritorno del Nostro Signore

La Glorificazione della Congregazione[1]

La Restaurazione

[1] Nell’edizione originale il termine usato è “Chiesa”. — N.d.A.].

Il Mistero Rivelato 171

Il ritorno del Nostro Signore 199

La Glorificazione della Congregazione[1] 265

La Restaurazione 301



[1] [Nell’edizione originale il termine usato è “Chiesa”. — N.d.A.].

Leggi tutto...

L'ALIMENTAZIONE ANTI-CANCRO - I cibi che aiutano a prevenire e curare i tumori

RISVOLTO COPERTINA

Recentissimi studi a livello mondiale stanno dimostrando perché un cospicuo consumo di verdura e frutta svolge un'azione chiave nella riduzione del rischio di cancro. Non solo alcuni alimenti possiedono infatti la capacità di influenzame e sopprimeme lo sviluppo, ma addirittura contribuiscono a curarlo. Broccoli, pomodori e frutti di bosco, per esempio, contengono antiossidanti e composti fitochimici che intervengono sul meccanismo stesso della formazione del tumore, inibendo la riproduzione delle cellule mutanti e lo sviluppo di nuovi vasi sanguigni (l'ultima frontiera delle terapie oncologiche). Il che significa che possono debellare il cancro quando è a uno stadio precoce, ma anche rafforzare esponenzialmente l'effetto di chemio e radioterapia negli stadi successivi.
Ma l'aspetto più interessante di queste ricerche è che provano come la diffusione di particolari tipi di.
tumore in certe aree geografiche sia strettamente correlata al regime nutrizionale. Grazie a un'alimentazione più consapevole sarebbe dunque possibile ridurre di circa un terzo l'incidenza media dei tumori. Un risultato sbalorditivo, ottenibile nel modo più semplice e naturale, integrando per esempio nella propria dieta preziosi cibi delle cucine di tutto il pianeta, dalla soia alla cipolla, dal cioccolato al tè verde, al curry, adattando le combinazioni alle esigenze di ogni singolo individuo. Un testo rivoluzionario e documentatissimo, nonché splendidamente illustrato, che parla con chiarezza delle nuove realtà per la cura del cancro.

INTRODUZIONE

ll cancro continua a sfidare i progressi della medicina moderna e resta, dopo quarant'anni di intense ricerche, una malattia enigmatica, responsabile ogni anno della morte prematura di milioni di persone. Se alcuni tipi di cancro oggi vengono curati con successo, molti altri rimangono estremamente difficili da sconfiggere e costituiscono la principale causa di mortalità tra la popolazione attiva della società. Oggi più che mai, la scoperta di nuove modalità per aumentare l'efficacia delle terapie antitumorali riveste un'importanza fondamentale.
L'obiettivo di questo libro è presentare una sintesi dei dati scientifici attualmente disponibili, che mostrano come molti tipi di tumore possano essere prevenuti modificando le abitu- dini alimentari e integrando nella dieta alcuni alimenti che hanno il potere di combattere i tumori all'origine e di impedirne lo sviluppo. La natura è ricchissima di cibi che contengono molecole dalle proprietà antitumorali estremamente efficaci, in grado di lottare contro la malattia senza causare effetti collaterali devastanti. Da molti punti di vista, questi alimenti possiedono proprietà terapeutiche analoghe a quelle dei medicamenti di origine sintetica, e per questo proponiamo di definirli «alicamenti », per illustrarne meglio le proprietà. Abbiamo la possibilità di utilizzare a nostro vantaggio questo arsenale di armi anticancro del tutto naturali, a completamento essenziale delle terapie attualmente disponibili. Non lasciamoci sfuggire l'occasione di volgere a nostro favore questa opportunità, perché un regime alimentare basato su un apporto costante di alicamenti può prevenire la comparsa di molti tipi di tumore.


INDICE

Prefazione di Umberto Veronesi
Presentazione di Pierre Bruneau
Presentazione di William W. Li
Introduzione

PARTE PRIMA
Il cancro, un nemico temibile

1. IL FLAGELLO DEL CANCRO
2. CHE COS'È IL CANCRO?
3. NUOVI APPROCCI ONCOLOGICI: L'ANGIOGENESI
4. PREVENIRE MEDIANTE L'ALIMENTAZIONE
5. I COMPOSTI FITOCHIMICI: IL COCKTAIL ANTITUMORALE È SERVITO!

PARTE SECONDA
Gli alicamenti, alimenti antitumorali

6. LE CELLULE CANCEROSE DETESTANO I CAVOLI!
7. AGLIO E CIPOLLA PER SCACCIARE IL CANCRO
8. LA SOIA: TRA ORIENTE E OCCIDENTE
9. ALLA SCOPERTA DI UNA SPEZIA ANTITUMORALE: LA CURCUMA
10. TÈ VERDE, PER CALMARE L'ANIMA ... E IL CANCRO
11. FRUTTI DI BOSCO, CHE PASSIONE!
12. GLI OMEGA-3: FINALMENTE DEI GRASSI BUONI!
13. IL POMODORO, IL MIGLIOR AMICO DELLA PROSTATA
14. GLI AGRUMI, UNA SCORZA DI MOLECOLE ANTITUMORALI
15. IN VINO VERITAS
16. IL CIOCCOLATO: UN'OSSESSIONE SALUTARE

PARTE TERZA
La nutriterapia quotidiana

17. GLI INTEGRATORI: UN PROBLEMA IN PIÙ?
18. LA RICETTA PER COMBATTERE IL CANCRO

Ringraziamenti

Bibliografia

Leggi tutto...

INTRODUZIONE ALL'ANTICO TESTAMENTO


RETROCOPERTINA

Questa quarta edizione della ben nota introduzione di J. Alberto Soggin - tradotta e pubblicata in più lingue - si presenta come un'opera del tutto nuova. Interamente rielaborata, tiene conto della diversa impostazione e soluzione dei problemi che l'orientalistica la critica è veterotestamentaria sono venute elaborando nell'ultimo ventennio.
Aggiornata ai metodi contemporanei, la nuova edizione conserva la caratteristica di storia letteraria dell'Antico Testamento condotta con rigore scientifico e aperta al tempo stesso agli interessi sia del credente lettore della scrittura sia della persona colta in generale.

PREFAZIONE alla quarta edizione italiana ed alla terza inglese

L'Introduzione ha ormai circa vent'anni. Sono molti per un manuale che intende formare le nuove generazioni di studiosi della materia ed aggiornare le altre. I problemi sono ormai diversi, diversa ne è l'impostazione, diversi sono i metodi usati per la loro soluzione.
Questa quarta edizione, alla quale seguirà presto la terza edizione inglese, sipresenta quindi come un'opera nuova. La seconda e la terza edizione si erano limitate ad aggiornare le bibliografie e ad inserire qua e là nel testo alcuni ampliamenti; ma il lavoro restava lo stesso nella sua impostazione di fondo. Questa quarta edizione è stata invece riscritta in più parti. I rimaneggiamenti più consistenti si sono avuti nelle parti prima, seconda e terza; ma anche nelle altre nessuna pagina è, difatto, rimasta interamente invariata. Se il risultato ottenuto debba considerarsi un passo avanti nei confronti delle altre edizioni, giudicherà il lettore; personalmente penso di si, anche se sono certo che per alcuni la nuova impostazione dei problemi e le soluzioni proposte sembreranno troppo radicali, mentre per altri non lo saranno state abbastanza.
Così tanto per fare un esempio, la struttura di fondo dell' opera è rimasta uguale a quella delle prime tre edizioni: il testo continua a seguire un compromesso tra l'ordine canonico e quello cronologico dei libri della Bibbia e conclude con una parte dedicata alla collezione alessandrina e due appendici dedi- cate ai testi epigrafici. Ma non ho più adottato questa struttura con piena convinzione: ero sempre più persuaso, infatti, e lo sono quasi del tutto adesso che il dattiloscritto è terminato, che avrei dovuto iniziare col Deuteronomio e la storiografia cosiddetta «deuteronomistica», alla quale ultima dobbiamo anche la prima edizione del Pentateuco e dei Profeti posteriori, e quella finale dei Profeti anteriori. Ovvero, parlando del Proto-Deutero- e Trito-Isaia, avrei dovuto far miei i risultati degli studi più recenti (cfr. sotto, 20,1.3) di R.E. Clements, o. Kaiser e R. Rendtorff, e trattare queste tre opere, la cui divisione è ormai uno degli assiomi della critica storica, come un unico complesso redazionale. In altre parole, si trattava d'iniziare con l'esilio babilonese, veramente lo spartiacque tra l'ebraismo antico e quello che appare nella Bibbia. Sarà dunque per una prossima edizione; al lettore offro in ogni caso i necessari ingredienti, i quali, convenientemente riordinati, potranno dare un'Introduzione più aggiornata ai metodi contemporanei.

In passato alcuni recensori hanno formulato critiche a due apparenti lacune nell'opera:
a) Leonhard Rost (ThLZ IOI, I976, I79S.) ha criticato ilfatto che il lavoro non si occupi sifficientemente del problema della metrica ebraica (cfr. sotto, 6,4). E certamente vero. Ammetto però anche di non essere mai riuscito a comprendere, né tanto meno ad applicare i vari metodi proposti, tra i quali primeggia quello formulato all'inizio del secolo da E. Sievers. Le ragioni sono semplici: si tratta infatti di studiare la metrica di una lingua trasmessaci certamente in una uocaliaazione non originaria, posteriore di secoli agli originali, anche se fondata su un'autorevole tradizione. Né possediamo i testi originali, ma testi passati per molte mani, manipolati e commentati secondo le necessità della comunità credente, prodotti di molte riletture. Ed oltre alla uocalizzazione, nulla sappiamo dell' accentazione originaria né della divisione in sillabe. Del resto anche i oocalizzatori nella seconda metà del I mill. d. C. non sembrano aver avuto più neanche il ricordo di una lettura metrica. In fondo, a guardar bene, non possiamo dunque neanche sapere se una tale lettura vi sia mai stata ed il sospetto sorge che il presupposto si basi solamente sull'analogia della poesia greca e latina antiche; ma anche qui, com' è noto, ci troviamo in una fase di sostanziale revisione.
Mi è sembrato quindi non solo imprudente, ma anche poco produttivo trattare un problema cosi complesso e con cosi scarse prospettive di soluzione, senza che vi fossero novità in questo campo. Una di queste sembra essere la proposta di un metodo, chiamato dall'autore «sticometrico», sviluppato da o. Loretz all'Università di Miinster e più volte presentato sulla rivista UF e negli scritti che da essa emanano; ma anche questo metodo non ha ancora raggiunto risultati incontestabili, né ha sviluppato una metodologia che ne permetta l'uso anche a chi non ha lavorato col Loretz. Pertanto ha bisogno di non poche precisazioni, prima di essere applicabile su vasta scala.
Per tutte queste cause respingo le congetture e gli emendamenti metri causa, come appaiono spesso nelle edizioni critiche e nei commentari.
b) Gianfranco Rauasiil: a scuola cattolica 102, 1975, 664S.) avrebbe voluto che l'Introduzione affrontasse i problemi anche secondo «le nuove prospettive di analisi stilistica, linguistica ed ermeneutica, le istanze di un'esegesi più als Literaturwissenschaft...» e similmente si è espresso, con lettera in data iz luglio 1977, il collega Maas Boertien dell'Università cittadina di Amsterdam. Devo però confessare di non avere quelle capacità di critica estetica (da noi ampiamente collaudata dall'opera di Francesco De Sanctis e da altri) necessarie per condurre a termine un lavoro del genere, per cui sono costretto a lasciarlo ad altri. Certo, la Bibbia ebraica è anche, ed anzitutto, un'opera letteraria, un'opera d'arte, per cui è sempre legittimo, ed in alcuni casi necessario, trattarla da questo punto di vista.
Ma, a differenza di tante opere letterarie, essa non è soltanto questo: è un'opera di storia sacra, la sacra scrittura normativa di due fedi, quella ebraica e quella cristiana; è poi anche una raccolta di testi del Vicino Oriente antico, testi che riflettono determinate situazioni storiche, politiche e sociali. Lo studioso dovrà dunque, pur apprezzando il valore letterario ed estetico delle varie composizioni, evitare di fermarsi a questo punto; anche gli altri elementi menzionati fanno parte integrante dei testi che intendiamo studiare. Legittima è quindi l'esigenza dei cultori della Literaturwissenschaft di effettuare la loro analisi, ed anche quella di esigere che venga fatta da altriprima di procedere oltre; ma sarebbe fare un torto ai testi, se li abbandonassimo a questo punto, senza in terrogarli sulle altre informazioni che ci possono offrire.
Per esempi di analisi letteraria si vedano tra gli altri: R. Alter, The Art ofbiblical Narrative, New York 1981; J. Fokkelman, Narrative Art in Genesis, Assen 1975 e Narrative Art and Poetry in the Books 01 Samuel, Assen I 1981, II 1986 (sono previsti altri due volumi) e M. Weiss, The Bible [rom Within,J erusalem 1986. Sul problema cfr. il nostro Critica letteraria e critica storica: Hen 5 (1983) 268-272 e D. Vetter, Was leistet die biblische Erzéihlung?: BerThZ 3 (1986)

190-206.
Per elementi riguardanti la storia d'Israele, rimando alla mia Storia d'Israele dalle origini alla rivolta di Bar Kochbà, Paideia Editrice, Brescia 1984 (trad, inglese London 1984, SCM Press e Philadelphia 1985, Westminster Press), che citiamo come la Storia.
Nel corso del lavoro ho preferito usare quando possibile l'espressione «Bibbia ebraica» invece di Antico o Vecchio Testamento: cerco così di prescindere da un'impostazione canonica dei problemi. Di Antico o Vecchio Testamento si parla infatti soltanto con l'ingresso nel canone cristiano del Nuovo Testamento. Preferisco anche trascrivere il nome divino con Jhwh, invece di usare Jahwe: la trascrizione del nome non è sicura, certo è invece ch'esso non è mai stato pronunciato in epoca storicamente accertabile.
Concludo con un ringraziamento all'Università di Roma la Sapienza ed alla Facoltà valdese di teologia, che m'hanno concesso il tempo necessario; alla biblioteca universitaria di Basilea, che ha gentilmente messo a mia disposizione un tavolo di lavoro nell' aula riservata ai docenti durante i mesi di settembre, ottobre e novembre 1986, e mi ha consentito l'accesso agli scaffali. Sono stati contributi essenziali alla realizzazione di questo lavoro.
Roma, autunno 1986. J.A.S.


INDICE DEL VOLUME

Prefazione alla quarta edizione italiana ed alla terza inglese

Abbreviazioni e sigle

Bibliografia generale

Parte prima
La Bibbia ebraica. Sua storia e suoi problemi generali

1. Introduzione alla Bibbia ebraica
1. Descrizione e definizione della materia
2. Scopi e limiti dell'introduzione

2. Il canone
1. Tradizioni sul canone palestinese
2. Dati a noi noti sull' origine del canone palestinese
3. La raccolta alessandrina
4. Chiusura del canone palestinese
5. La Bibbia ebraica: il testo
6. Le traduzioni greche
7. Il Pentateuco samaritano
8. Parafrasi e traduzioni aramaiche
9.Traduzioni latine

3. La critica testuale e storica
1. Introduzione
2. La critica biblica
3. La critica testuale o «bassa critica»
4. La critica storica o «alta critica»

4. Descrizione della Bibbia ebraica
1. La Bibbia ebraica come libro di storia
2. Per la sinagoga e la chiesa la Bibbia è ancora parola ispirata di Dio

5. Mito, leggenda e storia
1. Il mito
2. La leggenda
3. La favola e la fìaba
4. Leggenda e storiografìa


6. Lo sviluppo preletterario del materiale biblico. I generi letterari
1. I secoli XIII-X e la loro importanza
2. La tradizione orale
3. I generi letterari
4. Generi letterari in poesia
5. Resti di poesia ebraica antica
6. Generi letterari in prosa
7. Antichi testi giuridici

Parte seconda
Il Pentateuco e i profeti anteriori

7. Il Pentateuco
1. Introduzione
2. La tradizione intorno all' autore
3. Storia della critica letteraria del Pentateuco
4. J. Wellhausen e la sua scuola
5. Sviluppi dell'ipotesi documentaria
6. Lo studio dei generi letterari.
La storia della tradizione
7. Compatibilità tra ipotesi documentaria e storia della tradizione
8. Questioni di datazione delle fonti più antiche

8. Le singole fonti: lo Jahveista e l'Elohista
1. Caratteristiche dello Jahveista
2. Ragioni della collezione
3. Data e composizione
4. Caratteristiche dell'Elohista
5. Scopo della collezione
6. Data, luogo e composizione

9. Le singole fonti: il Deuteronomio
1 . Caratteristiche
2. Il problema delle origini
3. Rinascita degli studi
4. I generi letterari ed il Deuteronomio
5. Gli studi di G. von Rad e di M. Noth
6. L'ultimo quarto di secolo
7. Perplessità e problemi

Excursus I
Alleanza o impegno e teologia deuteronomica

1. Un formulario
2. Antichi trattati di «vassallaggio»
3. Trattati ed «alleanza» o «impegno»
4. Critica

Excursus 2
Passi deuteronomici o deuteronomistici negli altri libri del Pentateuco
1 . TI problema
2. Criteri di valutazione

Excursus 3
Il decalogo
I testi

10. Le singole fonti: il codice sacerdotale (P)
1. Caratteristiche
2. Cronologia
3. Data e luogo di composizione
4. Elementi costitutivi
5. Composizione
6. Redazione finale del Pentateuco

11. Il diritto d'Israele
1. Introduzione
2. Diritto e fede
3. Caratteristiche delle collezioni legali bibliche
4. Le leggi formulate in forma casistica
5. Le leggi formulate in forma apodittica
6. Critica alle tesi dell' Alt
7. TI processo nella Bibbia ebraica
8. TI diritto israelitico e quello del Vicino Oriente antico

12. L'opera storiografica deuteronomistica
1. Carattere
2. Scopo dell' opera
3. Fonti
4. Luogo e data di composizione

13. Giosuè
1. Divisione e caratteristiche
2. Il problema del libro
3. Testi topografìci
4. Il pensiero del libro di Giosuè

14. Giudici
1. Titolo e contenuto
2. Il corpo del libro .
3. Il «Canto di Debora», Giud. 5
4. I capitoli 17-2I
5. Origini del libro
6. Pensiero

15. I libri di Samuele
1. Introduzione
2. Contenuto del libro e problemi del testo
3. Unità indipendenti
4. Pensiero

16. I libri dei Re
1. Introduzione
2. Le fonti di Re
3. Pensiero di Re

Parte terza
I profeti preesilici

17. I profeti d'Israele
1. Etimologia ed uso dei termini
2. Origine e derivazione
3. Profeti presso i popoli vicini
4. Fonti della profezia biblica
5. Epoche in cui operavano i profeti
6. Caratteri del ministero profetico e problemi insoluti
7. Profeti e culto
8. Profeti e politica
9. Profeti e problema sociale
10. Profeti e storia

18. Amos
1. Persona e origini
2. Divisione e problemi principali del libro
3. Redazione deuteronomistica
4. Pensiero

19. 0sea
1. Persona e tempi
2. Il matrimonio
3. Divisione e testo
4. Osea, il Deuteronomio ed il Deuteronomista
5. Pensiero

20. Isaia
1. Il libro e i suoi problemi
2. Persona ed epoca del profeta
3. Divisione e contenuto del libro
4. Pensiero d'Isaia

21. Michea
1. Nome e persona
2. Contenuto
3. Il pensiero di Michea

22. Nahum, Habaccuc, Sofonia
1. Nahum
2. Habaccuc
3. Sofonia

23. Geremia
1. Vita ed opera del profeta
2. Il testo
3. Il testo dei LXX
4. Geremia e fonti contemporanee
5. Geremia pensatore

Parte quarta
I profeti esilici e postesilici

24. Ezechiele
1. Nome e persona
2. Le visioni e le azioni simboliche
3. Il libro
4. Ezechiele pensatore

25. Deutero-Isaia
1. Il profeta ed i suoi tempi
2. Analisi e contenuto
3. I canti del «Servo del Signore»
4. Il pensiero del Deutero-Isaia
5. Il testo

26. Aggeo
1. Persona e tempi
2. Analisi e testo del libro
3. Pensiero di Aggeo

27. Zaccaria
1. Persona ed epoca del profeta
2. Analisi del libro
3. Pensiero

28. Il Trito-Isaia
1 . Il problema del libro
2. Il contenuto
3. Il testo

29. Abdia

30. Malachia
1. Autore e data

2. Analisi e contenuto
3. Carattere, stile e pensiero

31. Deutero-Zaccaria
1. Il problema del libro
2. Persona, epoca e datazione
3. Analisi e trasmissione del testo
4. Messaggio

32. Gioele
1. Autore del libro e sua analisi
2. Lo stile ed il pensiero

33. Giona
1. Analisi del libro
2. La persona del profeta
3. Il problema del libro
4. Il capitolo 2
5. Data e testo

Parte quinta
Gli agiografì

34. I Salmi
1. Introduzione
2. L'impiego dei Salmi
3. La formazione del Salterio
4. L'ambientazione nella vita dei Salmi
5. Generi letterari rappresentati nei Salmi
6. Conclusione

35. Introduzione alla sapienza
1. I libri sapienziali in Israele
2. Sapienza proverbiale e sapienza trattatistica
3. Ambientazione nella vita della sapienza

36. I Proverbi
1. Autore e titolo
2. Data

37. Giobbe
1. Carattere, divisione e contenuto
2. Epoca, luogo e problemi della composizione
3. Problemi e pensiero di Giobbe

38. Rut. Lamentazioni
1. Rut
2. Le Lamentazioni

39. L'Ecclesiaste. TI Cantico
1. L'Ecclesiaste
2. Il Cantico dei Cantici

40. Ester

41. Daniele
1. Carattere dell' opera e suo contenuto
2. Autore ed origine
3. Scopi e pensiero del libro

42. Le Cronache o Paralipomeni
1. Carattere del libro, analisi e date
2. Fonti
3. Il pensiero

43. Esdra e Nehemia
1. Carattere e contenuto dei due libri
2. Fonti
3. Cronologia
4. Lo stato giuridico di Esdra e Nehemia nell'amministrazione persiana

Parte sesta
I libri deuterocanonici

44. Tobia
1. Caratteristiche e contenuto
2. Storia e letteratura
3. Problemi della lingua e delle origini
4. Pensiero

45. Giuditta
1. Caratteristiche e contenuto dell' opera
2. Testo, data e storicità
3. Pensiero

46. Aggiunte a libri protocanonici
1. Aggiunte ad Ester
2. Aggiunte a Daniele

47. La Sapienza di Salomone
1. Carattere e contenuto
2. Problemi principali

48. L'Ecclesiastico di Gesù ben Sira'
1. Caratteristiche e contenuto
2. L'autore
3. Pensiero del Siracide
4. Testo e stile

49. Baruk ed Epistola di Geremia
1. Introduzione a Baruk e suo contenuto
2. Autore e date
3. Pensiero
4. L'Epistola di Geremia

50. La Preghiera di Manasse

51. Il primo libro dei Maccabei
1. Introduzione
2. Contenuto
3. Relazioni tra I e 2 Maccabei
4. Problemi letterari

52. Il secondo libro dei Maccabei
1. Contenuto
2. Autore

53. Il terzo e il quarto libro dei Maccabei.
Il terzo libro di Esdra
1. 3 Maccabei
2. 4 Maccabei
3. 3 Esdra

Appendici

I. Iscrizioni palestinesi della prima metà del I millennio
1. Introduzione
2. Il «Calendario» agricolo di Gezer
3. La stele di Mésa', re di Moab
4. Gli ostraka di Samaria
5. L'iscrizione di Siloe
6. L'epitaftio di un alto funzionario regio
7. L'iscrizione nella grotta funeraria presso Lakis
8. L'ostrakon di Javne-Jam o Mesad Hasabjàhù
9. Gli ostraka di Lakis
10. Gli ostraka di Tell-'Arad
11. I frammenti di Tell Deir-'Alla

2. Reperti manoscritti dei primi secoli postesilici
1. I papiri di Elefantina
2. La religione degli Ebrei d'Elefantina
3. I papiri di Samaria

Tavola cronologica

Indici

I. Persone, concetti e cose
2. Parole ed espressioni ebraiche
3. Parole ed espressioni in altre lingue

4. Testi citati
5. Autori moderni

Leggi tutto...

INSEGNACI A CONTARE I NOSTRI GIORNI - La cosmologia moderna e i metodi di datazione hanno smentito la Bibbia?

Ferdinando CatalanoGli Autori  FERDINANDO CATALANO nato il 23 agosto 1947, si è laureato in fisica nel 1970 presso l'Università di Messina. Attualmente dirige un Istituto Scolastico dove vi insegna l'Ottica Fisica. È autore di alcune pubblicazioni scientifiche nel campo dell'ottica fisica. È stato docente ordinario di fisica e poi preside presso gli istituti Tecnico Industriali di Stato. Da circa 17 anni si dedica allo studio degli argomenti trattati nel testo. 
SALVATORE MARINARO nato il 23 giugno 1949, ingegnere elettronico. Laureato al Politecnico di Milano nel 1976. Attualmente è consulente infocenter presso un istituto di credito. Insegnante di elettronica ed elettrotecnica presso alcuni Istituti di Stato. 


INTRODUZIONE

   Nel corso della sua storia millenaria la Bibbia ha affrontato e vinto numerose battaglie. Esse sono state combattute per la sua stessa sopravvivenza, nel cuore della Cristianità e in un periodo in cui la Chiesa esercitava il suo potere politico, temporale e culturale mediante il dominio delle coscienze e l'ignoranza della gente comune.
   Nei secoli bui del cristianesimo ogni anelito di conoscenza scientifica fu considerato con sospetto e in odore di eresia, quando non addirittura soffocato con sistemi cruenti o abiure se si fosse discostato anche solo di poco dalla dottrina canonica della Chiesa, unica interprete della storia e del mondo.
   Uscita agli inizi del XIX secolo, dopo circa 600 anni, dai roghi della Santa Inquisizione, sopravvissuta a numerosi e maldestri tentativi di manipolazione testuale, la Bibbia ha raggiunto oggi ogni angolo della Terra e ciò anche grazie al progressivo affermarsi dei regimi democratici.
    Ciò nonostante la Bibbia detiene forse un primato unico al mondo: quello di essere il libro più diffuso e meno conosciuto.
Le ragioni di questa paradossale contraddizione sono molteplici e complesse: indifferenza e scetticismo verso il soprannaturale, crisi dei valori morali di cui la Bibbia è portatrice, sviluppo e affermazione delle filosofie e scienze positive, per citarne solo alcune.
    Si può ben dire che oggi la Bibbia sta combattendo l'ultima delle sue battaglie: quella della sua credibilità.
    Sul piano scientifico, le prime avvisaglie dello scontro ideologico con i suoi denigratori risalgono alla seconda metà del Settecento, con la formulazione delle prime tesi evoluzionistiche (Diderot, Buffon, D'Holbach e altri) concepite in chiara intenzione anticreazionista.
   Ma è soprattutto dal 1859, con la pubblicazione de "L'ORIGINE DELLE SPECIE" da parte di C. Darwin che il racconto biblico della creazione viene duramente attaccato.
    Il contesto sociale (in Inghilterra, patria di Darwin, la borghesia contendeva con successo al clero il primato economico) e la dominante corrente filosofica positivista, figlia dell'Illuminismo francese, che proclamava il trionfo della ragione sulla superstizione, favorirono indubbiamente il rapido affermarsi delle tesi evoluzioniste: la comparsa dell'uomo sulla terra, non più atto creativo divino, ma ultima stazione di un lento processo biologico che individua nei primati (scimmie antropomorfe) la nostra origine ancestrale.
   Nel ventesimo secolo e in particolare dagli anni 50, la scoperta di metodi di datazione sempre più sofisticati ha segnato una tappa importante nel processo di ricostruzione storica delle origini dell'uomo.
   Contemporaneamente gli sviluppi della fisica hanno consentito alla cosmologia di liberarsi di vecchie ipotesi meta fisiche sull'origine e sull'evoluzione dell'universo. Sensazionali scoperte in campo astro fisico e importanti verifiche sperimentali hanno permesso ai cosmologi di formulare teorie che consentono di fare una stima sull'età dell'universo e sui suoi primi istanti di vita.
    La possibilità quindi di ripercorrere all'indietro il cammino dell'uomo e dell'universo sembra avere gettato pesanti ombre su ciò che la Bibbia afferma in materia da circa 3500 anni.
   Sul piano cronologico gli argomenti sostenuti dai fondamentalisti biblici (periodi creativi di 24 ore) non reggono il confronto con schiaccianti evidenze scientifiche.
   Molti pensatori cristiani hanno abbracciato la tesi della "evoluzione teista" (Teilhard de Chardin 1881 - 1955) secondo cui il modo di procedere scelto dal Creatore sarebbe stato quello dell'evoluzione. Altri ancora preferiscono parlare di "creazionismo progressivo" il quale presuppone diversi atti creativi diretti (Bernard Ramm).
   Soluzioni miste di questo tipo finiscono inevitabilmente per relegare il racconto di Genesi al ruolo di allegoria, senza alcun riferimento alla storia.
   In ogni caso, che Dio abbia guidato in qualche modo l'evoluzione resta pur sempre argomento per pochi intellettuali: l'uomo della strada è convinto che oggi la scienza ha completamente sconfessato la Bibbia sul piano cronologico e storico.
Perfettamente convinti del contrario, gli autori di questo libro propongono al lettore una ricostruzione scientifica del racconto di Genesi, alla luce delle più recenti e accreditate teorie cosmologiche e biologiche.
    Nel fare questo non abbiamo inteso proiettare la scienza dei nostri tempi sulla parola di Dio in modo da sovrapporre una verità in continua evoluzione alla verità sovrana della Bibbia.
   Limitando il campo della nostra indagine ai soli fatti scientifici definitivamente acquisiti, desideriamo sinceramente offrire il nostro contributo di idee per restituire alla Bibbia tutta la credibilità che essa merita anche sul piano scientifico.
   Non intendiamo porci in un atteggiamento antiscientista. Crediamo infatti che non sia sufficiente, quando occorre, far vacillare le fragili certezze della scienza senza presentare contemporaneamente delle spiegazioni migliori e più convincenti sugli argomenti trattati. Né tantomeno ci sentiamo di condividere la posizione di chi vorrebbe sempre separare e distinguere il piano della fede da quello della scienza, come fanno i "fideisti" che, in sostanza, risolvono il problema del rapporto Bibbia-Scienza semplicemente sopprimendolo.
    Il cardinale Baronio, padre della storia ecclesiastica, sosteneva nel XVI secolo che "La Sacra Scrittura ci vuole insegnare come si va in Cielo, e non come va il cielo".
    Ma se è vero che la Bibbia non è un trattato di cosmologia o biologia, ciò non significa che essa non abbia il dovere di essere aderente alla verità quando si riferisce direttamente o indirettamente a questioni scientifiche. Non è affatto necessario, come sostiene un famoso detto di E. Kant "abolire il sapere per stabilire la fede". Anzi questo atteggiamento mentale è estraneo allo spirito della Bibbia che invece considera la fede come ... "l'evidente dimostrazione di realtà benchè non vedute" (Ebrei 11:1).
   Non pensiamo che gli argomenti siano destinati solo a pochi addetti ai lavori: sul piano cronologico, quello più estesamente trattato, è in discussione la credibilità della Bibbia.
    Ma poichè la Bibbia pretende di essere il libro della Rivelazione divina, la posta in gioco è ben più alta.
   "FALSUM IN UNO, FALSUM IN TOTO". Tutta la storia della salvezza che dal "primo Adamo", attraverso le vicende di Israele, conduce all'"ultimo Adamo" Gesù Cristo, non avrebbe senso alcuno, se privata della esatta collocazione nel tempo di fatti e personaggi.
E la nostra speranza sarebbe vana ...
                                                                                                Gli autori

INDICE

INTRODUZIONE

Capitolo 1
La Cosmologia moderna e la Genesi

Capitolo 2
    L'Universo ha avuto un principio?

Capitolo 3
Il Principio Antropico

Capitolo 4
    Cronologia dei giorni creativi

Capitolo 5
    Alla ricerca di Adamo: la testimonianza fossile

Capitolo 6
Metodi di datazione Radiometrici
6.1 - Metodo del Potassio-Argon
6.2 - Metodo del Radiocarbonio
6.3 - Metodo dell'Acceleratore a Spettometro di massa
6.4 - Metodo della Termoluminescenza (TL)
6.5 - Metodo della Risonanza di Spin Elettronico (ESR)
6.6 - Metodo della Racemizzazione dell'Acido Aspartico
6.7 - Considerazioni sui metodi di datazione indiretta
6.8 - Recenti sviluppi della deriva genetica in paleoantropologia

Capitolo 7
Quanti anni ha Adamo?
La comparsa dell'uomo secondo la cronologia biblica
Osservazioni sulle genealogie bibliche

Capitolo 8
    Archeologia e problemi di cronologia biblica
    Il Diluvio noetico e la cronologia egiziana

CONCLUSIONE

APPENDICE

Appendice 1
Considerazioni sul Principio Antropico

Appendice 2
Il diluvio e le datazioni radio metriche

Appendice 3
La cronologia biblica è compatibile con l'incremento demografico

Indice Analitico

Leggi tutto...

INDENNIZZO E RISARCIMENTO DEI DANNI DA PRELIEVI E TRASFUSIONI DI SANGUE

Uomini che rovinano i pazienti

"Che la sapienza sia giusta è provato dalle sue opere"
dice il Leader del prossimo Governo mondiale, Gesù Cristo
.


TG5
del 14/01/
2016
CORTE DI STRASBURBO
CONDANNA L'ITALIA A PAGARE 10 MILIONI DI €.
PER IL SANGUE INFETTO


Sangue Infettato ASangue Infettato B

Questi sono i risultati prodotti da quegli uomini psychikòi che si accaniscono contro coloro che li invitano a imparare dall'ospedale di Englewood, perchè condizionati dalle lobby dell'Avis che devono a tutti i costi vendergli le sacche di sangue, affinchè possano, in molti casi, produrre questi effetti mortali. Finalmente... i loro giorni stanno per terminare!

TG1 del 08/10/2015

Duilio Poggiolini

Era chiamato il Re Mida della sanità.Duilio Poggiolini, direttore generale del ministero ai tempi di tangentopoli, era stato condannato per corruzione dopo aver accumulato miliardi. Ora viveva in una casa di cura abusiva alle porte di Roma, chiusa dalla Asl.

"Un uomo che ha ammazzato tante persone
con sacche di sangue infetto"

L’ultima notte della sua vita terrena, Gesù disse a proposito di Giuda Iscariota che lo stava per tradire: “Sarebbe stato meglio per quell’uomo se non fosse mai nato”. Più tardi lo chiamò “il figlio della distruzione”. —Mr 14:21; Gv 17:12; Eb 10:26-29. Similmente chissà cosa pensa di Poggiolini oggi, il prossimo giustiziere di tutta l'umanità.

Uomini che difendono i pazienti

avv. mattarelli
L'Autore Renato Mattarelli , Avvocato, esperto in responsabilità medica e sanitaria in particolare per i danni da emotrasfusioni. Autore del libro “Istituzioni di diritto privato” (1996) e coautore dei volumi “Diritto Commerciale” (1997), “Diritto processuale civile” (1998), Titolare del portale www.dannidasangue.it ed autore di diversi articoli in materia di responsabilità e danni da emotrasfusioni.

Indennizzo danni trasfusione

ROSITA MEZZINI


Roberta Mezzini
Avvocato, è coautrice del volume “Diritto processuale civile” (1998). Titolare ed autrice del portale www.dannidasangue.it


RETROCOPERTINA

L'opera, aggiornata alla recente giurisprudenza sui danni risarcibili da contagio, vuole essere un manuale di riferimento per la risoluzione delle problematiche connesse alla responsabilità e al risarcimento del danno per i prelievi e le trasfusioni di sangue.
Fra le principali novità che hanno reso necessario l'aggiornamento del libro vi sono, nell'ambito della tutela indennitaria, L'ESTENSIONE DEL DIRITTO, prima negato, ai SOGGETTI DIALIZZATI; l'applicazione del TERMINE DI DECADENZA di tre anni a tutte le domande di indennizzo a prescindere dall'epoca delle trasfusioni; l'intervento risolutivo della Corte Costituzionale e della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo sulla diatriba relativa alla RIVALUTAZIONE INTEGRALE DELL'ASSEGNO.

Sul piano RISARCITORIO si espongono le seguenti tematiche:
la più recente messa a fuoco della giurisprudenza sull'epoca da cui far decorrere la responsabilità dell'amministrazione sanitaria;
lo scomputo formale dell'indennizzo dal risarcimento;
la piena conoscenza del danno da cui far decorrere la prescrizione;
il significato del principio del "più probabile che non" in tema di nesso causale, che scende sotto la soglia probabilistica del "cinquanta percento più uno" laddove la causa del contagio può imputarsi a più cause concorrenti o concomitanti alle trasfusioni;
il concetto di precauzione e di evitabilità del rischio di contagio.


Per una maggiore agilità nella consultazione del testo, sono stati trasferiti integralmente tutti i CASI MATERIALI e le FORMULE sull'allegato Cd-Rom.*


Cd Indennizzo
*Indice del materiale presente nel Cd-Rom

Caso n. 11)
Caso n. 12)
Caso n. 13)

Processo di primo grado. Risarcimento agli eredi.
Processo di primo e secondo grado. Rigetto della domanda per prescrizione
Processo di primo grado. Risarcimento senza scomputo dell'indennizzo
Processo di primo grado. Risarcimento senza preventiva richiesta di indennizzo
Processo di primo e secondo grado. Rigetto della domanda eredi per prescrizione
Processo di primo e secondo grado. Rigetto della domanda per prescrizione
Processo di primo grado. Risarcimento agli eredi con più attori
Processo di primo grado. Risarcimento a persona in vita
Processo di primo grado e secondo grado. Risarcimento con scomputo dell'indennizzo
Processo di primo grado. Decesso in corso di causa. Riassunzione
Processo di primo e secondo grado. Rigetto della domanda di due attori per prescrizione
Processo di primo grado. Risarcimento senza scomputo dell'indennizzo
Processo di primo e secondo grado. Rigetto delle domanda di indennizzo per intempestività

INTRODUZIONE ALLA PRIMA EDIZIONE

Iniziò male da subito! La prima trasfusione di sangue documentata, che pare sia stata praticata nel 1492 a Papa Innocenza VIII, provocò la morte del paziente e dei piccoli donatori, tre innocenti bambini ricompensati con un ducato ciascuno. Oggi non va meglio!
A distanza di secoli, in tutto il mondo gli esiti post-trasfusionali non possono definirsi migliori, con la variante quantitativa del prelievo ematico, pari ad oltre 60 milioni di litri di sangue all'anno, pari ad altrettanta somministrazione terapeutica.
A questo enorme, non è un eufemismo, uso ed abuso del sangue umano in medicina non corrisponde nell'editoria giuridica (quella medica è altra cosa) altrettanta produzione libraria che ne rilevi gli aspetti legali inerenti e conseguenti ai danni post-trasfusionali {centinaia di migliaia, per alcuni milioni solo in Italia!}.
Con questa premessa, il volume "Indennizzo e risarcimento dei danni da prelievi e trasfusione di sangue" si presenta come un "prototipo apri- pista" della materia, un manuale pratico per gli operatori del diritto (in particolare per i colleghi avvocati), uno strumento speriamo utile per la risoluzione delle questioni relative ai danni da trasfusione di sangue.
L'opera si divide in tre parti, di cui la prima e più corposa attiene all'indennizzo previsto dalla legge 210/1992 in favore dei danneggiati da trasfusioni di sangue e somministrazione di emoderivati (e da vaccinazioni obbligatorie).
La seconda parte si occupa della responsabilità civile di quanti siano stati coinvolti, nelle rispettive funzioni e competenze, in trasfusioni di sangue o somministrazione di emoderivati infetti, in particolare della responsabilità (culpa in vigilando) del Ministero della salute, quale comune denominatore istituzionale, delle dipendenze territoriali e funzionali che, direttamente o indirettamente, abbiano partecipato alla raccolta, lavorazione e somministrazione terapeutica del sangue umano.
La terza parte illustra l'ipotesi di risarcimento dei danni da emotrasfusioni praticate contro la volontà del paziente e, quindi, anche nel caso di un esito non infausto della terapia indesiderata. Si tratta di una considerazione comunque tecnica, nonostante i contenuti giuridicamente "romantici" dati dall'implementazione nel diritto vivente dei principi costituzionali come quelli di libertà, coscienza, religione e diritto alle cure e al loro rifiuto. Un viaggio con i piedi a terra fra libertà e doverosità dei trattamenti sanitari; un percorso accidentato nella rapida evoluzione del diritto all'autodeterminazione della persona; una trattazione che traghetta i sempre più numerosi casi di rifiuto delle trasfusioni, dall'isola delle mere enunciazioni di principi costituzionali alla terraferma di una realtà di soprusi sanitari.
La dissertazione individua innanzitutto le fonti normative, con particolare attenzione ai principi costituzionali coinvolti e le problematiche connesse, per poi concentrarsi sulle soluzioni pratiche date dall'esperienza professionale concreta e tradotta in casi materiali risolti e in corso di risoluzione nonché dalla prassi amministrativa (in materia di indennizzo ex legge n. 210/1992) e soprattutto dalla giurisprudenza.

INTRODUZIONE ALLA SECONDA EDIZIONE

Dalla prima edizione di questo volume alcune importanti novità della giurisprudenza della Suprema Corte ne hanno reso necessario l'aggiornamento.
In particolare, l'11 gennaio 2008, le sezioni unite della Cassazione hanno affermato, con dieci sentenze "gemelle", i principi giuridici e giudiziari sottesi alle problematiche dell'indennizzo e del risarcimento da trasfusioni
di sangue.
Nell'occasione, i giudici di legittimità hanno ridisegnato la mappa della responsabilità del medico, della struttura sanitaria e del Ministero della salute a cui quella indennitaria e risarcitoria da emotrasfusioni, accedono come specifica categoria nel più grande contenitore della responsabilità sanitaria.
Dovendo pronunciarsi su una "frazione di responsabilità", quella da somministrazione di sangue, le sezioni unite hanno deciso, anzi hanno dovuto decidere, sull'intera struttura della responsabilità medico-sanitaria e dell'Amministrazione della salute pubblica. Un percorso, quello della Cassazione, necessitato dalla impossibilità di motivare le emanande decisioni, in una materia così specifica come i danni post-trasfusionali, senza prima spiegare il funzionamento del nesso causale, specie nelle omissioni sanitarie, secondo le principali teorie che regolano l'imputazione di responsabilità nella condotta medica.
Infatti, l'infezione post-trasfusionale, prima di essere addebitabile al Ministero della salute, è innanzitutto un'attività del donatore e del centro trasfusionale, poi una scelta terapeutica del medico (oggi condivisa con il paziente) e una prestazione dell'obbligazione della struttura sanitaria, ed ancora un servizio dell'Asl e della Regione, una prestazione del Servizio Sanitario Nazionale e dello Stato.

INTRODUZIONE ALLA TERZA EDIZIONE

Quello che nel 2007, alla sua prima edizione, doveva essere un libro "apripista" di un argomento praticamente sconosciuto all'editoria giuridica del tempo, si è in effetti rivelato un "pioniere" che ha contribuito, nei limiti e nella misura di un'opera prima, ad informare migliaia di giuristi, e qualche autore, alle prese con un argomento complesso come quello
sintetizzato nel titolo del volume "Indennizzo e risarcimento dei danni da prelievi e trasfusione di sangue ".
Quella che nel2010, invece, sembrava dover essere la seconda ed ultima edizione del libro è diventata, non solo, una piattaforma di discussione critica alle dieci sentenze "gemelle" delle sezioni unite della Cassazione dell'11 gennaio 2008 ma, anche, un manuale pratico per introdurre, istruire e far decidere utilmente le cause di indennizzo ex legge n. 210/1992 e quelle di risarcimento integrale dei danni da sangue infetto.
Quanto sopra è stato fatto - la precisazione è d'obbligo - con nessuna presunzione di fare cultura giuridica. Il volume era e resta una semplice quanto autentica fotografia degli atti e dei fatti che si svolgono quotidianamente nelle aule giudiziarie.
Questa terza edizione del volume è aggiornata con la giurisprudenza di merito e di legittimità successiva ai principi dettati, in materia di indennizzo e di risarcimento dei danni da trasfusioni di sangue infetto, dalle sezioni unite dell'l 1 gennaio 2008.
Fra le principali novità che hanno reso necessario l'aggiornamento del libro vi sono, nell'ambito della tutela indennitaria prevista dalla legge n. 210/1992, l'estensione del diritto, prima negato, ai soggetti dializzati; l'applicazione del termine di decadenza di tre anni a tutte le domande di indennizzo a prescindere dall'epoca delle trasfusioni, prima di prescrizione
di dieci anni per quelle somministrate fino alla legge n. 238/1997; l'intervento risolutivo della Corte Costituzionale e della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo sulla diatriba relativa alla rivalutazione integrale dell'assegno.
Sul piano risarcitorio, a parte la deprecabile stagnazione delle transazioni previste dalla legge n. 244/2007, debordata dai confini giudiziari a quelli della cronaca con conseguente necessità del "rattoppo" parlamentare previsto dall'art. 27-bis, legge n. 114/2014, la terza edizione del volume registra la più recente messa a fuoco della giurisprudenza sull'epoca da cui far decorrere la responsabilità dell'amministrazione sanitaria che retroagisce dai primi anni Settanta alla metà degli anni Sessanta; sullo scomputo formale dell'indennizzo dal risarcimento, negandolo laddove l'eccezione di compensazione non sia stata provata nel quantum; sulla piena conoscenza del danno da cui far decorrere la prescrizione; sul significato del principio del "più probabile che non" in tema di nesso causale, che scende sotto la soglia probabilistica del "cinquanta percento più uno" laddove la causa del contagio può imputarsi a più cause concorrenti o concomitanti alle trasfusioni; sul concetto di precauzione e di evitabilità del rischio di contagio con test surrogati a quelli successivamente approntati dalla scienza medica.
Per una [ocalizzarione mirata esclusivamente alle tematiche giuridiche sottese alle trasfusioni di sangue infetto, è stata eseguita una radicale revisione del volume da cui è stata eliminata la terza parte relativa al "Risarcimento da emotrasfusione per assenza del consenso e contro la volontà del paziente" che l'editore riverserà in altre pubblicazioni di responsabilità medica a vocazione bioeticistica.
Per una maggiore agilità di studio e di lettura del testo cartaceo, a pagine ridotte in questa terza edizione, sono stati trasferiti integralmente tutti i casi materiali ed i formulari sull'allegato Cd-Rom arricchito di nuovi atti processuali e sentenze di merito inedite sulle principali questioni.
Il volume è stato integrato con alcuni paragrafi sui danni risarcibili alla luce delle peculiarità di quelli da contagio ed aggiornato con un 'appendice delle più recenti sentenze di merito e di legittimità.
A questo punto della storia dei danni da contagio post-trasfusionale, in continua evoluzione, non si escludono futuri aggiornamenti del volume "... perché questo ormai è un allarme sociale, ci sono migliaia di situazioni di persone infettate e beffate dai mancati risarcimenti. Qui si raccontano le loro storie. Quelle di chi - per errore, negligenza, superficialità - è stato infettato da trasfusioni. Di chi è morto o ha vissuto e vive una vita d'inferno, acuita dalla burocrazia ... "(1).


(1) G. DEL GIACCIO, SANGUE SPORCO. Trasfusioni, errori e malasanità, Giubilei Regnani Editore,

Sangue Sporco 250
(Acquista)
UN LIBRO DENUNCIA contro il CINISMO
di una parte della SANITÀ ITALIANA
nel ROVINARE i pazienti



INDICE (Del libro indennizzo e risarcimento dei danni...)


Introduzione alla prima edizione
Introduzione alla seconda edizione
Introduzione alla terza edizione


PARTE I
L'INDENNIZZO PREVISTO DALLA LEGGE N. 210/1992


Capitolo I - La legge n. 210/1992 sugli indennizzi

1. Legge n. 210/1992. Origine e ratio. La sentenza della Corte Costituzionale del 22
giugno 1990, n. 307

2. Modifiche ed integrazioni alla legge n. 210/1992
3. Gli interventi della Corte Costituzionale
4. Il trasferimento delle competenze alle Regioni
5. Incongruenze e modifiche auspicabili alla legge n. 210/1992
5.1. Allargamento dei mezzi di prova sul nesso causale
5.2. Eliminazione del termine triennale di decadenza ed estensione dell'ordinario
termine decennale di prescrizione nel
caso di epatiti post-trasfusionali

5.3. Introduzione del principio del "silenzio-assenso" per le domande ed i ricorsi
gerarchici non decisi nei termini

5.4. Eliminazione dei limiti dell'indennizzo a patologie tipiche
5.5. Applicazione delle tabelle di danno biologico all'indennizzo
5.6. Effettiva pubblicizzazione della legge n. 210/1992
5.7. Istituzione di una C.M.O. a composizione specializzata


Capitolo II - li procedimento amministrativo dell'indennizzo


1. I soggetti beneficiari
1.1. Soggetti danneggiati da trasfusioni praticate all'estero
2. I benefici economici
3. La presentazione della domanda di indennizzo
4. La natura dell'indennizzo
5. La natura del procedimento
6. Liter e l'istruttoria della pratica
6.1. Contenuto della domanda e modalità di presentazione. Caso generale
6.2. Decorrenza dei termini di presentazione della domanda
6.3. ...(Segue) Conoscenza del danno e documentazione
6.4. ...(Segue), fra decadenza e prescrizione
6.5. Caso di aggravamento e di doppia patologia
6.6. Caso di importo aggiuntivo una tantum del 30% per i soli danni da
vaccinazione

6.7. Caso di assegno una tantum di euro 77.468,53 ed assegno reversibile per
quindici anni. Eredità

7. Documenti e dati personali del richiedente
8. Documentazione amministrativa. Caso di danneggiato in vita »
9. Documentazione sanitaria. Caso di danneggiato in vita (ipotesi di lesione da
vaccinazione).

9.1. (Segue) Caso di danneggiato in vita (ipotesi di danneggiato da persona a sua
volta danneggiata da vaccinazione)

10. Documentazione sanitaria. Caso generale di danneggiato in vita da trasfusione
di sangue o somministrazione di emocom
ponenti o emoderivati

10.1. (Segue) Caso speciale di danneggiato politrasfuso in vita da sangue o da
somministrazione di emocomponenti o
emoderivati.

10.2. (Segue) Caso speciale di danneggiato in vita da occasionale trasfusione di
sangue, somministrazione di
emocomponenti o emoderivati.

10.3. (Segue) Caso speciale di operatore sanitario in vita danneggiato da
contagio HIV o da epatite durante il
servizio

10.4. (Segue) Caso speciale di danneggiato in vita con aggravamento o doppia
patologia

11. Documentazione amministrativa. Caso di danneggiato deceduto
11.1. (Segue) Caso di pagamento dei ratei agli eredi
12. Documentazione amministrativa e sanitaria. Caso di pagamento dell'assegno
una tantum o assegno di reversibilità agli
aventi diritto

13. Il giudizio medico-legale. La Commissione Medico Ospedaliera
13.1. (Segue) li verbale della C.M.O
13.2. La notificazione del giudizio
14. L'erogazione dell'indennizzo
14.1. Le ritenute fiscali e trattenute assistenziali
14.2. Gli interessi legali sugli arretrati dell'indennizzo Pago 74
14.3. L'indennizzo e la rivalutazione monetaria. La sentenza della Corte di
Cassazione, sezione lavoro, 28 luglio 2005,
n. 15894 (a favore)

14.4. (Segue) La Cassazione, sezione lavoro, 13 ottobre 2009, n. 21703 (contro).
Critica

14.5. (Segue) La Corte Costituzionale, 9 novembre 2011, n. 293
14.6. (Segue) La Corte Europea dei Diritti dell'Uomo del 3 settembre 2013.
Diario di un abuso

14.7. (Segue) Tabelle ed importi degli indennizzi
Casi principali di esclusione
15.1. (Segue) Segni contrari: !'indennizzo agli emodializzati


Capitolo III - Le impugnazioni in sede amministrativa e giudiziaria

1. Il ricorso amministrativo
1.1. I motivi di impugnazione
2. La tutela giudiziaria
2.1. Competenza del giudice del lavoro
2.2. (Segue) Legittimazione passiva del Ministero della salute e delle Regioni
2.3. ...(Segue) Gli oneri probatori
2.4. ...(Segue) Poteri del giudice
2.5. ...(Segue) Il decreto ingiuntivo

PARTE II
IL RISARCIMENTO DA TRASFUSIONE DI SANGUE
E DA SOMMINISTRAZIONE DI EMOCOMPONENTI
ED EMODERIVATI INFETTI


Capitolo V - Il risarcimento da emotrasfusioni

1. L'azione di risarcimento dei danni. Cumulo con l'indennizzo
1.1. (Segue) Cumulo sostanziale o formale?
1.2. (Segue) Il cumulo dopo le sezioni unite dell'11 gennaio 2008: segni contrari
allo scomputo

1.3. (Segue) Critiche alla scomputabilità
2. La causa petendi
3. I danni risarcibili (Rinvio)
4. Fondamento della responsabilità della pubblica amministrazione: culpa in
vigilando

4.1. (Segue) La responsabilità contrattuale del Ministero della salute
5. Il ruolo del Ministero della salute già della sanità
6. Conoscenze scientifiche dei rischi delle trasfusioni di sangue. Premessa
7. Conoscenze scientifiche degli effetti della trasfusione di sangue sul sistema
immunitario negli anni '60-'90

8. Conoscenze scientifiche dei virus e dei rischi da trasfusione negli anni' 60-'90
9. Responsabilità della pubblica amministrazione e conoscenze scientifiche dei
pericoli trasfusionali

10. Abuso nell'utilizzo del sangue in Italia negli anni '80 e '90
11. Il modello legislativo di condotta nell'esercizio dell'attività trasfusionale
12. La responsabilità extracontrattuale del Ministero della salute. Le norme violate
13. Sentenza del Tribunale di Roma, 17 novembre 1998, n. 21060
14. Sentenza Corte di Appello di Roma, 23 ottobre 2000, n. 3242
15. Sentenza Corte di Cassazione del 31 maggio 2005, n. 11609. Analisi critica
16. Sentenza del Tribunale di Roma del 14 giugno 2001, n. 23097
16.1. Le sezioni unite del gennaio 2008 (Rinvio)
17. La legge n. 141/2003 sulle transazioni
17.1. (Segue) La legge n. 244/2007 sulle transazioni
17.2. (Segue) L'art. 27-bis, legge n. 114/2014. La "nuova transazione"
17.3. (Segue) Le trattative per la cessione dei crediti indicati in sentenza
18. Responsabilità per l'esercizio di attività pericolosa: art. 2050 c.c.
18.1. L'art. 2050 c.c. e le emotrasfusioni
18.2. Il caso Perlmutter (U.S.A. 1954)
18.3. Il caso Trilergan (Italia)
19. Responsabilità del produttore. Il d.P.R. 224/1988
20. Sicurezza del sangue dopo la legislazione di "emergenza" Dagli anni '90 ad oggi
21. Dalle sentenze "gemelle" delle sezioni unite del gennaio 2008 ad oggi. La
relazione n. 35 dell'Ufficio del Massimario e del
Ruolo

21.1. Il rapporto tra la disciplina dell'indennizzo di cui alla legge n. 210/1992 e
l'azione di risarcimento dei danni.
Il cumulo e lo scomputo
21.2. La erogabilità dell'assegno una tantum a favore dei s
oggetti danneggiati
da vaccinazioni anche ai soggetti
emotrasfusi

21.3. La legittimazione passiva del Ministero della salute, delle Regioni, delle
Asl, del medico e della struttura
sanitaria

21.4. La problematica della prescrizione
21.5. La durata della prescrizione. Configurabilità di reati
21.6. L'onere della prova in tema di eccezione di prescrizione
21.7. Gli atti interruttivi della prescrizione
21.8. La problematica del nesso causale
21.9. (Segue) La "causalità materiale". Le principali teorie
21.10. (Segue) La causalità giuridica
21.11. (Segue) L'accertamento della responsabilità penale e sua estensione
nella responsabilità civile. La causalità
negli illeciti omissivi. Il caso "Franzese"

21.12. (Segue) La giurisprudenza precedente alle sezioni unite
21.13. (Segue) Dalla soluzione delle sezioni unite sull'accertamento del nesso
causale ad oggi

21.14. (Segue) L'onere della prova per l'accertamento del nesso causale
21.15. (Segue) Il contenuto e la difficoltà dell'onere della prova del nesso
causale. Le presunzioni

21.16. (Segue) Le osservazioni conclusive dell'Ufficio del Massimario e del Ruolo
21.17. La configurabilità della responsabilità per esercizio di attività pericolosa
21.18. La responsabilità del medico e della struttura sanitaria
21.19. La cronologia della responsabilità del Ministero. La soluzione delle
sezioni unite

22. I danni risarcibili. Profili
22.1. (Segue) Le peculiarità dei danni da sangue infetto
22.2. (Segue) In particolare: i danni iatrogeni da epatite C
22.3. (Segue) Il danno biologico alla luce delle sezioni unite n. 26972/2008


APPENDICI


Appendice Parte I
Legge 25 febbraio 1992, D. 210 - Indennizzo a favore dei soggetti danneggiati da complicanze di tipo irreversibile a causa di vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazione di emoderivati

Giurisprudenza - Indennizzo
Natura dell'indennizzo - Danno biologico
Domanda di indennizzo
Procedimento: ASL e C.M.O
Diritto eredi ratei indennizzo maturati
Decadenza
Prescrizione
Termini processuali
Conoscenza del danno - Dies a quo
Differenze vaccinazioni-trasfusioni
Trasfusioni praticate all'estero
Nesso causale - Prova
Rivalutazione monetaria
Danni ritardo erogazione indennizzo
Interessi legali
Trasferimento competenze Regioni
Emodialisi - Autotrasfusione
Valutazione danno indennizzabile
Composizione indennizzo
Contagio degli operatori sanitari
Giurisdizione - Competenza
Una tantum 30% vaccinazioni non previsto per le trasfusioni
Beneficiari indennizzo
Legittimazione passiva del Ministero della salute, Regione e ASL

Corrispondenza richiesto e pronunciato
Processo - Giudice
Emoderivati: antitetanica
Indennizzo al convivente more uxorio
Indennizzo al figlio
Doppia patologia
Patologie - Tabelle indennizzo
Privacy
Vaccinazioni non obbligatorie


Appendice Parte II


Giurisprudenza - Risarcimento
Tipologia della tutela
Responsabilità contrattuale ed extra contrattuale
Responsabilità contrattuale del Ministero della salute

Responsabilità extracontrattuale del Ministero della salute
Titolarità del diritto all'azione
Legittimazione passiva del Ministero della salute
Responsabilità - Epoca delle conoscenze scientifiche
Responsabilità dagli anni '60
HCV da emoderivati
Esperibilità dell'azione risarcitoria. Cumulo
Cumulo sostanziale indennizzo risarcimento
Cumulo formale indennizzo risarcimento
Eccezione: compensatio lucri cum damno
Prescrizione e dies a qua
Esercizio attività pericolosa
Pericolosità delle trasfusioni - Prudenza
Prova nel processo civile e penale
Causalità materiale e giuridica
Nesso causale - Prova
Prova contagio - Rapporti sessuali
Prova - Presunzioni
Valore probatorio dei verbali C.M.O
Prova - Aggravamento
Responsabilità sanitaria - Prova
Responsabilità sanitaria - Natura
Danno patrimoniale della casalinga
Danno da ritardo - Risarcimento
Danno morale
Responsabilità del produttore e dell'importatore
Competenza territoriale.
Durata del processo
Responsabilità indiretta
Transazione legge n. 141/2003
Transazione legge n. 244/2007

Bibliografìa

Indice analitico

Indice del materiale presente nel Cd-Rom

Leggi tutto...

IN NOME DI DIO - La morte di Papa Luciani


RETROCOPERTINA

Der Spiegel sulla morte di Papa Luciani

Il settimanale tedesco Der Spiegel, nel numero in edicola domani, si occupa della morte di papa Luciani. In un articolo si sostiene che la «Procura di Roma ha ordinato una nuova indagine» e si fa riferimento ad «un misterioso testimone» che «sostiene di aver appreso anni fa da un conoscente dettagli sull'assassinio del Principe della Chiesa amico del popolo». Sul testimone - afferma lo Spiegel - il procuratore Pietro Saviotti che ha riaperto un fascicolo sulla morte di papa Luciani, non vuole dire nulla. La decisione è stata presa in seguito agli articoli di un giornalista della Padania presentati poi sotto forma di esposto alla Digos della capitale. L'apertura del fascicolo, è stato fatto notare in Procura, non equivale all'apertura di un'inchiesta.

L'UNITÀ 10 NOVEMBRE 1997

«Una dose eccessiva di calmanti ha ucciso il papa», disse il segretario di Giovanni Paolo I. «L'hanno ammazzato perché voleva cambiare le cose», dichiarò una stretta parente. «Infarto del miocardio», fu l'annuncio ufficiale del Vaticano alla stampa mondiale.
La morte di Albino Luciani avvenuta nella notte tra il 28 e il 29 settembre del 1978, trentatré giorni dopo la sua elezione, fin dal primo momento ha destato molti dubbi e sospetti. Fu una congiura? Questo libro la svela narrandone tutti i particolari.
David Yallop si è dedicato per tre anni alla ricostruzione dei fatti che hanno preceduto l'improvvisa morte di Giovanni Paolo I. Con stile giornalistico e scorrevole in questo libro presenta una dettagliata documentazione e indica i nomi delle molte persone a cui la morte del "papa sorridente" poteva giovare.
In base alle rivelazioni di Yallop, nel settembre del 1997, un gruppo di parlamentari ha chiesto la riapertura del clamoroso caso. Questo libro è stato un successo mondiale con oltre dieci milioni di copie vendute.

PREFAZIONE

Questo libro, risultato di circa tre anni di intensa ricerca, non esisterebbe senza il prezioso aiuto e la collaborazione di molte persone e organizzazioni. Moltissimi hanno acconsentito ad aiutarmi solo a condizione di non essere identificati pubblicamente. Come per i precedenti libri da me scritti in simili condizioni, rispetto i desideri delle mie fonti. In quest' occasione c'è maggiore necessità di proteggere la loro identità. Come diventerà chiaro al lettore, l'assassinio si accompagna frequentemente agli avvenimenti ricordati in questo libro. Una parte considerevole di quei delitti rimane ufficialmente insoluta e nessuno dubita che i responsabili di quelle morti abbiano la capacità di uccidere ancora. Rivelare i nomi degli uomini e delle donne che mi hanno fornito un notevole aiuto e che ora sono in pericolo sarebbe un atto di criminale irresponsabilità. Verso di loro ho un debito particolare. Avevano diverse e numerose ragioni per divulgare un' ampia serie di informazioni, e comunque ho sempre sentito dire che "La verità deve essere rivelata. Se siamo preparati a raccontarla, allora così sia". Sono profondamente grato a tutti loro e a quelli che seguono, che con il più grande rispetto considero la punta di un iceberg:

Professor Amedeo Alexandre, Professor Leonardo Ancona, William Aronwald, Linda Attwell, Josephine Ayres, Alan Bailey, Dr. Seamus Banim, Dr. Derek Barrowcliff, Pia Basso, Padre Aldo Belli, Cardinale Giovanni Benelli, Marco Borsa, Vittore Branca, David Buckley, Padre Roberto Busa, Dr. Renato Buzzonetti, Roberto Calvi, Emilio Cavaterra, Cardinale Mario Ciappi, Fra Clemente, Joseph Coffey, Annaloa Copps, Rupert Cornwall, Monsignor Ausilio Da Rif, Dr. Giuseppe Da Ros, Maurizio De Luca, Danielli Doglio, Monsignor Mafeo Ducoli, Padre François Evain, Cardinale Pericle Felici, Padre Mario Ferrarese, Professor Luigi Fontana, Mario di Francesco, Dr. Carlo Frizziero, Professor Piero Fucci, Padre Giovanni Gennari, Monsignor Mario Ghizzo, Padre Carlo Gonzalez, Padre Andrew Greeley, Diane Hall, Dr. John Henry, Padre Thomas Hunt, William Jackson, John J. Kenney,
Peter Lemos, Dr. David Levison, Padre Diego Lorenzi, Edoardo Luciani, William Lynch, Ann McDiarmid, Padre john Magee, Sandro Magister, Alexander Manson, Professor Vincenzo Masini, Padre Francis Murphy, Monsignor Giulio Nicolini, Anna Nogara, Padre Gerry O'Collins, Padre Romeo Panciroli, Padre Gianni Pastro, Lena Petri, Nina Petri, Professor Pier Luigi Prati, Professor Giovanni Rama, Roberto Rosone, Professor Fausto Rovelli, Professor Vincenzo Rulli, Ann Ellen Ritherford, Monsignor Tiziano Scalzotto, Monsignor Mario Senigaglia, Arnaldo Signoracci, Ernesto Signoracci, Padre Bartolomeo Sorge, Lorana Sullivan, Padre Francesco Taffarel, Suor Vincenza, Professor Thomas Whitehead, Phillip Willan. Ringrazio anche le seguenti organizzazioni: Collegio degli Agostiniani di Roma, Banco San Marco, Banca d'Inghilterra, Bank of International Settlernent - Basilea, Banca d'Italia, Biblioteca Cattolica Centrale, Catholic Truth Society, Polizia di Londra, Department of Trade, Statistic and Market Intelligence Library, Collegio Inglese di Roma, F.B.I., Università Gregoriana - Roma, New Cross Hospital Poisons Unit, Opus Dei, Pharmaceutical Society della Gran Bretagna, Tribunal of the Ward del Lussemburgo, Dipartimento di Stato degli U.S.A., U.S. District Court Southern District di New York, Ufficio Stampa del Vaticano e la Radio Vaticana, Fra quelli che non posso ringraziare pubblicamente ci sono le persone residenti nella Città del Vaticano che si sono messe in contatto con me e hanno dato origine alla mia indagine sugli eventi che circondano la morte di Papa Giovanni Paolo I, Albino Luciani. TI fatto che uomini e donne che vivono nel cuore della Chiesa Cattolica Romana non possono essere identificati e parlare apertamente è un commento eloquente sullo stato degli affari nel Vaticano.
Senza dubbio questo libro sarà attaccato da alcuni e respinto da altri. Sarà considerato da alcuni un attacco alla fede cattolica romana in particolare e al Cristianesimo in generale. Non è niente di tutto ciò. È piuttosto un'accusa contro uomini chiaramente identificati che sono nati cattolici romani ma che non sono mai diventati cristiani.
CosÌ questo libro non è un attacco alla fede di milioni di devoti seguaci della Chiesa. Ciò che essi ritengono sacro è troppo importante per essere lasciato nelle mani di uomini che hanno contribuito a trascinare il messaggio di Cristo nel fango di un mercato, in una cospirazione che ha avuto uno spaventoso successo.
Come ho già detto ho incontrato difficoltà insormontabili quando è giunto il momento di nominare nel testo specifiche fonti poiché molte di esse devono rimanere segrete.T'osso assicurare il lettore che tutte le informazioni, tutti i dettagli, tutti i fatti sono stati controllati e ricontrollati per verificare la credibilità delle diverse fonti. Assumo la responsabilità delle prove raccolte e delle conclusioni che ne ho tratto.
Sono sicuro che il riferire conversazioni tra uomini morti prima che la mia indagine cominciasse sarà causa di commenti. Come, per esempio, potrei sapere ciò che è successo tra Papa Giovanni Paolo I e il Cardinale Villot il giorno in cui discussero il problema del controllo artificiale delle nascite? Nel Vaticano nulla resta più privato di un'udienza privata. Semplicemente, entrambi avevano successivamente parlato con altri di ciò che era accaduto. Queste fonti secondarie, a volte con opinioni personali profondamente diverse sul problema discusso dal Papa e dal suo Segretario di Stato, hanno fornito le parole attribuite. Perciò, sebbene il dialogo in questo libro sia ricostruito, esso non è inventato.

Aprile 1984 DAVID A. YALLOP

PREFAZIONE ALLA LINGUA ITALIANA

Questo libro è stato pubblicato per la prima volta nel giugno del 1984 ed è apparso contemporaneamente in molti Paesi. Fino ad oggi le varie edizioni hanno venduto più di un milione e mezzo di copie. Ho ricevuto molte migliaia di lettere; alcune sono state critiche, altre hanno elogiato il libro e, cosa più importante, hanno mostrato di condividere la mia tesi secondo cui Albino Luciani fu assassinato. La reazione del Vaticano è stata fulminea. Dopo pochi giorni dalla pubblicazione e prima ancora che qualcuno di questi portavoce avesse letto il libro si è verificata la reazione che avevo previsto nella prima edizione.
"Hanno elevato delle fantasiose congetture a nuovi livelli di assurdità". "Fonti vaticane fanno rilevare che un articolo della Costituzione Apostolica escludeva in modo specifico autopsie sui Papi". Questa particolare ed insistente menzogna è stata praticamente del tutto incontestata da parte degli organi di informazione mondiali. "Scandalose menzogne" e "Assurde fantasie", sono queste due delle tante espressioni usate dal Vaticano nei suoi commenti. Malgrado le insistenti critiche a cui sono stato sottoposto da diversi esponenti della gerarchia cattolica romana, e che comprendevano affermazioni da parte di molte persone che vorrebbero dimostrare il mio errore, un anno dopo è emerso un fatto incontestabile e di grande significato.
Non sono riusciti a dimostrare che le affermazioni, i fatti e le opinioni contenute in questo libro fossero false. In effetti tutte le informazioni pervenute mi fin dalla prima pubblicazione hanno dimostrato a più riprese l'irreprensibilità delle conclusioni a cui sono giunto. A questo punto vorrei rendere molto più agevole il compito del Vaticano. Tenendo conto delle dichiarazioni vaticane sopra riportate, coloro che mi reputano in errore dovrebbero essere in grado di dimostrarlo dopo aver letto questo provocatorio libro.
Se il Vaticano potrà provare che sono in errore su almento due semplici questioni di fatto, se saprà dimostrare l'infondatezza del mio resoconto relativo alla scoperta del cadavere di Albino Luciani, e proverà che la mia versione delle carte che teneva tra le mani è errata allora devolverò ogni penny delle mie percentuali sulle vendite di questo libro a favore della ricerca sul cancro.

POSCRITTO

Sebbene fin dalla prima pubblicazione la gerarchia cattolica romana non sia minimamente riuscita a confutare o scalfire le prove contenute. in questo libro, gli avvenimenti del mondo reale hanno efficacemente avvalorato le mie conclusioni.
Michele Sindona. T re mesi dopo la prima pubblicazione Sindona è stato estradato dagli U.S.A. in Italia. Malgrado il fatto che stia ancora scontando una condanna a venticinque anni di prigione negli Stati Uniti, il Dipartimento di Giustizia si è visto costretto a restituire Sindona all'Italia dove tra poco sarà processato in quanto accusato di bancarotta fraudolenta e dell'assassinio di Giorgio Ambrosoli.
Tenendo conto della mia principale ipotesi secondo cui Papa Giovanni Paolo I fu avvelenato, la prima reazione di Sindona nell'apprendere la notizia dell' estradizione è interessante.
"Se finalmente raggiungerò l'Italia, se nessuno mi ucciderà prima, ed ho già sentito che vogliono darmi una tazza di caffé avvelenato, il mio processo sarà sensazionale. Dirò tutto".
Fin dal suo arrivo in Italia Sindona è stato contattato da altri membri della P2. Successivamente ha cambiato idea circa la possibilità di dire tutto. Egli ha chiesto che il processo a suo carico sulle varie accuse di frode continui senza la sua presenza nella sala d'udienza. Una richiesta che, curiosamente, è stata esaudita. Forse quando sarà processato per la sua implicazione nell'assassinio di Ambrosoli potremo saperne qualcosa di più sul suo coinvolgi mento nell'assassinio di Albino Luciani.
Paul Marcinkus. Un mese dopo la pubblicazione di questo libro, l'amministratore delegato della Banca Vaticana, Luigi Mennini, fu condannato a sette anni di carcere da un tribunale di Milano dopo essere stato dichiarato colpevole di frode ed altre accuse relative al crack Sindona. Continua a dimostrarsi ben più difficile trascinare sul banco degli imputati il presidente della Banca Vaticana, ma Marcinkus ha protettori molto potenti a partire dal Papa fino ad influenti membri dell'attuale governo degli Stati Uniti. Nel giugno del 1984, Papa Giovanni Paolo II ammonì la Svizzera sull' etica bancaria.
"Anche il mondo della finanza è un mondo di esseri umani, il nostro mondo, soggetto alle coscienze di noi tutti". L'unica coscienza dispensata da questa dottrina sembra essere quella del Papa. Quando pronunciò queste parole la sua Città del Vaticano continuava ad offrire un sicuro rifugio ad un certo numero di criminali tra cui l'arcivescovo Paul Marcinkus, Pellegrino de Strobel e Luigi Mennini, tutti importanti funzionari della Banca Vaticana.
L'ambasciatore degli Stati Uniti presso la Santa Sede è un altro solido punto d'appoggio per Marcinkus nella sua battaglia per evitare l'arresto. L'ambasciatore William Wilson più volte è intervenuto a favore del suo protetto. I suoi sforzi comprendono vari tentativi di pressione sul Dipartimento di Giustizia statunitense per bloccare le indagini sui rapporti tra Marcinkus e Sindona. Egli ha anche gravemente compresso il ministro della Giustizia americano William French Srnith combinandogli un incontro con l'arcivescovo Marcinkus a Roma. Ciò proprio nel periodo in cui il Dipartimento di Giustizia indagava su Marcinkus. L'ambasciatore Wilson è un intimo amico del presidente Reagan ed è di solito descritto come un membro del "kitchen cabinet" del presidente. Quando è stato pubblicato per la prima volta questo libro il Vaticano, che nei due anni passati aveva istericamente denunciato chiunque lo accusasse di complicità nel crollo del Banco Ambrosiano, ha restituito 250 milioni di dollari alle autorità italiane. Ciò malgrado il fatto che il Vaticano continui a negare ogni responsabilità.
Licio Gelli. Nel luglio 1984, una commissione parlamentare italiana stabilì che la lista dei membri della P2 a cui si fa riferimento in questo libro era autentica. Il ministro del Bilancio italiano Pietro Longo fu costretto a dimettersi dall'attuale governo italiano. Verso la fine del 1984, il ministro degli Esteri Giulio Andreotti superò indenne due mozioni di censura del parlamento sui suoi stretti legami con Michele Sindona e Licio Gelli. Frattanto il "Burattinaio" si è offerto di pagare 8 milioni e mezzo di dollari ai liquidatori del Banco Ambrosiano. Come il Vaticano, Gelli nega ogni responsabilità nel furto da un miliardo di dollari. Inoltre di recente sono venute alla luce delle prove che confermano ancora una volta quanto fossero stretti i rapporti tra Gelli ed i vari esponenti dell'ultima giunta argentina. Dietro istruzione dell'ammiraglio Emilio Massera, membro della P2, furono stampati cinque passaporti falsi a favore di Gelli durante la sua breve permanenza in una prigione Svizzera. Successivamente Gelli utilizzò i passaporti dopo la fuga.
Nell'ottobre 1984 è stato arrestato l'allora capo della sezione interna del SISMI, il servizio segreto militare italiano, il generale Pietro Musumeci è stato accusato di aver contribuito ad insabbiare le indagini sulla strage alla stazione di Bologna. Il lettore certamente ricorda che nel libro accuso la P2 di Gelli di questo atroce atto, nel quale ottantacinque persone furono uccise e centottantadue ferite. Il generale Musumeci è un membro della P2.
Nel Vaticano è in atto una ricerca. Non è una ricerca della verità sulla uccisione di Albino Luciani. È piuttosto una caccia a coloro che mi hanno assistito con tanta abnegazione. Il rifiuto del Vaticano a dedicarsi seriamente ai molteplici problemi che sono emersi da questo libro ha già convinto molti osservatori imparziali che le mie conclusioni relative all'assassinio di Albino Luciani sono fondate. Risulta estremamente chiaro dalle molte migliaia di lettere che ho già ricevuto dai lettori che anch'essi ne sono convinti. Nel Vaticano hanno una visione della storia molto lungimirante. Un cardinale ha osservato: "Siamo qui da circa duemila anni. Saremo qui ancora molto tempo dopo che David Yallop sarà morto". Nessuno ne dubita.

INDICE

Prefazione edizione italiana
Prologo
La strada verso Roma
Il trono vacante
Nel conclave
Vatican incorporated
I trentatrè giorni
Siamo spaventati
I vantaggi di un assassinio. Affari come al solito
Epilogo
Indice dei nomi

Leggi tutto...

IN FORMA PERFETTA - Tonificare il corpo, bruciare calorie, allenare i muscoli

RETROCOPERTINA

Tonificare e rafforzare il corpo grazie a un metodo, basato sull’allenamento di resistenza con pesi leggeri, indicato in ogni periodo della vita: questo è l’obiettivo che tutte le donne attente alla propria salute dovrebbero porsi, a prescindere dall’età.

L’allenamento con i pesi:
modella il corpo
rinforza i muscoli e le articolazioni
riduce il rischio di traumi e lesioni
contrasta la tendenza ad assumere posture errate e i dolori alla schiena
migliora il metabolismo favorendo il mantenimento del peso forma

Inoltre, studi scientifici hanno dimostrato che le caratteristiche comunemente associate al processo di invecchiamento (perdita di forza e resistenza, di densità ossea, di equilibrio, coordinazione motoria e flessibilità) sono legate alla sedentarietà: un allenamento specifico che comprenda l’esercizio muscolare avrà dunque un notevole impatto sulla salute e il benessere negli anni a venire, e contrasterà l’osteoporosi. Sentirsi fisicamente più forti ha anche un piacevole “effetto collaterale” sul piano psichico, perché infonde una sensazione di sicurezza e autonomia nelle attività quotidiane, a tutto il vantaggio dell’autostima.

INDICE

PER INIZIARE
Perché usare i pesi?
Test di fitness
Programma di allenamento
Anatomia di un esercizio
Attrezzatura
Pastura e allineamento

Allenamento dei muscoli del tronco

QUATTRO PER LA VITA
Visione d'insieme dei programmi
Riscaldamento
I Squat
2 Piegamenti sulle braccia
3 Estensioni del dorso
4 Retroversione del bacino
Esercizi per la postura
Stretching per il defaticamento

PROGRAMMA PER LA PARTE INFERIORE DEL CORPO
Visione d'insieme dei programmi
Glutei e cosce: squat I
Glutei e cosce: squat 2
Glutei e cosce: piega menti sulle gambe
Glutei e cosce: affondi
Glutei e cosce: affondi 2
Estensioni del ginocchio
Glutei e cosce: solleva menti della gamba
Glutei e cosce: con la palla propriocettiva
Adduttori e abduttori I
Adduttori e abduttori 2
Stretching degli arti inferiori in piedi
Stretching degli arti inferiori a terra

PROGRAMMA PER LA PARTE SUPERIORE DEL CORPO
Visione d'insieme dei programmi
Dorso: grande dorsale
Esercizi completi per il dorso

Torace: grande pettorale
Spalla: deltoide
Braccio: bicipite
Braccio: tricipite I
Braccio: tricipite 2
Stretching della parte superiore del corpo

PROGRAMMA PER LA PARTE CENTRALE DEL CORPO
Visione d'insieme dei programmi
Addominali: retto dell'addome
Giro vita: addominali obliqui
Addominali profondi
Dorso: estensori della colonna
Stabilizzazione del centro del corpo
Rafforzamento dei polsi
Rafforzamento delle caviglie
Stretching per il defaticamento

ALTRI PROGRAMMI
Principali gruppi muscolari
Migliorare la postura
Equilibrio e coordinazione
Punti critici

Indice analitico
Indirizzi utili
Ringraziamenti
L'autrice

Leggi tutto...

IMMORTALITÀ DELL'ANIMA o RISSURREZIONE DEI MORTI?


PREFAZIONE

La presente opera riproduce un lavoro che abbiamo pubblicato in Svizzera1 e di cui è già apparso un riasunto in diversi periodici francesi.
Nessun'altra pubblicazione nostra ha suscitato reazioni vive come questa, talune entusiaste, altre violentemente ostili. I redattori dei giornali in causa ci hanno trasmesso alcune delle lettere di protesta che avevano ricevuto dai lettori. A uno di essi il nostro articolo aveva ispirato la seguente riflessione amara: «Al popolo francese, che muore perché non ha il pane di vita, si offrono pietre invece di pane, se non addirittura scorpioni». Un altro pare voglia considerarci una specie di mostro, che prova piacere a gettare turbamento nelle anime: «Il signor Cullmann - scrive - ha una pietra al posto del cuore? », Per un terzo, il nostro studio è stato «motivo di stupore, di tristezza e di grande inquietudine». Alcuni amici, che hanno seguito i nostri precedenti lavori con interesse e simpatia, ci hanno espresso la pena che questo, invece, ha loro causato. In altri abbiamo avvertito il disagio, che essi tentavano di nascondere con un silenzio eloquente.
I nostri interlocutori appartengono ai campi più diversi. Il contrasto che, per la preoccupazione della verità, abbiamo creduto opportuno far notare fra la speranza coraggiosa e lieta che il cristianesimo primitivo nutriva nella risurrezione dei morti, e la serena attesa filosofica d'una sopravvivenza dell'anima immortale, dispiace allo stesso modo a molti credenti sinceri di tutte le confessioni2 e di tutte le tendenze teologiche, e a persone che, senza essere staccate esteriormente dal cristianesimo, hanno tuttavia convinzioni d'ispirazione piuttosto filosofica. Né gli uni né gli altri hanno tentato sin qui di confutarci sul piano esegetico, che è peraltro quello del nostro lavoro.
Questo singolare accordo ci pare stia a indicare l'universalità dell'errore che consiste nell'attribuire al cristianesimo primitivo la credenza greca nell'immortalità dell'anima. Peraltro, spiriti così diversi come quelli di cui abbiamo ora parlato s'incontrano nell'inapacità comune di ascoltare con sincera oggettività ciò che ci insegnano i testi sulla fede e la speranza dei primi cristiani, senza unire all'interpretazione di quei testi i loro stessi desideri e le opinioni che sono loro care. Tale incapacità di ascoltare è sorprendente, sia da parte di intellettuali legati ai principi di una sana esegesi scientifica) sia da parte di credenti che pretendono di basarsi sulla rivelazione della parola sacra.
Le polemiche suscitate dal nostro lavoro ci impressionerebbero maggiormente se ci venissero opposti argomenti esegetici. Invece) ci combattono per considerazioni tutte generali d'ordine filosofico) psicologico e soprattutto sentimentale. Ci dicono: «Posso ammettere l'immortalità dell'anima, non la risurrezione del corpo», oppure: «Non posso credere che i nostri cari defunti non facciano che dormire per un periodo indeterminato) e che io stesso non farò che dormire dopo la mia morte) in attesa della risurrezione».
Bisogna davvero ricordare oggi a intellettuali) credenti o no) che c) è differenza fra ammettere per vero che Socrate abbia avuto una certa convinzione e condividerla? Fra riconoscere che i primi cristiani ebbero una certa speranza) e condividerla?
Si tratta anzitutto di ascoltare ciò che dice Platone e ciò che dice san Paolo. Si può andare oltre. Si possono rispettare) e anzi ammirare) tutti e due gli insegnamenti. E come non [arlo, soprattutto se si mettono in rapporto con la vita e la morte dei loro autori? Ma non è ancora una ragione sufficiente per negare che esista una differenza radicale fra l' attesa cristiana della risurrezione dei morti e la credenza greca nell'immortalità dell'anima. L'ammirazione, per quanto sincera) per le due concezioni) non ci autorizzerebbe mai a pretendere) contro la nostra convinzione profonda o contro l'evidenza esegetica, cb'esse siano compatibili l'una con l'altra. Che vi possano essere punti d'incontro, lo abbiamo mostrato nel nostro lavoro. Ciò non toglie che l'ispirazione fondamentale resti radicalmente diversa.
Se poi il cristianesimo successivo ha stabilito, più tardi, un legame fra le due credenze e se il cristiano medio oggi le confonde bellamente fra loro, ciò non ci è parsa sufficiente ragione per tacere su un punto che, con la maggioranza degli esegeti, consideriamo come la verità; tanto più che il legame stabilito fra la «risurrezione dei morti» e la credenza nell' «immortalità dell' anima» in realtà non è neppure un legame, ma una rinuncia all' una in favore dell' altra: si è sacrificato al Pedone il capitolo I5 della prima epistola ai Corinti. Non giova dissimulare questo fatto, come si fa oggi tanto spesso, cercando di mettere insieme ciò che in realtà è incompatibile, con questo ragionamento un po' semplicistico: ciò che, nella dottrina cristiana, ci sembra inconciliabile con la credenza nell'immortalità dell' anima, ossia la risurrezione propriamente detta, non sarebbe una affermazione essenziale per i primi cristiani ma un semplice adattamento alle espressioni mitologiche del pensiero del loro tempo, e l'intenzione profonda che ne forma la sostanza mirerebbe anche all'immortalità dell'anima. Bisogna invece riconoscere lealmente che proprio quanto distingue la speranza cristiana dalla credenza greca è il centro stesso della fede del cristianesimo primitivo. Se l'interprete non può accettarla come fondamentale, non è questa una buona ragione per concludere che non sia fondamentale neppure per gli autori ch' egli studia.
Dinanzi alle reazioni negative e alla «inquietudine» provocata dalla pubblicazione della nostra tesi in diversi giornali, non sarebbe stato meglio, per carità cristiana, interrompere la discussione invece di pubblicare il nostro lavoro sotto forma di opuscolo? La nostra decisione è stata dettata dalla convinzione che, non soltanto dal punto di vista scientifico, ma dal punto di vista cristiano possono esserci «scandali» salutari. Chiederemo solamente ai nostri lettori di voler cortesemente leggere il nostro studio fino al termine.
Noi vi abbiamo esaminato la questione sotto l'aspetto esegetico. Esaminandola sotto l'aspetto cristiano, ci permettiamo di ricordare ai nostri interlocutori che anteponendo, come essi fanno, il loro desiderio personale, il modo in cui vorrebbero sopravvivere e in cui vorrebbero che i loro cari sopravvivessero, essi dànno ragione, senza uolerlo, agli avversari del cristianesimo, i quali non cessano di ripetere che la fede dei cristiani non è che la proiezione dei loro desideri.
In realtà, la speranza cristiana che ci siamo sforzati di esporre è grande proprio perché non procede dal nostro desiderio personale, ma colloca la nostra risurrezione nel quadro di una redenzione cosmica, di una creazione nuova dell'universo.
Non sottovalutiamo per nulla la difficoltà che si può provare a condividere questa fede, e riconosciamo volentieri la difficoltà a trattare questo tema con distacco, mentre le tombe aperte ci ricordano ad ogni istante che non si tratta di un tema accademico. Ma non è una ragione di più per cercare la verità e la chiarezza in questo settore più ancora che altrove? Il mezzo migliore per arrivarci non è certo partire dall'equivoco, ma cominciare con l'esporre semplicemente, con la maggior fedeltà possibile, servendoci dei mezzi a nostra disposizione, la speranza degli autori del Nuovo Testamento, mostrarne la sostanza, mostrare - per quanto duro ci appaia - ciò che la differenzia da altre credenze che ci sono care. Esaminando anzitutto, oggettivamente, l'attesa dei primi cristiani in tutto quello ch' essa può avere di sorprendente dal punto di vista delle nostre opinioni abituali, noi seguiamo in fondo l'unica via possibile per la quale ci sarà forse dato, oltre che di capirla meglio, anche di riscontrare ch' essa non è poi così «inammissibile» come crediamo.
Abbiamo l'impressione che alcuni nostri lettori non abbiano neppure fatto lo sforzo di leggere il nostro lavoro fino alla fine. Il confronto della morte di Socrate con quella di Gesù sembra averli scandalizzati e irritati al punto che non hanno continuato e non hanno neppure visto ciò che noi diciamo sulla fede del Nuovo Testamento nella vittoria del Cristo sulla morte.
Per molti di coloro che ci hanno attaccato è motivo di «tristezza e inquietudine» non solo la distinzione che facciamo fra risurrezione dei morti e immortalità dell'anima, ma soprattutto il posto che noi crediamo di dover attribuire, insieme con tutto il cristianesimo primitivo, nel!' ambito della sua speranza, allo stato intermedio di tutti coloro che sono morti e che muoiono in Cristo prima della fine dei tempi: quello stato
che gli autori del primo secolo definiscono d'attesa provvisoria, perché si vorrebbero avere almeno precisazioni su questo «sonno» dei morti che, spogliati del loro corpo di carne, sono ancora privi del corpo della risurrezione, pur possedendo lo Spirito Santo. Non ci si vuole accontentare della discrezione che gli autori del Nuovo Testamento, san Paolo compreso, osservano a questo proposito, non ci si vuole accontentare della certezza lieta del!' Apostolo quando dice che la morte non separerà più dal Cristo colui che possiede lo Spirito Santo: «Che viviamo o che moriamo, noi apparteniamo al Cristo».
A coloro che trovano assolutamente inaccettabile quest'idea del «sonno», saremmo tentati di domandare, abbandonando allora del tutto il piano dell'esegesi che è quello del nostro studio, se non è loro mai accaduto di fare, dormendo, un sogno meraviglioso, che li abbia resi più felici di qualsiasi esperienza, sebbene non abbiano fatto che dormire. Questa potrebbe forse essere un'immagine, certo imperfetta, per illustrare lo stato d'anticipazione nel quale, secondo san Paolo, si trovano i morti in Cristo durante il loro «sonno», in attesa della risurrezione del corpo.
Tuttavia non pretendiamo di eliminare lo «scandalo», attenuando ciò che abbiamo detto del carattere provvisorio e ancora imperfetto di quello stato. Resta che) secondo i primi cristiani) la vita piena e vera della risurrezione non è concepibile senza il corpo nuovo) senza il «corpo spirituale» di cui i morti saranno rivestiti quando il cielo e la terra saranno creati di nuovo.
Nel nostro lavoro abbiamo due volte rimandato il lettore all'altare d'Isenbeim del pittore medioevale Griineioald. Egli ha dipinto il corpo risorto) non l'anima immortale. Così pure un altro artista. Giovanni Sebastiano Bacb, ci offre nel Credo della Messa in si l'interpretazione musicale delle parole dell'antico simbolo) che esprimono fedelmente la fede del Nuovo Testamento nella risurrezione del Cristo e nella nostra risurrezione. E certo la musica esultante del grande compositore ha voluto esprimere l' evento della risurrezione del corpo) non l'immortalità dell'anima: Et resurrexit tertia die ... Expecto resurrectionem mortuorum et vitam venturi saeculi. Anche Haendel, nella parte finale del suo Messia) ci fa sentire con la musica ciò che san Paolo intende per sonno di coloro che «dormono» in Cristo) e infine) nel canto trionfale) la sua attesa della risurrezione finale che avverrà quando risuonerà «l'ultima tromba» e noi saremo «tutti cambiati».
Che noi condividiamo o no tale speranza, riconosciamo almeno che gli artisti, in questo caso, sono stati i migliori esegeti della Bibbia.

Chamonix, I5 settembre I956.

NOTE

1. Mélanges, offerti a KarI Barth in occasione dei suoi 70 anni, pubblicati presso Reinhardt, Bàle 1956 (Theologische Zeitschrift, n° 2, pp. 126 ss.). V. anche Verbum Caro, 1956, pp. 58 ss.

2. Tuttavia, sinore le principali proteste ci sono giunte da parte protestante.

INDICE

Prefazione

Introduzione

I - L'ultimo nemico: la morte. Socrate e Gesù

II - Il prezzo del peccato: la morte. Corpo e anima. Carne e spirito

III - Il primogenito dei morti. Fra la resurrezione del Cristo e l'annullamento della morte

IV - Coloro che dormono. Spirito Santo e stato intermedio dei morti

Conclusione

Leggi tutto...